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Ecatombe di banche a Milano e in resto Europa
(Teleborsa) - Roma, 18 apr - Non si arresta l'emorragia di denaro dalle banche quotate in Europa e sul listino milanese, letteralmente prese dal panico in scia all'acuirsi dei timori per la stabilità del debito sovrano in UE.
A dare il colpo di grazia ci ha pensato poi Standard & Poor's con un inatteso taglio del'outlook niente meno che degli Stati Uniti a causa dell'incapacità del governo di ridurre il forte debito pubblico.
La notizia, di pochi minuti fa, ha spedito i futures USA e tutti i listini del Vecchio Continente sui minimi, con ulteriori rispercussioni sul comparto bancario già fortemente provato.
Sul paniere principale di Piazza Affari Intesa Sanpaolo, Banco Popolare, Unicredit e la Pop. Milano perdono tutte oltre 4 punti percentuali, MPS, Mediobanca e Ubi Banca stanno invece lasciando sul parterre più del 3%.
Tra le altre notizie che da stamane hanno messo di malumore il settore, tra i peggiori anche in Europa con un calo sul relativo benchmark del 2,77%, i continui rumors sulla possibilità che la Grecia ristrutturi il debito, la vittoria alle elezioni in Finlandia del partito nazionalista dei "Veri Finlandesi", contrario l'immigrazione e profondamente euroscettico, e il taglio di due notch operato da Moodys' sui rating delle banche irlandesi dopo il declassamento del debito sovrano del Paese di venerdì.
Di scarso aiuto i buoni conti del colosso statunitense Citigroup da poco annunciati.
Intanto spread e Cds delle economie direttamente coinvolte nella crisi o maggiormente esposte alle periferie continuano ad infiammarsi, mettendo in tensione il mercato dei bond del Vecchio Continente.
http://finanza.repubblica.it/News_Dettaglio.aspx?code=683&dt=2011-04-18&src=TLB
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