Alert - Nibiru is coming
Il Pensiero di Angeli in Astronave
Angeli in Astronave è distaccato da tutti coloro che professano amore…e in realtà guadagnano con la sapienza che non gli appartiene… ribadisco …nomi altisonanti … artefatti di strani effetti speciali …visivi o non… strumentalizzare… gruppi di appartenenza…donazioni … plagio… bugie da effetto… mancanza di umiltà… falsi nel pubblico…violenti nelle mura domestiche… guru e maestri …diffidate da ogni cosa artefatta… l’Amore unisce in semplicità…non ha bisogno di una carta scritta…la Verità non si vende ne si compra…fatene tesoro… Dolbyjack!
"Con riferimento al Decreto legislativo 9 aprile 2003, n.70 che si occupa di Attuazione della direttiva 2000/31/CE. Facendo anche riferimento al libro verde sulla tutela dei minori e della dignità umana nei servizi audiovisivi e di informazione COM (96) 483, il presente sito web: (Angeli in Astronave) è fruibile a soli Maggiorenni e pertanto proibito a tutti coloro che siano sofferenti psichici o vulnerabili ad informazioni di questo tipo e quindi influenzabili dal punto di vista psicologico.”
Buona Navigazione Cari Angeli, Namasté..
Video Discosure-Nibiru e Mauro Biglino
Riflessioni
Disclose.tv - ANONYMOUS MESSAGE TO NASA ABOUT ETS
http://www.disclose.tv/action/viewvideo/104638/ANONYMOUS_MESSAGE_TO_NASA_ABOUT_ETS/ Agenzia spaziale più importante del mondo, ti abbiamo osservato e ascoltato per molto tempo, siamo contrariati dalle tue costanti smentite e insabbiamenti, sappiamo tutti i tuoi piccoli e sporchi segreti e i trucchetti che usi. Sappiamo come hai falsato tutte le immagini della superfce dei pianeti e dei satelliti che li circondano, sappiamo come hai falsato e nascosto la verità al mondo. Ora abbiamo abbastanza filmati immagini e informazioni che tu non hai. Saremo capaci di mostrare la verità e lo faremo presto, pensi che stiamo bleffando? allora ascolta, la complessità della loro abilità è incomprensibile[...]l'ormeggio dei loro veicoli sembra molto NASA(non diciamo di più) è per i tuoi trucchi?Sappiamo anche come hai rilasciato strani fotogrammi che mostrano dischi che visitano e poi lasciano la terra e hai consigliato agli astronauti di menzionare volta per volta gli ufo, questo è per far credere che sai molto poco di quello che stà accadendo (mentre altri pensano di aver trovato la verità) ma in realtà la verità è così incomprensibilmente vasta e così semplice che sfugge anche ai migliori dispositivi e menti. Ora, sai che facciamo sul serio. Ora ci rivolgiamo a tutti i cittadini del mondo, le entità extradimensionali non sono malvagie come vogliono farvi credere, al contrario, hanno creato il nostro universo quindi sono presenti da prima di noi, non c'è nienti di cui temere, questo è l'inizio della rivoluzione spirituale ed evoluzione della specie umana Traduzione per Angeli in Astronave Raffaele V.
Articoli Importanti
sabato 12 gennaio 2013
Messico: avvistato enorme UFO volare a bassa quota – il video
Il video che vi presentiamo è stato registrato da un cittadino messicano l’11 Gennaio 2013 in una zona sconosciuta (non ancora pervenuta a chi ha segnalato il fatto) del Messico. Nel video si può osservare benissimo il misterioso velivolo che vola a bassa quota, in modo diagonale, ovvero dall’alto verso il basso, come se stesse in procinto di atterrare.
L’Ufo sembra una forma quadrata (o triangolare), ma nella foschia non si riesce a determinare meglio la forma. Se si osserva meglio il video, l’oggetto sembra volare a tratti, con movimenti a scatto che si possono distinguere meglio nella parte finale del filmato, in cui ci sono riferimenti come alberi e pali delle linee telefoniche. Anche il testimone che ha registrato il filmato, ha detto che si trovava troppo lontano dall’oggetto, tale per cui non poteva distinguerne meglio la sagoma. Guadate il video!
Redazione Segnidalcielo
http://www.segnidalcielo.it/2013/01/12/messico-avvistato-enorme-ufo-volare-a-bassa-quota-il-video/
Terremoto Magnitudine 5,3 mb Regione CENTRALE IRAN
Magnitudine 5,3 mb
Regione
CENTRALE IRAN
Data ora
2013/01/12 03:25:05.0 UTC
Posizione
31,93 N; 51,07 E
Profondità
9 km
Distanze
101 km a SO Esfahan (pop 1547164; ora locale 06:55:05.6 2013/01/12)
48 km a SE di Shahr-e Kord (pop 129.153; ora locale 06:55:05.6 2013/01/12)
21 km a O Borujan ( pop 52.654; ora locale 06:55:05.6 2013/01/12)
http://www.emsc-csem.org/Earthquake/earthquake.php?id=300613
L’ex consulente peruviano dell’Air Force conferma l’esistenza degli extraterrestri
Un ex consulente e ricercatore Dottor Anthony Choy, che ha lavorato presso l’Air Force in Perù, ha confermato che gli extraterrestri non sono uno scherzo e che sono nascosti (basi sotterranee) da qualche parte sulla Terra. Il dottor Anthony Choy crede che gli alieni e gli UFO sono reali e che ci sono forti prove che mostrano la loro esistenza sul nostro pianeta.
Il Dr. Choy, che è anche un avvocato, ha guidato l’ indagine di “The Incident Chulucanas “, in cui oggetti luminosi rosso-arancio sarebbero stati visti volare per ore sopra la città di Chulucanas nel nord del Perù, il 13 ottobre 2001. Questi oggetti, che sono stati rivendicati come UFO , sono stati visti volare creando strane formazioni geometriche nel cielo. A partire da quel giorno, le luci di origine sconosciuta sono stati notati da molte persone per 2 giorni di seguito e molti, mentre assistevano a questo evento, sono riusciti a registare alcuni video, appunto per documentare ciò che vedevano nel cielo. Il Dr. Choy è stato uno dei primi che ha analizzato i video degli avvistamenti UFO a Chulucanas.
La comparsa di misteriosi luci nel cielo è proseguita fino al 25 ottobre 2001, in cui sono stati osservati anche nelle campagne, nelle città e nei boschi. Ma il 15 novembre dello stesso anno ha segnato il panico improvviso della popolazione quando uno dei cosiddetti UFO apparve nel cielo della città.
L’ inchiesta sul caso ha raggiunto il suo culmine quando il ricercatore peruviano Dr Choy, ha deciso di collaborare con Univision, un canale televisivo popolare negli Stati Uniti d’America, per registrare un oggetto volante misterioso, che si muove nel cielo ad una velocità incredibile.
Il Dr. Choy è stato uno dei fondatori di Air Anomalous Phenomenos Investigation Office Of the Peruvian Air Force ( OIFAA ) ed è l’autore dello studio sugli UFO denominato “Progetto 33″, che studia appunto il fenomeno UFO nel paese sud americano.
Redazione Segnidalcielo
Vaccini: trapelato documento confidenziale sulle morti bianche del vaccino Infanrix Hexa
Un documento riservato della GlaxoSmithKline recentemente trapelato alla stampa mostra che in un periodo di due anni, sono morti un totale di 36 bambini, dopo aver ricevuto l’Infanrix Hexa, il vaccino 6 in 1. [1] Secondo il sito web dell’iniziativa Citoyenne [2], il quale ha riportato la notizia, il documento di 1271 pagine rivela che la GlaxoSmithKline ricevette un totale di 1.742 segnalazioni per reazioni avverse al vaccino dal 23 ottobre 2009, al 22 ottobre 2011, tra cui si contano 503 casi gravi e 36 morti. Iniziativa Citoyenne ha dichiarato:
Pensavamo che la GSK avesse registrato 14 morti tra l’ottobre 2009 e l’ottobre 2011, invece il numero è salito a 36 (14 nel periodo 2010-2011 e 22 nel periodo 2009-2010). Oltre a queste 36 morti bisogna aggiungerne almeno altre 37 (principalmente morti improvvise), per un totale di 73 morti dal lancio del vaccino nel 2000. Le segnalazioni riguardano solo le morti improvvise.
Utilizzando la cifra di 36 morti in un periodo di due anni, la media è di 1,5 morti al mese, un tasso oggettivamente molto elevato. Si noti che solo l’1-10% di reazioni avverse ai vaccini viene effettivamente riportata. Pertanto, in realtà, il problema potrebbe essere molto più grave e il numero effettivo di morti molto superiore.
IL COCKTAIL CHIMICO MORTALE
I grafici mostrano che molti dei bambini morti sono deceduti entro pochi giorni dalla vaccinazione.[3] Tre bambini sono morti a poche ore dal ricevimento del vaccino.
Questa tragedia non sorprende, considerati gli ingredienti del vaccino indicati sul foglietto illustrativo: troviamo sostanze non infettive dal tetano, dai batteri difterite, dalle proteine purificate di batteri della pertosse, dalla proteina di superficie del virus dell’epatite B (HBsAg, derivata da cellule di lievito geneticamente modificate) e dal virus della poliomelite disattivato. [4] Ogni dose da 0,5 ml contiene:
- tossoide difterico
- tossoide tetanico
- pertosse tossoide
- emoagglutinina filamentosa
- pertactina
- proteina ricombinante HBsAg
- poliovirus di tipo 1
- poliovirus di tipo 2
- poliovirus tipo 3
- polisaccaride capsulare purificato di Hib covalentemente legato al tossoide tetanico
- idrossido di alluminio
- fosfato di alluminio
- 2-fenossietanolo, lattosio
- Medium 199
- neomicina
- polimixina
- polisorbato 80
- polisorbato 20
- cloruro di sodio
- acqua
DOSI TOSSICHE DI SOSTANZE TOSSICHE
In un interessante articolo del Dr. Harold Buttram dal titolo “The Ultimate Gamble: Do Childhood Vaccines Result in Genetic Hybridization from Alien Human and Animal DNA Contents?” , ha messo in evidenza i problemi associati con due di questi ingredienti, ovvero l’alluminio, che è una neurotossina associata alla malattia di Alzheimer e alle convulsioni, e la formaldeide, che è un noto agente cancerogeno comunemente usato per imbalsamare i cadaveri. [5]
Il Dr. Harold Buttram ha anche dichiarato:
E’ universalmente riconosciuto tra i tossicologi che combinazioni di sostanze chimiche tossiche possono produrre aumenti esponenziali di tossicità: due sostanze chimiche tossiche in combinazione aumenteranno di dieci o anche cento volte la tossicità globale del composto.
Un classico esempio di questo principio fu lo studio Schubert [21] nel quale si dimostrò che una quantità di piombo e una quantità di mercurio, somministrate separatamente, erano letali per l’1% dei topi testati, se combinate, tuttavia, la percentuale si alzava al 100%.
Nel campo dei vaccini questo principio si applica almeno al mercurio e alluminio, entrambi potenti neurotossine.
CONCLUSIONE
Considerando queste informazioni, c’è da meravigliarsi se i bambini muoiono dopo aver ricevuto vaccini con tali ingredienti? La GlaxoSmithKline può cercare di nasconderci i fatti, ma non potrà farlo per sempre. L’Infanrix hexa deve essere rimosso dal mercato immediatamente.
Riferimenti:
[1] http://ddata.over-blog.com/xxxyyy/3/27/09/71/2012-2013/confid.pdf
[4] http://www.betterhealth.vic.gov.au/
[5] http://vactruth.com/2012/03/13/vaccines-human-animal-dna/
Fonte: thedailysheeple.com
Tratto da: link
Monte Fuji: un’eruzione nel 2015? Sul Monte Vesuvio, allargata la “zona rossa”
Dal terribile terremoto di Tohoku del marzo 2011, gli scienziati sono rimasti ad osservare con ansia se dal “grande vulcano”, noto come Monte Fuji, trapelassero i segni di un’imminente attività. Nel settembre dello scorso anno, si ritenne che dal Monte Fuji fuoriuscisse una getto di pressione salito a 1,6 megapascal. Una stima preoccupante poiché superiore a quella dell’ultima eruzione. Questo vulcano è molto simile al Vesuvio, che è di tipo esplosivo attivo (in stato di quiescenza dal 1944), situato in Campania, nel territorio dell’omonimo parco nazionale istituito nel 1995. La sua altezza, al 2010, è di 1.281 m, sorge all’interno di una caldera di 4 km di diametro. Quest’ultima rappresenta ciò che è rimasto dell’ex edificio vulcanico (Monte Somma) dopo la grande eruzione del 79 d.C., che determinò il crollo del fianco sud-orientale in corrispondenza del quale si è successivamente formato il cratere attuale. È attualmente l’unico vulcano attivo di tutta l’Europa continentale. Ad oggi sono 800mila le persone che vivono nelle due aree più pericolose e che dovrebbero essere evacuate preventivamente: per loro è previsto il trasferimento in altre regioni italiane, secondo una divisione già predisposta nel piano del 2001.
Foto sopra: il Monte Vesuvio in Campania (Italia)
Ritornando al Monte Fuji, uno dei vulcani pericolosi più studiati al mondo, sulle sue pendici abitano circa 700.000 persone e le conseguenze dell’eruzione sarebbero estremamente devastanti. Secondo il professore Masaki Kimura, dell’università di Ryukyu, questo ed altri recenti fenomeni indicano la possibilità che il vulcano possa eruttare. L’eruzione avrebbe dovuto aver luogo nel 2011? In questo caso, il margine di errore è di circa quattro anni. Il 2015, quindi?
Come ci racconta Federica Vitale nel suo articolo pubblicato su nextme.it, il Giappone si estende sul bordo di una “zona di subduzione”, ossia quello strato della crosta terrestre spinta al di sotto di un’altra. Tale spinta è un processo continuo e si traduce in una parte della crosta terrestre letteralmente proiettata verso il basso, nel magma caldo del mantello terrestre. Tuttavia, poiché questa crosta è saturata dall’acqua, si mescola con il magma, provocando un materiale più leggero in grado di risalire attraverso lo strato superiore della crosta. Questo magma in risalita diventa, dunque, una camera magmatica. Quando la pressione diventa più forte della roccia che lo contiene, questa si scatena in una eruzione vulcanica.
Il Monte Fuji si formò in questo modo. E la subduzione seguente ai grandi terremoti potrebbe essere in grado di provocare un aumento di pressione nella camera di magma. Il professor Kimura ritiene che, durante il terremoto di Tohoku, si sia registrato un aumento complessivo delle attività sismica intorno alla montagna, in particolare sul suo lato nord-est. “Il magma proveniente dal Monte Fuji è in aumento. Le crepe nella crosta sono cresciute. Alcuni detriti piovono dal cielo. Nessuno ci pensa, ma ritengo ci sia una possibilità”.
Il professore menziona anche altri segni evidenti di una possibile eruzione. Ad esempio, il livello crescente di acqua del lago Sai, le numerose esplosioni di vapore e i frequenti terremoti vulcanici. Il crollo parziale del tunnel della superstrada di Sasago, nel mese di dicembre dello scorso anno, provocò la morte di nove persone. Non fu causato da un terremoto, ma probabilmente fu innescato dalla deformazione del tunnel che Kimura crede sia collegata ad attività proprie del Monte Fuji.
Nel 2012, è stata scoperta una faglia di notevoli dimensioni, circa 21 miglia, localizzata proprio sotto il vulcano. Gli esperti ipotizzano che, nella eventualità di un’esplosione, il costo in termini di vite umane sarebbe basso, a causa del lento movimento della lava. Tuttavia i danni agli edifici sarebbero enormi.
Effetti di una possibile eruzione del Vesuvio?
Come riportato dai quotidiani locali e nazionali, si fa sempre più critica la situazione di allarme che la Protezione Civile che sta interessando le zone intorno al Vesuvio. Riportiamo un articolo pubblicato su mteogiornale.it che riguarda un allargamento della zona definita “rossa”. Il comitato operativo della Protezione Civile si è riunito facendo il punto sul vulcano e sull’area dei Campi Flegrei. Il piano ridisegna l’area a rischio, che si allarga fin su 3 quartieri di Napoli. I lavori verranno costantemente modificati in base agli aggiornamenti della comunità scientifica.
ZONA ROSSA VESUVIO IN ESPANSIONE
Oltre ai comuni dell’area vesuviana anche tre quartieri di Napoli, in caso d’eruzione, sarebbero colpiti da ceneri e lapilli. E’ quanto emerso dalle decisioni prese alla riunione della Protezione Civile che ha aggiornato il piano nazionale di emergenza per il Vesuvio. La ridefinizione dell’area a rischio prevede che, in caso di emergenza, sarebbero circa 800mila i cittadini da evacuare preventivamente, un numero decisamente più alto di quanto previsto nei piani precedenti. Il nuovo piano ha accresciuto il numero di comuni nei quali gli effetti di un’eruzione sarebbero devastanti, da ritenersi quindi nella zona rossa. Dai 18 del piano precedente si passa dunque a 24, ai quali vanno aggiunti tre popolosi quartieri di Napoli est: San Giovanni a Teduccio, Barra e Ponticelli. La zona rossa è stata suddivisa in 2 aree: la prima “ad elevato rischio vulcanico” (invasione di flussi piroclastici ad elevata temperatura) e la seconda “ad elevato rischio crolli” per effetto dell’accumulo di ceneri e lapilli.
PIANO EVACUAZIONE PER 800 MILA PERSONE
Ammontano ad 800mila le persone che dovrebbero essere evacuate preventivamente, in caso d’improvvisa eruzione: per loro è previsto il trasferimento in altre regioni italiane, secondo una divisione già predisposta nel piano precedente del 2001. Nella migliore delle ipotesi, comunque, sarebbero non di non meno di 600mila persone che in caso di allarme dovrebbero essere evacuate in meno di tre giorni. Un compito tutt’altro che semplice, viste anche le condizioni della viabilità della zona, nonostante i 54 milioni investiti dalla Regione per migliorare la situazione in tal senso. Il piano ad oggi prevede un’eventuale evacuazione solo su gomma, ma date le difficili problematiche la Protezione Civile non esclude che, in caso di emergenza, si possa provvedere anche attraverso altri mezzi. Sarebbe in ogni caso un evento di dimensioni importanti e di difficile gestione, nella quale sarebbe impossibile la pianificazione di tutti gli imprevisti che potrebbero sorgere.
I Campi Flegrei preoccupano gli scienziati
In una delle riunioni del Comitato si è parlato anche dell’area dei Campi Flegrei che in questo momento preoccupa gli scienziati, ben più del Vesuvio, a causa delle ultime vicende. L’allerta è infatti passata dal livello base a quello di attenzione, in quanto negli ultimi mesi si è registrata nella zona un’accelerazione dei movimenti attorno ai 3 centimetri al mese: un dato che, seppur di gran lunga inferiore a quello che era stato registrato durante il bradisismo degli anni ottanta (14 cm al mese), è stato definito significativo e da non sottovalutare. I nuovi studi, inoltre, hanno consentito di stabilire che, in caso di eventuale eruzione vulcanica, le ricaduta di cenere interesserebbe anche parte della città di Napoli. Di qui la necessità di aggiornare i piani d’intervento e d’emergenza, che gli enti locali, secondo le indicazioni del Dipartimento, dovranno presentare entro giugno. Qualora fosse necessaria un’evacuazione dell’area, sarebbero ad oggi circa 400mila le persone interessate.
Redazione Segnidalcielo
riferimento articoli:
venerdì 11 gennaio 2013
Rischio eruzione Vesuvio, la Protezione Civile alla Regione Campania: “entro il 31 marzo bisogna definire meglio la zona rossa”
La Regione Campania dovra’ fornire, entro il 31 marzo, elementi utili ad una delimitazione ancora piu’ definita della “zona rossa” e del numero di residenti che andrebbero effettivamente allontanati in caso di eruzione del Vesuvio. Analogo “dettaglio” andra’ precisato entro giugno per i campi Flegrei. Lo ha reso noto il capo del dipartimento della Protezione civile, Franco Gabrielli, nella conferenza stampa seguita al Comitato operativo chiamato a fare il punto sui piani di emergenza delle due zone a rischio vulcanico. “Non e’ una differenza da poco – ha sottolineato Gabrielli – avere un censimento preciso permetterebbe di calibrare ancora meglio le procedure di evacuazione che nel caso del Vesuvio, al momento, riguarderebbero 800mila persone e nel caso dei Campi Flegrei altre 400mila. Un’eventuale evacuazione anche via mare? Sino ad oggi si e’ pensato solo al trasporto su gomma, ma e’ un’ipotesi che non mi sento di escludere in partenza”. Gli eventuali evacuati “sarebbero alloggiati nelle altre regioni – ha confermato il capo del dipartimento – cosi’ come previsto nel piano precedente, quando ciascuno dei 18 comuni inclusi nella vecchia ‘zona rossa’ era fidelizzato con un territorio. Certo, sarebbe un evento di proporzioni importanti, che proporrebbe una serie di problemi almeno in parte gestibili solo sul campo, nell’immediato, e che dal punto di vista dei costi richiederebbe un fondo molto cospicuo e, quasi inevitabilmente, un contributo dell’Unione europea”. I primi piani riguardanti Campi Flegrei e Vesuvio risalgono, rispettivamente, agli anni ’80 e alla meta’ degli anni ’90, ma sono stati rivisitati in momenti successivi e riaggiornati alla luce della produzione scientifica di questi ultimi mesi. “Ma i piani – ha fatto notare Gabrielli – hanno senso se sono conosciuti, se c’e’ da parte del territorio un’adeguata consapevolezza del rischio”. I vulcanologi, ad esempio, dicono che le condizioni che vivono i Campi Flegrei “dal punto di vista della pericolosita’ non hanno eguali in nessun’altra parte del mondo, ma non e’ certo una scoperta recente: quel territorio e’ costantemente monitorato dall’Osservatorio Vesuviano, una garanzia per tutti, e se attualmente si e’ passati dal livello di allerta ‘base’ a quello successivo di ‘attenzione’ cio’ non esclude che si possa tornare al livello piu’ basso qualora certi parametri dovessero ridimensionarsi”. Alla conferenza stampa, nel quartier generale della Protezione civile di via Vitorchiano, hanno partecipato anche l’assessore alla Protezione civile della Campania, Edoardo Cosenza, il direttore dell’Osservatorio Vesuviano, Marcello Martini, e il vulcanologo Mauro Rosi.
Allarme eruzione ai Campi Flegrei, la protezione civile innalza lo stato d’allerta
L’allerta sui Campi Flegrei è passata dal livello ‘base’ a quello di ‘attenzione’. E’ quanto emerso al termine del comitato operativo della Protezione Civile convocato proprio per fare il punto sulla situazione dell’area vulcanica ad ovest di Napoli e del Vesuvio. Negli ultimi mesi, è stato sottolineato dal capo del Dipartimento Franco Gabrielli e dagli scienziati, si è registrata nella zona un’accelerazione dei movimenti attorno ai 3 centimetri al mese: un dato che, seppur di gran lunga inferiore a quelloregistrato durante il bradisismo degli anni ottanta (14 cm al mese) è stato definito “significativo” e ha spinto gli esperti ad innalzare il livello d’allerta aumentando la frequenza del monitoraggio. I nuovi studi, inoltre, hanno consentito di stabilire che, in caso di eruzione vulcanica, le ricaduta di cenere interesserebbe anche parte della città di Napoli. Di qui la necessità di aggiornare i piani d’intervento e d’emergenza, che gli enti locali, secondo le indicazioni del Dipartimento dovranno presentare entro giugno. In caso di evacuazione dell’area, sarebbero ad oggi circa 400mila le persone interessate. “C’è un grosso elemento d’incertezza per quanto riguarda la possibilità di un’eruzione – ha detto il vice presidente della Commissione Grandi Rischi e componente della commissione che ha lavorato sui campi flegrei, Mauro Rosi – ed inoltre non possiamo sapere dove si aprirà una bocca eruttiva. Non ci sono dunque buone notizie, ma sarebbe sciocco e irresponsabile far finta che non ci siano. Non vogliamo spaventare nessuno ma è necessario essere consapevoli dei rischi“.
Fusione fredda: l’E-cat ancora tentenna, mentre arriva un altro brevetto
Fusione fredda. Questo dovrebbe essere l’anno di E-cat, almeno stando alle parole di Rossi e Proia che sostengono l’imminente installazione del primo impianto da 1 MW. Ma nel frattempo è arrivata anche Defkalion e un altro brevetto statunitense dopo quello concesso a Miley, stavolta a nome di Han S. Nee, si affaccia sulla scena delle Lenr.
Ma mentre il precedente si basava su una reazione diversa, quest’ultimo è costruito su un processo nickel-idrogeno, lo stesso di E-cat e di altri dispositivi come quello di Francesco Celani. “L’architettura di immagazzinamento idrogeno-lega di nichel comprende un catalizzatore a base di nichel misto a un ossido –si legge infatti nell’abstract del patent- Il potenziale elettrico applicato e l’aumento della pressione del gas e della temperatura dell’idrogeno che ne deriva, crea una reazione tra nuclei di idrogeno e quelli di nichel all’interno della lega, all’interno della quale l’energia termica viene generata dall’emissione di fononi”.
In questo panorama si inserisce anche il Mit, già notoriamente impegnato nel campo, che quest’anno propone un ciclo di lezioni intitolate ‘Cold Fusion 101: Introduction to Excess Power in Fleischmann-Pons Experiments’ (22-30 Gennaio). Negli Usa quindi ci credono.
Sul dispositivo di Andrea Rossi quello che sappiamo con sicurezza, invece, è che la versione domestica è rimandata a data da destinarsi per via delle certificazioni (ogni tanto si parla del 2015, ma probabilmente suscettibile di futuri cambiamenti), che la generazione di energia elettrica in modalità autonoma è ancora in fase di sviluppo e che il brevetto europeo alla tecnologia è stato per ora rifiutato, anche se l’inventore ha tempo fino a marzo per proporre revisioni della domanda.
D’altronde gli E-cat termici sono già in vendita e sembra ne siano state ordinate già diverse unità. Ma Rossi sembra avere ora più che mai agguerriti concorrenti e, stando a queste premesse, il 2013 potrebbe essere veramente l’anno della svolta nel campo dell’energia.
Roberta De Carolis
NASA: il telescopio Kepler ha trovato un pianeta al di fuori del nostro sistema solare simile alla Terra
l telescopio Kepler della NASA ha trovato un pianeta al di fuori del nostro sistema solare, che è il più simile alla Terra rispetto a tutti i gemelli del nostro pianeta e che potrebbe ospitare la vita, secondo quanto riportato dagli astronomi.
Il pianeta è stato chiamato KOI 172,02, in cui le prime tre lettere stanno per Kepler Object Interest (un oggetto di interesse di Keplero, per il suo acronimo in inglese), sigla questa riservata per tutti i pianeti scoperti dal telescopio spaziale Kepler fino a quando la loro esistenza è confermata.
Il corpo celeste la cui esistenza è data quindi per certa e si trova in orbita nella zona abitabile di una stella simile al nostro Sole. Questo significa che KOI 172,02 potrebbe avere un peso simile alla Terra e trattenere l’acqua sulla sua superficie, che fa di lui il primo candidato per ospitare la vita aliena. Astronomi, hanno presentato tali informazioni all’American Astronomical Society indicando che il pianeta orbita intorno ad una stella di tipo G, ma che è leggermente meno calda del nostro Sole.
Foto scattata dal telescopio Kepler
L’analisi dei dati ottenuti dal Telescopio Spaziale Keplero indica che l’oggetto richiede 242 giorni per orbirtare intorno al suo sole, che è di tre quarti la distanza dalla Terra al Sole. “E’ molto emozionante perché è il primo pianeta ‘super-Terra’ che si trova in una zona abitabile intorno a una stella del tipo G, simile al nostro sole e rispetto a tanti altri pianeti che in precedenza abbiamo trovato in orbita attorno ad altre stelle,” , cosi commenta Natalie Batalha, un astronomo della NASA.
Facciamo presente che l’astrofisico Mario Livio dello ‘Space Telescope Science Institute di Baltimora (USA) ha detto che il portale SPACE.com giudica KOI 172,02 “un candidato molto buono per ospitare la vita”. Ultimamente gli esperti della NASA hanno annunciato l’esistenza di nuovi 461 Pianeti potenziali (in grado cioè di ospitare la vita) scoperti dalla missione Keplero. Secondo gli scienziati, la maggior parte di questi “candidati” sono di dimensioni simili alla Terra o leggermente più grandi.
A cura della Redazione Segnidalcielo
riferimenti articolo: link
USA: UFO a forma di Boomerang fotografato a Seattle
L’immagine che vi proponiamo oggi riguarda un rapporto (UFO) del MUFON fatta a carico di un cittadino americano che il 30 dicembre 2012 si trovava nel centro della città di Seattle per ammazzare un po di tempo prima di incontrare gli amici per un weekend di fine anno.
Ecco il racconto del testimone redatto dal MUFON:
” Ero a passeggio in attesa dei miei amici quando ho deciso di scattare qualche foto agli edifici e luoghi vicino al centro di Seattle, che ho trovato molto interessanti. Ero li la mattina del 30 Dicembre e ho scattato diverse foto della zona. Alcuni giorni dopo stavo rivedendo le mie foto quando ho notato questo oggetto apparentemente in bilico sopra un edificio, quello della Dexter Horton Building. Ho ingrandito l’immagine e ho capito subito che l’oggetto non aveva l’aspetto di un aereo o un elicottero. Assomiglia vagamente un dirigibile, eppure aveva caratteristiche insolite. Mi sembra che non abbia finestre, ma possiede un po ‘di colorazione bluastra e rossastra, sicuramente la sua superficie è metallica. Sembra anche che ci sia come un’appendice che sporge nella parte superiore vicino al centro del velivolo che sembra avere una forma a boomerang.
Quando ho scattato la fotografia non ho visto niente in volo sopra l’edificio o non ho sentito nessun rumore, solo suoni tipici del traffico cittadino locale. Sento che si tratta di un qualcosa che non appartiene a questo pianeta e comunque un oggetto misterioso. Non ho alcun mezzo per migliorare la foto scattata con il mio telefono, quindi non posso davvero ottenere un look più chiaro dell’oggetto diverso da quello dello zoom di cui io sono in possesso. Questa cosa non assomiglia a nessun velivolo conosciuto che abbia mai visto e desidero sapere se quella foto, sia la dimostrazione che io possa aver avuto un avvistamento UFO sopra il centro di Seattle. Ora spero che questa immagine venga esaminata da un esperto per determinare ciò che io desidero sapere: di cosa si tratta?”
Di sicuro ci troviamo davanti ad un velivolo o UFO a forma di boomerang, una sorta di velivolo Stealt, quindi invisibile all’occhio umano ma non a quello fotografico. Ovvio che l’UFO rientra nella casistica degli avvistamenti Ufo Boomerang visti e fotografati anche in passato, come quello visto in Texas nel 1972. (foto sotto:ricostruzione grafica dell’Ufo avvistyato in Texas nel 1972)
A cura della Redazione Segnidalcielo
Fonte: MUFON
http://www.segnidalcielo.it/2013/01/11/usa-ufo-a-forma-di-boomerang-fotografato-a-seattle/
giovedì 10 gennaio 2013
Il viaggio di Ison ( Blue Kachina ? ) verso il Sole: la cometa è nei pressi di Giove
Credit: John Cumack
Quello che attualmente risulta un lontano puntino nel nostro Sistema Solare, potrebbe “trasformarsi” in un bellissimo oggetto entro la fine dell’anno. Nel suo viaggio verso il Sole, la “palla di neve sporca” potrebbe divenire tanto luminosa da essere visibile in pieno giorno nei nostri cieli. E’ la cometaC/2012 S1 ISON, attualmente nella costellazione dei Gemelli tra le stelle Castore e Polluce. E’ ancora piuttosto debole, vicina alla magnitudine 16, quindi visibile soltanto con grandi telescopi o attraverso l’acquisizione digitale. L’immagine, tratta dal sito spaceweather, è stata scattata l’8 Gennaio 2013 dall’osservatorio privato di John Chumackubicato a Yellow Springs, nell’Ohio. Ison è una cometa radente, che transiterà attraverso l’atmosfera esterna del Sole in un vero e proprio incontro ravvicinato. La sua distanza dalla superficie sarà di 1,2 milioni di chilometri, e se dovesse sopravvivere all’incontro, risulterà più luminosa della Luna piena. Nella notte, la coda di polveri sarebbe visibile da tutto il mondo, rendendo indimenticabile la visione. Atualmente si trova nei pressi di Giove, e nei prossimi mesi, specie intorno all’estate, gli astronomi capiranno realmente la sua evoluzione. Le possibilità vanno dalla disgregazione del suo nucleo, al divenire la cometa del secolo.
Terremoto Magnitudine 5,7 Mw Regione NORD SUMATRA, INDONESIA
Magnitudine
5,7 Mw
Regione
NORD SUMATRA, INDONESIA
Data ora
2013/01/10 13:47:04.0 UTC
Posizione
4,72 N; 95,03 E
Profondità
40 km
Distanze
423 km W Medan (pop 1750971; ora locale 20:47:04.3 2013/01/10)
125 km SW Sigli (pop 17.504; ora locale 20:47:04.3 2013/01/10)
98 km S Banda Aceh (pop 250757 , ora locale 20:47:04.3 2013/01/10)
http://www.emsc-csem.org/Earthquake/earthquake.php?id=300383
Insolita ondata di freddo e gelo in Medio Oriente
Una tempesta proveniente dalla Russia si sta abbattendo da domenica sul Medio Oriente,portando neve in Giordania(evento rarissimo)e causando l’interruzione del traffico nel canale di Suez in Egitto, e la morte di almeno 8 persone in tutta la zona. Secondo quanto riportato dalla Croce Rossa libanese, sono 6 le persone che hanno perso la vita a causa del maltempo negli ultimi 2 giorni. Alcuni di loro sono annegati dopo esser scivolati nelle strade trasformate in fiumi dalle piogge torrenziali, mentre una persona è deceduta per congelamento e un’altra in conseguenza a un incidente stradale.
Nella città di Ramallah, Cisgiordania, 2 donne hanno perso la vita dentro la loro vettura, portata via da una piena improvvisa del fiume Giordano. Il loro autista è stato ricoverato in condizioni critiche.
Non migliore la situazione nella Striscia di Gaza, dove, in base a quanto riferito dal portavoce della protezione civile Mohammed al-Haj Yousef, la tempesta ha lasciato senza elettricità migliaia di case, e decine di persone sono state costrette ad evacuare.
L’insolita ondata di freddo e gelo ha creato difficoltà anche ai rifugiati siriani che vivono nelle tendopoli del campo Zaatari, nel deserto del nord della Giordania. 200 tende sono state evacuate per il rischio di congelamento e 1500 rifugiati sono stati spostati nelle case mobili, solitamente usate come scuole. Vento e pioggia anche in Egitto, oltre che nel canale di Suez anche ad Alessandria, Dakhila e sul delta del Nilo, dove numerose sono state le interruzioni di corrente.
http://www.segnidalcielo.it/2013/01/10/insolita-ondata-di-freddo-e-gelo-in-medio-oriente/
Messico: avvistato e filmato misterioso oggetto su Ciudad Juárez – il video
Il video spettacolare che vi presentiamo, riguarda un misterioso oggetto che è stato avvistato e ripreso con la videocamera da un cittadino della Ciudad Juárez, Chihuahua (Messico).
Il video è stato registrato nel mese di agosto ma la cosa che incuriosisce è la forma di un oggetto mai visto prima, che vola piano piano sulla verticale della cittadina di Juarez. Ovvio che non si tratta di un pallone sonda o altro parente stretto, anche perchè palloni del genere non volano in questo modo. Infatti l’UFO sembra come scandagliare o mesplorare le abitazioni sottostanti, volando a bassa quota (circa 100-150 mt). Guardate il filmato!
Redazione Segnidalcielo
Terremoto di magnitudo 5.0 in Giappone, epicentro poco a largo di Fukushima
Un terremoto di magnitudo 5 e’ stato registrato in Giappone alle ore 21.48 locali (13.48 in Italia), con epicentro nelle acque dell’oceano Pacifico di fronte alla disastrata centrale nucleare di Fukushima, senza generare alcun allerta tsunami. Secondo la Japan Meteorological Agency (Jma), l’intensita’ della scossa e’ stata misurata in 4 sulla scala di rilevazione nipponica massima di 7 livelli. Al momento, infine, non risultano danni a persone o cose.
mercoledì 9 gennaio 2013
Dimensioni Impercettibili (parte 1 di 7) – Entità Extraterrestri tentano di placare la furia del Sole
Il ciclo solare che doveva stupire per intensità e per potenza, sembra essere entrato in una insolita fase di letargo, forse una calma apparente che precede la più terribile delle tempeste? Pare che “qualcuno” stia manipolando le dinamiche dei processi di fusione nucleare del Sole, diminuendone probabilmente quella “ferocia” che tutti gli scienziati terrestri davano per scontata proprio per questo periodo.
Dopo diversi mesi torniamo a monitorare la situazione del Ciclo Solare 24 in corso, non per motivi di attività anomale in aumento, ma perché in questa fase del ciclo solare non si registrano eventi degni di un monitoraggio stretto. Eppure il fisico David Hathaway, del Marshall Space Flight Center, affermava che il ciclo solare 24 “ha tutte le carte in regola per essere il più intenso ciclo solare degli ultimi 400 anni”. Ricordiamo inoltre che la NASA, durante gli ultimi anni, aveva infatti più volte affermato con totale certezza di temere possibili tempeste solari (violentissime)durante il 2012 e i primi 5 mesi del 2013.
Negli ultimi mesi però si è osservata una costante e piuttosto rapida diminuzione della latitudine alla quale appaiono le macchie solari, in particolare nell’emisfero nord. Nonostante qualche cenno di un’attività più dinamica, il numero delle macchie solari e di conseguenza gli effetti che ne derivano, sono estremamente deboli, quasi anomali in prossimità del picco massimo previsto dagli scienziati nel primo semestre del 2013. Se la tendenza verrà confermata “potremmo quindi aver già raggiunto il massimo picco di attività del ciclo solare 24, con oltre un anno di anticipo”.
Se questa impressione (poiché di impressione in questo momento si tratta) fosse confermata dalle osservazioni dei prossimi sei-nove mesi, potremmo attenderci un minimo solare anticipato di almeno due anni rispetto alle attese, sconvolgendo totalmente le previsioni di NOAA e NASA. Ovviamente non ci metteremo ad analizzare queste anomalie stando coi “piedi per terra”, non tireremo in ballo “certe” spiegazioni scientifiche (prive di reali risposte) che leggiamo solitamente in un qualsiasi giornale di scienze ed astronomia, non parleremo di “Evento di Carrington” né di improbabili ere glaciali imminenti, semplicemente proveremo a far volare la fantasia (sebbene non si tratti affatto di fantasia), portando le nostre attenzioni fino alle sonde STEREO della NASA, le quali monitorano ininterrottamente la nostra stella, catturando immagini stereoscopiche ad altissima risoluzione, vale quindi la pena analizzarle…perché ciò che tuttora accade attorno al Sole lascia senza parole, le immagini da lassù parlano “chiaro” da diversi anni.
Ufo avvistati intorno al Sole
Stiamo parlando di attività extraterrestre, anche se sta sempre più diventando riduttivo definirla semplicemente extraterrestre”…si tratta di “qualcosa” che appartiene ad un livello superiore, non solo per tecnologia, ma per tipologia di tale attività. E’ un preciso compito, svolto da una o più “civiltà” provenienti da altre dimensioni, strettamente connesso con quei monitoraggi che avvengono anche qui sulla Terra nei pressi di vulcani, tornado, terremoti; un compito che di certo cerca di attenuare lo scioglimento dei ghiacci in corso, l’inarrestabile innalzamento del livello e della temperatura dei mari, le tempeste di ogni tipo, ma soprattutto è in atto un vero e proprio “intervento mirato” da parte Loro nei confronti della nostra Stella al fine di migliorare (per quanto sia possibile) le condizioni ambientali sulla Terra, tentando di assestare al meglio un clima che sta sempre più degenerando sul nostro pianeta…un peggioramento dovuto ad un misterioso e continuo indebolimento anomalo del campo magnetico terrestre e relativa accelerazione dello spostamento dei poli magnetici.
Per questo la NASA teme le tempeste solari previste in questo periodo…gli scienziati conoscono bene la pessima situazione del nostro campo magnetico “colabrodo”. Ma inaspettatamente “entità multidimensionali”, appartenenti probabilmente ad un piano astrale superiore, stanno cercando di frenare l’attività solare in un momento in cui la Terra si trova in gravissima difficoltà.
Fotografia di una Entità multidimensionale
L’incessante indebolimento della magnetosfera terrestre sta sempre più confermando la presenza di “nuove forzegravitazionali” all’interno del nostro Sistema Solare. Da diversi anni, tra svariate immagini catturate dalle sonde della NASA, possiamo notare degli enormi oggetti extraterrestri dalle dimensioni planetarie che si muovono continuamente a distanza ravvicinata attorno al Sole.
E’ il caso di sottolineare che non si tratta assolutamente di disturbi digitali, errori fotografici, mega pixel (tranne in alcuni casi) non possono essere nemmeno riconducibili a fenomeni naturali…come sostiene la NASA. Non serve nemmeno una analisi approfondita per capire quanto siano incredibilmente reali quei misteriosi corpi spaziali, basta osservare le migliori immagini fornite proprio dalle Sonde STEREO della NASA per notare chiaramente che si tratta di oggetti di dimensioni ciclopiche, grandi come la Terra stessa (o forse più) e che hanno una superficie riflettente, un’ombra ed una massa autentica…visibilmente solida. Gli “Dei” stanno forse cambiando gli eventi cosmici ciclici di origine naturale?
Ma se davvero dei pianeti artificiali, appartenenti ad entità di livelli astrali superiori al nostro, orbitano attorno al Sole attenuandone la potenza e consentendo così alla vita sulla Terra di continuare il proprio percorso, dovremmo rivalutare il significato di ciò che definiamo “naturale”, ma soprattutto dovremmo riformulare quel grandissimo “malinteso” (che da sempre trasciniamo come regola priva di fondamenta) sulle vere origini dell’uomo, ma anche della Terra stessa…e che a quanto pare un “Creatore ” esiste per davvero e guarda caso “Egli veglia su di noi”.
Pazzie, o semplicemente un modo “naturale” di riconoscere tutto ciò che è veramente reale attorno a noi?
Questione di punti di vista o di libere prese di coscienza. Per molte persone tutto questo è ridicolo, figuriamoci per la scienza ufficiale, ma la realtà è che qualcosa sta seriamente mutando attorno a noi…e finalmente abbiamo l’opportunità di vederlo coi nostri occhi. Sembra proprio che questi enormi “pianeti artificiali” stiano manipolando le dinamiche dei processi di fusione nucleare del Sole, diminuendone probabilmente quella “ferocia” che tutti gli scienziati terrestri davano per scontata proprio per questo periodo. Al tempo stesso “milioni” di sonde intelligenti (flotillas) e svariate tipologie di velivoli extraterrestri monitorano ogni tipo di situazione ambientale e climatica (e non solo) qui sulla Terra, specie a ridosso dei vulcani e di conseguenza anche al nucleo terrestre, tenendo strettamente sotto osservazione anche tutti gli eventi estremi che colpiscono ogni zona del mondo.
Gli Ufo oltre al Sole, sorvegliano le attività dei vulcani
Rimane solo da capire se riusciranno davvero a placare la furia del Sole…evitando così quel terribile picco solare che secondo le previsioni potrebbe causare danni incalcolabili al nostro pianeta. A questo punto è naturale chiedersi se davvero i nostri governi segreti siano consapevoli di quanto stia realmente accadendo attorno a noi, o semplicemente conoscono solo una piccola parte di verità. Molte persone sembrano essersi arrese di fronte a “quel cambiamento” tanto atteso e che a prima vista pare non voler entrare nel vivo della scena cosmica, deludendo così le aspettative tanto desiderate.
Ma la presenza extraterrestre è reale e continua ad evolversi attorno a noi, muovendosi nascosta nell’ombra del silenzio, dietro un invisibile velo tra le infinite Dimensioni Impercettibili.
(fine prima parte)
Scritto da Dan Keying
Per Segnidalcielo.it
l’articolo può essere riprodotto riportando fedelmente la fonte
Colombia: avvistato e ripreso un misterioso disco luminoso OVNI UFO FLYING SAUCER OVER COLOMBIA 08/01/2012
ENZO BRASCHI, PROFEZIE HOPI: "IL POPOLO DELLE NUVOLE STA TORNANDO"
ENZO BRASCHI, PROFEZIE HOPI: "IL POPOLO DELLE NUVOLE STA TORNANDO"
L'attore e scrittore Enzo Braschi
21 dicembre 2012. La data fatidica che i Maya avrebbero indicato come giorno della fine del mondo si avvicina. Se ne sente parlare ormai da mesi, in modo a volte quasi ossessivo. Eppure, il misterioso popolo del Centroamerica non è l’unico ad aver predetto un simile evento di portata planetaria in concomitanza con il ritorno degli Dei. Ne sono piene anche le tradizioni dei Nativi Americani- i Pellerossa, per intenderci. “È vero, ce ne sono molte e sono relative soprattutto agli Hopi, una tribù del sud-ovest americano. Gli Hopi hanno ricevuto questi insegnamenti, scolpiti su roccia, da un ‘kachina’- per loro i kachinas sono i ‘grandi maestri’ – detto Kachina Massau , una sorta di avatar che scende sulla Terra e dona loro un corpo profetico diviso in due tronconi, uno che riguarda il popolo Hopi e uno che riguarda l’intera umanità.”
A parlare è Enzo Braschi, l’attore reso celebre dal personaggio del “paninaro” nel fortunato programma tv “Drive In” e protagonista di tanti film. Ma dietro i panni del comico, si nasconde un grande esperto della cultura di questi popoli. Laureato in filosofia, con una tesi sulla spiritualità dei Nativi Americani delle Grandi Praterie, Braschi oggi è uno dei pochi “visi pallidi” ammesso alle loro cerimonie più sacre. Quindi, la sua è una conoscenza molto profonda.
“Ci sono stati dei riscontri a queste profezie, ad esempio a tutte quelle che parlavano dell’arrivo dell’uomo bianco, che avrebbe portato pali dai quali passa la voce, le rotaie, il treno… “, mi spiega. Alcune di queste visioni del futuro sono molto curiose. “Infatti, una dice : "Ci sarà un tempo in cui i Bianchi porteranno i capelli lunghi e professeranno l’amore per Madre Terra come noi" e si riferivano agli hippy. Addirittura un’altra dice che un giorno le donne accorceranno le loro gonne… Quindi davvero molto attuale! Ma macrocosmicamente previdero anche l’avvento del Nazismo e la bomba atomica su Hiroshima.”
LA CLASSICA ICONOGRAFIA DI KACHINA MASSAU
Non solo. Anche gli Hopi, nel loro corpus profetico rivelato da questa entità scesa dal cielo, parlano di un avvicendamento di mondi diversi. L’attuale, quello che per loro era il ‘quarto mondo’, starebbe per finire. “Videro l’arrivo di un quinto mondo- conferma Enzo Braschi- ma non in modo cruento. L’Armageddon, se così vogliamo chiamarlo, è il conflitto tra materialismo e spiritualità, ovvero segna il decadere di vecchi valori e codici che ormai hanno fatto il loro tempo, per l’inizio di una nuova spiritualità che ci vedrebbe tutti correlati e uniti, proiettati in un futuro di veri fratelli, non più in competizione gli uni con gli altri.
In fondo però è lo stesso concetto espresso dai Maya, anche se i due popoli non si sono mai conosciuti. Anche loro individuarono il crollo di un quarto sole e l’avvento di uno nuovo, il quinto, dopo la fine del ‘Lungo computo’, che durava 5125 anni: infatti inizia nel 3113 e finisce, simbolicamente, nel 2012. Ma non è la fine del mondo. È la fine di un modo comportamentale e di un mondo troppo materiale. Guarda caso, la ‘Valle dei nove inferni’, come la chiamavano gli Hopi, parte nel 1492 mentre il ‘Tempo dei 13 cieli’ incomincia proprio nel 2012…”
Una profezia dunque rassicurante, che annuncia un nuovo periodo di pace e di unità tra tutti gli esseri umani, ma anche il ritorno imminente sulla Terra degli stessi Kachinas. Sembrano riecheggiare le parole di tanti altri testi sacri che proclamano l’avvento prossimo di un dio. Divinità che nelle diverse culture spesso assume caratteristiche così umane da far pensare che si tratti di una creatura in carne ed ossa proveniente, forse, da altri mondi o da altre dimensioni, come sostiene la Teoria degli Antichi Astronauti.
“Bè, Massau è un kachina e i Kachinas sono messaggeri del Popolo delle Nuvole. I Maya li chiamavano Moxul- che vuol dire ‘guardiani’- gli Antichi Egizi invece Neteru, che significa sempre ‘guardiani’, i Sumeri citavano gli Anunnaki (“Coloro che dal cielo scesero sulla Terra”), nella Bibbia si parla di Elohim, i Dogon del Mali sub-sahariano li chiamano Nommu…
Compare un riferimento simile anche tra i Cherokee e tra le altre etnie dei Nativi Americani: c’è sempre stato un grande rapporto con il sopra e la Terra era lo specchio del sotto. Nello specifico, gli Hopi dicono che i Kachinas sono stati i primi maestri che hanno portato i dettami della civiltà e che ci hanno insegnato la fratellanza, che poi è il messaggio salvifico di ogni religione”.
Insomma, ci sarebbe una sorta di “fil rouge” che collega- nonostante le distanze nello spazio e nel tempo- civiltà sorte in diversi continenti e in diverse epoche? “Secondo me, sì- afferma sicuro Braschi. “C’è un filo conduttore che mi fa capire che è effettivamente reale quello che viene detto nelle varie mitologie, che mitologie non sono. Se dicono le stesse cose gli Inca, i Maori, gli aborigeni australiani, i testi sacri tibetani, i Dogon, i Maya, gli Aztechi… credo ci sia qualcosa. Non si conoscevano, non parlavano la stessa lingua, però ci hanno lasciato uno stesso corpo profetico di insegnamenti.
Non dimentichiamoci poi che c’è un’altra stele maya venuta alla ribalta della cronaca da poco, anche se ritrovata molti anni fa, sempre in Messico, dove si annuncia che ci sarà la fine di un mondo- non del mondo- ma anche l’avvento di un grande maestro delle stelle che verrà, non credo per esigere il conto- cosa che potrebbe pretendere, visto quello che abbiamo fatto al pianeta e a noi stessi- ma per ristabilire un ordine morale, per insegnare di nuovo che dobbiamo rispettare ogni forma di vita.
IL LIBRO DI ENZO BRASCHI SUL 2012
I Nativi Americani dicono: "I Popoli delle stelle ritorneranno perchè sono ansiosi di farci comprendere che dobbiamo superare tutte le barriere razziali, religiose, linguistiche per ricollegarci gli uni agli altri, per riunirci a Madre Terra e alle stelle, così da avere accesso al mondo superiore, quello spirituale. Saremmo molto attesi da loro, se smettessimo di essere così stupidi.”
Mentre i Maya hanno fissato una data- quel 21 dicembre 2012 tanto vicino- nelle profezie Hopi invece manca il giorno esatto in cui inizierà questa nuova fase dell’Umanità. Ma il kachina Massau ha lasciato detto quali saranno i segnali per capire che il momento è giunto. “Una delle ultime profezie dice che ci saranno due segni principali”- dice Enzo Braschi.
“Il primo: quando la luna comparirà sulla Terra. Forse è un riferimento ai tanti Crop Circle che riportano il disegno della falce lunare. Il secondo: quando una cometa tornerà. Molti pensano alla cometa Halley-Bopp, già passata nel 10.500 a. C quando dicono che scomparve Atlantide, poi ancora duemila anni fa per la nascita del Cristo e molto di recente, nel 1997.”
Altri interpreti, invece, associano la “Blue Kachina”- questa stella che annuncerà il ritorno degli Dei- alla cometa appena scoperta dagli astronomi, chiamata Ison. È già entrata nel nostro sistema solare e sarà visibile nel nostro emisfero con un normale telescopio dal mese prossimo. Ma poi, dopo essersi avvicinata in modo straordinario al Sole, dovrebbe diventare così luminosa da poter essere ammirata ad occhio nudo in pieno giorno per due mesi, dal novembre 2013. Se davvero questo fosse il segnale, bè, mancherebbe poco.
UN'IMMAGINE DELLA COMETA ISON APPENA SCOPERTA
“Per gli Hopi, questo corpo celeste in realtà è fatto da entità spirituali che possono assumere forma umana. Così i Kachinas torneranno nelle piazze degli antichi Pueblos e danzeranno togliendosi la maschera e mostrando le loro vere sembianze. Questo perché da sempre queste creature, nelle cerimonie sacre, vengono impersonate da Hopi che danzano con maschere terribili. Gli Hopi dicono: "I Kachinas sono brutti, ma non bisogna amare solo ciò che appare bello, ma anche ciò è bello dentro anche se l’aspetto esteriore non lo è".
Infatti Kachina Massau non era per niente attraente: era piccolo, con grandi occhi e mi fa pensare fosse un alieno Grigio che si è manifestato loro! Dunque l’avvento dovrebbe essere imminente, come ho detto in un libro che ho scritto poco tempo fa, intitolato ’2012: l’anno del contatto’. Ribadisco: non sarà la fine del mondo, ma l’inizio di una nuova era. Quindi spero che i Kachina o i Neteru o gli Anunnaki si facciano vivi e ci rimettano un po’ insieme.
Credo che l’umanità sia pronta, c’è una massa critica in aumento, ci sono sempre più persone consapevoli che i vecchi valori hanno fatto il loro tempo e che dobbiamo rimpossessarci di noi stessi. Inoltre l’era dei Pesci sta finendo e comincia quella dell’Acquario: dobbiamo la luce per illuminare il mondo. È venuto il Cristo, sono venuti tanti avatar a mostrarci la via dello spirito, ma ora spetta a noi.”
Sabrina Pieragostini fonte
http://noiegliextraterrestri.blogspot.it/2012/10/enzo-braschi-profezie-hopi-il-popolo.html
Una gigantesca macchia solare sta emergendo dal bordo orientale del Sole
Come riportato dal sito spaceweather.com, una colossale macchia solare sta emergendo dal bordo orientale del sole. Denominata AR1654, si compone di due nuclei scuri ognuno dei quali e’ 4 volte più grande della Terra. Il Solar Dynamics Observatory della Nasa ha scattato questa foto durante le prime ore del 9 gennaio.
Finora la macchia solare risulta relativamente tranquilla, producendo solo alcuni flare di basso livello C-class flares. Ne sapremo di più quando la regione solare AR1654 ruotera’ fronte terra e potra’ essere analizzata la sua conformazione magnetica. Per ora, le previsioni NOAA stimano una probabilità per le prossime 24 ore del 35% di flare di classe M del 5% di X-flares.