40 milioni di giapponesi dell’area metropolitana
di Tokio potrebbero essere costretti a evacuare la città per dirigersi
verso le isole del nord del Giappone o verso città abbandonate della
Cina per la minaccia del crollo delle pareti del reattore 4 di
Fukushima. Nonostante il silenzio mediatico sul tema, la contaminazione
radioattiva che si sprigionerebbe potrebbe contaminare l’intero pianeta.
Attivisti web chiedono alle Nazioni Unite di aprire un nuovo foro per
trattare il tema con urgenza.
Secondo un recente rapporto dell’EUTimes.net, le autorità
giapponesi hanno segnalato il rischio del crollo completo del reattore
4, con la conseguenza che 40 milioni di giapponesi si troverebbero in
“pericolo estremo” di avvelenamento da radiazioni; questo provocherebbe
l’evacuazione di molte città dell’est, Tokio inclusa, per evitare
l’intossicazione dovuta alle radiazioni esterne. Mentre continuiamo a
denunciarla, la situazione di Fukushima è grave, per non dire peggio. Il
Reattore 4 è sul punto di collassare totalmente (www.naturalnews.com),
inviando le barre radioattive di combustibile nucleare provenienti da
migliaia di carburante direttamente nell’atmosfera. Queste barre di
combustibile, dopo tutto, sono già esposte all’aria aperta, ma il
riversamento completo del combustibile potrebbe causare una catastrofe
non solo a livello regionale ma anche globale, un olocausto nucleare.
“Un rapporto pubblicato a febbraio dalla Commissione di Ricerca
Indipendente sull’Incidente Nucleare di Fukushima Daiichi riporta che
l’accumulazione depositata nella pianta n.4 del reattore risulta
chiaramente essere l’anello debole di una possibile reazione a catena,
che porterebbe a un’intensificazione del disastro nucleare”, ha
recentemente informato il Mainichi Daily News. “Il peggiore dei casi
elaborato dal governo include non solo il collasso della piscina del
reattore n.4, ma anche la disintegrazione delle barre di combustibile
esaurite provenienti da tutti gli altri reattori della centrale. Se si
verificherà questa situazione, i residenti dell’area metropolitana di
Tokio si vedranno costretti a evacuare.”
Le autorità stanno dunque considerando la possibilità della
potenziale ricollocazione di decine di milioni di giapponesi nell’isola
Kuriles, ubicata nella regione russa di Sakhalin Oblast, o,
potenzialmente, persino in Cina, dove alcune “città fantasma”, città
apparentemente non utilizzate, potrebbero ospitare almeno 64 milioni di
rifugiati. Se si realizzerà questo scenario, gran parte del Giappone si
convertirà in una terra sterile. Per i giapponesi il disastro di
Fukushima rappresenta la scomparsa completa della propria nazione, dal
momento che, letteralmente, non si fa nulla per contenere le migliaia di
barre di combustibile esposte, che alla fine sono esplose nel reattore
4. Tuttavia le conseguenze di questa situazione non si limitano solo al
Giappone, molti Paesi del mondo subiranno le conseguenze peggiori di
questa bomba e, di fatto, gli effetti di questa “guerra nucleare senza
guerra” sono già in corso.
Lo scorso anno, per esempio, funzionari statunitensi avevano
ordinato all’impresa Tokyo Electric Power (TEPCO) di liberare tre
milioni di galloni di scorie radioattive nell’oceano Pacifico. Questo
tipo di residui arriveranno presto alle coste occidentali degli Stati
Uniti e milioni di statunitensi inconsapevoli che vivono in questa
regione ne saranno esposti. Mentre passa il tempo, sempre più persone
che vivono negli Stati Uniti cominceranno a sviluppare malattie croniche
come risultato dell’avvelenamento dalle radiazioni permanenti di
Fukushima e molti moriranno, mentre tutti i mezzi di comunicazione
continuano a tacere sul tema.
E il governo federale ha saputo tutto il tempo che il disastro di
Fukushima si profila come la catastrofe mondiale più grave registrata
nella storia, come si è evidenziato all’interno del recente Atto
sull’Informazione Libera (Freedom of Information Act, FOIA). Le autorità
federali, ben consapevoli dei pericoli estremi posti da Fukushima fin
dai primi giorni del disastro, stanno orchestrano una campagna di
disinformazione, per mantenere il popolo americano e il resto del mondo
all’oscuro.
Dal momento che né gli Stati Uniti, né il governo giapponese
sembrano essere disposti a far fronte a Fukushima e, in particolare,
alla situazione del reattore 4, il portale web NaturalNews ha fatto un
richiamo alle Nazioni Unite per avviare un’azione rapida; una nuova
petizione chiede alle Nazioni Unite di organizzare un Vertice sulla
Sicurezza Nucleare per risolvere il problema del reattore 4, e di
stabilire un gruppo di valutazione indipendente per stabilizzare in
qualche modo la situazione ed evitare che il combustibile distrugga la
vita sulla terra.
Articolo originale: http://devenir.foroactivo.com/t2811-holocausto-nuclear-planetario
Fonte: http://forum.quattroruote.it/posts/list/72214.page
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