venerdì 18 giugno 2010

Misteri, UAP: 300 casi di sfere luminose non identificate fino ad oggi. "30 volte si è rischiata la collissione con il velivolo"



NEWS STEFANO

Un mistero su cui si interroga da tempo il mondo scientifico, domande senza risposta, soltanto ipotesi legate alle testimonianze di chi ha visto. È la strana apparizione di sfere lumonose in concomitanza con i voli di aerei chimici. Già dalla Seconda Guerra Mondiale, si hanno racconti di questo tipo, alcuni di essi basati su fonti militari francesi, britanniche e americane, altre narrate da testimoni oculari, ma il tema è molto complesso.

Dominique Weinstein, del Centro nazionale francese per gli studi sugli UFO, GEIPAN, si è occupato a lungo di queste strane apparizioni e ha analizzato oltre 300 casi di fenomeni aerei non identificati (UAP), raccontati da piloti e militari dal 1947 al 2007. Di essi, ben 39 hanno riguardato effetti elettromagnetici: 15 aerei hanno visto interrompersi le comunicazioni radio, 9 hanno subito danni alle bussole magnetiche, e di queste una ha misurato ed indicato direzioni opposte, 7 radio compassi automatici hanno dato forfait.

Anche la meccanica, talvolta, è stata compromessa. Ben 6 aerei hanno riportato problemi meccanici. Tutte le conseguenze, tuttavia, sono state temporanee e si sono arrestate non appena i foo fighters hanno lasciato la zona.


L'81% di questi incidenti è stato rilevato dagli apparati radar. Ma Weinstein ha individuato 122 casi in cui il rischio potenziale di provocare incidenti aerei è stato molto alto: per 30 volte si è rischiata una collisione con le sfere, 20 volte si è registrato un passaggio molto vicino alla fusoliera del velivolo. Ventiquattro piloti hanno dovuto compiere manovre evasive e tre incontri su cinquanta hanno causato feriti tra i passeggeri. Talvolta anche morti.

Per il direttore esecutivo del N.A.R.C.A.P., Ted Roe, gli eventi più complicati non vengono avvistati dai radar: "A causa del basso tasso di sopravvivenza in caso di collisione aerea e di registrazione attraverso i radar di vari oggetti durante questi eventi non si può affermare con certezza che le sfere volanti non sono state i principali fattori di disastri aerei".

Ted Roe, insieme con Haines, ex scienziato della NASA, sta redigendo un dossier per il Progetto Sfera: "Questo è per me un esperimento. La scienza è un processo graduale. Se si fosse agito nel modo giusto già alcuni decenni orsono, non sarebbe necessario avere un grosso incidente per richiamare l’attenzione del pubblico".

La strada che porta a svelare questo mistero è ancora lunga da percorrere, non bastano le testimonianze e le osservazioni a definire in maniera chiara ciò che periodicamente avviene nei nostri cieli.

Francesca Mancuso

Fonte foto: http://www.ivanceci.it/

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