"Caffè amaro" è il documentario di Marcello Pastonesi per la ong ActionAid
Un'iniziativa per mobilitare l'opinione pubblica mondiale contro la fame nel mondo
Le riprese del film
ROMA - In Guatemala il caffè è la principale fonte di reddito e di occupazione, dalla quale dipende la sopravvivenza del 20% della popolazione. Caffè amaro, il video che racconta con testimonianze dirette la condizione umana dei contadini guatemaltechi, è stato realizzato da Marcello Pastonesi per ActionAid, la ong che gestisce progetti di sviluppo nella zona. Il documentario verrà proiettato domani alle 18 in una delle sale del Nuovo Cinema L'Aquila, a Roma, nell'ambito di "Riff Awards, Roma Indipendent Film Festival", rassegna di "corti", documentari, sceneggiature e film d'animazione.
Caffè amaro è un'iniziativa di Operazione Fame, la campagna di ActionAid per mobilitare l'opinione pubblica mondiale affinché chieda a governi e multinazionali di mettere in atto azioni concrete contro la fame nel mondo.
Il viaggio in Guatemala, nel settembre dell'anno scorso, ha coinciso con l'emergenza alimentare dovuta alla prolungata siccità che ha causato la morte di 470 persone, costringendo il presidente Alvaro Colom a chiedere aiuto al mondo. Si tratta di un paese dove ancora si avverte il lascito pesante dei 36 anni di guerra civile, dei 150.000 morti che ha provocato, dei 50.000 desaparecidos e del milione e mezzo di sfollati.
Dalle immagini girate da Pastonesi emerge la forza e la determinazione al cambiamento di queste persone, che parlano con consapevolezza della coltivazione del caffè, ma anche delle politiche commerciali imposte dalla Banca Mondiale. Uomini e donne che hanno così poche risorse per combattere le distorsioni del mercato, ma che lottano con tanta tenacia per un futuro nel quale ai loro figli sia permesso di vivere del loro lavoro di coltivatori di caffè.
Caffè amaro è un'iniziativa di Operazione Fame, la campagna di ActionAid per mobilitare l'opinione pubblica mondiale affinché chieda a governi e multinazionali di mettere in atto azioni concrete contro la fame nel mondo.
Il viaggio in Guatemala, nel settembre dell'anno scorso, ha coinciso con l'emergenza alimentare dovuta alla prolungata siccità che ha causato la morte di 470 persone, costringendo il presidente Alvaro Colom a chiedere aiuto al mondo. Si tratta di un paese dove ancora si avverte il lascito pesante dei 36 anni di guerra civile, dei 150.000 morti che ha provocato, dei 50.000 desaparecidos e del milione e mezzo di sfollati.
Dalle immagini girate da Pastonesi emerge la forza e la determinazione al cambiamento di queste persone, che parlano con consapevolezza della coltivazione del caffè, ma anche delle politiche commerciali imposte dalla Banca Mondiale. Uomini e donne che hanno così poche risorse per combattere le distorsioni del mercato, ma che lottano con tanta tenacia per un futuro nel quale ai loro figli sia permesso di vivere del loro lavoro di coltivatori di caffè.
fonte:www.repubblica.it
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