Il 7 ottobre prossimo per la prima volta un’azienda privata volera’ fino alla Stazione Spaziale Internazionale per conto di un’agenzia governativa: dopo aver dimostrato le sue capacita’ nel volo dimostrativo della capsula Dragon, il 22 maggio scorso, la Space X ha venduto il primo volo alla Nasa. ”Stiamo entrando nella seconda era dell’esplorazione spaziale”, ha detto la responsabile dell’Osservatorio per la politica spaziale europea dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), l’astrofisicaSimona Di Pippo, nel congresso dell’Unione Italiana Astrofili (Uai). L’esperta ha ricevuto dalla Uai il premio Lacchini, un riconoscimento tradizionalmente assegnato alle persone impegnate a livello internazionale nei settori dell’astronomia e dello spazio e particolarmente attente alla divulgazione. ”Si sta ormai chiudendo la prima era dell’astronautica, nata con il lancio dello Sputnik e poi con la missione di Gagarin. Da allora ad oggi il ciclo si puo’ considerare chiuso”, ha osservato Di Pippo. Nel frattempo, ha aggiunto, le principali agenzie spaziali del mondo sviluppato sistemi che permettono di mandare astronauti sulla Stazione Spaziale e di farli rientrare a Terra. Anche agenzie di Paesi emergenti, come la Cina, hanno dimostrato di avere queste capacita’. Le cose sono cambiate radicalmente con l’andata in pensione dello shuttle, nel luglio 2011: ”si e’ chiuso un ciclo”, ha detto l’esperta. ”Sembra sempre piu’ chiaro – ha aggiunto – che i voli commerciali saranno il modo in cui d’ora in poi si andra’ nello spazio”. In questo momento il fenomeno e’ concentrato negli Stati Uniti, ma secondo Di Pippo e’ destinato presto a espandersi anche altrove e ad accrescersi in futuro, in modo molto simile a quello che ha segnato lo sviluppo dei voli aerei di linea.
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