Negli ultimi tempi, attraverso il mondo di internet, si sta sempre più divulgando l’idea che un secondo Sole possa presto fare la sua comparsa nella nostra incantevole volta stellata.
Certamente non è una novità…questa idea altro non sarebbe che una sorta di versione rivisitata ed evoluta della teoria riguardante l’imminente ritorno del Pianeta X, Nibiru, con la variante che…da “semplice” pianeta teorizzato si è passati ora all’idea che si possa trattare in realtà di una Stella Nana Bruna, addirittura la compagna binaria del nostro Sole.
Le nane brune sono difficili da trovare. Loro “ardono solo fievolmente”, emettendo la maggior parte della loro radiazione negli infrarossi. Questo perché sono sotto il limite stellare di 0.08 masse-solari e non riescono ad innestare il processo di fusione stellare. In generale, ci si aspetta che la luminosità di una nana bruna possa essere all’incirca un centomillesimo di volte di quella del Sole, tuttavia emettono comunque una potentissima radiazione.
Attorno ad essa si possono formare pianeti orbitanti di notevoli dimensioni, come Saturno ad esempio. Inoltre, da recenti studi, la temperatura di una mini nana bruna è stata stimata circa di 2000°C, il che significa che ogni pianeta da 1.5 a 7 milioni di chilometri di distanza potrebbe mantenere acqua liquida. Questo dato attesta di fatto che può formarsi la vita anche in un sistema stellare con queste caratteristiche.
Contrariamente alla descrizione implicata dal suo nome, la nana bruna appare rossa, molto rossa. Una nana bruna fu scoperta nelle vicinanze del sistema solare da Maria Theresa Ruiz, dell’ESO (Osservatorio dell’Europa Meridionale) nel 1997, una scoperta che offre un potenziale maggiore per approfondire e migliorare gli studi di questi oggetti sfuggevoli. Lei li denominò KELU-1, il termine che sta per “rosso” nel linguaggio delle popolazioni indigene del centro Cile.
La teoria sul “secondo Sole” diventa sempre più intrigante e incredibilmente interessante, abbiamo voluto quindi sommare un po’ di argomenti a riguardo, confrontandoli anche con antiche ed importanti profezie del passato e messaggi del presente. Il tutto porta seriamente a credere che questo corpo spaziale sia molto più vicino di quanto si possa pensare e che…potrebbe addirittura trattarsi di un “piccolo” sistema stellare.
Ma facciamo ora un piccolo passo indietro nel tempo e vediamo ciò che si diceva 30 anni fa…
Era il 17 giugno 1982, la NASA in un comunicato stampa dell’Ames Research Center riconobbe ufficialmente la possibilità dell’esistenza di ”qualche genere di oggetto misterioso” oltre i pianeti estremi del nostro Sistema Solare. Diversi articoli rilasciati dalla stampa dell’epoca confermarono che gli scienziati stavano cercando davvero il Pianeta X.
Sempre nel 1982, precisamente il 28 giugno, la rivista americana Newsweek si occupò del Pianeta X in un articolo intitolato “Does the Sun Have a Dark Companion?” (Il Sole ha un Compagno Oscuro?), questo articolo riportava: “Un compagno oscuro potrebbe produrre la forza non visibile che sembra trascinare Urano e Nettuno, accelerandoli fino ad un certo punto nelle loro orbite e trattenendoli mentre passano…la migliore scommessa è una Stella Oscura che orbiti ad almeno 50 miliardi di miglia oltre Plutone…Si tratta probabilmente di una Nana Bruna, o una stella di neutroni”.
Nel 1983 ci fu una svolta riguardante il Pianeta X. Gerry Neugebauer a capo dell’IRAS dichiarò: “Un corpo celeste, probabilmente grosso come il gigantesco pianeta Giove, e forse così vicino alla Terra da poter far parte di questo Sistema Solare, è stato trovato in direzione della costellazione di Orione da un telescopio orbitante denominato IRAS…Posso solo dire che non sappiamo di che cosa si tratti”.
In quel periodo gli scienziati dell’IRAS ipotizzarono addirittura che questo corpo misterioso poteva essere in fase di avvicinamento rispetto alla Terra. James Houck, a quei tempi membro del team scientifico dell’IRAS, dichiarò che non si trattava di una cometa, perché una cometa non poteva essere così grossa come risultava dalle loro osservazioni e si sarebbe probabilmente spostata maggiormente di quanto osservato. “E’ possibile, come fu sottolineato dal quotidiano americano, che si tratti del Pianeta X che gli astronomi hanno invano cercato”.
Purtroppo per noi, ci troviamo come sempre in una situazione nella quale “si dice tutto e si dice niente”…abbiamo un chiaro esempio da parte della NASA sulla dichiarazione “storica” riguardante la recente scoperta fatta su Marte (tracce di vita organica o rocce levigate dall’acqua..poco cambia)…sappiamo bene che sul pianeta rosso esistono delle autentiche prove come strutture artificiali appartenute di certo ad antichissime civiltà di un lontanissimo passato (questo anche sulla Luna). Eppure dobbiamo come sempre aspettare ed accettare futili dichiarazioni da parte della scienza ufficiale, utili a scrivere pagine di una “finta storia” che continua da secoli…nei secoli dei secoli.
Siamo quindi costretti ad accontentarci di verità che hanno più il sapore di un’autentica presa in giro che non finirà mai e che lascia solo l’amaro in bocca, specie in periodi come questi ultimi anni, durante i quali abbiamo raccolto centinaia di migliaia di NOSTRE VERE PROVE riguardanti una dilagante ed effettiva presenza extraterrestre attivissima sul nostro pianeta.
Il secondo Sole e le Profezie
A sostegno sulla possibile esistenza di una stella binaria in avvicinamento ci sono anche numerose profezie, le quali sembrano indicare proprio il passaggio di un secondo Sole all’interno del nostro Sistema Solare.
Nel crop circle apparso ad Avebury Manor, nel Luglio 2008, c’è un chiaro messaggio che fa pieno riferimento ad una presunta stella che si appresta ad entrare nel nostro Sistema Solare e che causerebbe un’espansione del Sole. Questo crop circle è di certo il più importante tra tutti quelli di tipo astronomico e contiene delle autentiche rivelazioni sugli eventi futuri della Nuova Era.
Gli extraterrestri hanno “parlato” chiaro in questo pittogramma e non vi è spazio per altri tipi di interpretazioni a riguardo se non quella riguardante un totale stravolgimento che accadrà al nostro Sistema Solare, dovuto ad un mutamento scatenato, forse, da una misteriosa stella che fa “irruzione” nel nostro sistema planetario. Dunque…un secondo Sole.
Gli Hopi descrivono un evento analogo…quello dell’arrivo della Stella Rossa Kachina, che si avvicinerà tanto da “sedersi” nei nostri cieli a guardarci.
Essi la descrivono come portatrice di grandi cambiamenti che si sarebbero abbattuti sulla Terra durante i tempi finali…nel periodo della purificazione.
Anche Nostradamus, considerato da molti come uno tra i più importanti scrittori di profezie della storia, scrisse di un evento riguardante l’apparizione di un secondo Sole nei nostri cieli. Dalle misteriose pagine delle sue profezie egli riporta la seguente quartina:
“La Grande Stella nel Cielo Brillerà per Sette notti
Nel cielo si vedranno apparire due Soli
Il Gran Mastino Urlerà tutta la notte
quando il Gran Pontefice lascerà la sua terra”
Le letture di Edgar Cayce parlano dei tempi finali, ma non menzionano mai il 2012. Tuttavia la “zona” del 2012, identificata da diversi ricercatori, sembra compatibile con una data in almeno una lettura. La lettura 1602-3 identifica il 1998 come “…il tempo di attività prodotte dai cambiamenti graduali che si stanno verificando”, segnando quell’anno come un segnavia per seguire le tendenze future.
Perfino Giordano Bruno, finito sul rogo il 17 Febbraio 1600, ci ha lasciato delle annotazioni che fanno riferimento al futuro dell’umanità.
L’uomo viaggerà nel cosmo e dal cosmo apprenderà il giorno della sua fine [...] proprio quando l’uomo si crederà padrone del cosmo molte ricche città faranno la fine di Sodoma e Gomorra [...] un Sole Nero inghiottirà nello spazio il Sole, la Luna, e tutti pianeti che ruotano intorno al Sole.
Le ultime due righe, descritte da Bruno, sono decisamente significative, fanno pieno riferimento all’apparizione di un secondo Sole, nero perché non luminoso, così come non è luminosa una “nana bruna” se confrontata ad una stella. Il “Sole Nero” perturberà tutti i pianeti a causa del suo forte calore e del suo campo gravitazionale potentissimo, dovuto alla propria massa ciclopica, la quale altererà drasticamente le reazioni termonucleari di fusione del nostro Sole.
L’umanità apprenderà dall’osservazione del cielo “il giorno della sua fine”, nel momento in cui “viaggerà nel cosmo”. Solo nel Novecento l’uomo ha iniziato a compiere viaggi nello spazio: è quindi certo che Bruno prevede che gli avvenimenti di cui parla si verificheranno in una data non precisata a partire dal XX secolo e non prima.
Dunque sono molti i punti in comune che portano a credere che ci sarà un grande cambiamento nell’imminente futuro.
Se davvero una nana bruna entrerà nel nostro Sistema Solare potrebbe gradualmente aumentare di luminosità a seconda della distanza dal Sole, intensificando il proprio calore e rivelando così la sua vera potenza nascosta che risorgerebbe proprio avvicinandosi alla nostra stella. La nana bruna si trasformerebbe a tutti gli effetti in un corpo spaziale ben più luminoso…non abbastanza grande da diventare la stella protagonista del nostro sistema planetario…ma sufficientemente splendente da apparire come un secondo Sole.
Scritto da Dan Keying
per Segnidalcielo.it
http://www.segnidalcielo.it/2012/12/01/dark-star-la-stella-oscura-che-illuminera-il-cielo/
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