Gli astronomi hanno rintracciato il percorso e l’origine del meteorite che ha causato più di 1.000 feriti, dopo essere caduto nella Russia centrale il 15 Febbraio 2013.
Attraverso i video delle riprese amatoriali, gli scienziati sono stati in grado di tracciare la traiettoria del meteorite attraverso l’atmosfera e poi ricostruire la sua orbita intorno al Sole. La roccia spaziale frantumatasi nei cieli della città di Chelyabinsk, creò un’onda d’urto tale da rompere le finestre di migliaia di case, scuotendo edifici e creando panico e migliaia di feriti.
Dalle analisi dei diversi video che hanno registrato la palla di fuoco, come fotocamere dei telefoni cellulari, macchine fotografiche e telecamere a circuito chiuso che si trovano all’interno delle auto, e successivamente condivise su Internet, in base alla data e l’ora esatta dell’incidente, si è potuti arrivare a scoprire la provenienza del micidiale sasso spaziale.
Il meteorite, è stato stimato dalla NASA, pesava tra le 7 e 10 tonnellate, con 17 metri di diametro circa.
Utilizzando il luogo delle riprese e l’impatto sul lago Chebarkul, Jorge Zuluaga e Ignacio Ferrin, Università di Antioquia a Medellin, si è riuscito ad effettuare rilievi trigonometrici abbastanza semplici per calcolare la velocità, l’altezza e la posizione quando la roccia è caduta sulla Terra.
Per ricostruire l’orbita originaria della meteora intorno al Sole, gli scienziati hanno usato sei proprietà differenti del suo percorso attraverso l’atmosfera. La maggior parte di essi sono legati al punto in cui la meteora diventata sufficientemente luminosa per emettere un ombra visibile nei video.
La meteora di Chelyabinsk, rinominata nel grafico con il nome ChM (vedi immagine sopra) sembra aver compiuto un’orbita ellittica attorno al sole prima di entrare in collisione con la Terra.
I ricercatori della US Naval Observatory, attraverso calcoli con software astronomici, suggeriscono che il meteorite appartiene ad una famiglia di rocce spaziali noti chiamati asteroidi Apollo.
Finora, circa 9700 asteroidi sono stati scoperti, di questi, 5.200 sarebbero del gruppo Apollo. Gli asteroidi sono divisi in gruppi in base al tipo di orbita. Il Dr. Stephen Lowry, dell’Università di Kent, ha detto che la squadra ha fatto bene a pubblicare la scoperta così in fretta.
” Certamente sembra che un membro della classe di asteroidi Apollo, con la sua orbita ellittica e la bassa pendenza, crediamo possa indicare l’origine del meteorite proveniente dall’interno del sistema solare, molto probabilmente provengono dalla fascia degli asteroidi che si trova tra Marte e Giove - cosi ha commentato il Dott. Lowry.
Questo bolide è stato spinto fin sulla Terra da qualche forza misteriosa, espulso dalla sua orbita intono alla fascia di asteroidi. “Forse con più dati – dice Lowry- saremo in grado di determinare approssimativamente da che punto della cintura può essere partito“.
Redazione Segnidalcielo
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