Alert - Nibiru is coming

Il Pensiero di Angeli in Astronave

Angeli in Astronave è distaccato da tutti coloro che professano amore…e in realtà guadagnano con la sapienza che non gli appartiene… ribadisco …nomi altisonanti … artefatti di strani effetti speciali …visivi o non… strumentalizzare… gruppi di appartenenza…donazioni … plagio… bugie da effetto… mancanza di umiltà… falsi nel pubblico…violenti nelle mura domestiche… guru e maestri …diffidate da ogni cosa artefatta… l’Amore unisce in semplicità…non ha bisogno di una carta scritta…la Verità non si vende ne si compra…fatene tesoro… Dolbyjack!

"Con riferimento al Decreto legislativo 9 aprile 2003, n.70 che si occupa di Attuazione della direttiva 2000/31/CE. Facendo anche riferimento al libro verde sulla tutela dei minori e della dignità umana nei servizi audiovisivi e di informazione COM (96) 483, il presente sito web: (Angeli in Astronave) è fruibile a soli Maggiorenni e pertanto proibito a tutti coloro che siano sofferenti psichici o vulnerabili ad informazioni di questo tipo e quindi influenzabili dal punto di vista psicologico.”

Buona Navigazione Cari Angeli, Namasté..

Video Discosure-Nibiru e Mauro Biglino

Riflessioni

La dottrina e pratica più blasfema della Chiesa Cattolica è quella della transustanziazione e del sacrificio della messa. La transustanziazione (fatta dogma dal concilio Lateranense IV nel 1215, elaborata in seguito da Tommaso d'Aquino e sancita definitivamente dal Concilio di Trento) insegna che: il pane e il vino, al momento della consacrazione vengono dal sacerdote cambiati nel corpo e nel sangue di Gesù Cristo (ogni giorno quindi vengono all'esistenza migliaia e migliaia di nuovi Gesù). La Scrittura insegna che nella cena c'è solo la presenza spirituale di Gesù (Luca 22:19-20; Giovanni 6:63; 1 Corinzi 11:26). Inoltre, nell'adorazione dell'ostia, la Chiesa di Roma adora un dio fatto dalle mani di uomini. Questo è il colmo dell'idolatria, ed è completamente contrario allo spirito del Vangelo che richiede di adorare Dio in spirito e verità (Giovanni 4:23-24). Carlo Fumagalli ex prete ed antropologo

Rasoio di Ockam suggerisce che: "tra varie spiegazioni possibili di una data osservazione, quella più semplice ha maggiori possibilità di essere vera".

DA QUANDO E' DIVENTATO REATO AVER CARA LA VITA?

"Nessuna causa è persa finché ci sarà un solo folle a combattere per essa".

Disclose.tv - ANONYMOUS MESSAGE TO NASA ABOUT ETS
http://www.disclose.tv/action/viewvideo/104638/ANONYMOUS_MESSAGE_TO_NASA_ABOUT_ETS/ Agenzia spaziale più importante del mondo, ti abbiamo osservato e ascoltato per molto tempo, siamo contrariati dalle tue costanti smentite e insabbiamenti, sappiamo tutti i tuoi piccoli e sporchi segreti e i trucchetti che usi. Sappiamo come hai falsato tutte le immagini della superfce dei pianeti e dei satelliti che li circondano, sappiamo come hai falsato e nascosto la verità al mondo. Ora abbiamo abbastanza filmati immagini e informazioni che tu non hai. Saremo capaci di mostrare la verità e lo faremo presto, pensi che stiamo bleffando? allora ascolta, la complessità della loro abilità è incomprensibile[...]l'ormeggio dei loro veicoli sembra molto NASA(non diciamo di più) è per i tuoi trucchi?Sappiamo anche come hai rilasciato strani fotogrammi che mostrano dischi che visitano e poi lasciano la terra e hai consigliato agli astronauti di menzionare volta per volta gli ufo, questo è per far credere che sai molto poco di quello che stà accadendo (mentre altri pensano di aver trovato la verità) ma in realtà la verità è così incomprensibilmente vasta e così semplice che sfugge anche ai migliori dispositivi e menti. Ora, sai che facciamo sul serio. Ora ci rivolgiamo a tutti i cittadini del mondo, le entità extradimensionali non sono malvagie come vogliono farvi credere, al contrario, hanno creato il nostro universo quindi sono presenti da prima di noi, non c'è nienti di cui temere, questo è l'inizio della rivoluzione spirituale ed evoluzione della specie umana Traduzione per Angeli in Astronave Raffaele V.

venerdì 3 settembre 2010

Terremoto Magnitude Mw 7.0 Region SOUTH ISLAND OF NEW ZEALAND

Magnitude
Mw 7.0

Region
SOUTH ISLAND OF NEW ZEALAND

Date time
2010-09-03 16:35:46.3 UTC

Location
43.30 S ; 172.01 E

Depth
10 km

Distances
57 km NW Christchurch (pop 363,926 ; local time 04:35 2010-09-04)
45 km W Rangiora (pop 12,459 ; local time 04:35 2010-09-04)
14 km W Oxford (pop 1,776 ; local time 04:35 2010-09-04)

Global view

Sul cosiddetto corpo di luce

 

 

Sul cosiddetto corpo di luce

Il Giornale Online

di Alessandro Bardi

L'uomo come essere naturale é mortale. E' un'illusione pensare che sia costituito da un'individualità immortale. L'individualità, l'assetto anima-corpo, é certamente soggetta al principium individuationis ovvero alle limitazioni dell'esistenza determinata e relativa. E' vano credere alla ricostituzione di un'immortalità fisica che sarebbe esistita in età mitiche, antecedenti ad una fantomatica colpa di un altrettanto fantomatico primo uomo. Non esiste materia eterna e l'individuo é certamente limitato anche nel tempo senza contare che la generazione include anche la corruzione. Ed é vano credere ad un'autocoscienza senza soluzione di continuità. Se l'uomo fosse immortale sarebbe un dio, uno dei numi olimpici. E'conseguenza di questo credere a ragion veduta e senza tema di smentita che non può esistere un inferno senza termine, una illogica dannazione eterna. E non lo può parimenti una beatitudine eterna.
Se gli Déi sono rappresentati come recanti con sé il sacro Ankh questo é per rimarcare che l'immortalità é degli Déi e gli uomini ne sono rigorosamente esclusi. Ora il divo Platone ci rivela che nei misteri di Orfeo gli iniziati diventano compagni degli Déi e la morte veniva sconfitta. E sappiamo che le essenze intelligibili, come dice Proclo, permangono e procedono, ogni esistenza umbratile é immagine, manifestazione, riflesso dell'archetipo del mondo originale. Ovvero realizzano ciò che, in senso assoluto, sono. Noi abbiamo il nostro archetipo iperuranico dal quale procediamo e per il quale viviamo la nostra esistenza illusoria come specchi della luce ideale. E' questa misteriosa entità, se così possiamo esprimerci, che sola può vincere la morte che é la condizione connaturata all'uomo. Non é qualcosa che deve essere formato mediante pensieri e pratiche psichiche, non é un veicolo sottile.
La sfera sottile é intermedia o animica. Per gli antichi il termine "psichico" non aveva a che fare con la medicina o la psicologia e significava "anima". Ma l'anima era vista come un principio intermedio e pur sempre ben segregato e contenuto entro il recinto del regno della necessità e della limitazione naturale, era un rivestimento, esteriore, in sé inerte, mortale.
L'anima non era concepita come propriamente soprannaturale e spirituale. Era, usando concetti moderni, "paranormale" e non soprannaturale. Apparteneva più a qualcosa di vagamente simile al "campo psichico" della parapsicologia che alla mera trascendenza. Dicevamo non é un "corpo sottile" o psichico o ancor meno eterico, il che lo confinerebbe addirittura nel mondo grossolanamente fisico. Si tratta del Sé immortale e questo deve essere risvegliato, deve essere isolato e fatto emergere dalla guaina incosciente delle tenebre dell'individualità, dal fango della materia e dal giogo dei demoni che la governano sprofondandola nella meccanicità del sonno ontologico-metafisico.
Il "corpo di luce" non va inteso come un corpo akasico, eterico, astrale. Quest'ultimo poi non é un principio distinto dal corpo ma é semplicemente una sua irradiazione che muore succedendogli di poco salvo casi assai particolari. Evapora laddove il corpo degli elementi inferiori s'imputridisce. L'Akh egizio significava "spirito luminoso", "veste di luce" o spirituale o "veste di resurrezione" ed era detto anche Sahu o "spirito stabile" ovvero immutabile e concepibile solo negativamente. E' l'Agatodemone socratico e il Nous plotiniano. Usciti dalla stretta dei demoni con la putrefazione o prurificazione, l'anima emerge dall'Ade per ricostituire la comunicazione con questo centro eterno col'illuminazione, vera teofania. Esso diventa autonomo e capace di manifestarsi all'iniziato. Infine nell'unione l'anima viene riassorbita in esso e vi si identifica. La concezione di esso come un "corpo eterico" é un suo svilimento materialistico.
Non é un corpo sottile che deve essere formato assorbendo come un vampiro le energie sottili del corpo fisico. Esso non sarebbe certo immortale ma una diavoleria stregonica volta ad una sopravvivenza infernale del tipo di un demone o un vampiro o un guscio. Qualcosa che ha che fare con brandelli ottenuti con un'alchimia necrofila e demoniaca.
Non possiamo consentire all'idea diffusa da certi ambienti che il mezzo del risveglio di questo principio immanifesto insito in noi sia costituito da tutto il repertorio del peggio del tantrismo e del taoismo, da riti non poco scabrosi e deviati comprendenti un uso magico del sesso, di sostanze stupefacenti o persino di atti brutali o criminosi. Siamo in questo caso in piena magia nera. Sappiamo che anche i maghi neri credono in una loro particolare liberazione il cui centro é l'invasione di campo dell'istinto, un'esaltazione del "corpo del desiderio", il Kama rupa, manifestantesi a livello della fisiologia eterica nel famoso potere della Kundalini o kundalinishakti. E' la Vama Marg o Via della Mano Sinistra, ciò che in occidente si chiama magia nera o nel linguaggio improprio mutuato dalla cultura cristiana, satanismo.
Servirsi dei liquidi dell'eiaculazione maschile o femminile, del sangue mestruale, dell'atto sessuale (sia esso il canonico maithuna o atti di un tipo peggiore, magari perversi) concepito come una materializzazione del matrimonio iniziatico tra anima e spirito attira solo orde di demoni e ogni male e negatività occulta. Questa é l'integrazione a rovescio non dell'anima nel Sé ma nell'Ab o principio oppositivo. E'alchimia nera in cui il mezzo della trasmutazione é il sesso, talvolta inteso persino come un atto di gruppo o in modo persino più degenerato, e dietro termini tecnici come "cottura" indica l'amplesso e una bizzarra idea di sublimazione e distillazione dello sperma mediante ritenzione dell'eiaculazione e come "cucurbita" o altro i sessi degli adepti. Che poi profanare i sacramenti cattolici, quali son già una profanazione dei misteri, possa rappresentare nulla di veramente occulto é discorso che qui non interessa. La profanazione é già di per sé la peggiore calamita delle maledizioni.
Che poi la Merkavah ebraica possa assicurare la realizzazione di questo stato perfetto da eresia qual'é é assai discutibile. Per l'ebraismo la Kabbalah é né più né meno che un'eresia sorta dall'infiltrazione di dottrine pagane. L'ebraismo é certamente creazionista e non può minimamente consentire ad una teologia di tipo emanazionista come quella cabalistica né all'ermeneutica esoterica della Bibbia, alla bizzarra permutazione di numeri e lettere la quale ha molto più di divinatorio e pitagorico che di ebraico in senso ortodosso. La Bibbia é un testo essenzialmente storico che narra la vicissitudini del popolo di Dio, Israele, sul cammino dell'emancipazione dalle dominazioni e dall'idolatria, la continua dialettica tra il supremo Jahveh, Dio di giustizia e punitore delle disobbedienze e delle devianze del suo popolo e i giudei. Tutto questo, noi domandiamo, cosa può avere anche vagamente a che fare con gli interessi magici ed ermetici dei rabbini cabalisti? L'Ain Soph cabalistico non é un dio personale ma un principio impersonale del tipo dell'Uno plotiniano, l'oggetto di un'elevata teologia negativa.
Infine non si riesce a capire come si possa concepire l'inizio dell'età aurea come una sorta di "rapimento" del tipo delle epistole paoline, quasi una trasposizione New Age di tutta la mitologia protestante millenarista americana. Non ha a che fare con l'entrata in una nuova era del mondo quanto piuttosto col superamento del tempo stesso. E'evidente che non si tratta di una sorta di "ascensione astrale" ad un "piano superiore di esistenza", quand'anche pur sempre eterica e sublunare. Diciamo che la Sheckinah, abusando del linguaggio cabalistico per un momento se ce lo consentite, tornerà a manifestarsi pienamente nel mondo fisico e ogni esistenza terrena sarà come trasmutata e sublimata facendo scomparire tutti i peggiori difetti interiori ed esteriori. Niente più malattie, guerre, una perfetta forza fisica, uno stato di perfezione spirituale, di equità sociale. La stessa mente verrà come reintegrata in uno stato di eccellenza primitiva: memoria perfetta, intelligenza superiore, poteri psichici.

http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.6330

Terremoto Magnitude Mw 6.5 Region ANDREANOF ISLANDS, ALEUTIAN IS.

Magnitude
Mw 6.5

Region
ANDREANOF ISLANDS, ALEUTIAN IS.

Date time
2010-09-03 11:16:09.8 UTC

Location
51.83 N ; 175.97 W

Depth
60 km

Distances
1717 km E Petropavlovsk-kamchatskiy (pop 187,282 ; local time 00:16 2010-09-04)
1485 km S Anadyr (pop 10,332 ; local time 00:16 2010-09-04)
672 km W Unalaska (pop 3,571 ; local time 03:16 2010-09-03)

Global view

http://www.new-dimension-software.com/seismology/index.php

Namastè!

 
Grazie Rosa!
 
Namastè

Namastè

Mi inchino al luogo in te
in cui abita
l’intero universo.

Mi inchino e onoro il luogo in te
dove dimora l’amore
la verità
la luce
e la pace.

Quando Tu sei in quel luogo in Te,
ed io sono in quel luogo in me,
allora
siamo una cosa sola …



Namastè è un saluto originario di India e Nepal e viene usato comunemente in molte regioni dell’Asia. Può essere utilizzato sia quando ci si incontra che quando ci si lascia.

Viene di solito accompagnato dal gesto di congiungere le mani, unendo i palmi con le dita rivolte verso l’alto, e tenendole all’altezza del petto, del mento o della fronte, facendo al contempo un leggero inchino col capo. Nella cultura indiana, questo gesto è un mudra, un gesto simbolico utilizzato anche nello yoga.

La parola namastè letteralmente significa “mi inchino a te”, e deriva dal sanscrito: namas (inchinarsi, salutare con reverenza) e te (a te). Alla parola Namastè è implicitamente associata una valenza spirituale, per cui essa può forse essere tradotta in modo più completo come saluto (mi inchino a) le qualità divine che sono in te.

Namastè unito al gesto di congiungere le mani e chinare il capo, potrebbe essere resa con: unisco il mio corpo e la mente, concentrandomi sul mio potenziale divino, e mi inchino allo stesso potenziale che è in te.

In sostanza, dunque, il significato ultimo del saluto è quello di riconoscere la sacralità di ognuno di noi.

tratto da: www.pomodorozen.com

http://eliotroporosa.blogspot.com/

giovedì 2 settembre 2010

Hawking: «Dio non è necessario a spiegare la creazione dell'Universo» - Corriere della Sera

Il time pubblica alcuni stralci del suo nuovo libro. «tutto può essere nato dal nulla»

Hawking: «Dio non è necessario

a spiegare la creazione dell'Universo»

Lo scienziato: «Si è trattato semplicemente di una conseguenza inevitabile delle leggi della fisica»
 
 
 




LONDRA - La creazione dell'universo si può spiegare anche senza l'intervento di Dio, poiché le ultime scoperte scientifiche hanno dimostrato che esistono alternative all'idea che esso sia nato dalla mano divina. Lo sostiene lo scienziato britannico Stephen Hawking nel suo ultimo libro «The Grand Design» (Il progetto grandioso), di cui il Times pubblica alcuni brani.




LEGGI DELLA FISICA - La creazione dell'universo, scrive Hawking, è stata semplicemente una conseguenza inevitabile delle leggi della fisica. «Poiché esistono leggi come quella della gravità - sostiene il matematico nel libro di cui è coautore il fisico americano Leonard Mlodinow - l'universo può essere stato creato dal nulla». Considerando che è altamente probabile che esistano non solo altri pianeti simili alla Terra ma addirittura altri universi, Hawking sostiene che se Dio avesse voluto creare l'universo allo scopo di creare l'uomo, non avrebbe avuto senso aggiungere tutto il resto.



LA RAGIONE UMANA - In questo modo Hawking rivede la teoria espressa in precedenza in «Una breve storia del tempo», in cui aveva sostenuto che non vi fosse incompatibilità tra un Dio creatore e la comprensione scientifica dell'universo. «Se arrivassimo a scoprire una teoria completa sarebbe il trionfo definitivo della ragione umana perché conosceremmo la mente di Dio», aveva scritto nel 1998.





02 settembre 2010




FONTE: Hawking: «Dio non è necessario a spiegare la creazione dell'Universo» - Corriere della Sera

Golfo Messico, esplode piattaforma petrolifera Si ignora se ci siano state fughe di greggio o gas

http://www.ansa.it/

WASHINGTON - Una piattaforma petrolifera al largo della costa della Louisiana si è incendiata oggi nel Golfo del Messico. I tredici dipendenti si sono rifugiati in acqua e sono in attesa dei soccorsi.

E' esplosa la piattaforma petrolifera dove si è poi sviluppato un incendio, a circa 150 chilometri a sud della costa della Louisiana, nel Golfo del Messico. I tredici lavoratori si sono rifugiati in acqua. Uno dei tredici sarebbe ferito, non si sa quanto gravemente.

La piattaforma, proprietà della Mariner Energy, è ancora in fiamme. I tredici lavoratori della piattaforma si sono rifugiati in acqua dopo avere indossato i giubbotti di emergenza.

Sul luogo dell'incidente si stanno recando sette elicotteri, due aerei e quattro navi. L'esplosione si è verificata alla 09.00 locali. Il punto più vicino alla piattaforma è Vermilion Bay, in Louisiana.

Si ignora se la esplosione abbia causato fughe di petrolio o gas nell'oceano.

PIATTAFORMA ESPLOSA NON STAVA ESTRAENDO PETROLIO - Nel momento dell'esplosione la piattaforma della Mariner Energy "non stava estraendo petrolio". Lo ha precisato alla Cnn una portavoce della Guardia Costiera che è accorsa sul luogo. "Non possiamo dire - ha aggiunto - se c'é stata perdita di greggio in acqua".

La Gerarchia del Cospiratore - Fonte Freeskies.over-blog.com

Nel 1992, il dott John Coleman ha pubblicato un testo: la Gerarchia del Cospiratore (Conspirators Hierarchy) ossia la vera storia del Comitato dei 300. Con lodevole e meticolosa ricerca, il dottor Coleman identifica i “giocatori” e spiega dettagliatamente l’agenda degli illuminati per il dominio ed il controllo di tutto il mondo. Alla pagina 161 dellaGerarchia del Cospiratore, il dottor Coleman riassume con precisione il senso e l'obiettivo del Comitato dei 300 come segue:

"Un solo governo mondiale e un unico sistema di unità monetaria sotto il controllo permanente di oligarchi ereditari e non eletti che si auto-selezionano tra loro nella forma di un sistema feudale come era nel Medioevo. In questa entità mondiale unica, la popolazione deve essere limitata da restrizioni sul numero di figli per famiglia e tramite malattie, guerre e carestie, fino a 1 miliardo di persone utili alla classe dirigente, nei settori che saranno strettamente e chiaramente definiti.

Non ci sarà classe media: solo capi e servi. Tutte le leggi saranno uniformi nel quadro di un sistema giuridico unico con giudici che praticano lo stesso codice unificato di leggi, sostenuta da una forza di polizia del governo unico e di un corpo unificato militare per far rispettare le leggi in tutti i paesi dove non esistono più i tradizionali confini nazionali. Il sistema sarà sulla base di uno Stato sociale, coloro che sono obbedienti e sottomessi al governo mondiale saranno premiati con i mezzi per vivere, coloro che sono ribelli saranno semplicemente messi a morte per fame o dichiarati fuorilegge (o pazzi, n.d.t.), quindi un obbiettivo per chi vuole ucciderli. Il possesso privato di armi da fuoco o armi di qualsiasi genere sarà vietato ".

Non possiamo che identificarci in questo scenario in cui tutto sembra portare proprio là dove indicato dal Dr. Coleman. Molto probabilmente, la popolazione addetta alla produzione, già ben irreggimentata, sarà quella orientale: avete notato che la produzione è già stata spostata in oriente? Non crediate che si sia trattato di un fatto legato alle leggi del mercato: è un’operazione pianificata a tavolino dai soliti noti. Mao d’altro canto era un “mano nascosta” (1) e il suo sistema-stato assomiglia molto alle parole sopra riportate. Il divario sociale cresce sempre di più e la parte più colpita è proprio la classe media che stenta a sopravvivere in un mare burrascoso fatto da tassazioni brutali e crisi economica indotta. La libera professione viene osteggiata in tutti i modi. Il controllo sui movimenti di denaro dei singoli cittadini viene sottoposto ad un controllo esasperato che rasenta l’inverosimile e che contrasta con elementari diritti alla privacy. Sui confini nazionali già si è detto molto in particolare con la nascita della Illuminata Europa Unita, gestita dai Bilderbergs e loro consociati in una torre d’avorio tanto lontana quanto sfarzosa e sprecona. La situazione percepita aumenta poi nei cittadini inermi la sensazione di ingiustizia e disuguaglianza sociale creando conflitti artefatti utili per distogliere l’attenzione da fatti concreti ed importanti. Uno di questi conflitti artefatti riguarda la gestione schizofrenica dell’immigrazione, che oscilla tra l’accoglienza caritatevole e munifica alla deportazione in stile nazista. La macchina della propaganda è massiccia e ben oliata: occorrerà la massima vigilanza personale e la funzione critica sempre pronta a leggere le motivazioni occulte di eventi apparentemente frutto di dinamiche naturali, considerando che di naturale è rimasto ben poco.

Fonte: http://educate-yourself.org/nwo/

(1) http://freeskies.over-blog.com/article-la-mano-nascosta-46855283.html


Astrofisica - Superbuchi neri - Fonte Corriere della sera

Superbuchi neri, spiegata la nascita

Con i supercomputer s’è visto che possono essere scaturiti dalla collisione e la fusione tra due galassieprimordiali

Un buco nero supermassiccio
Un buco nero supermassiccio
MILANO - Come siano nati i più grandi buchi neri del cosmo è uno dei grandi enigmi sul quale gli astrofisici si arrovellano da anni. Ora una risposta convincente è riuscita a ottenerla un gruppo di scienziati guidato da Lucio Mayer dell’Istituto di fisica teorica dell’Università di Zurigo. Mayer, che è uscito dall’Università degli Studi di Milano, attualmente insegna nell’ateneo svizzero ed è uno specialista di formazione delle galassie e dell’interazione fra di esse. Di recente ha spiegato anche l’origine delle isole stellari più deboli di forma sferoidale in relazione alla materia oscura.

SUPERCOMPUTER - Per questo genere di lavori gli strumenti che consentono di immaginare che cosa succede sono i supercomputer attraverso i quali si possono simulare i complicatissimi processi che avvengono fra gigantesche masse di materia governate da imponenti forze gravitazionali. Adesso Mayer e i suoi collaboratori sono riusciti, in questo modo, a ricostruire l’origine dei buchi neri più colossali incastonati nel cuore delle galassie. E il loro risultato è stato pubblicato sulla rivista britannica Nature. Una volta i mostri del cielo, come li aveva battezzati Paolo Maffei, un grande astronomo italiano raccontandone in un libro dal titolo omonimo (Est-Mondadori) le complicate vicende, erano ritenuti casi isolati nel cosmo. Invece poi s’è constatato che la quasi totalità delle isole stellari ne nasconde uno o più di uno nel cuore più intimo; compresa la Via Lattea nella cui periferia noi abitiamo.

EVOLUZIONE - Nell’evoluzione delle stelle è previsto che al di sopra di una certa massa il destino porti a creare alla fine della vita un buco nero. Ma i buchi neri più giganteschi da dove sono arrivati? Con i supercomputer s’è visto che essi possono essere scaturiti da un evento disastroso come la collisione e la fusione tra due galassie primordiali avvenuta quando l’universo era giovanissimo e aveva sono poche centinaia di milioni di anni (l’età del cosmo è di 13,7 miliardi di anni). La grande nube di gas derivata dallo scontro e con massa equivalente a milioni di volte quella del nostro sole, concentrata in una piccola regione di spazio può innescare un rapido processo di trasformazione arrivando, forse direttamente, grazie all’imponente forza di gravità, alla nascita del superbuco nero saltanto i passaggi intermedi della formazione stellare. E in poco tempo un buco nero iniziale di poche centinaia di milioni di masse solari può crescere accumulando materia conquistando una taglia di miliardi di masse solari.

ONDE GRAVITAZIONALI - Secondo i modelli finora concepiti, galassie e i superbuchi neri si sviluppavano in parallelo. Ora Mayer ha dimostrato invece che questi giganteschi mostri dell’universo sono capaci di crescere molto più velocemente delle isole stellari e regolare essi stessi l’evoluzione della galassia. Il nuovo passo avanti potrebbe favorirne un altro e aiutare la ricerca delle onde gravitazionali, le quale potrebbero scaturire proprio da questi mostri.

Giovanni Caprara
01 settembre 2010© RIPRODUZIONE RISERVATA

L'Esodo, la storia segreta che ci hanno nascosto

 

 

L'Esodo, la storia segreta che ci hanno nascosto

Cari lettori, sono Alessio De Angelis, un giovane scrittore tiburtino di 16 anni. Affinché possiate valutare la devastante portata delle nostre ricerche, ho deciso di pubblicare su Altrogiornale.org un capitolo del mio terzo libro "Oltre la mente di Dio, quando l'uomo creò Dio senza sapere di esserlo" acquistabile online in e-book sul nostro sito da Settembre 2010.
Il capitolo ricostruisce, tramite numerosissime prove e ricostruzioni storiche, la vera storia del popolo ebraico, dimostrando come in realtà questo popolo altro non fosse che la popolazione Hyksos che invase con il suo esercito il Basso Egitto nel 1750 a.C. assoggettandolo per quasi quattrocento anni. Gli abitanti di questo popolo erano adoratori del dio YHWH, figlio di Ba’al, che in seguito, con l’avvento del culto monoteistico del faraone eretico Akhenaton, trasformarono nell’unico dio Sole Aton.
Dimostriamo anche come il faraone ebreo Akhenaton fosse in realtà la vera identità nascosta del Mosè dell’Antico Testamento e come l’esilio di Akhenaton e degli Hyksos di Tell el-Amarna sia invece l’esodo biblico di Mosè. Ma nel capitolo in oggetto andiamo oltre facendo chiarezza su come la maledizione della tomba del faraone Tutankhamon sia stata solo una leggenda montata ad arte per coprire i numerosi omicidi legati al ritrovamento di papiri nella scatola 101 che raccontavano la vera storia dell’Esodo e degli Ebrei-Hyksos che avrebbe fatto saltare l’accordo politico con cui gli inglesi tradirono gli arabi palestinesi per dare la terra ad un popolo di invasori, e non di vittime sacrificali ingiustamente espulsi dalla loro terra natia come ci hanno fatto sin qui credere.
Entriamo inoltre nel merito della seconda Guerra Mondiale dando prova di come furono i banchieri ebrei a dichiarare guerra alla Germania (in quel momento in grossa crisi economica), quando Hitler ancora non era asceso al potere. Vi invito pertanto a diffondere a tutti i vostri conoscenti questo capitolo di un libro straordinario che ricostruirà l'intera storia dell'umanità dalla Genesi e dal diluvio universale fino ai nostri tempi. Vi invitiamo inoltre a visitare il nostro canale "fanfra" su youtube ed il nostro sito "www.ilritornodigesu.it" per chi fosse intenzionato a comprare i nostri libri in offerta sia in cartaceo che in e-book.

SCARICA GRATIS IL CAPITOLO DEL LIBRO
Un saluto da Alessandro ed Alessio De Angelis.
Sito web: - Canale Youtube:
Contatti: Cell.3205779543 - email: -email-
VIDEO AL LINK:
http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.6328.8

mercoledì 1 settembre 2010

Nuova Direttiva sulla Vivisezione: una VERGOGNA EUROPEA! FIRMA LA PROTESTA


NO alla vivisezione!

Ai primi di settembre, il Parlamento Europeo voterà la nuova Direttiva sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici. È una legge a misura di vivisettore, che NON OBBLIGA a utilizzare i metodi sostitutivi ai test con gli animali neppure laddove esistono.

In compenso essa permette di:

- sperimentare su gatti e cani randagi

- riutilizzare lo stesso animale più volte anche se ha già provato intenso dolore e angoscia

- sperimentare senza anestesia

- costringere un animale al nuoto forzato fino all’esaurimento

- tenere in isolamento totale e prolungato cani e scimmie

- creare animali geneticamente modificati mediante procedure chirurgiche.


PER FIRMARE LA PROTESTA ON LINE
www.leal.it/campagna-bruxelles/petizione-online/

Per saperne di più www.leal.it

FATE GIRARE, ABBIAMO POCO TEMPO PER RACCOGLIERE LE FIRME! Grazie

UFO: "Gli umani? Una brutta copia degli alieni"

 

 

News Stefano!

http://www.nextme.it/rubriche/misteri/916-ufo-qgli-umani-una-brutta-copia-degli-alieniq%E2%80%8F

Pedofilia clericale: il caso italiano

News Menphis75!

Fa sempre male … postare questi articoli… ma come sappiamo…è tutto perfetto… un buon articolo…da prendere con pazienza… presto …molto presto…. nessuno assaporerà più il frutto dell’amaro… ma … nonostante questo frutto amaro sia stato pesante… ci ha fatto crescere…

Mai più dolore Dolce è Amata Umanità… Presto liberi….Tui!

Pedofilia clericale: il caso italiano

Anche quando le vittime sono i bambini, l’Italia assuefatta agli scandali, satura fino al rigetto, non ha più la capacità di reagire, di indignarsi. Fino al punto da non avere neppure un fremito di sdegno di fronte alle dichiarazioni del cardinale Sodano che riducono a “chiacchiericcio” i casi di abusi sessuali su minori commessi dai sacerdoti. Casi che, finalmente, stanno venendo alla luce anche in casa nostra, e che in ogni modo si è tentato di sminuire, ridurre, minimizzare. Come se la piaga ci avesse in qualche modo risparmiati, quasi che la presenza stessa del Vaticano ci avesse regalato una sorta di maggior tutela rispetto agli Stati Uniti, all’Australia, al Sudamerica, all’Irlanda, alla Polonia, alla Germania, alla Spagna, al Canada, a tutti quei paesi che hanno accolto i sacerdoti come messaggeri di Cristo senza neppure sospettare che tra loro c’erano lupi travestiti da agnelli.
Eppure lo scandalo peggiore non era che ci fossero sacerdoti pedofili, quanto che ci fosse una sistematica copertura da parte delle gerarchie ecclesiastiche e una cieca politica dello struzzo, tesa essenzialmente a proteggere non solo il buon nome della Chiesa ma anche (o soprattutto) i patrimoni delle varie diocesi da eventuali richieste di risarcimento.
Perché, in fondo, il nocciolo della questione era tutto lì: ammettendo di aver saputo e coperto, i vescovi divenivano in qualche modo colpevoli, se non altro di non aver vigilato sui propri sacerdoti, lasciandoli in mezzo ai bambini e trasferendoli semplicemente da una parrocchia all’altra. Quando nel 2007 arrivarono anche da noi le notizie dei risarcimenti alle vittime (la sola diocesi di Los Angeles pagò un risarcimento record, nel luglio di quell’anno, di 660 milioni di dollari a circa 500 vittime) si tentò in ogni modo di ridimensionare agli occhi degli italiani la portata della vicenda.
Nel 2002 Monsignor Betori dichiarò che "i preti pedofili sono un fatto assolutamente marginale che non richiede interventi da parte delle istanze centrali della Chiesa italiana. Si tratta di un fenomeno estremamente limitato".
Si parlò di un problema che toccava solo i sacerdoti dei paesi anglosassoni, poi si tentò di propugnare l’ipotesi dei “casi isolati” (negli Stati Uniti c’erano oltre 4300 “casi isolati” di sacerdoti pedofili), infine si tenta, oggi, di far passare la richiesta di chiarezza e giustizia come un attacco al Papa e alla Chiesa, una “deriva giudaica”, un “chiacchiericcio”, offendendo nuovamente le vittime che hanno il coraggio di parlare.
Quello che invece non si dice è che tutti i vescovi che, negli anni, hanno ricevuto segnalazioni e denunce a carico di sacerdoti, hanno gestito il problema come se le leggi degli stati all’interno dei quali i reati venivano commessi e dove essi si trovavano ad esercitare il ministero non li avessero riguardati. Nessun vescovo ha denunciato il sacerdote alle autorità statuali, nessun monsignore ha accompagnato il prete in procura. In alcuni casi è stata anche tentata una “riabilitazione” del sacerdote, attraverso ritiri spirituali e colloqui con psicoterapeuti, ma fondamentalmente la prassi era quella di non far trapelare scandali e trasferire altrove. Alle vittime? Veniva chiesto di dimenticare e di non parlare. Sempre. Nessun aiuto, di nessun genere: nessun sostegno psicologico, nessun risarcimento, nessuna evangelica carità cristiana.
A guardarla col senno di poi, ci si chiede come mai uno scandalo di proporzioni tanto abnormi, che da oltre 10 anni flagella la Chiesa, sia scoppiato negli Stati Uniti prima che altrove.
La realtà dei fatti è che “altrove” (quindi in qualsiasi altro posto che non sia l’Italia) la stampa e la politica funzionano in maniera diversa che in Italia, da sempre considerata il “giardinetto” del Vaticano.
Di fronte al profilarsi della tempesta, nessun politico americano è intervenuto pubblicamente a sostegno della Chiesa ventilando complotti anticlericali e minacce alle radici cristiane. Da noi, invece, dopo l’esplosione della vicenda irlandese, il Primo Ministro Berlusconi si è sentito in dovere di inviare una lettera al Papa, nella quale gli abusi e la sistematica copertura dei sacerdoti pedofili sono diventate “situazioni difficili, che diventano motivo di attacco alla Chiesa e perfino alla sostanza stessa della religione cristiana”.
Negli Stati Uniti, al contrario, sempre nel 2002, il governatore dell'Oklahoma Frank Keating, repubblicano e cattolico, presidente del Consiglio Nazionale per il Riesame che si occupava della vicenda dei preti pedofili, rilasciò un'intervista al Los Angeles Times spiegando il motivo delle sue dimissioni dall'incarico dopo appena un anno,  paragonando la segretezza della Chiesa a quella della mafia e le gerarchie ecclesiastiche a Cosa Nostra: "Non obbedire ai mandati di comparizione, sopprimere i nomi dei preti accusati, negare, confondere, non spiegare, è il modello di un'organizzazione malavitosa, non della mia Chiesa". Ovviamente in Italia non tener conto degli ordini di comparizione in tribunale, considerando che si fanno leggi come il legittimo impedimento, negare, confondere e non spiegare, non solo non suscita indignazione ma è considerata prassi e normalità.
Non solo, ma quando gli americani si sono resi conto che molti crimini non avrebbero potuto essere perseguiti, perché risalivano a troppi anni addietro e quindi era intervenuta la prescrizione, la necessità di fare giustizia è stata messa al primo posto e la California, per esempio, ha aperto una “finestra temporale” di un anno, che annullava la prescrizione per tutti i reati denunciati in quel lasso di tempo. Perché esiste un tempo limite per perseguire penalmente un reato come l’abuso sessuale. In Italia è necessario che la denuncia, le indagini, il rinvio a giudizio, il processo nei suoi tre gradi e tutto quanto previsto dalla legislazione italiana, si concludano nel tempo limite di dieci anni. Un periodo irrisorio se si tiene conto del fatto che in moltissimi casi occorrono mesi, se non anni, prima che la vittima di un abuso riesca a raccontare quanto ha subito. E da questo al passare alla denuncia possono passare altri mesi, perchè non è mai facile chiedere che sia fatta giustizia, mettendo a nudo la ferita all’anima che provoca un abuso, raccontando dettagli vergognosi, magari ritrovandosi faccia a faccia con un uomo che si vorrebbe soltanto cancellare dalla propria memoria. Occorrono anni e, talvolta, quando si vuole finalmente denunciare, si scoprono che i tempi sono scaduti, sono passati i fatidici dieci anni e quell’uomo che ha abusato di un corpo, di un’anima, di una vita, può andarsene libero per il mondo, senza mai fare i conti con se stesso e con le proprie colpe.
L’istituzione del cosiddetto “anno finestra” è stata una delle basi fondamentali che ha permesso a molte vittime di uscire allo scoperto e denunciare: la possibilità che l’aggressore di un tempo potesse ancora essere punito. Senza quell’anno finestra probabilmente le diocesi americane non avrebbero mai risarcito le vittime. La magistratura ha così potuto fare il suo corso.
Una magistratura, tra l’altro, non tenuta in ostaggio dal potere politico. A Boston, di fronte alla richiesta degli avvocati delle vittime di rendere pubblici gli archivi segreti della Curia, in cui erano tenuti i documenti che comprovavano che la diocesi era a conoscenza da anni degli abusi perpetrati da sacerdoti come padre Geoghan, richiesta a cui l’avvocato della Curia si oppose strenuamente, il giudice cattolico Constance Sweeney decise che il diritto all’informazione veniva prima del “desiderio di riservatezza” e i dossier segreti, i file nascosti, le verità occultate divennero di dominio pubblico.
In Italia, nessun pubblico ministero ha mai chiesto l’accesso agli archivi segreti diocesani: i vescovi possono tranquillamente continuare a sostenere di non aver mai saputo nulla dei sacerdoti pedofili caduti nelle maglie della giustizia statuale, non sono mai state chieste prove che potessero smentirli. E il peso della politica sulla magistratura è decisamente diverso rispetto ad oltre oceano. Il procuratore aggiunto della Repubblica a Milano, capo del pool specializzato in molestie e stupri, Pietro Forno, che nel corso della sua carriera si è trovato a fronteggiare una decina di casi di abuso che coinvolgevano sacerdoti, ha affermato recentemente: “Nei tanti anni in cui ho trattato l’argomento non mi è mai, e sottolineo mai, arrivata una sola denuncia né da parte di vescovi, né da parte di singoli preti, e questo è un po’ strano. La magistratura quando arriva a inquisire un sacerdote per questi reati ci deve arrivare da sola, con le sue forze. E lo fa in genere sulla base di denunce di familiari della vittima, che si rivolgono all’autorità giudiziaria dopo che si sono rivolti all’autorità religiosa, e questa non ha fatto assolutamente niente.”
Una constatazione banale, una verità sotto gli occhi di tutti. Eppure è valsa al procuratore un’ispezione inviata dal ministro Alfano, al fine di “verificare se il dottor Forno con tale condotta abbia violato i doveri di correttezza equilibrio e riserbo che devono essere particolarmente osservati nella trattazione di procedimenti delicati come quelli per reati di pedofilia”. Iniziativa che ha riscosso il plauso bipartisan di maggioranza e opposizione, fatta eccezione per Italia dei valori che ha posto l’accento sul fatto che l’ispezione “sembra voglia intimidire i magistrati che difendono i bambini”.
Del resto, i media non mancano di fare del proprio meglio per mostrare come effettivamente siamo, quanto a libertà di stampa, quel paese “semilibero” che sostiene la Freedom House, istituto di ricerca e promozione della democrazia liberale nel mondo.
Sempre negli Stati Uniti, quando cominciarono a divenire pubbliche le denunce, i giornali condussero inchieste profonde, spesso drammatiche, per portare alla luce la verità. Il team “Spotlight” del Boston Globe avanzò in tribunale una richiesta di pubblicazione degli atti della Curia che dimostravano la copertura che le gerarchie avevano operato per decenni: i giornalisti diedero voce alle vittime e non ai vescovi. E alla fine vinsero il Pulitzer, la più prestigiosa onorificenza per il giornalismo. Purtroppo il clima non è lo stesso qui, dove ogni cosa risulta appiattita e smorzata nel tentativo di non scontentare poteri forti pur dovendo assolvere all’ingrato compito di dover dare spiacevoli notizie. Così, inevitabilmente, a fare da contraltare alla notizia di decenni di abusi commessi ai danni di decine di bambini sordi, all’Istituto Provolo di Verona, compaiono oltre alle smentite di vescovi e monsignori anche decine di attestati di stima e solidarietà di politici e politicanti. Stima e solidarietà per vescovi e monsignori, sia chiaro. Delle vittime non importa nulla a nessuno.
Anzi, in Italia esiste un triste fenomeno che rende particolarmente difficile, per chi ha subito abusi, ricorrere alla denuncia: la colpevolizzazione della vittima. In moltissime comunità, i genitori dei bambini abusati da un sacerdote che si rivolgono alle autorità giudiziarie, si ritrovano emarginati da quelli che, ci si aspetterebbe, dovrebbero invece sostenerli, i vicini di casa, gli amici, gli insegnanti, i membri della propria comunità. Si è sempre pronti a giurare che le accuse sono infondate, che l’uomo in questione è di moralità specchiata, che il bambino ha interpretato male un gesto d’affetto. E’ sempre la vittima a mentire, non ci si pone mai il dubbio che un pedofilo sappia tenere nascoste certe morbose inclinazioni proprio per la paura di una condanna sociale, non si pensa mai che un pedofilo, per avere libero accesso alla fiducia di un bambino deve passare attraverso la conquista della fiducia dei genitori e quindi si mostra di moralità specchiata. Poi quando il passepartout è l’abito talare, la conquista della fiducia è ancora più facile. Si preferisce mettere a rischio i propri figli piuttosto che mettere in discussione le proprie convinzioni.
E forse proprio per questa capacità di metabolizzare qualsiasi orrore, per questa cecità così ottusa, per questo desiderio continuo di non mettersi mai in discussione e accettare pedissequamente ogni nefandezza, l’Italia è diventato un paese della cuccagna in cui tutto può accadere senza che si sollevi indignazione. E così finisce che sacerdoti che devono sfuggire all’attenzione mediatica o giudiziaria per aver abusato di decine di bambini trovino rifugio qui, in Italia, nascosti nei conventi o mandati a celebrare messa in qualche sperduto paesino, lontano dagli occhi di possibili curiosi. E’ il caso di padre Henn, rifugiato a Roma, a pochi passi dal Vaticano, “sistemato” nella sede dell’Ordine dei Salvatoriani. Indagato per una serie di abusi commessi nella diocesi di Phoenix, contro di lui pendono 13 capi di accusa. Eppure, a Roma, andava e veniva a proprio piacimento, una figura anonima tra le migliaia che popolano ogni giorno piazza san Pietro. Una sistemazione decisamente diversa dal carcere, quella presso i Salvatoriani: un quieto giardino di begonie con una fontana, un albergo e un centro di informazioni per turisti; al primo piano gli uffici, una cappella, una grande cucina e uno spazioso locale in cui il papa, qualche anno fa, fu ospite a pranzo durante una visita. Padre Henn lavorava qui, e dal patio sul tetto ammirava la basilica di san Pietro e i monumenti di Roma.
Quando il procuratore Rick Romley scrisse al cardinale Sodano perché si adoperasse per l’estradizione di padre Henn vide recapitare indietro la propria lettera perché rifiutata dal destinatario. E quando si rivolse alle autorità italiane, padre Henn fu messo agli arresti domiciliari, ma si profilò subito burrasca. Perché il sacerdote, negli Stati Uniti, rischiava 259 anni di carcere, sommando tutti i 13 capi di imputazione. Il suo avvocato fece inoltre sapere che, visto il reato di cui era imputato, in un carcere americano padre Henn non si sarebbe sentito al sicuro.
Ci vollero un anno di beghe legali fino in Cassazione per ottenere il provvedimento di estradizione, ma quando le forze dell'ordine si recarono nella Casa del Divino Salvatore per notificargli il provvedimento, Henn non c'era. Era scappato, svanito nel nulla, e da allora ricercato in tutto il mondo.
Ma non è certo il solo. Sempre in Italia, stavolta presso l’ordine dei Saveriani, prima a Roma e poi a Vicenza, aveva trovato rifugio anchepadre James Tully, condannato tre volte. Quando l’attenzione dei media si concentrò sul sacerdote ospitato a Roma, i suoi superiori lo trasferirono a Vicenza, col divieto di ricevere confessioni e di prestare servizio fuori dall’Istituto. Fu necessaria una campagna di informazione e sensibilizzazione promossa da una delle sua vittime, Bill Nash, perché il sacerdote fosse rimandato negli Stati Uniti e, un anno fa, ridotto allo stato laicale. Bill venne perfino in Italia e, mettendo le gerarchie di fronte alla pubblica condanna della pedofilia fatta da Benedetto XVI, chiese alla Chiesa di essere fedele alle parole del papa.
Accolto a Roma anche don Barry Bossa, trasferito frettolosamente dagli Stati Uniti non appena i suoi precedenti penali saltarono fuori in seguito a nuove accuse. E anche don Richard Mataconis, accusato di aver compiuto abusi sessuali nel seminario di New York dove insegnava. Lavora come guida inglese nelle catacombe di S. Callisto, una fermata imperdibile per i Cattolici in visita a Roma. Si mescola tra adulti e bambini nei suoi tour, portandoli attraverso l’antico sito di sepoltura di papi e martiri cattolici.
Per non parlare di padre Bernard Prince, sacerdote canadese colpevole di abusi su tredici bambini. Prince fu richiamato a Roma dove ricoprì l'incarico di segretario generale della Pontificia opera missionaria della Propagazione della fede, organismo della Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli. E ancora, nel 1994 venne elevato al rango di prelato d'onore di Sua Santità. Fu solo l’anno scorso che Benedetto XVI lo ridusse allo stato laicale.
Ma, tanto per non farci mancare nulla, in Italia, il paese che tutto accetta e tutto inghiotte, perfino le medicine più amare, la Chiesa “ricovera” anche i preti genocidiari. Entrambi in Toscana, entrambi scoperti da African Rights. Il primo, padre Seromba, massacrò duemila persone in Rwanda, seppellendole vive nella propria chiesa e facendola spianare dai bulldozer. Di fronte alla richiesta di estradizione, l’Italia nicchiò. Carla Del Ponte, del Tribunale Penale Internazionale per il Rwanda si vide chiudere le porte in faccia e Berlusconi, già allora a capo del governo, si rifiutò di riceverla. La trattativa venne condotta dal Vaticano, per consegnare un genocidiario rifugiato su suolo italiano!, e il Vaticano lottò con le unghie e con i denti per estorcere condizioni e privilegi per il suo prete.
Stessa sorte con Emmanuel Uwayezu, che ha 47 anni e da 4 anni è vice parroco della chiesa di Ponzano, a Empoli. E' accusato da African Rights di essere coinvolto nel massacro, il 7 maggio 1994, "di più di 80 giovani alunni fra i 12 e i 20 anni" che studiavano nel complesso scolastico Misericordia di Maria, di cui era direttore, a Kibeho, nel sud del Ruanda. Dal 20 ottobre scorso è agli arresti domiciliari, il Rwanda ha intenzione di chiedere l’estradizione, ma il cardinale Giuseppe Betori, ha espresso la propria fiducia nella giustizia e nel sacerdote: ''Siamo fiduciosi nella giustizia, abbiamo ascoltato le sue ragioni, lui si e' sempre dichiarato innocente, e la sua versione ci sembra plausibile''. Come se decidere dell’innocenza o colpevolezza di un sacerdote accusato di genocidio spettasse alla Chiesa, non al Tribunale Internazionale. E come se bastasse sentire solo una campana, quella dell’accusato, per riuscire a farsi un’opinione.
Del resto anche nei casi di accuse di pedofilia la Chiesa si limitava ad ascoltare il sacerdote e a fidarsi della sua parola. E, tanto per non smentirsi, nel caso dell’Istituto Provolo, la Congregazione per la dottrina della fede ha reso noto attraverso la diocesi di Verona di aver intrapreso una indagine sulle accuse formulate dai 67 ex studenti sordi che hanno denunciato gli abusi, ma non ha mai ascoltato le vittime.
Tutt’altro modo di affrontare il problema rispetto anche alla cattolicissima Irlanda. Il governo del paese, scosso dalle rivelazioni di due serie di documentari, Cara figliola e Stati di paura,  che raccontavano gli abusi subiti dai bambini nelle Scuole Industriali rette dalle Suore della Misericordia e dai Fratelli Cristiani, istituì due commissioni governative, la commissione Murphy e la commissione Ryan, una per far luce su quanto era accaduto nelle scuole industriali irlandesi, l’altra per verificare gli abusi commessi dai sacerdoti nella diocesi di Dublino. Un compito gravoso, che non incontrò nessuna collaborazione, né da parte degli ordini religiosi, né da parte della Nunziatura apostolica, né tanto meno dal Vaticano. Come era accaduto negli Stati Uniti per il Consiglio Nazionale per il Riesame, le commissioni si scontrarono contro un muro di ostruzionismo. Per tutelarsi da possibili richieste di risarcimenti, la Congregazione dei Fratelli Cristiani nel 2004 chiamò in giudizio la Commissione Ryan affinché nessuno dei nomi dei suoi membri coinvolti nel rapporto, vivo o morto, fosse svelato.
Di fronte alla cultura della segretezza, la Commissione Murphy dovette emettere un ordine formale con il quale veniva richiesto che l'arcidiocesi di Dublino e altre organizzazioni, compresa la polizia stessa, fornissero tutti i documenti in loro possesso riguardanti i 46 sacerdoti coinvolti nell'inchiesta.
Nel settembre del 2006, la Commissione inviò inoltre una richiesta formale alla Congregazione per la Dottrina della Fede "chiedendo informazioni sulla promulgazione del Crimen Sollicitationis". Chiedeva inoltre informazioni su tutti i rapporti, riguardanti gli abusi sessuali commessi dai sacerdoti, “inviati alla Congregazione dall'arcidiocesi di Dublino". La Congregazione non rispose mai alla richiesta, adducendo come pretesto il fatto che la stessa non fosse stata inoltrata attraverso gli appropriati canali diplomatici.
La Commissione inviò allora, nel febbraio 2007, una formale richiesta al Nunzio Apostolico irlandese, chiedendo di produrre tutti i documenti in suo possesso riguardanti l'indagine in corso. Non vi fu mai risposta. Non avendo il potere di emanare alcun ordine nei confronti della Congregazione per la Dottrina della Fede nè del Nunzio Apostolico, la Commissione proseguì il proprio lavoro senza alcuna collaborazione da parte del Vaticano. Tuttavia ritenne opportuno, alla conclusione dei lavori, inviare al Nunzio una copia del rapporto Murphy. Ancora una volta, non ricevette risposta.
"La sola preoccupazione dell'arcidiocesi di Dublino - si legge nel rapporto - era quella di mantenere la segretezza, evitare lo scandalo, proteggere la reputazione della Chiesa e i suoi beni. Tutto il resto, incluso il benessere dei bambini e la giustizia per le vittime, erano subordinati a queste priorità. L'arcidiocesi non si attenne alle procedure del diritto canonico e fece tutto il possibile per evitare l'intervento delle leggi dello Stato". Tant’è che fin dal 1986, le autorità ecclesiastiche decisero di ricorrere ad una polizza assicurativa per proteggere i beni della Chiesa da possibili richieste di risarcimento da parte delle vittime di abusi.
Tuttavia la pressione dell’opinione pubblica, sconvolta dalla rivelazione delle migliaia di abusi, ha costretto i Fratelli Cristiani, la congregazione religiosa che gestiva la maggior parte delle scuole industriali assieme alle Suore della Misericordia, ad offrire un risarcimento di 34 milioni di euro alle vittime. Altre cinque congregazioni hanno offerto ulteriori 43 milioni di euro. Dal canto suo, il governo irlandese aveva già preso provvedimento per risarcire le vittime: un Consiglio di Giustizia fu istituito già dal 2002: al 2008 aveva giudicato 11.337 casi, con risarcimenti individuali tra i 65.000 e i 300.000 euro.
La nuova ondata di pseudointellettuali cattolici che accusano di complottismo e falsità il New York Times e i giornali americani che continuano a rivelare scomode verità, supportate da documenti, sull’operato del Vaticano e dell’attuale pontefice, sono grosso modo gli stessi che si stracciarono le vesti anche tre anni fa, quando in Italia arrivò lo scandaloso Sex Crimes and Vatican. E come se vivessero nel Paese delle Meraviglie, o peggio, come se vedessero in noi delle sprovvedute Alice, gridano ai quattro venti che i documenti pubblicati dalle testate americane non provano nulla.
Una serie di documenti, in diversi casi di sacerdoti accusati, prova se non altro che il pontefice era informato di quello che accadeva. E sebbene siano piovute assunzioni di responsabilità da suoi vari sottoposti, il vicario a Monaco, il vescovo in Winsconsin e via dicendo, è mai possibile che il futuro papa fosse circondato, in Germania come a Roma, da personaggi che gli hanno tenuto nascosto cosa avveniva in casa sua, sotto i suoi occhi? Oppure, più semplicemente, è quello che la Chiesa pretende di farci credere? Perché anche la decenza impone dei limiti.
E non glielo avevano mai detto, a Benedetto XVI, che i tre cardinali con i quali si accompagnò nel suo viaggio negli Stati Uniti erano noti urbi et orbi per aver coperto preti pedofili? Né gli avevano fatto sapere che il cardinale Law, arciprete nella Basilica di S. Maria Maggiore a Roma, ha lottato con le unghie e con i denti prima per coprire i sacerdoti come padre John Geogan, che abusò di almeno 130 bambini, e poi per non risarcire le vittime? Perché la tanto sbandierata pulizia non comincia a farla da qui?
Se questi particolari episodi, poi, si inseriscono nel contesto più ampio dell'operato del Vaticano, risulta ancora più inverosimile la favola che vogliono per forza raccontarci.
Richiamo due casi eclatanti, ma sono dei puri esempi, se ne possono citare centinaia. Nel caso di don Lelio Cantini, quanti anni ha impiegato la Congregazione di Ratzinger per arrivare ad almeno una parvenza di condanna? Più di venti. E se le vittime non si fossero rivolte ai giornali don Cantini sarebbe ancora, indisturbato, nella sua parrocchia. La condanna, poi, è un esempio di severità: recitare le litanie alla Madonna.
E nel caso del fondatore dei Legionari di Cristo? Le prime denunce sono del 1952, possibile che siano occorsi più di cinquant'anni per comminargli la pesantissima "pena" di una vita ritirata?
E che fine hanno fatto i sacerdoti pedofili italiani condannati dai tribunali italiani? Quali provvedimenti ha preso la Chiesa nei loro confronti? Sono sempre lì, magari solo spostati di parrocchia, come nel caso del sacerdote campano condannato dai tribunali statuali per atti di libidine violenta nei confronti di due bambine e attualmente consigliere dell’Istituto interdiocesano per il sostentamento del clero e membro del collegio presbiterale, nominato direttamente dall’arcivescovo. Sedici anni fa, al momento del reato contestato, insegnava religione in una scuola media di Pontecagnano Faiano e ha continuato a farlo anche dopo la denuncia inoltrata dai genitori delle vittime. Prima al preside dell’istituto e poi alla Procura di Salerno.
Condannato nel 1996 in primo grado, nel 1999 in appello e nel 2000 in Cassazione, per fortuna non fa più l’insegnate, ma siede tra i banchi dell’Istituto per il sostentamento del clero e del consiglio presbiterale.
E’ inaccettabile, è vergognoso, è immorale che si consenta ancora di parlare di attacchi senza fondamento, è scandaloso che non ci sia un’inchiesta seria su quello che accade nei seminari, nei collegi cattolici, nelle sagrestie. E’ oltraggioso che le vittime debbano combattere contro un muro di omertà, contro il discredito, contro la denigrazione di chi vuole ridurre a “chiacchiericcio” le infamie subite.
http://viaggionelsilenzio.ilcannocchiale.it/

Nuovo Sciame Sismico nel cuore dell'Abruzzo

 

Grazie Adam!

MARTEDÌ 31 AGOSTO 2010

Nuovo Sciame Sismico nel cuore dell'Abruzzo


Ormai da giorni, un nuovo sciame sismico sta interessando l'Abruzzo, nella zona compresa fra Capitignano, Cagnano Amiterno, Campotosto, Montereale. Se siete di quelle parti ascoltate le direttive delle forze dell'ordine, dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile, osservando il divieto di entrare negli edifici inagibili di categoria B, C, E e F, sia della città dell'Aquila che delle frazioni ed evitate di sostare o passare nei pressi di quegli edifici. Poichè non tutti quando sono a contatto con la natura, ascoltano le notizie o hanno il web, se conoscete qualcuno che si trova in quella zona o in vacanza, sarebbe prudente avvisarli. Grazie per l'eventuale condivisione.
Adam

http://777babylon777.blogspot.com/

PAKISTAN Il ritiro delle acque mostra l’incapacità del governo pakistano nella gestione degli aiuti - Asia News

01/09/2010 09:14







PAKISTAN

Il ritiro delle acque mostra l’incapacità del governo pakistano nella gestione degli aiuti

di Jibran Khan

I miliardi di dollari inviati dalla comunità internazionale rischiano di riempire le tasche di poche persone. Fonti locali denunciano alcune ong locali, che hanno fatto degli aiuti umanitari un vero business. Nelle province meridionali si combatte ancora contro la furia delle acque.





Islamabad (AsiaNews) – Nel Pakistan alluvionato resta alto il livello di allerta nelle province meridionali, ma i funzionari del governo assicurano che il peggio è passato. Ora occorre pensare ai 17 milioni di sfollati e ricostruire il Paese devastato dalla furia delle acque. La discesa dei fiumi fa salire però il livello delle polemiche sulla gestione dei miliardi di dollari inviati dalla comunità internazionale al governo, che rischiano di riempire le tasche dei politici locali.



Nei giorni scorsi, il primo ministro Syed Yusuf Raza Gilani, ha affermato che “l’80% degli aiuti esteri arriverà in Pakistan attraverso le ong locali e metà di questi finirà con l'essere dirottata ad altre funzioni nell’impunità generale”. Conscio della gaffe, il premier si è subito corretto, dicendo che “il denaro non destinato all’acquisto di aiuti, serve alle organizzazioni locali per pagare le spese e gli stipendi del personale”. Le agenzie umanatarie internazionali, hanno subito riferito che nonostante “la poca credibilità, il governo pakistano stà facendo del suo meglio nella gestione degli aiuti”. Tuttavia, sottolineano la mancanza di una comune fiducia tra autorità e donatori internazionali, che spesso ostacola gli sforzi per far fronte alle inondazioni, diminuendo la fiducia dei donatori.



Secondo un diplomatico europeo in Pakistan, anonimo per motivi di sicurezza, “la distribuzione degli aiuti è lenta perché i soldi che il Pakistan ha ricevuto in passato non sono mai stati gestiti con trasparenza”. Egli ricorda come i 6 miliardi di dollari donati dalla comunità internazionale per il terremoto del Kashmir nel 2005, non sono mai stati utilizzati per ricostruire le case danneggiate e le infrastrutture. “I problemi sul campo – afferma la fonte – sono dovuti alle ong locali. Ci sono infatti molte organizzazioni nelle province di Multan, Faisalabad, Karachi, Hyderabad, Doba Tek, Singh e altree aree, che fanno capo a una sola persona”. “I capi di queste organizzazioni – conitinua - vogliono solo approfittare della situazione. Essi inviano generi di soccorsi a 200-300 famiglie, si fanno fotografare mentre danno gli aiuti e inviano le immagini all’estero per ricevere altri soldi”. Il diplomatico aggiunge che “queste ong fantasma, non hanno il personale qualificato per soccorrere le persone, come medici, infermieri. A loro interessa solo fare soldi”. La fonte dice che il governo sta verificando la loro autenticità, ma invita i donatori a verificare la destinazione finale dei propri soldi, evitando quelle ong formate da poche persone.



Intanto nella provincia di Sindh nei pressi della foce dell’Indo, la città di Thatta e altri villaggi sono ancora sott’acqua. Migliaia le persone costrette ad abbandonare le abitazioni e a fuggire sulle collina che ospita il cimitero cittadino. Ad AsiaNews, essi lamentano il ritardo dei scorrso e il caos nella distribuzione degli aiuti e che orde di persone correvano dietro i veicoli di distribuzione di cibo e acqua, lasciando anziani e infermi senza soccorso.



Nasima, cristiano di 75 anni, racconta: “Alla mia età non possono correre dietro al cibo e sopravvivere a questa corsa folle”. “Loro – continua – ci gettano il cibo dai camion come se fossimo animali”. Egli dice di aver visto molta gente bere l’acqua piovana, sporca di terra. Nella città di Larkana, la popolazione descrive gli stessi problemi. Infrastrutture appena costruite polverizzate dalla furia dell’acqua, ritardo nei soccorsi, caos nella distribuzione degli aiuti. Un operatore umanitario delle provincia di Sindh, dice che “quello che sta accadendo si aggiunge ai problemi che danno affliggono il Pakistan e il suo governo”. “Noi – continua – non abbiamo una leadership, la gente non sa se il governo è democratico che gestisce gli aiuti o se invece sono i militari. L’unica cosa che notano è che ci sono molti di loro che in queste ore non ricevono alcun tipo di assistenza”.







FONTE:PAKISTAN Il ritiro delle acque mostra l’incapacità del governo pakistano nella gestione degli aiuti - Asia News

Cile, la terra trema paura per i minatori

L'INCIDENTECile, la terra trema


paura per i minatoriUna scossa di 4,5 gradi nella zona dove sono imprigionati i 33 uomin. Giù sono arrivati anche i pasti caldi e le brandine. Ma per il salvataggio i tempi sono lunghidal nostro inviato OMERO CIAI
 
 
 
 


FONTE :Cile, la terra trema paura per i minatori - Repubblica.it

Terremoti sui Monti Reatini …

2010/09/01, 01:19:55 - Magnitude(Ml) 2.1 - Monti Reatini

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2010/08/31, 23:50:01 - Magnitude(Ml) 2.8 - Monti Reatini

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2010/08/31, 23:02:34 - Magnitude(Ml) 2.2 - Monti Reatini

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2010/08/31, 12:06:25 - Magnitude(Ml) 3.3 - Monti Reatini

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2010/08/31, 11:45:29 - Magnitude(Ml) 2.3 - Monti Reatini

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2010/08/31, 07:45:15 - Magnitude(Ml) 2.4 - Alpi Cozie

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2010/08/31, 07:12:52 - Magnitude(Ml) 3.6 - Monti Reatini

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2010/08/31, 03:00:11 - Magnitude(Ml) 3.4 - Monti Reatini

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Intervista a Marco Columbro MyLifeTV

 

News Stefano!