Il 2012 volge ormai alla fine e gli eventi incalzano con sempre maggiore frequenza e intensità. I cerchi nel grano svariate volte si sono pronunciati sull’importanza di questa data che corrisponde alla fine del calendario Maya. Ricordo il cerchio nel grano apparso in Inghilterra il 15 luglio 2008, dove compare la disposizione dei pianeti del nostro sistema solare il 21 dicembre 2012.
Figura bissata in un pittogramma che ha manifestato esattamente la stessa disposizione planetaria, apparso in Italia il 17 giugno 2012.
Come ho spiegato in precedenti articoli e numerose conferenze, e contrariamente a quanto diffuso dai media a livello mondiale, i Maya nella loro profezia non parlano della fine del mondo o dell’umanità, ma di un radicale cambio del modo di vivere e di una nuova era di pace e prosperità. Purtroppo prima dell’avvento della nuova era i Maya prevedono una serie di eventi catastrofici a livello umano e planetario, che servono agli esseri umani e al pianeta per ripulirsi e rinnovarsi dalle terribili devastazioni apportate dallo scellerato comportamento dell’uomo, e per eliminare tutti i sistemi di dominio e oppressione dei popoli. Questi eventi, secondo i Maya, sarebbero divenuti sempre più frequenti dalla fine del 2012 in poi.
Il processo finale del rinnovamento, dicono sempre i Maya, sarebbe iniziato nel 1992 per intensificarsi sempre di più man mano che ci si sarebbe avvicinati alla fatidica data, per poi entrare nell’ultima fase dopo il 21 dicembre 2012. Come abbiamo ben potuto vedere, gli eventi hanno testimoniato la veridicità di questa profezia e l’umanità si trova immersa in uno dei più terribili momenti della sua millenaria storia. Ma i cerchi nel grano o meglio, gli esseri cosmici che ne sono gli artefici, pur indicando l’importanza della fine del calendario Maya e della data corrispondente, ci hanno dato un’altra importantissima informazione. Questa la troviamo ben spiegata nei due pittogrammi apparsi il 9 agosto 2005 e il 22 luglio 2011 e negli eventi ad essi collegati. In essi troviamo l’indicazione di una data, esattamente il 20 maggio del 2012, attraverso una serie di simboli che spiego di seguito.
Al centro del cerchio nel grano del 9 agosto 2005 vediamo l’indicazione di una eclisse di sole anulare (A), eclisse che era prevista proprio per il 20 maggio 2012. Al di sopra del simbolo dell’eclisse vediamo sedici elementi disposti a raggiera (B). Se sommiamo 16 giorni alla data del 20 maggio, otteniamo il 5 giugno 2012, data nel quale, considerando che interesserà anche il giorno 6, ci sarebbe stato l’ultimo transito di Venere per questo secolo. Sappiamo quanto fossero importanti i transiti di Venere nel computo dei cicli cosmici fatto dai Maya ed essendo questo l’ultimo transito per questo secolo, il riferimento alla fine del ciclo è palese. Questi due elementi fanno corpo unico con due “virgole” contrapposte (C) che, insieme ai 16 elementi disposti a raggiera (B), formano un ovale, evidenziato dall’ellisse rossa, che simboleggia lo “zero” Maya. L’indicazione allora è: il 20 maggio 2012” sarà il “giorno zero” che per i Maya è il giorno del “fuoco nuovo”, il giorno in cui inizia la nuova era. Il resto del pittogramma simboleggia il calendario sacro Tzolkin e l’era di 52 anni. Il dato era incomprensibile, infatti sapevamo bene che il calendario maya sarebbe terminato non il 20 maggio ma il 21 dicembre 2012!
All’epoca rimasi sconcertato e decisi di aspettare ulteriori indicazioni per capire il reale significato di questa apparente contraddizione emersa dalla figura stampata sul campo inglese il 9 agosto 2005.
Con grande sorpresa di tutti i ricercatori, il 22 luglio 2011 compare un secondo pittogramma che ribadisce, attraverso la riproposizione degli stessi simboli, la data del 20 maggio 2012, anzi questo secondo cerchio nel grano è la data del 20 maggio 2012. Vediamo infatti che oltre alla parte centrale simile a quella del crop del 9 agosto 2005, la figura è composta da 20 piramidi disposte a cerchio, di 5 gradini ciascuna: 20.5, cioè venti maggio!
Notiamo inoltre, che gli elementi a raggiera stavolta sono 17, completano quindi l’indicazione della data del transito di Venere che avrebbe interessato anche il giorno 6 giugno 2012. La comparsa di questo secondo pittogramma rende ancora più evidente la grande importanza che gli esseri di luce danno a questa data, ma ancora l’enigma del perché indicare il 20 maggio come giorno del cambio dell’era piuttosto che il 21 dicembre, rimane insoluto. Tra le varie cose che comunque mi aspettavo in questa data, a parte gli eventi astronomici di cui ho parlato, c’erano i terremoti.
E’ una casistica ormai consolidata che in concomitanza delle eclissi, oppure qualche giorno prima o qualche giorno dopo, si verificano dei terremoti di una certa intensità. Il fatto che l’eclisse del 20 maggio fosse stata reiterata nei cerchi nel grano mi dava la quasi assoluta certezza che fenomeni sismici sarebbero avvenuti proprio quel giorno. Per i Maya le eclissi rappresentano dei variatori dell’energia cosmica e la linea d’ombra da loro tracciata indica i punti di maggiore criticità nei tempi successivi al fenomeno astronomico. Siccome l’eclissi sarebbe partita dal Giappone e sarebbe terminata sulle coste degli USA, attraversando quindi tutto l’Oceano Pacifico, ero abbastanza sicuro che un sisma sarebbe accaduto su quell’emisfero terrestre, possibilmente in Giappone. Le mie previsioni si sono rivelate esatte, infatti il 20 maggio 2012 due terremoti di magnitudo 6.0 e 6.3 della scala Richter, si sono verificati a nord-est del Giappone, nella stessa zona dove è avvenuto il devastante evento geologico dell’11 marzo 2011. Evento che ha provocato il tremendo tsunami che ancora è ben impresso nella memoria di tutti. Quello che non mi aspettavo era un terremoto in Italia! Il 20 maggio 2012 mi trovavo in Messico e quando mi sono arrivate le notizie del violento terremoto in Emilia Romagna sono rimasto stupefatto. Mi sono chiesto: perché in Italia?
Forse essendo l’Italia uno dei punti focali degli eventi annunciati nell’Apocalisse e fondamentale punto strategico nello scenario geopolitico mondiale, il fenomeno rappresenta un ammonimento severo ai potenti e all’occidente? Il fatto che poi a crollare siano state soprattutto le chiese, le scuole e le fabbriche, l’ho visto come un avallo a questo mio pensiero: istituzioni fondamentali della società laica e religiosa cadono in quanto espressione di un sistema che non libera ed emancipa i popoli e che deve, forzatamente, cambiare… ma non mi basta, sento che c’è ancora qualcosa che mi sfugge… Alla fine, proseguendo le mie ricerche, scopro un dato che, secondo me, è la chiave di volta del mistero che orbitava intorno alla data del 20 maggio e dei due cerchi nel grano che l’hanno annunciata come evento di rilevante importanza, come giorno del “fuoco nuovo”. Il 20 maggio 2012 il nostro pianeta è stato investito da un’onda d’urto cosmica, esattamente alle 4.00 di mattina ora italiana, è stata registrata dal sistema satellitare di monitoraggio e la notizia è stata diffusa dalle fonti ufficiali del NOAA e da Spaceweather.
http://www.spaceweather.com/archive.php?view=1&day=20&month=05&year=2012
Pochi minuti dopo, alle 04:03:52 in Emilia Romagna si è verificata una delle scosse più violente dello sciame che, a partire da quella data e per vari giorni, ha colpito la regione italiana. Tra l’altro il 20 maggio 2012 si sono verificati in tutto il pianeta 39 terremoti di scala superiore a 4, un numero notevolmente superiore a quelli accaduti nei giorni precedenti e nei successivi.
Riporto integralmente un articolo che parla dell’evento e il link alla pagina relativa:
http://dioni.altervista.org/sole/dioni_0007.html
“Un’onda d’urto interplanetaria, probabilmente associata ad un brillamento solare di classe M5 eruttato il 17 maggio, ha colpito il nostro campo magnetico la notte del 20 Maggio (2012 ndr), alle ore 02.00 UTC (04:00 ora italiana) come riportato dalle fonti ufficiali del NOAA (foto sopra) e Spaceweather. L’arrivo dell’onda ha causato un’intensa attività geomagnetica attorno ai poli del pianeta, e varie aurore boreali alle alte latitudini.
L’impatto ha prodotto un fronte d’onda di propagazione all’interno della magnetosfera di parecchie migliaia di chilometri in orbita geostazionaria intorno alla Terra.
Nello stesso istante (04:04) c’è stato il forte terremoto di magnitudo 6.1 della scala Richter che ha colpito l’Emilia Romagna, e qualche ora più tardi altri due terremoti di magnitudo 6.0 e 6.3 sono avvenuti in Giappone.
Inoltre il numero dei sismi avvenuti il 20 maggio è molto superiore rispetto ai giorni adiacenti, come si può osservare dal sito ufficiale European-Mediterranean Sismologic Center.
http://www.emsc-csem.org/Earthquake/world/M4/?view=73
http://www.emsc-csem.org/Earthquake/world/M4/?view=74
Forse c’è una relazione tra attività solare, posizione dei pianeti e attività sismica? Secondo Bendandi sì.”
Ecco la risposta mi dico: il “fuoco nuovo cosmico” della nuova era è arrivato sul nostro pianeta il 20 maggio 2012! Questo ritengo fosse il messaggio principale dei cerchi nel grano del 9 agosto 2005 e del 22 luglio 2011. Cioè la nuova era dal punto di vista matematico-calendariale inizia il giorno 21 dicembre 2012 ma l’energia, il “fuoco nuovo”, è entrata il 20 maggio, secondo quanto sottolineato dagli esseri di luce con i due crop circle. I terremoti in Giappone e in Italia, ritengo inoltre, simboleggino l’oriente e l’occidente, cioè i due blocchi il cui scontro frontale segnerà l’epilogo dello scenario apocalittico descritto da Giovanni l’evangelista nel libro della Rivelazione o Apocalisse. In senso più ampio lo leggo anche come simbolo dell’intero nostro mondo, cioè gli eventi che si scateneranno a partire da quella data, coinvolgeranno tutto il pianeta, saranno eventi di portata globale e non solo circoscritti all’area del Pacifico segnata dal cono d’ombra dell’eclisse anulare del 20 maggio 2012. Comunque nel periodo successivo all’eclisse, nella zona del Pacifico, si è scatenata una serie di terremoti di grande magnitudo che sembra non avere fine, la lista di eventi che riporto di seguito ne è una chiara testimonianza:
4.6.2012 – Isola di Giava – 6.1
7.6.2012 – Perù – 6.2
23.6.2012 -Sumatra – 6.6
3.7.2012 – Cina – 6.6
18.8.2012 – Indonesia – 6.2
27.8.2012 – El Salvador – 7.4
31.8.2012 – Filippine – 7.6
5.9.2012 – Costarica – 7.9
7.9.2012 – Cina – 5.7 e 5.6
8.11.2012 – Guatemala – 7.9
Fortunatamente la maggior parte sono accaduti lontano da zone densamente popolate e, a parte la Cina e il Guatemala, sinora non ci sono stati ingenti numeri di vittime.
Il senso generale di quanto scritto sinora trova, secondo me, pienamente senso compiuto in un altro pittogramma che è comparso in Inghilterra, il 14 ottobre 2012.
Non era mai accaduto prima che nei campi inglesi apparisse un cerchio nel grano a stagione così avanzata, diciamo pure finita, considerando che le colture inglesi in quel periodo, sono tutte mietute. E allora dove è potuto comparire questo magnifico pittogramma? Risposta: in un campo seminato a granaglie in modo che gli uccelli selvatici se ne possano cibare nel periodo invernale e fungere anche da luogo dove nidificare per quelle specie che depongono le uova al suolo.
Il pittogramma, tra le varie simbologie rappresentate, indica una figura umana stilizzata con i 7 punti energetici principali o Chakra.
Con le braccia alzate abbraccia simbolicamente il cielo, il cosmo, con le gambe abbraccia la terra, il pianeta, ed esce dal divino, rappresentato dal grande cerchio centrale posto al centro, dietro l’uomo. Integrando la simbologia della figura e il luogo dove il crop è comparso, il messaggio che deduco suona più o meno così: l’uomo nuovo della nuova era sarà un essere in armonia tra cielo e terra, cosciente della scienza dello spirito, rispettoso, amorevole e protettivo verso la Madre Terra e le creature che in essa vivono. Una volta di più il fenomeno dei cerchi nel grano si mostra come un affascinante libro che ci svela presente e futuro di questa drammatica ma anche affascinante fase della storia dell’umanità.
a cura di Pier Giorgio Caria
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