lunedì 6 febbraio 2012

Gasland - sottotitoli italiani

News Gerda!


… se non li fermeremo!
Documentario "Gasland" completo con sottotitoli in italiano
Tutto ha inizio la mattina in cui Fox riceve una lettera in cui, in cambio di centomila dollari, gli viene chiesto di poter procedere all'estrazione di metano nel suo terreno di famiglia in Pennsylvania. Invece di accettare il compenso, Fox decide di andare a fondo alla cosa e armato della sua telecamera parte per un viaggio nelle diverse aree degli Stati Uniti in cui l'estrazione di gas naturale è diventato un vero business. Sì, perchè Gasland non è uno, ma molti luoghi, tutti accomunati dalla ricchezza di gas naturali, prevalentemente metano, imprigionati nel sottosuolo. Tanto che qualcuno parla già di un'«Arabia Saudita del gas naturale». La tecnica utilizzata per estrarre il metano è quella della fratturazione idraulica o fracking, un sistema che consiste nell'aumentare progressivamente la pressione all'interno del pozzo di estrazione , fino a causare fratture nelle formazioni di scisto in cui è imprigionato il gas. Peccato che molto del metano così liberato vada a contaminare le falde acquifere di superficie, in concentrazioni così alte da causare quella che è forse l'immagine più emblematica del documentario: acqua di rubinetto da cui si sprigionano fiamme non appena si avvicina un accendino.
Video correlato (durata di 2:46 minuti)
GASLAND-L'ITALIA CHE TREMA - http://youtu.be/3VmyWLhfSPw

1 commento:

  1. NOTIZIE INTERCONNESSI
    Maltempo: Riccardi, "assurdo morire di freddo, fare di piu'"‎
    link: http://www.agi.it/politica/notizie/201202061012-pol-rt10046-maltempo_riccardi_assurdo_morire_di_freddo_fare_di_piu

    Scaroni (Eni): da giovedì scatta l'emergenza gas, possibili stop‎
    link: http://www.tmnews.it/web/sezioni/top10/20120206_085514.shtml

    Estratto da EDICOLA. Liberalizzazioni, sprint finale
    "... IL GIORNALE apre a tutta pagina col titolone “Gas, benzina, Rc auto: il piano è pronto”, per specificare nel sommario «tariffe e orari Liberi, obbligo di preventivo e più concorrenza sui sonti correnti. Il governo cede al diktat della Cgil e non tocca l’articolo 18». Di spalla Salvatore Tramontano scrive «Monti spiana tutto, tranne il grande tabù. Il governo ha presentato la bozza sulle liberalizzazioni e lo fa mostrando muscoli e dentiere. In questo mega decreto con 44 articoli i tecnici toccano taxi e gas, assicurazioni e tariffe degli ordini professionali, conti correnti e bancomat, benzina e self service, nuove authority e vecchi privilegi, c’è solo una cosa che sulla strada delle buone intenzioni viene messa da parte, intoccabile, come un totem o una maledizione: l’articolo 18». Antonio Signorini invece firma all’interno “Banch, gas, assicurazioni. Ecco il decreto Cresci Italia” in cui c’è un quadro generale di tutto il provvedimento.

    “Dalla nuova bozza del decreto sulle liberalizzazioni esce l'articolo 18, rimane la norma ammazza-referendum dell'acqua e spuntano le trivelle libere. Si potrà bucare il territorio alla ricerca di gas e petrolio ovunque, tranne dove non sia esplicitamente vietato. La distanza delle perforazioni dalle aree protette marine scende da 12 a 5 miglia” è il sommario di apertura del MANIFESTO sulla bozza sulle liberalizzazioni e di conseguenza il titolo di apertura non può essere che “La banda del buco”. Sempre in prima pagina inizia l’articolo di Guglielmo Ragozzino “Il territorio consegnato alle multinazionali”. «Il decreto sulle liberalizzazioni proposto dal governo contiene un articolo 22 che affida il territorio nazionale - e il mare attorno - alle multinazionali del petrolio e del gas. Esse potranno fare le ricerche che ritengono necessarie e sfruttare i giacimenti riservati per un numero di anni indefinito (...)» l’articolo poi prosegue a pagina 2 che con la 3 è dedicata alla bozza del decreto sulle liberalizzazioni. La conclusione di Ragozzino è: «Siccome non si può scontentare la Exxon e le sue beneamate sorelle, allora si può sacrificare terra e mare, ambiente e paesaggio. Si distrugga pure tutto, si buchi e si sporchi, ma finalmente avremo una vera libertà, da vantare a Bruxelles e a Berlino». Nell’articolo di apertura di pagina 2 “Liberalizzo e trivello tutto” si sottolineano i cambiamenti in arrivo per diverse categorie che riassunti nel sommario sono: “Farmacisti con orari liberi. I benzinai venderanno merci varie. I giornali nei negozi e librerie”. Negli altri articoli delle due pagine trovano spazio la vertenza taxi “I tassisti dicono no alla bozza Monti: «Niente Authority, decidono i sindaci»” e la questione acqua “Tra un comma e l’altro, mortificati referendum e democrazia” spiega l’occhiello dell’articolo intitolato “L’acqua non è più pubblica”. ..."
    link: http://www.vita.it/news/view/117504

    RispondiElimina