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Il Pensiero di Angeli in Astronave

Angeli in Astronave è distaccato da tutti coloro che professano amore…e in realtà guadagnano con la sapienza che non gli appartiene… ribadisco …nomi altisonanti … artefatti di strani effetti speciali …visivi o non… strumentalizzare… gruppi di appartenenza…donazioni … plagio… bugie da effetto… mancanza di umiltà… falsi nel pubblico…violenti nelle mura domestiche… guru e maestri …diffidate da ogni cosa artefatta… l’Amore unisce in semplicità…non ha bisogno di una carta scritta…la Verità non si vende ne si compra…fatene tesoro… Dolbyjack!

"Con riferimento al Decreto legislativo 9 aprile 2003, n.70 che si occupa di Attuazione della direttiva 2000/31/CE. Facendo anche riferimento al libro verde sulla tutela dei minori e della dignità umana nei servizi audiovisivi e di informazione COM (96) 483, il presente sito web: (Angeli in Astronave) è fruibile a soli Maggiorenni e pertanto proibito a tutti coloro che siano sofferenti psichici o vulnerabili ad informazioni di questo tipo e quindi influenzabili dal punto di vista psicologico.”

Buona Navigazione Cari Angeli, Namasté..

Video Discosure-Nibiru e Mauro Biglino

Riflessioni

La dottrina e pratica più blasfema della Chiesa Cattolica è quella della transustanziazione e del sacrificio della messa. La transustanziazione (fatta dogma dal concilio Lateranense IV nel 1215, elaborata in seguito da Tommaso d'Aquino e sancita definitivamente dal Concilio di Trento) insegna che: il pane e il vino, al momento della consacrazione vengono dal sacerdote cambiati nel corpo e nel sangue di Gesù Cristo (ogni giorno quindi vengono all'esistenza migliaia e migliaia di nuovi Gesù). La Scrittura insegna che nella cena c'è solo la presenza spirituale di Gesù (Luca 22:19-20; Giovanni 6:63; 1 Corinzi 11:26). Inoltre, nell'adorazione dell'ostia, la Chiesa di Roma adora un dio fatto dalle mani di uomini. Questo è il colmo dell'idolatria, ed è completamente contrario allo spirito del Vangelo che richiede di adorare Dio in spirito e verità (Giovanni 4:23-24). Carlo Fumagalli ex prete ed antropologo

Rasoio di Ockam suggerisce che: "tra varie spiegazioni possibili di una data osservazione, quella più semplice ha maggiori possibilità di essere vera".

DA QUANDO E' DIVENTATO REATO AVER CARA LA VITA?

"Nessuna causa è persa finché ci sarà un solo folle a combattere per essa".

Disclose.tv - ANONYMOUS MESSAGE TO NASA ABOUT ETS
http://www.disclose.tv/action/viewvideo/104638/ANONYMOUS_MESSAGE_TO_NASA_ABOUT_ETS/ Agenzia spaziale più importante del mondo, ti abbiamo osservato e ascoltato per molto tempo, siamo contrariati dalle tue costanti smentite e insabbiamenti, sappiamo tutti i tuoi piccoli e sporchi segreti e i trucchetti che usi. Sappiamo come hai falsato tutte le immagini della superfce dei pianeti e dei satelliti che li circondano, sappiamo come hai falsato e nascosto la verità al mondo. Ora abbiamo abbastanza filmati immagini e informazioni che tu non hai. Saremo capaci di mostrare la verità e lo faremo presto, pensi che stiamo bleffando? allora ascolta, la complessità della loro abilità è incomprensibile[...]l'ormeggio dei loro veicoli sembra molto NASA(non diciamo di più) è per i tuoi trucchi?Sappiamo anche come hai rilasciato strani fotogrammi che mostrano dischi che visitano e poi lasciano la terra e hai consigliato agli astronauti di menzionare volta per volta gli ufo, questo è per far credere che sai molto poco di quello che stà accadendo (mentre altri pensano di aver trovato la verità) ma in realtà la verità è così incomprensibilmente vasta e così semplice che sfugge anche ai migliori dispositivi e menti. Ora, sai che facciamo sul serio. Ora ci rivolgiamo a tutti i cittadini del mondo, le entità extradimensionali non sono malvagie come vogliono farvi credere, al contrario, hanno creato il nostro universo quindi sono presenti da prima di noi, non c'è nienti di cui temere, questo è l'inizio della rivoluzione spirituale ed evoluzione della specie umana Traduzione per Angeli in Astronave Raffaele V.

mercoledì 8 aprile 2009

Inversione dei poli magnetici, dal libro di Laura Fezia

Inversione dei poli magnetici, dal libro di Laura Fezia

Questa che vi presento è la prima parte di due che fanno da presentazione al libro di Laura Fezia. Buona lettura!


Ormai non passa giorno senza che TV e giornali ci parlino del famigerato buco nell'ozono, dell'impazzimento delle stagioni, del surriscaldamento / raffreddamento degli oceani.
L'attività sismica terrestre è in costante aumento, con le spesso tragiche conseguenze che tutti conosciamo. Molti vulcani sono pronti a risvegliarsi, alcuni già lo hanno fatto.
La velocità di rotazione della Terra sta rallentando così rapidamente che ogni anno gli scienziati dell'Ufficio Internazionale delle Misurazioni, in Colorado, devono regolare i loro orologi al cesio per compensare un divario che, se non fosse corretto, nel giro di soli dieci anni porterebbe all'inversione della mezzanotte con il mezzogiorno. Il rallentamento del pianeta è direttamente proporzionale alla caduta del magnetismo.
La frequenza di Schumann è in vertiginoso aumento.

Di tutte queste scoperte, curiosità, notizie, la maggiorparte delle quali trova conferma in vetusti codici, libri sacri, cosmologie, tradizioni, si ricava che le condizioni geofisiche ed astronomiche attuali assomigliano in modo impressionante al quadro della fase finale dei cicli evolutivi, detta anche “fine dei tempi”, descritto dai Maya, dagli Indiani d'America, dagli induisti, da decine di altri popoli antichi orientali ed occidentali.
Tra questi documenti si colloca anche l’Apocalisse di Giovanni e negli ultimi due secoli ne ritroviamo precisi riferimenti nelle parole pronunciate dalla Madonna nel corso delle sue numerose apparizioni.

Il rallentamento della velocità di rotazione della terra e la conseguente caduta del magnetismo possono portare all'inversione dei poli magnetici terrestri: le testimonianze degli antichi parlano anche di questo evento.
Abbandonando provvisoriamente le profezie, però, lasciamo la parola alla scienza.
La terra è come un'enorme calamita, condizione che permette il funzionamento della bussola.
Il campo magnetico terrestre misurato in nanotesla, forma la cosiddetta magnetosfera, che costituisce una sorta di scudo attorno al pianeta e consente la vita così come siamo abituati ad intenderla: la caduta del campo magnetico fa si che questo scudo sia sempre più debole.
Strumenti alla mano, i geologi dicono che siamo arrivati al punto più basso del magnetismo terrestre degli ultimi 2000 anni e che questo calo è sempre più rapido.
Dunque in base alle proprietà dei magneti, continuando di questo passo è possibile ipotizzare un'imminente inversione: il polo magnetico Nord, che oggi ha polarità negativa, acquisirebbe polarità positiva e viceversa...e questo potrebbe portare grandi cambiamenti all'assetto dell'intero sistema.
L'analisi delle rocce presenti sulla terra da milioni di anni ha stabilito che sul nostro pianeta si sono alternati periodi di polarità +/- con altri di polarità -/+, ossia che il magnetismo terrestre si è già invertito numerose volte nella millenaria storia del globo terrestre. Infatti le rocce contengono ossido di ferro le cui particelle si orientano verso il Nord magnetico. Esaminando la disposizione delle particelle di ossido di ferro negli strati di lava che si sono depositati e raffreddati in ere diverse, è stato possibile ricostruire l'andamento alterno del magnetismo terrestre: sembra che al momento siano state registrate almeno 14 inversioni.

Per completare il quadro, occorre ancora parlare della Frequenza di Schumann.
La fisica quantistica ci ha ormai insegnato che la cosiddetta materia inanimata non esiste: nell'universo tutto vibra, ossia tutto è energia in movimento, in trasformazione, in divenire. Tutto è vibrazione ed ogni vibrazione ha una sua velocità, chiamata frequenza.
Quando la frequenza è lenta, o bassa, gli atomi tendono a solidificarsi e danno luogo alla materia; più la frequenza si innalza, più lo stato di aggregazione atomico diventa rarefatto, meno solido. (es ghiaccio-acqua)
La geologia ci dice che la terra ha una piccola pulsazione elettromagnetica ogni secondo, espressa in hertz, che in fisica è l'unità di misura della frequenza nei fenomeni di vibrazione, corrispondente ad una vibrazione al secondo.
Questa piccola pulsazione è la frequenza di Schumann o risonanza di Schumann, la vibrazione della Terra, come se fosse il suo battito cardiaco.
Attualmente in base a recenti stime il valore della frequenza di Schumann avrebbe già superato i 10 hertz e continuerebbe ad aumentare ulteriormente, dimostrandosi inversamente proporzionale al magnetismo terrestre: più questo diminuisce, più aumenta la frequenza Schumann.
Secondo alcuni calcoli quando la frequenza arriverà a 13 hertz in quello stesso momento il magnetismo terrestre arriverà ad azzerarsi.
Questo è l'evento di cui parlano da migliaia di anni tutte le profezie, i testi sacri, le scuole misteriche, le religioni.
E' il punto zero dove il tempo si ferma per poi riprendere a scorrere, quello di inversione dei poli magnetici, del passaggio ad una nuova era.
E' il punto cui si riferisce il calendario Maya, dicembre 2012.
Secondo i documenti antichi la Terra dovrebbe rimanere ferma per 72 ore prima dell'inversione, ne parlano gli esseni, gli Hopi, gli egizi, la tradizione ebraica, il popolo khmer, gli induisti , i tibetani...e naturalmente i maya.
Se ciò si verificasse, significherebbe che per ben tre giorni un emisfero terrestre sarebbe inondato dalla luce, mentre l'altro si troverebbe nella più completa oscurità, il tutto complicato dalla totale assenza di comunicazioni, perchè certamente in simili condizioni i numerosi satelliti in orbita attorno alla terra cesserebbero di funzionare.
Se il paradigma di Lorenz afferma che il battito di una farfalla in un punto del pianeta può provocare un uragano in un altro luogo distante mille miglia, cosa può accadere in una situazione così estrema come l'arresto del movimento di rotazione della Terra?
terminate queste 72 ore di immobilità, la terra riprende a girare in senso contrario, in quanto la polarità magnetica si è invertita: ci sono documenti antichi che parlano di un sole che nasce ad Ovest e tramonta ad Est o che sorge due volte in una giornata.

Che mondo illumina questo sole? Facile immaginare che non sia più quello di prima...considerando inoltre che la terra per tre giorni non viene protetta da alcuna magnetosfera.


tratto da: www.nibiru2012.it

Misteriosi spiaggiamenti di Cetacei (articolo di Gabriele La Malfa)

Misteriosi spiaggiamenti di Cetacei (articolo di Gabriele La Malfa)

Pubblichiamo un articolo, tratto da Quantico appunti, sugli spiaggiamenti dei cetacei e sul disorientamento dei migratori. More solito, gli scienziati hanno trovato il capro espiatorio di tutte le anomalie, la Natura. Noi, invece, siamo propensi, insieme con Alessio Di Benedetto ed altri, ad ipotizzare che almeno alcuni di questi fenomeni aberranti siano di origine artificiale. Crediamo, infatti, che le costanti emissioni delle varie stazioni H.A.A.R.P. non siano senza conseguenze sugli equilibri dei biomi. D'altronde sappiamo anche che "esiste la tecnologia per alterare l'attività solare. Ad esempio, come fa la nasuta N.A.S.A. a sapere che in un futuro assai prossimo, anche se indeterminato, il sistema solare sarà sconvolto da una tempesta magnetica gigantesca tale da favorire un 'break-down' di tutte le reti elettriche del pianeta? Grande preveggenza, non c'è che dire. La N.A.S.A. meglio di Nostradamus. Se lo sanno in anticipo, è perchè tale tempesta elettromagnetica, originatasi dal Sole, verrà scatenata tramite una tecnologia scalare dedicata. Pazzesco. Sì, sicuramente. Ma che cosa c'è ormai di normale attorno a noi?" (Paolo).

Non si possono escludere cambiamenti naturali, ma che la moria delle api, degli anfibi e dei pipistrelli, lo scioglimento della coltre glaciale, i terremoti, gli tsunami... non siano, almeno in una certa misura, originati da micidiali manipolazioni della ionosfera, dell'atmosfera e della crosta terrestre, appare poco credibile. D'altro canto, con inaudito cinismo, nei cieli dell'Abruzzo, colpito dal terremoto, gli aerei chimici continuano ad incrociare senza sosta. Se l'operazione "chemtrails" (con tutti gli annessi e connessi) non viene mai interrotta, significa che è la chiave di volta del progetto di dominio globale, perseguito con un controllo pressoché totale delle dinamiche della Terra. Significa anche che i vari burattini, all'apparenza tanto solleciti nei confronti delle vittime di disastri innaturali, sono ipocriti e bugiardi.

Ringrazio l'amico Quantico per la collaborazione.


Da qualche anno assistiamo amareggiati ad inspiegabili(?) spiaggiamenti di delfini e di balene ed a rotte sbagliate di uccelli migratori. Ultimamente abbiamo visto in televisione spiaggiamenti di migliaia di delfini nelle Filippine e di centinaia di balene in Australia. Ma che cosa sta accadendo?

E’ inevitabile che ci si chieda perché tutto questo stia accadendo solo da qualche anno ed in misura sempre più crescente. Le spiegazioni che gli scienziati hanno cercato di dare, dal super virus letale per i mammiferi del mare, agli esperimenti con sonar delle marine militari che disorientano i cetacei, non convincono più(?).

Il fenomeno è più diffuso di quanto si possa immaginare, soprattutto se si considerano i clamorosi errori di rotta di milioni di uccelli che, dall’Africa, ogni anno migrano sul continente euroasiatico e viceversa e che, da qualche tempo, invece di tornare nei soliti luoghi, finiscono a centinaia di chilometri lontani.

Accademia Kronos ha intervistato studiosi e scienziati dell’E.N.E.A., del C.N.R. (sic) e di vari istituti universitari, tra cui professori dell’Università della Tuscia di Viterbo, per cercare di capire. Quello che è emerso dai vari incontri, soprattutto con zoologi, è che quasi tutti gli animali che compiono le grandi migrazioni periodiche o spostamenti, come le balene, di migliaia di chilometri, sono dotati di sensori biologici sensibili al magnetismo terrestre.

Grazie a questa peculiarità congenita, da tempi immemorabili uccelli e cetacei ed altri animali compiono migrazioni di migliaia di chilometri da un continente all’altro o da un oceano ad un altro per svernare, trovare cibo ed accoppiarsi, senza mai sbagliare rotta. Tutti orientati verso due fari magnetici terrestri: il polo nord e il polo sud.

Ma se questi fari si spostano o si affievoliscono, è inevitabile che si finisca per perdere l’orientamento. Uno dei motivi di questa situazione è imputabile al Sole, che da diversi mesi, ma per alcuni da alcuni anni, sta modificando sensibilmente il proprio campo magnetico. Magnetismo solare e vento solare interagiscono con il magnetismo terrestre, aumentandolo o diminuendolo.

Purtroppo c’è un dato di fatto: il Sole sta prolungando la sua fase di quiete tra il 23° ciclo, terminato a gennaio del 2008, ed il 24° atteso a maggio scorso. Ben 11 mesi di ritardo, un fatto mai accaduto da quando il Sole è osservato con criteri scientifici.

Questo fenomeno preoccupa per i risvolti climatici e per l’efficienza del campo magnetico terreste. Gli stessi scienziati ammettono che è in atto una diminuzione del campo magnetico terrestre, causato forse dalla anomala fase di quiete solare.

Oltre a ciò qualche scienziato sta ravvisando, attraverso alcuni fenomeni minori, l’inizio dell’inversione dei poli magnetici terrestri, fenomeno che si verifica ogni 200.000 anni e che, sempre secondo gli scienziati, segna un ritardo di 500 anni.

Quindi sulla base delle varie interviste, si è in parte compreso il fenomeno dei grandi spiaggiamenti e delle rotta sbagliate degli uccelli migratori. Non sono quindi super batteri o virus né esperimenti elettronici militari (in questo caso il fenomeno potrebbe essere relegato ad un circoscritto territorio o porzione di mare) a causare tutto ciò, ma il magnetismo terrestre influenzato dall’attività solare e, in parte, dal nucleo interno della Terra.

per Accademia KRONOS

Gabriele La Malfa

Leggi qui l'articolo su Quantico appunti.

AVVISTAMENTO UFO A ROMA

lunedì 6 aprile 2009

ORBITE PLANETARIE E TERREMOTI‏

ORBITE PLANETARIE E TERREMOTI‏

di Giuseppe Badalucco

Recenti studi realizzati da N. Venkatanathan, N. Rajeswara Rao, K.K. Sharma e P. PeriaKalli del Dipartimento di geologia applicata dell’università di Madras (India), hanno messo in luce la possibilità di predire i rischi di terremoti (come quello del 26 dicembre 2004) rapidamente, in modo da evitarne gli effetti devastanti e mitigarne l’impatto in termini di vite umane e di danni economici; questo attraverso l’analisi della configurazione delle orbite planetarie.


Lo studio mira ad analizzare anche l’impatto di alcuni fattori scarsamente presi in considerazione in passato come le scosse anteriori all’evento significativo e i cambiamenti nel livello dell' acqua sotterranea.
Secondo le ipotesi messe in campo da questi studiosi, quando il sole e più pianeti sono allineati rispetto alla terra, il nostro pianeta subirebbe un turbamento gravitazionale. Gli sforzi gravitazionali cambierebbero la velocità della terra nella relativa orbita.


Quando la velocità di rotazione della terra cambia, il movimento tettonico della zolla litosferica subisce un effetto incrementale. La quantità di moto angolare totale dei pianeti che sono coinvolti nell’allineamento e il turbamento orbitale che ne consegue ha un effetto cumulativo sull’ energia imprigionata nelle rocce della crosta terrestre, da cui può derivare lo scatenamento dell’evento sismico.



Lo studio mette in luce le possibili interferenze planetarie che possono incidere sulla rotazione della terra e quindi sui movimenti tettonici delle zolle della litosfera, che provoca l’effetto cumulativo di energia nelle rocce dalle quali si può liberare improvvisamente e bruscamente provocando l’evento sismico.
Sappiamo infatti che i terremoti sono provocati dai movimenti delle zolle in cui è suddivisa la litosfera (di circa 6-10 cm l’anno) dalla cui frizione si genera la liberazione dell’ energia accumulata nelle rocce sotterranee nelle zone di "confine" della zolla.
Infatti le località poste in prossimità dei confini delle zolle in movimento sono luoghi a grande rischio di terremoti.


Ciò, tuttavia, non significa che i terremoti si presenteranno necessariamente nei bordi della zolle litosferiche.
I terremoti si presentano solitamente lungo i bordi delle placche della crosta terrestre, ma possono anche accadere lontano dai bordi delle piastre, lungo singole faglie interne alla zolla. Queste sono crepe nella terra in cui le sezioni di una zolla si muovono nei sensi differenti. Infatti secondo gli studiosi di Madras per innescare un terremoto in un luogo particolare, dovrebbero essere rispettate alcune condizioni tra cui la distanza del pianeta che incide sulla rotazione della terra.


Dall'analisi dei terremoti significativi degli ultimi 100 anni, è emerso che la latitudine, la longitudine e l’intensità del terremoto è collegata con la distanza del pianeta ed il verso cui è diretto lo stress gravitazionale in qualsiasi punto della superficie terrestre.
Correlando le posizioni e le loro forze con la geologia di quella zona, i terremoti possono essere previsti con un margine d’errore che dovrebbe essere limitato, riguardo alla latitudine e longitudine del luogo epicentrale.

Gli studi realizzati in passato hanno sempre cercato di mettere in luce possibili strategie di previsione dei terremoti ma spesso senza ottenere i successi sperati, cercando di volta in volta di considerare diverse variabili come la colorazione delle acque nelle sorgenti sotterranee, le scosse anteriori all’evento devastante, la variazione nella morfologia delle rocce, i livelli dell' acqua sotterranea e i suoi cambiamenti chimici ed elettrici (la presenza di determinati gas cambia prima di un evento sismico), l'anomalia termica, lo studio della velocità delle onde sismiche.


Vi sono stati casi di vere e proprie previsioni realmente concrete (come quella per il terremoto di Haicheng, Cina) del 1975 (Magnitudo 7,3), ma nella maggior parte dei casi non si riscontra alcun segnale specifico che permetta di capire realmente quello che sta accadendo sotto la superficie.
Ciò che lascia perplessi gli studiosi è che tali metodi sopra accennati possono essere impiegati solo per quelle tipologie di terremoti per i quali i segnali precursori sono evidenti, soprattutto in prossimità delle faglie che si conoscono bene (per esempio come quella di San Andreas, in California).


Nessuna di tali previsioni può essere invece ripetuta per quelle faglie di cui si ha scarsezza di informazioni, come quelle che hanno causato il terremoto di Northridge 1994 (California), e quello di Kobe in Giappone nel 1995.
Lungo la faglia di San Andreas, il segmento considerato molto probabilmente a rischio di rottura era quello di Parkfield. Effettuando ricerche geologiche su questa zona gli studiosi americani avevano fatto una previsione più precisa di un terremoto di magnitudo 6,0 fra il 1988 e 1992. Benché quella previsione non si sia compiuta, un terremoto di magnitudo 6,0 è ancora previsto in quella zona (Ludwin, 1990).


Gli studi degli scienziati indiani aprono una nuova prospettiva sulle cause dei terremoti, legata all’azione gravitazionale del sole e dei pianeti del sistema solare, benché su questo punto la comunità scientifica mantenga la più doverosa cautela.
Per capire in che modo i pianeti possono influire con la forza gravitazionale sulla possibilità di scatenare degli eventi sismici si può fare l’esempio dei passeggeri che stanno in piedi su un autobus e che tendono a muoversi quando l’autista accelera il moto del veicolo o schiaccia il freno; a volte i passeggeri si scontrano fra di loro se sono molto vicini.



Le zolle della litosfera subirebbero gli effetti dei turbamenti gravitazionali poiché gli sforzi gravitazionali cambierebbero la velocità della terra nella relativa orbita; quando tale velocità di rivoluzione cambia, il movimento tettonico delle zolle della litosfera verrebbe influenzato in modo tale che l’ energia accumulata nella crosta terrestre sia liberata bruscamente, provocando il terremoto.


Questi studi hanno messo in luce come fondamentalmente la distanza del pianeta da un determinato punto della superficie terrestre possa incidere sulla probabilità che si verifichino degli eventi sismici, riprendendo in linea di principio alcune ipotesi fatte in passato sulla possibilità che quando la luna attraversa il meridiano del punto di osservazione aumenti la probabilità di terremoti.


Le posizioni planetarie, in rapporto alla superficie terrestre, calcolate in termini di longitudine (ascensione retta) e latitudine (declinazione) permettono agli studiosi di fare delle previsioni sulla possibilità che le orbite planetarie possano incidere sulla possibilità del verificarsi di terremoti. Per far si che ciò accada, tuttavia, le zolle e i punti della crosta terrestre coinvolti dovrebbero avere determinate caratteristiche geologiche che incidano sullo scatenamento dell’evento sismico.


Gli studiosi indiani hanno innanzitutto effettuato studi preliminari su terremoti già accaduti in passato e applicando questa metodologia sono riusciti ad individuare determinate zone interessate a importanti eventi sismici; tra questi sono stati individuati il terremoto di Haicheng (Cina 1975, magnitudo 7,3), ancora un sisma in Cina (Tang Shan) del 1976 (magnitudo 7,6), un terremoto dell'India di 2001 (magnitudo 7,7) e ancora terremoti di intensità minore nella zona di Jamnagar, India (2003).


Il modo in cui le orbite planetarie avrebbero inciso su questi eventi sismici ha fatto giungere gli studiosi alla conclusione che la differente posizione planetaria e la distanza dall’orbita terrestre inciderebbe sull’intensità dell’evento.
Dall’analisi è emerso che, per il terremoto di Haicheng, i pianeti esterni rispetto all’orbita terrestre, come Marte e Saturno erano più o meno su una "linea retta", mentre per il terremoto di Shan, mentre i pianeti con orbita più interna rispetto alla terra ( Mercurio e Venere) erano allineati, questi stessi presentavano una più alta velocità angolare relativa raffrontata ai pianeti esterni.



L'allineamento di Mercurio, Venere e Luna avvenne comparativamente per una durata più breve con effetti di diversa intensità sull’evento sismico di Shan. Si è così giunti all’ulteriore conclusione che se le forze gravitazionali agiscono sulla crosta terrestre con tempi più brevi e in un senso diverso rispetto alla conformazione della faglia o della zolla interessata l’intensità del terremoto sarà minore rispetto al caso contrario.
Impiegando questa metodologia previsionale, con l’ausilio di software specifici per i calcoli geoastronomici, gli studiosi hanno individuato diverse località in cui possono verificarsi terremoti nelle giornate in cui la configurazione planetaria sarebbe in linea retta.


Le località possibili in cui il terremoto potrebbe essere innescato da tali configurazioni sono state identificate analizzando il verso delle forze planetarie in gioco.
Per la data del 20 gennaio 2004 furono individuate:


- l’Indonesia
- le isole Solomon
- le isole Loyalty
- l’Italia
- le isole Kodiak e Aleutine
- l’Alaska
- la California
- Costa Rica
- Colombia.


Tra le località selezionate si è potuto verificare che effettivamente alla data del 20 gennaio 2004, escluso l’Indonesia e le isole Solomon, nelle altre località si sono verificati eventi sismici di maggiore o minore intensità. Di queste la California aveva registrato nove eventi sismici di magnitudo non superiore a 3,2 Richter, mentre l’Alaska aveva registrato due terremoti di magnitudo 5,0 Richter.


Ripetendo l’esperimento per la giornata del 22 gennaio 2004 sono state individuate altre località colpite da terremoti, sulle quali si verificavano allineamenti planetari riguardanti Mercurio, Giove e Venere; tra queste vi erano Sulawesi in Indonesia, Mindanao nelle Filippine, le isole Fiji, la Turchia e Cipro.
In tale giornata in tutte queste zone (escluse Turchia e Cipro) si sono verificati eventi sismici, con l’Indonesia colpita da tre terremoti di magnitudo 5,1 Richter.



N. Venkatanathan, N. Rajeswara Rao, K. K. Sharma e P. PeriaKalli sostengono che sia possibile quindi predire i terremoti correlando le posizioni dei pianeti in rapporto all’orbita terrestre e la geologia di una determinata zona poiché le forze gravitazionali in gioco nel sistema solare incidono sul movimento tettonico delle placche della crosta terrestre.
In tal modo sarebbe possibile individuare esattamente la latitudine e la longitudine del luogo coinvolto nel terremoto.
È interessante notare come negli ultimi anni si è parlato della possibilità che allineamenti planetari molto particolari possano generare eventi sismici di una certa rilevanza sul nostro pianeta, anche se la comunità scientifica nega assolutamente che i turbamenti gravitazionali, cui va incontro l’orbita terrestre, siano tali da avere rilevanza in tal senso.


Va ricordato l’allineamento del 5 maggio 2000 (che si verifica all’incirca una volta ogni 6000 anni) in cui Terra, Marte, Venere, Mercurio, Urano e Nettuno furono allineati sulla stessa linea retta rispetto al sole. La notte precedente un terremoto di magnitudo 6,5 Richter colpì le zone costiere dell’Indonesia provocando la morte di circa 50 persone e la distruzione di molti villaggi costieri.
Gli scienziati si affrettarono però a smentire qualunque collegamento diretto con l’allineamento dei pianeti.
La comunità scientifica rimane divisa tra sostenitori e detrattori di questa importante ipotesi, nella paura di cadere nel baratro pseudoscientifico dell’astrologia. Tuttavia bisogna ammettere che gli studiosi indiani hanno fornito dati interessanti anche da un punto di vista scientifico e si attendono ulteriori conferme a questa ipotesi.



Riferimenti bibliografici
- N. Venkatanathan, N. Rajeswara Rao, K.K. Sharma, and P. PeriaKalli - "Planetary configuration: implications for earthquake prediction", Department of Applied Geology, University of Madras, Guindy Campus, A.C.College Buildings.
- Abe. K. - "Earthquakes in China and California", v. 27, p. 72-92, 1988.
- Karl S. - "Planetary Alignment - Part 2, Great Moments in Science", Kruszelnicki Pty Ltd, 1990.
- Ludwin. R. - "Earthquake Research at Parkfield", California, for 1993 and Beyond U.S. Geological Survey Circular 1116, p. 14, 1990.
- Ranjit. B. "The Quake Manual", Out look Magazine, v. XLI, No: 5, p 26 and 27, 2001.
- Watson. J. M. - "Plate Tectonics, Environmental Volunteers", v. 10, p. 1-5, 1999.
- Walker. N. - "Earthquake Hazards", 1982.

Fonte:

http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.4562.7