”Nessuno ci puo’ dire se la scossa della scorsa notte abbia rappresentato l’apice dello sciame sismico in corso da tempo in questa zona, che e’ e resta sotto questo aspetto ad alto rischio”. Lo ha detto il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, a conclusione del vertice operativo che ha tenuto nel Comune di Mormanno. ”Questo lo devono sapere tutti – ha aggiuntoGabrielli – e io non posso fornire alcuna rassicurazione. L’allerta deve restare quindi molto alta”.
”Il sistema di Protezione civile con cui e’ stata affrontata l’emergenza sismica nel Pollino, anche in relazione allo sciame in atto in questa zona da tempo, e’ stato improntato alla massima trasparenza”. Lo ha detto a Mormanno il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli. ”Lo dimostra – ha aggiunto – il sito del Comune di Mormanno, in cui il sindaco Armentano ha pubblicato tutto il carteggio tra il Comune e la Commissione Grandi Rischi. Al momento non ci sono condizioni per dichiarare stato d’emergenza nazionale, ma questa e’ una situazione in evoluzione e quindi verificheremo strada facendo se le condizioni richieste dalla legge 100 verranno integrate”.
”E’ stato importante che gli abitanti del Pollino fossero preparati all’evento sismico perche’ questo ha consentito a tutto il sistema di fronteggiare l’emergenza con grande efficienza”. Lo ha detto a Mormanno il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli. ”La risposta del territorio – ha aggiunto – e’ stata straordinaria. E’ stato un esempio importante di applicazione delle regole e tutti si sono comportati in termini di estrema efficienza”.
”Quello che voglio sottolineare – ha dettoGabrielli – e’ l’efficienza organizzativa che e’ stata messa in atto. Adesso si tratta di predisporre tutti gli interventi necessari per mettere in sicurezza gli edifici pubblici e privati che hanno subito danni, ed in questo senso l’ospedale assume un’importanza prioritaria. Poi bisognera’ pensare agli edifici privati e a quelli di culto. In questo senso il prefetto di Cosenza, Raffaele Cannizzaro, curera’ la costituzione di un centro operativo misto che coordinera’ tutti gli interventi che vanno attuati sul territorio”.
”L’esperienza dell’Aquila ci ha insegnato che il tema della conoscenza del rischio e’ fondamentale per affrontare le conseguenze di un terremoto”, ha detto ancora Gabrielli. ”Il fatto che qui la gente fosse preparata ad un possibile terremoto grave – ha concluso – ha reso la situazione piu’ fluida. E a completare il quadro e’ stata la perfetta rispondenza di tutti i meccanismi operativi che devono scattare in questi casi”.
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