Doveva restare un rapporto riservato, ma la stampa britannica nel 2004 era riuscita a entrarne in possesso. Secondo un indagine top secret inviata dal Pentagono all’Ex presidente Usa George W. Bush, il mutamento climatico globale in atto porterà il mondo verso la catastrofe già a partire dal 2020. Lo afferma il quotidiano britannico The Observer, che ha ottenuto copia del documento nel 2004.
Il rapporto afferma che molte città europee verranno sommerse dalle acque in seguito allo scioglimento dei ghiacci, la Gran Bretagna avrà un clima simile a quello della Siberia, e nel mondo si scateneranno disordini e rivolte innescati dalla scarsità di cibo.
Le previsioni tracciate dal rapporto che il giornale sostiene di avere in possesso sono spaventose. Secondo gli esperti consultati dal Pentagono, una delle conseguenze del mutamento climatico sarà la proliferazione nucleare, perché molte nazioni si doteranno di armi atomiche per difendere le proprie fonti di alimenti e d’acqua potabile. L’anarchia si diffonderà tra i Paesi più deboli. Nel complesso, afferma ancora il documento, la minaccia del mutamento climatico è assai superiore a quella costituita dal terrorismo.
Il rapporto ottenuto dal Guardian definisce “plausibile” la catastrofe climatica, che “metterebbe a rischio la sicurezza degli Stati Uniti in circostanze che dovrebbero essere affrontate immediatamente”.
La presa di posizione del Pentagono – scrive il Guardian – è un attacco diretto alla politica ambientalista portata avanti dalla Casa Bianca, che per non compromettere le esigenze dell’industria, nega che vi sia prova scientifica dei mutamenti climatici, e che questi siano provocati da attività umane.
“Se il Pentagono ha inviato un messaggio del genere, si tratta di un documento molto importante”, afferma sir John Hougton, ex direttore dell’Ufficio meteorologico britannico, interpellato dal giornale. E secondo Bob Watson, consulente scientifico della Banca mondiale e già presidente della conferenza intergovernativa sui mutamenti climatici, l’avvertimento del Pentagono non può essere ignorato.
Entro il 2020, afferma il documento, carestia e scarsità di acqua potabile assumeranno proporzioni “catastrofiche” e saranno impossibili da affrontare. Già in epoche passate della Terra vi furono fenomeni simili che portarono alla distruzione delle culture e a vaste emigrazioni di massa. Questo potrebbe ripetersi.
Uno degli aspetti più inquietanti è che, secondo gli esperti del Pentagono, potrebbe già essere troppo tardi per prendere provvedimenti efficaci. La fase finale della catastrofe potrebbe già essere cominciata, ma gli effetti si sono cominciati a sentire già a partire dal 2009.
Redazione Segnidalcielo
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