Terremoti artificiali nel 1957 - Ma chi è il vero colpevole se tutti collaborano?
Un giornale del 19 settembre del 1957, il Pittsburgh Post Gazette (quotidiano dell'omonima città statunitense capoluogo della contea di Allegheny nella Pennsylvania, che oggi conta circa 300.000 abitanti) riporta un articolo sui terremoti artificiali: 55 anni fa!
L'articolo in questione si apre con una dichiarazione così ridicola da sembrare quasi offensiva: si annuncia il prossimo scoppio di una bomba atomica nel corso di un test e si annuncia un nuovo passo in avanti nella "pacifica cooperazione internazionale per la scienza". A quanto pare la neolingua orwelliana (molto usata ai giorni nostri dal presidente Obama che abitualmente ripete il suo mantra "la guerra è pace") era già allora ben conosciuta, specie dai giornalisti.
Parlare di pacifica cooperazione scientifica riguardo ad un test atomico, per quanto la bomba venga fatta deflagrare nella cavità di un tunnell a circa 300 metri di profondità suona decisamente contraddittorio. Non si capisce cosa ci possa essere di "pacifico" in un test che mette alla prova uno dei più terribili ordigni mai costruiti sulla terra e che rilascerà sicuramente la sua buona dose di radiazioni nucleari, elargendo il suo lascito di malattie e di morti per cancro (per quanto diluite nel tempo).
E la cooperazione? Starebbe nel fatto che lo scoppio della bomba genera delle onde sismiche che tutte le stazioni sismologiche di paesi come Russia, Australia, Stati Uniti, Gran Bretagna, essendo avvertite in precedenza, saranno pronte a ricevere i segnali di tale evento la cui interpretazione può fornire informazioni sulla parte più nascosta del nostro pianeta, quella che si cela sotto la crosta terrestre.
A questo punto si legge testualmente: "Questa bomba per terremoti va incontro ai desideri di molti sismologi di usare il potere dell'atomo per sondare le profondità terrestri". Il presidente dell'associazione sismologica mondiale K. E. Bullen, ha rivelato che erano state richieste due anni fa da una a quattro atomiche da fare scoppiare per scopi di ricerca scientifica.
E bravi i sismologi, che chiedono lo scoppio di bombe nucleari e che già allora ci volevano contaminati dalle radiazioni; quei sismologi fanno coppia con certi geologi dei giorni nostri, quelli che si danno da fare per negare le scie chimiche contribuendo così all'avvelenamento della biosfera.
La bomba, viene precisato, è un'atomica molto piccola, equivalente a 1.000 o 10.000 tonnellate di TNT, mentre le prime bombe A erano già equivalenti a 20.000 tonnellate di TNT. Il terremoto generato viene previsto mille volte meno potente dei terremoti più forti, (ovvero 3 gradi di meno sulla scala richter, che è una scala logaritmica). Visto che i terremoti più forti sono anche ben al di sopra del sesto grado Richter il terremoto generato da questa "baby bomba nucleare" (come viene definita nell'articolo) dovrebbe essere intorno al grado 3 della scala Richter.
Sapendo che nel 1961 l'Unione Sovietica fece esplodere la più potente bomba H mai costruita dall'uomo (bomba Zar) con una potenza di 57 megatoni, sapendo che questa era circa 4.500 volte più potente della bomba A sganciata su Hiroshima (che aveva una potenza di 13 chilotoni), è evidente come sia possibile ai nostri giorni la realizzazione di un terremoto di grande potenza, persino di grado 7 (la "bomba baby" di cui parla l'articolo era circa 10.000 volte meno potente della bomba Zar). E se un ordigno termonucleare venisse fatto scoppiare in profondità vicino ad una faglia quale sarebbe l'effetto? E se poi in superficie scoppiasse una centrale nucleare che riversa radioattività in mare come si farebbe a distinguere i due fall-out?
Negli scorsi articoli sul terremoto in Giappone abbiamo dimostrato l'artificialità del sisma e puntato il dito su HAARP, ma non è detto che le colpe debbano attribuirsi tutte a quella stazione, dato che ve ne sono altre simili in diverse parti del globo, nè si può eslcudere che siano stati utilizzati anche altri mezzi per produrre un sisma di grado 9 della scala Richter. Del resto, come già mostrato in precedenza, per realizzare simili orrende manovre occorre una cospirazione e internazionale, che coinvolge molte istituzioni di tutti o quasi tutti i paesi del globo.
Di recente i grafici utilizzati per mostrare le prove dell'artificialità del sisma non vengono più forniti dal sito di HAARP, e addirittura quei link sono scomparsi dalla cache di google, manovra che ovviamente aumenta i sospetti di chiunque voglia indagare sull'eventuale artificialità di certi terremoti.
Però ci viene un sospetto, forse qualcuno sta cercando di indurre la minoranza cosciente, che conosce le scie chimiche e le armi tettoniche, a credere che la colpa di questi terremoti sia solo statunitense? forse vengono appositamente lasciate delle tracce che conducono proprio agli USA mentre i colpevoli sono (anche) altrove?
Del resto riguardo alla questione dell'11 settembre si potrebbe ripetere la stessa identica analisi: è evidente che tutti (o quasi tutti) i governi e i mass-media sono coinvolti nella cospirazione che nasconde la verità sull'auto-attentato, eppure quando qualcuno a livello istituzionale ne parla (come Cossiga) incolpa solo il binomio USA-Israele. Senza nulla togliere alle responsabiltà di questi due governi colpevoli di ogni sorta di nefandezze, non si può dimenticare la sostanziale collaborazione di tutti gli altri che non possono assolutamente dichiararsi innocenti delle vittime di quegli attentati (quasi tutti immigrati che facevano le pulizie nelle torri gemelle) e delle guerre in Afghanistan ed Iraq.
E sospettiamo ancora una volta che qualcuno voglia approfondire una divisione sempre più netta tra Israele-USA da una parte, visti come l'impero del male, e paesi altrettanto dittatoriali come la Russia, visti come la loro controparte. Altro solco sempre più profondo nel frattempo viene scavato tra arabi e israeliani grazie anche al barbaro assassinio del pacifista Vittorio Arrigoni.
L'effetto di questo orrendo delitto è di dividere il mondo in due fazioni: da una parte le persone ingenue e manipolate che crederanno allaridicola verità ufficiale (gli integralisti musulmani che sarebbero così crudeli da uccidere persino chi è dalla loro parte) e che quindi disprezzeranno ancora di più il popolo arabo; dall'altra le persone giustamente indignate che disprezzeranno ancora di più il governo di Israele.
Anche questa indignazione però potrebbe essere un'effetto voluto da chi manovra i burattini, e temo che ce ne accorgeremo domani in occasione dei funerali di stato voluti da Hamas per onorare Vittorio (eppure Vittorio non era stato mai tenero con Hamas!).
Notiamo a margine che l'antisionista G. Freda, pur avendo fatto delle osservazioni esatte sul delitto di Arrigoni, sembra proprio che sappia prendersela solo con Israele ed Stati Uniti. Ma Freda, dimenticandosi le scie chimiche (nonostante gliele abbia ricordate io di recente in una mail), si dimentica anche la cospirazione internazionale che porta i governi di Russia ed Iran ad avvelenare i propri concittadini né più né meno dei governi di Israele e Stati Uniti.
Però diciamola tutta, anche certi giornalisti di Repubblica fanno di tutto per approfondire queste divisioni e suscitare disprezzi ambivalenti, da una parte contro il sionismo e dall'altra contro i "negazionsiti" dell'olocausto (che poi negazionisti non sono) per richiedere alla fine a gran voce una legge per chiudere la bocca al dissenso, una legge che in realtà già decisa a livello europeo.
La soluzione a tutto questo? Una parola vecchia come il mondo che quasi tutti sembrano aver dimenticato: amore, amore e presa di coscienza, unione al posto della divisione, fratellanza tra le genti di ogni paese e disprezzo per i govenri che le mettono le une contro le altre.
http://scienzamarcia.blogspot.com/2011/04/terremoti-artificiali-nel-1957-ma-chi-e.html