Secondo il parere di un ricercatore e cosmologo di nome GREG, questo scatto della sonda SOHO (Solar and Heliospheric Observatory), il telescopio spaziale studiato e progettato dalla collaborazione tra NASA e ESA , lanciato alla fine del 1995 per studiare contemporaneamente molti aspetti del Sole, dalla struttura e dalla dinamica del suo interno fino al vento solare , mostra una massa planetaria ad una distanza minima dalla nostra stella.
Un evidenza da sottolineare in questo caso, è che la massa planetaria dell’oggetto cosmico in questione risulta 4/5 volte la massa di Giove (il mostro sacro del nostro sistema solare ), nonchè la sua impressionante vicinanza al Sole .
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L’ipotesi di un pianeta X , che orbita ellitticamente al Sole (con una probabile stella binaria) a questo punto non è solo un ipotesi , ma è parte della nostra realtà che quotidianamente ci viene smorzata o cambiata , con scopi a noi sconosciuti.
Tecnicamente parlando, la massa planetaria in questione presenta 2 singolarità :
Distanza ravvicinata al sole -
Dimensione ragguardevole -
La presenza di un corpo planetario, di così massiccia entità, farebbe pensare ad un colosso, spazzato via dal nostro sistema solare (sin dai tempi della formazione dello stesso) e recuperato dall’energia gravitazionale di una stella vicina ,che lo proietterebbe da un sistema solare all’altro ,grazie all’enorme velocità accumulata all’inizio dell’originaria espulsione , e mantenuta costante dal cosidetto “lancio di fionda gravitazionale”, il passaggio ravvicinato alla stella di turno .
Possiamo notare da piccoli particolari ,che la massa planetaria immortalata dalla SOHO è molto vicina alla nostra stella , e da questo possiamo dedurre la sua forza .
Il Sole è, propriamente, una stella di dimensioni medio-piccole costituita essenzialmente da idrogeno (circa il 74% della sua massa, il 92,1% del suo volume) ed elio (circa il 24-25% della massa, il 7,8% del volume), cui si aggiungono altri elementi più pesanti presenti in tracce .È noto che la fotosfera solare ha una temperatura di circa 6 000 K. Al di sopra di essa si estende l’atmosfera stellare, la quale raggiunge, in corrispondenza della corona, una temperatura di 1 000 000 K.
Quindi possiamo scartare di certo una massa planetaria gassosa , che alla vicinanza (cosmica)di queste temperature ,lascerebbe dietro di sè una scia dei suoi gas più leggeri , lunga milioni di km(visibilissima ai telescopi) , come ad es -51 Pegasi b-(“Bellerofonte”)..che brucia costantemente la sua atmosfera gassosa per via dell’orbita troppo ravvicinata alla sua stella (51 pegasi).
Un altro fattore da porre in rilievo, è l’incremento delle comete che negli ultimi 2 anni viaggiano in direzione del Sole , combaciando perfettamente con i flare solari (eruzione di plasma dalla superficie del Sole) che in questi ultimi mesi sono della massima potenza (da noi conosciuta..per ora, dato che stiamo ancora studiando il Sole e non sappiamo ancora per certo la sua massima potenza di flare) .
Solo l’arrivo di un corpo planetario così massiccio potrebbe deviare il percorso delle comete, grazie al suo campo gravitazionale , proiettandole verso il nostro sistema solare.. e nel contempo i flare solari aumentano la loro immensa potenza energetica , come se due magneti e il loro polo negativo si stessero avvicinando (in questo caso comprimendo leggermente la massa del sole dando vita ad eruzioni di plasma solare …come quando si schiaccia un innocuo foruncolo ad es ,grazie all aiuto delle nostre dita l’una opposta all’altra che comprimono la massa del viso)..e forse qualcosa di veramente grandioso si avvicina a noi.
GREG (Cosmologo e ricercatore)
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