l telescopio Kepler della NASA ha trovato un pianeta al di fuori del nostro sistema solare, che è il più simile alla Terra rispetto a tutti i gemelli del nostro pianeta e che potrebbe ospitare la vita, secondo quanto riportato dagli astronomi.
Il pianeta è stato chiamato KOI 172,02, in cui le prime tre lettere stanno per Kepler Object Interest (un oggetto di interesse di Keplero, per il suo acronimo in inglese), sigla questa riservata per tutti i pianeti scoperti dal telescopio spaziale Kepler fino a quando la loro esistenza è confermata.
Il corpo celeste la cui esistenza è data quindi per certa e si trova in orbita nella zona abitabile di una stella simile al nostro Sole. Questo significa che KOI 172,02 potrebbe avere un peso simile alla Terra e trattenere l’acqua sulla sua superficie, che fa di lui il primo candidato per ospitare la vita aliena. Astronomi, hanno presentato tali informazioni all’American Astronomical Society indicando che il pianeta orbita intorno ad una stella di tipo G, ma che è leggermente meno calda del nostro Sole.
Foto scattata dal telescopio Kepler
L’analisi dei dati ottenuti dal Telescopio Spaziale Keplero indica che l’oggetto richiede 242 giorni per orbirtare intorno al suo sole, che è di tre quarti la distanza dalla Terra al Sole. “E’ molto emozionante perché è il primo pianeta ‘super-Terra’ che si trova in una zona abitabile intorno a una stella del tipo G, simile al nostro sole e rispetto a tanti altri pianeti che in precedenza abbiamo trovato in orbita attorno ad altre stelle,” , cosi commenta Natalie Batalha, un astronomo della NASA.
Facciamo presente che l’astrofisico Mario Livio dello ‘Space Telescope Science Institute di Baltimora (USA) ha detto che il portale SPACE.com giudica KOI 172,02 “un candidato molto buono per ospitare la vita”. Ultimamente gli esperti della NASA hanno annunciato l’esistenza di nuovi 461 Pianeti potenziali (in grado cioè di ospitare la vita) scoperti dalla missione Keplero. Secondo gli scienziati, la maggior parte di questi “candidati” sono di dimensioni simili alla Terra o leggermente più grandi.
A cura della Redazione Segnidalcielo
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