Grande fermento sulla nostra Stella madre il Sole, che in meno di 24 ore ha generato 3 flares di grande dimensioni.Dalla macchia solare AR 1748 si sono infatti verificati tre brillamenti assai potenti in successione con conseguente emissione di radiazione verso la nostra Terra, foriera di possibili disturbi nelle telecomunicazioni, nella trasmissione dei GPS e garante di magnifiche aurore alle elevate latitudini.
Come scritto in un precedente articolo, la prima si è verificata ieri alle 04:47 ( X-1,7), la seconda ancora più forte alle 18:09 ( X-2,8) mentre la terza alle 03:17 di stamani, di ben X-3,2.
Sono in successione i tre brillamenti solari più potenti dell’anno e stanno ad indicare un significante aumento dell’attività solare, tant’è che la NOAA ha stimato una probabilità del 40% che nelle prossime 24 ore ci possa essere uno o più X-flares.
Ricordiamo inoltre che le esplosioni sono state accompagnate da espulsione nello spazio di massa coronale (CME), tant’è che gli strumenti Coronagraphs a bordo del satellite Solar and Heliospheric Observatory hanno osservato una nube muoversi in direzione di Mercurio, che tuttavia non è stato interessato.
Finalmente il Sole inizia a fare sul serio. Finora questo 2013, che segna il picco nel suo ciclo di attività che si ripete ogni 11 anni, è stato relativamente tranquillo per la nostra stella, che non ha prodotto gli eventi violenti che gli esperti si aspettavano fino a qualche mese fa. Ma il 13 maggio, alle 18:05 ora italiana, ha prodotto un brillamento solare di classe X 2.8, preceduto 14 ore prima da uno di classe X 1.7. E’ stato il flare più potente di quest’anno, e il terzo più potente di questo ciclo, battuto solo dal flare di classe X 6.9 del 9 agosto 2011.
Entrambi i flare di questi giorni sono stati accompagnati da espulsioni di massa coronale, un altro tipo di evento solare che proietta grandi quantità di particelle dalla corona solare nello spazio. Sono proprio questi flussi di particelle che possono danneggiare il funzionamento di satelliti artificiali e sistemi di telecomunicazione sulla Terra. In questo caso l’espulsione di massa coronale non era rivolta verso la Terra. Tuttavia tre satelliti della NASA (STEREO-B, Messenger e Spitzer) erano sulla sua traiettoria. I loro team si sono attivati per mettere i satelliti in modalità “sicura”, per proteggere gli strumenti dal flusso di materia proveniente dal Sole.
I flare (potenti emissioni di radiazione dal Sole) di classe X sono in assoluto i più potenti: il numero che accompagna la lettera specifica ulteriormente la loro intensità: un flare di classe X 2 è due volte più potente di uno di classe X 1, uno di classe X 3 tre volte più intenso, e così via.
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