MOSCA - Si inasprisce il braccio di ferro tra Usa e Russia sulla vicendia della 'talpa' del Datagate, Edward Snowden, partito deu giorni fa da Hong Kong, arrivato a Mosca ma di cui si sono perse le tracce. L'ex agente governativo, infatti, non era bordo del volo Aeroflot Mosca-l’Avana, atterrato a Cuba.
"Non abbiamo nulla a che fare con lui, non ha varcato il confine russo" ha detto il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov. "I tentativi di accusare la Russia di violare le leggi americane, quasi in un complotto - ha detto - sono assolutamente infondate e inaccettabili".
Gli fa eco un portavoce del governo di Pechino: "Le accuse rivolte dagli Stati Uniti alla Cina sull"affaire Snowden' sono "senza fondamento. Non è stato sensato da parte degli Stati Uniti - prosegue - mettere in discussione la gestione di Hong Kong della questione. Una gestione in linea con le leggi vigenti", ha detto la portavoce del ministero degli Esteri Hua Chunying. "Le accuse contro il governo di Pechino sono senza fondamento. La Cina questo non lo può accettare", ha aggiunto. A proposito della 'fuga' di Snowden ieri il portavoce della Casa Bianca Jay Carney ha accusato Pechino di "non aver onorato i patti", mentre il portavoce del dipartimento di Stato ha parlato di una "seria battuta d'arresto" nelle relazioni tra Usa e Cina.
Nessun commento:
Posta un commento