Sopra il vulcano Marsili sorgerà la prima centrale termica sottomarina del mondo? Sembra di si, in quanto vi è l’obiettivo di produrre energia elettrica sfruttando il campo geotermico formato dal più grande vulcano d’Europa e dando elettricità a tutta Italia.
Il vulcano Marsili, uno dei più estesi d’Europa, lungo 70 km e largo 30 km potrebbe dare elettricità a tutta Italia. Secondo il Marsili Project Eurobuilding, il vulcano ritenuto tra i più pericolosi del Tirreno, potrebbe diventare la prima fonte di approvvigionamento di energia geotermica off-shore per il Paese, aprendo la strada a una fonte energetica nuova, pulita e inesauribile.
Per ora sono iniziate le trivellazioni per esplorare la zona e poi creare energia. ”E’ un progetto unico al mondo e che punta a produrre entro il 2020 circa 200 MegaWatt di energia elettrica sfruttando il calore dell’acqua che circola all’interno della struttura sottomarina del vulcano Marsili”, ha spiegato uno dei responsabili, Diego Paltrinieri. La struttura, che si trova circa 140 chilometri a Nord della Sicilia, è considerata una delle zone più ricche di giacimenti di ‘calore fluido’ al mondo. Ma se il Marsili viene paragonato ad una pentola a pressione con il coperchio ben tappato, le trivellazioni potrebbero creare un pericolo di eruzione del vulcano e eventuali terremoti connessi all’attività del Marsili? Speriamo che i ricercatori dell’INGV possano riflettere prima di creare una tragedia di vaste proporzioni, mettendo a rischio la vita di milioni di persone.
Redazione Segnidalcielo
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