Secondo quanto riportato dal quotidiano Daily Mail e Courier Mail, lo scorso 2 dicembre 2012, un aereo di linea con 220 persone a bordo è quasi entrato in collisione con un oggetto volante non identificato.
Solo ieri sono stati diffusi i risultati della minuziosa indagine svolta dalla UK Airprox Board, l’agenzia del Regno Unito che si occupa della sicurezza del traffico aereo. L’incontro ravvicinato, secondo i rapporti, potenzialmente disastroso, è avvenuto mentre l’aeromobile si trovava a sorvolare il sobborgo di Glasgow Baillieston, pochi istanti prima di cominciare le manovre di atterraggio sulla pista dell’aeroporto internazionale di Glasgow, Scozia.
Secondo quanto dichiarato dai piloti, l’UFO era “blu e giallo” e dalla forma sferica abbastanza grande. Nel rapporto, il comandante ha dichiarato che l’oggetto volante ha sfiorato l’Airbus, sfrecciando a circa 90 metri sotto la fusoliera. Il rischio di collisione è stato definito “alto”. Nonostante l’inchiesta approfondita, l’Airprox al momento non è in grado di appurare la natura dell’oggetto volante che, secondo quanto si apprende dai rapporti, poteva causare un grave incidente aereo.
L’A320 viaggiava in condizioni di visibilità buone, con il sole alle spalle, quando entrambi i piloti del velivolo hanno visto un oggetto davanti a loro a circa 100 metri di distanza.
Nel rapporto ufficiale, i piloti hanno dichiarato che “l’oggetto è sfrecciato al di sotto della fusoliera dell’Airbus, prima che uno dei due piloti avesse avuto il tempo di effettuare la manovra per evitare l’impatto”.
foto di repertorio che mostra un UFO vicino ad un aereo di linea
L’oggetto si presentava di colore blu e giallo, quasi argentato, era abbastanza grande e presentava una piccola area frontale. La torre di controllo ha dichiarato che in quel momento non c’erano comunicazioni audio in essere, nè i radar segnalavano la presenza di un qualsiasi oggetto volante.
Sulla base di tali dati, nel rapporto si legge che l’agenzia respinge sia l’ipotesi di un piccolo aereo a motore, sia quella del pallone meteorologico, dato che si tratterebbe in entrambi i casi di oggetti rilevabili dai radar.
Così si legge nel rapporto:
“In assenza di segnalazione sul radar, è improbabile che il velivolo possa essere stato un aereo ad ala fissa o ad ala rotante. Si ritiene che un pallone meteorologico sarebbe stato rilevato dal radar. E’ da ritenersi improbabile anche che si tratti di un velivolo a vela, a causa del limitato spazio aereo e la mancanza di attività termica a causa della bassa temperatura. Allo stesso modo, l’agenzia ha ritenuto che un deltaplano a vela o a motore sarebbero stati segnalati dal radar e che, comunque, le condizioni ambientali sarebbero state proibitive. I membri della commissione d’inchiesta non sono in grado di raggiungere una conclusione in merito alla natura del velivolo in oggetto”.
Il dialogo tra l’Airbus e la Torre di Controllo
Nel marzo del 2013, l’UK Airprox Board ha diffuso ufficialmente il documento dell’inchiesta sulla quasi-collisione. Nel rapporto è possibile leggere il dialogo avvenuto tra l’aeromobile e la Torre di Controllo di Glasgow, pochi istanti dopo la sfiorata collisione:
Aereo: Glasgow Approach [A320C/S]
Torre: [A320C/S] parlate pure
Aereo: Ehm… abbiamo appena visto passare qualcosa sotto di noi abbastanza vicino. Hai qualcosa nella nostra zona?
Torre: Negativo. Non abbiamo nulla sul radar e non abbiamo comunicazioni audio
Aereo: Non siamo del tutto sicuri di cosa fosse, ma era abbastanza grande ed era blu e giallo
Torre: Ok. Avete una stima per l’altitudine?
Aereo: Forse a circa 500 metri dal suolo
Una volta che l’Airbus è atterrato, la conversazione è continuata:
Aereo: Ci è sembrato passare sotto di noi a soli cento metri di distanza. Il tutto è durato una decina di secondi… non siamo in grado di dire in quale direzione stesse andando, ma è passato proprio sotto di noi!
Torre: Potrebbe essere stato un aliante o qualcosa di simile?
Aereo: Beh, forse un ultraleggero… sembrava troppo grande per essere un palloncino.
L’oggetto non è comparso sui radar e la commissione ha escluso che si trattasse di un pallone meteorologico. L’oggetto è stato classificato come categoria D, quella che nella scala dell’agenzia è il rischio di collisione più alto. La compagnia aerea proprietaria del velivolo non è stata rivelata nel rapporto.
Aldo Landolfi
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