Può un terremoto causare la caduta di Roma? E’ la domanda che si pone il Time, in un articolo del corrispondente dalla capitale. Alla luce delle continue scosse che stanno devastando l’Emilia, il magazine americano si preoccupa di cosa potrebbe succedere se un violento terremoto colpisse la Città Eterna. E’ vero che che la capitale non è generalmente considerata a rischio – ricorda il Time – e che in quasi 28 secoli ci sono stati solo tre morti causati dal terremoto – tutti nel crollo di una casa nel 1812 – ma è altrettanto vero, sottolineaStephan Faris, che la moderna Roma non è immune dalla forza distruttrice di un terremoto. Soprattutto perché la potenza di un’onda sismica può essere amplificata, anziché contrastata, dal modo in cui sono stati costruiti gli edifici. E la città, nel boom del secondo dopoguerra, si è estesa quasi sempre in maniera incontrollata: secondo un rapporto dell’Anaci (Associazione nazionale amministratori condominiali) del 2011, citato dal Time, una costruzione su tre, a Roma, non possiede il certificato di abitabilità. “Quello che mi preoccupa di più è vedere quanta poca attenzione sia riservata alla minaccia” ha scritto Faris, sottolineando l’impreparazione e la disorganizzazione: “Non ci sono punti di raccolta in caso di terremoti, non ci sono esercitazioni in uffici e scuole, non si parla di mettere in sicurezza, in base ai moderni standard, abitazioni e luoghi di lavoro”. L’analogia preoccupante è quella con il maltempo dello scorso inverno: una “normale nevicata che ha colto i cittadini completamente impreparati. I tassisti senza catene sbandavano per le strade. Il traffico sul Grande raccordo anulare era completamente bloccato. Le scuole e gli uffici pubblici sono stati chiusi per giorni” ha ricordato nell’articolo il corrispondente del Time. “Nessuno aveva pianificato come affrontare la situazione perché nessuno si aspettava che si verificasse” ha concluso Faris. E se ci fosse il terremoto?
Nessun commento:
Posta un commento