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La sonda Voyager 1 ha raggiunto una zona sconosciuta del Sistema Solare, l'ultima frontiera prima dello spazio interstellare (fonte: NASA/JPL-Caltech)
La sonda Voyager 1 ha scoperto una nuova regione ai confini del Sistema Solare, una vera e propria 'autostrada magnetica' che potrebbe rappresentare l'ultima frontiera prima del tanto atteso ingresso nello spazio interstellare. Lo comunicano gli esperti della Nasa riuniti a San Francisco per il convegno dell'American Geophysical Union (Agu).
Questa 'autostrada magnetica', lungo cui sfrecciano le particelle cariche, nasce dalla connessione delle linee del campo magnetico solare con quelle dello spazio interstellare. Questa connessione permette l'uscita delle particelle a bassa energia che nascono nella regione più vicina al Sole, la cosiddetta eliosfera, e allo stesso tempo consente l'ingresso di particelle ad alta energia provenienti dall'esterno.
Prima di entrare in questa regione, le particelle cariche rimbalzano in tutte le direzioni, come se fossero intrappolate in una specie di 'tangenziale' nella eliosfera.
La direzione delle linee del campo magnetico in questa regione fa supporre che si trovi ancora all'interno dei confini del Sistema Solare: un brusco cambiamento è invece atteso in occasione dell'ingresso nello spazio interstellare.
Secondo i dati rilevati dagli strumenti del Voyager 1, la sonda sarebbe entrata temporaneamente nella regione lo scorso 28 luglio, per poi tornarci definitivamente lo scorso 25 agosto. ''Crediamo che questa sia l'ultima tappa del nostro viaggio verso lo spazio interstellare'', commenta Edward Stone, responsabile della missione Voyager presso il California Institute of Technology (CalTech) di Pasadena.
''Nella migliore delle ipotesi mancano pochi mesi o al massimo un paio di anni . Questa nuova regione non è ciò che ci aspettavamo, ma ormai da Voyager 1 ci aspettiamo l'inatteso''.
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