Gli attori del Nuovo Ordine Mondiale, e le entità Aliene
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C’è qualche speranza di correggere la civiltà terrestre?
Perché mai il ciclo di decadenza dovrebbe cambiare? Se vi capita di fare una passeggiata in campagna, provate a osservare il paesaggio. Di giorno in giorno, constatiamo che coloro che si definiscono umani tagliano gli alberi circostanti, nei loro giardini - e spesso si tratta dei migliori esemplari del regno vegetale - come se ubbidissero a un segnale collettivo di distruzione. Non fanno altro che ubbidire a un impulso
Vi diranno con disinvoltura diabolica che l’albero che si trovava in quel luogo da decenni, improvvisamente fa troppo ombra alla casa, i suoi rami rischiano di cadere sul tetto, le sue foglie secche intasano la grondaia o cadono nella piscina ecc. Sul ciglio delle strade, si tagliano gli alberi per la sicurezza, nei boschi per il profitto.
Rientrando a casa una signora constata sbigottita che suo marito ha abbattuto il grande salice davanti a casa, come se il marito, che non riusciva a trovare nessuna giustificazione al suo operato, fosse stato assalito da un’improvvisa voglia di uccidere. Queste sarebbero le persone che amano il giardino e che si schierano a favore della tutela ambientale. Il devastatore della natura è all’opera ovunque, accanendosi con la motosega che, una volta avviata, divora tutto al suo passaggio. Ogni minuto vengono rasati svariati ettari: vi lascio calcolare quanti saranno sull’arco di un anno.
Ma di quale miglioramento del mondo stiamo parlando? Credete che i burocrati preposti alla salvaguardia delle foreste provino la compassione che provate voi per la natura? Volete convincerli dell’utilità di proteggere il popolo degli gnomi, le ondine e i silfi? Pensate di strappare loro una lacrima per la scomparsa delle farfalle? Vi azzardereste a spiegare loro che una farfalla è un essere spirituale che danza nell’estasi dei suoi colori, illuminando così la dimensione sottile della Terra? Sareste disposti a farvi ridicolizzare a una riunione ecologista con i vostri discorsi sulla magia della natura e la funzione spirituale delle farfalle?
Quando l’India non disporrà più di fascine per cremare i suoi morti in maniera rituale, saranno le foreste vergini dell’Asia o d’America del Sud che andranno in sacrificio dall’odore gradevole alle narici di Shiva.
Il cemento sta avanzando ovunque. Prima di costruire una casa, ne viene rasata la vegetazione tutt'intorno. È una tendenza generale, ispirata all’uomo da un certo tipo di demoni del materialismo che Rudolf Steiner ha chiamato «arimaniani» in riferimento ad Arimane, il demone della desertificazione nella mitologia persiana. Questi demoni della materia giubilano quando cadono gli alberi, poiché l’albero costituisce un ancoraggio spirituale per l’essere umano. Gli alberi sono stati a lungo un baluardo per l’umanità, poiché sono un’emanazione dell’anima collettiva. Tutta la natura è un’esteriorizzazione della vita interiore. Assistiamo dunque a un movimento di ripiegamento delle specie in via d’estinzione. Perdendo il suo ambiente vegetale, l’uomo perde anche la sua coscienza. Sappiamo, per esempio, che gli gnomi che lavorano nelle radici, ci procurano uno spirito di vigilanza e stimolano il nostro risveglio interiore. Ebbene sì, il guru del risveglio non è nell’Himalaya, si trova nel vostro giardino!
Se esiste una strategia demoniaca per indebolire l’essere umano e robotizzarlo, e se il risultato finale è la distruzione del pianeta, quale sarebbe lo scopo di questo piano? Che cosa resterà loro quando la terra sarà diventata un deserto?
Non bisogna fare confusione sull’avversario. Le autorità terrestri sono solo i rappresentanti delle gerarchie occulte che vivono su altre dimensioni, come le entità spirituali di Marte che, sempre secondo Steiner, dal XIX secolo sarebbero sbarcate in massa negli strati sottili del nostro pianeta, fino a giungere nel nostro subconscio.
Osservate lo stato fisico del loro pianeta, Marte. Le entità di questa zona non vivono in un ambiente biologico come il nostro. Possono desiderare di possedere corpi organici, così come noi utilizziamo un’automobile, ma il loro mondo è diverso. Per meglio infiltrarsi nei nostri corpi, questi spiriti distruggono dapprima l’ambiente naturale che ci protegge. Peraltro per instaurare la civiltà materialista che da ormai due secoli domina sulla Terra hanno ipertrofizzato la mente analitica. Sono creature mentali estremamente intelligenti di cui gli scienziati materialisti, i tecnici e i matematici sono i medium inconsapevoli. La scienza e la tecnologia servono il loro piano di conquista. La natura organica non ha alcuna utilità per loro e, al contrario, deve essere annientata, così come il virus che distrugge la barriera immunitaria per insediarsi nell’organismo.
Questi «marziani» sono gli spiriti serpenti all’origine del mito della caduta dell’uomo fuori dall’Eden. È a partire dalla sfera spirituale di Marte che è iniziato l’attacco. L’uomo terrestre adamico è transitato per la dimensione di Marte (sul piano spirituale), prima di essere deportato sulla Terra. Il nome ADM (Adamo, in ebraico DAM significa «sangue») è lo stesso che M-ADM (nome esoterico di Marte, il pianeta rosso). Il sangue rosso è polarizzato dal ferro di Marte. Noi siamo i cugini di questi invasori spirituali. Il nostro sangue è un elisir che serve a procurare loro un’energia vitale direttamente assimilabile. Pertanto, mossi dal loro indomabile istinto guerriero, hanno invaso la nostra sfera fisica, dapprima introducendosi nel subconscio umano, poi mettendo a punto la civiltà materialistico-scientifica che conosciamo. Infine prenderanno possesso dei corpi espellendone l’individualità umana, che tuttavia non possono annientare: la possono tutt'al più addomesticare e robotizzare.
Non vi è una resistenza istintiva da parte delle caste dirigenti che prosperavano nell’antico sistema avvalendosi della religione anziché del materialismo?
Gli spiriti di Marte le hanno ridotte all’impotenza. Hanno attaccato le élite aristocratiche che mantenevano il popolo in un radicamento tradizionale. La prima mossa fu di assumere il controllo sulle religioni, poi sui vari troni, e infine sulle masse. È un potente genio di Marte, incarnato nel medium Ignazio di Loyola – fondatore dell’Ordine dei Gesuiti – che ha lanciato questa operazione titanica.
Avendo preso possesso della Chiesa cattolica, gli invasori gesuiti si sono sparsi su tutta la Terra infiltrando templi e palazzi. Poi hanno lanciato le rivoluzioni, prima in Francia, grazie al denaro dei loro alleati incarnati nei banchieri ebrei, che costituiscono la nuova aristocrazia planetaria.
Alla fine i demoni di Marte, quando potranno ormai fare a meno dei loro leali servigi, elimineranno anche gli argentieri ebrei. Il complotto ebreo internazionale è solo un mito, non funziona così come credono gli antisemiti. I maestri del gioco sfruttano il messianismo ebraico per canalizzare gli ebrei nel loro sogno atavico di dominazione sulla Terra promessa. Gli ebrei divertono il pubblico attraverso i media e la società dello spettacolo, ma l’alta politica non è loro accessibile.
In ogni caso vi è un’alleanza tra le lobby occulte per instaurare l’Ordine Mondiale. Dopodiché riprenderanno a combattersi per la supremazia sulle dimensioni invisibili. Dopotutto c’è di che rallegrarsene: i titani si distruggeranno reciprocamente nel Ragnarök finale.
A proposito del complotto gesuita, alcuni specialisti della cospirazione lo prendono piuttosto alla leggera. Non capiscono come un ordine ecclesiastico possa dominare il mondo tenendo sotto controllo l’egregora ebraica e i potenti Rothschild.
Non bisogna giudicare dalle apparenze. Coloro che analizzano la situazione planetaria dagli effetti visibili e mediatici della politica mondiale sono semplicemente ignoranti. La logica ordinaria è incapace di risalire alle cause. Occorre avere una coscienza esoterica raffinata e conoscere la struttura del mondo invisibile in cui si tengono gli alti consigli decisionali dei padroni della Terra. Occorre inoltre conoscere la storia occulta del mondo.
I «rettilomaniaci» alla David Icke, che fanno risalire l’inizio dell’invasione all’epoca sumera, sembrano ignorare che diverse civiltà arcaiche hanno preceduto quell’epoca. Ogni civiltà ha generato gerarchie di entità retrogradi che parassitano la sfera invisibile dell’aldilà. Sono le loro egregore che si spartiscono il potere. Esistono tre centri di potere principali, in corrispondenza con i tre centri energetici interiori dell’uomo, attraver i quali queste egregore estraggono la loro alimentazione spirituale. Finché non si comprende questo sistema di vampirizzazione energetica dell’essere umano a partire dai piani invisibili, non si capisce nulla della politica. La politica mondiale si spiega soltanto con queste ragioni energetiche e con la guerra spirituale tra le lobby vampiresche. Dall’alto in basso della grande Babilonia visibile e invisibile, regna uno sfruttamento delle risorse energetiche e, soprattutto, della preziosa essenza estratta dall’anima umana. Questa essenza speciale permette alle egregore invisibili di mantenersi nell’aldilà in modo anormale, grazie agli intermediari delle centrali d’alimentazione energetica che pompano l’emozione e il pensiero collettivo dell’umanità: un tempo erano le religioni magiche, oggi è la religione catodica e mediatica. Finché l'amante della cospirazione non riesce ad ammettere questo processo, non capirà nulla della politica.
L’enigma dei Gesuiti, ossia l’influsso smisurato di un gruppo ecclesiastico discreto e numericamente debole che crediamo occupato in faccende divine, è troppo profondo per essere compreso dalla gente comune.
Ignazio di Loyola racconta nelle sue memorie che è stato investito da un serpente luminoso che «gli dava molta consolazione poiché questa forma era estremamente bella, e aveva molte cose che brillavano come occhi». È lui stesso a confessarlo, tramite i suoi biografi ufficiali. Non è una diceria di cospirazionisti allucinati (cfr. il "Testament d’Ignace de Loyola raconté par lui-même" al padre Luis Gonzàles di Camara, capitolo III).
Mediante la chiaroveggenza, Steiner ha individuato questo spirito serpente in un «potente genio di Marte» che si è impossessato di Ignazio di Loyola (cfr. Rudolf Steiner, Considerazioni esoteriche su nessi karmici, volume VI). Ecco un indizio che va in questa direzione: prima di lanciarsi alla conquista di Roma, Ignazio iniziò i suoi primi discepoli a Parigi in una grotta di Montmartre (la montagna di Marte). Quanto a Teilhard de Chardin, uno dei Gesuiti più influenti della storia, afferma di aver eretto nella sua infanzia un altare al «suo dio del ferro.»
Possiamo chiederci come mai i biografi ufficiali non dissimulino questi dettagli scabrosi che, da quattro secoli, sembrano essere sfuggiti ai peggiori nemici della Compagnia di Gesù. In ogni caso, una volta intauratosi a Roma e dopo che i suoi primi discepoli furono inviati alla conquista dell’Asia, Ignazio dichiarò a un diplomatico francese che egli «controllava il mondo senza necessità di lasciare il suo ufficio.»
Come mai i Gesuiti hanno potuto insediarsi in India, in Giappone, in Cina e in tutti i paesi d’Oriente in cui i missionari cristiani non erano i benvenuti?
La Compagnia di Gesù ha esteso la sua tela su una rete internazionale già esistente.
Qual era questa rete mondiale in grado di incrociarsi con i Gesuiti? Sono gli ebrei della diaspora internazionale, insediati nei paesi asiatici da varie generazioni. Ignazio era un marrano di famiglia ebrea convertita al cristianesimo e il suo segretario, padre Lainez, era ebreo di nascita. Si suppone che le raccomandazioni dei rabbini d’Occidente presso le comunità ebraiche d’Oriente abbiano favorito il contatto e la collaborazione.
Il commercio e le operazioni bancarie sono stati il vettore di penetrazione in tutti i paesi del mondo, prima attraverso la diaspora ebraica, poi mediante i loro cugini gesuiti che hanno approfittato di queste relazioni d’affari per arricchirsi nel commercio internazionale – derrate rare e schiavi – ma anche con il saccheggio dei tesori degli Inca e dei Maya.
La relazione tra l’ebraismo e la Compagnia di Gesù è piena di ambiguità. È una sorta di unione contro natura tra Israele e il Vaticano, con l’antisemitismo come spada di Damocle sulla testa degli ebrei. Qual è questo grande segreto politico?
Se ci avvaliamo della nostra perspicacia sappiamo che la politica occulta è un gioco tra tre poteri sul piano cosmico: la classe possidente (le élite politiche), le gerarchie sacerdotali (le religioni) e il potere passivo delle masse, che è una forza d’inerzia considerevole. Le due caste dirigenti dispongono rispettivamente del potere temporale e spirituale grazie ai quali controllano le masse. L’umanità, in quanto terza forza, serve da serbatoio energetico alle due caste dominanti. L’umanità è la batteria che alimenta le egregore sacerdotali dell’aldilà, fornendo nel contempo la ricchezza materiale delle classi possidenti di questo mondo. La casta dei grandi sacerdoti dell’invisibile organizza l’attività religiosa e magica, mentre la casta politica dinamizza l’attività industriale ed economica.
Ormai da diversi secoli la banca internazionale impone la sua legge alla religione e alle élite politiche. Il potere è l’ostaggio della finanza. Il denaro è diventato la posta in gioco della politica. La finanza internazionale controlla il gioco, ma pare che un potere politico superiore la manipoli. L’ordine occulto dei Gesuiti agisce sugli alti gradi massonici, e influenza così la società civile. Vi è dunque un equilibrio per preservare gli interessi dei tre titani del mondo. Si fanno a pezzi ma devono rispettare uno statu quo per mantenere la coesione dell’impero mondiale. Come conciliare gli appetiti voraci dei demoni del materialismo con gli interessi superiori delle gerarchie sacerdotali che regnano sulla dimensione astrale? È la grande questione della politica mondiale.
L’Ordine Mondiale è quindi fondato su un contratto tra i tre titani. Alle masse umane verrà data una società socialista, coperta da un’élite impegnata a difendere i suoi privilegi materiali, e il tutto sarà dominato da un regime teocratico rappresentato da una religione mondiale, incaricata di trasferire l’energia verso le formazioni astrali dell’invisibile. Se i titani non riescono a mettersi d’accordo durevolmente, dato che ognuno vuole una fetta più grande della torta, sarà la guerra totale, simboleggiata dal crollo della Grande Babilonia. Non siamo ancora a questo punto, e bisogna quindi sperare che i processi della crisi si accelerino anziché volerli rallentare con geremiadi idealiste e pacifiste per ottenere un cosiddetto «mondo migliore.»
In questo gioco il potente Ordine politico-occulto gesuita – di cui la Compagnia di Gesù non è altro che una maschera – ha la missione di accaparrarsi il potere mondiale a beneficio della casta sacerdotale al fine di prolungare il regno dei grandi sacerdoti dell’invisibile, ormai in pericolo da quando si è diffuso l’ateismo sulla Terra. Tuttavia, pur difendendo l’antico ordine sacerdotale, l’Ordine gesuita deve opporsi a un rinnovo spirituale che è proprio dell’ingresso nell’era dell’Acquario. Ecco perché il gesuitismo collabora con la scienza materialista: per mantenere il dogma di un universo materiale creato da Dio.
È il dogma cattolico romano.
I Gesuiti sono particolarmente gelosi del loro monopolio nei settori dell’astronomia, la cartografia sottomarina, la paleontologia, l’archeologia ecc. Si oppongono pertanto a qualsiasi rivelazione spirituale che possa annientare la visione materialistica dell’universo.
E sapete perché? Perché intendono organizzare il sistema solare in un modo razionale e tecnocratico, per meglio assicurarsene il controllo burocratico.
In tutto questo possiamo riconoscere la potente volontà guerriera del genio di Marte che ispirò Ignazio: quella di ridurre il sistema solare a una forma di socialismo teocratico.
Che cosa c’entriamo noi con questa storia?
Coloro che desiderano la liberazione hanno una sola cosa da fare: voltare radicalmente le spalle a questo mondo straniero.
Per sentimentalismo, molti idealisti si sono identificati nella massa senza accorgersi che, inconsciamente, si stanno abbandonando al gioco dei titani di questo mondo. Prendere partito, significa abdicare. Bisogna ormai uscire dal gioco.
Un esame serio della politica occulta può convincere soltanto un essere intelligente della necessità di liberarsi definitivamente dal circuito terrestre, ossia il campo della morte.
Quando molti esseri avranno imboccato questa via, i controllori occulti, devitalizzati per mancanza d’energia, si dissolveranno per sempre. Ecco perché continuano a resistere e a condurre una lotta spietata contro i transfughi che si organizzano per sfuggire alla zona di internamento planetario.
Per tornare al tema iniziale, possiamo capire perché la cultura umana, con la sua filosofia, la sua religione e la sua scienza, costituisce un sistema di lavaggio del cervello: si vuole impedire che gli esseri incarnati scoprano che la porta della loro gabbia è spalancata.
Questa porta, è quella del cuore: è il desiderio di libertà assoluta. Colui che la cerca con sincerità finirà necessariamente per trovarla.
Autore: Joël Labruyère
Estratto di una conferenza tenutasi nella primavera 2005
fonte: http://www.crom.be/