Alert - Nibiru is coming

Il Pensiero di Angeli in Astronave

Angeli in Astronave è distaccato da tutti coloro che professano amore…e in realtà guadagnano con la sapienza che non gli appartiene… ribadisco …nomi altisonanti … artefatti di strani effetti speciali …visivi o non… strumentalizzare… gruppi di appartenenza…donazioni … plagio… bugie da effetto… mancanza di umiltà… falsi nel pubblico…violenti nelle mura domestiche… guru e maestri …diffidate da ogni cosa artefatta… l’Amore unisce in semplicità…non ha bisogno di una carta scritta…la Verità non si vende ne si compra…fatene tesoro… Dolbyjack!

"Con riferimento al Decreto legislativo 9 aprile 2003, n.70 che si occupa di Attuazione della direttiva 2000/31/CE. Facendo anche riferimento al libro verde sulla tutela dei minori e della dignità umana nei servizi audiovisivi e di informazione COM (96) 483, il presente sito web: (Angeli in Astronave) è fruibile a soli Maggiorenni e pertanto proibito a tutti coloro che siano sofferenti psichici o vulnerabili ad informazioni di questo tipo e quindi influenzabili dal punto di vista psicologico.”

Buona Navigazione Cari Angeli, Namasté..

Video Discosure-Nibiru e Mauro Biglino

Riflessioni

La dottrina e pratica più blasfema della Chiesa Cattolica è quella della transustanziazione e del sacrificio della messa. La transustanziazione (fatta dogma dal concilio Lateranense IV nel 1215, elaborata in seguito da Tommaso d'Aquino e sancita definitivamente dal Concilio di Trento) insegna che: il pane e il vino, al momento della consacrazione vengono dal sacerdote cambiati nel corpo e nel sangue di Gesù Cristo (ogni giorno quindi vengono all'esistenza migliaia e migliaia di nuovi Gesù). La Scrittura insegna che nella cena c'è solo la presenza spirituale di Gesù (Luca 22:19-20; Giovanni 6:63; 1 Corinzi 11:26). Inoltre, nell'adorazione dell'ostia, la Chiesa di Roma adora un dio fatto dalle mani di uomini. Questo è il colmo dell'idolatria, ed è completamente contrario allo spirito del Vangelo che richiede di adorare Dio in spirito e verità (Giovanni 4:23-24). Carlo Fumagalli ex prete ed antropologo

Rasoio di Ockam suggerisce che: "tra varie spiegazioni possibili di una data osservazione, quella più semplice ha maggiori possibilità di essere vera".

DA QUANDO E' DIVENTATO REATO AVER CARA LA VITA?

"Nessuna causa è persa finché ci sarà un solo folle a combattere per essa".

Disclose.tv - ANONYMOUS MESSAGE TO NASA ABOUT ETS
http://www.disclose.tv/action/viewvideo/104638/ANONYMOUS_MESSAGE_TO_NASA_ABOUT_ETS/ Agenzia spaziale più importante del mondo, ti abbiamo osservato e ascoltato per molto tempo, siamo contrariati dalle tue costanti smentite e insabbiamenti, sappiamo tutti i tuoi piccoli e sporchi segreti e i trucchetti che usi. Sappiamo come hai falsato tutte le immagini della superfce dei pianeti e dei satelliti che li circondano, sappiamo come hai falsato e nascosto la verità al mondo. Ora abbiamo abbastanza filmati immagini e informazioni che tu non hai. Saremo capaci di mostrare la verità e lo faremo presto, pensi che stiamo bleffando? allora ascolta, la complessità della loro abilità è incomprensibile[...]l'ormeggio dei loro veicoli sembra molto NASA(non diciamo di più) è per i tuoi trucchi?Sappiamo anche come hai rilasciato strani fotogrammi che mostrano dischi che visitano e poi lasciano la terra e hai consigliato agli astronauti di menzionare volta per volta gli ufo, questo è per far credere che sai molto poco di quello che stà accadendo (mentre altri pensano di aver trovato la verità) ma in realtà la verità è così incomprensibilmente vasta e così semplice che sfugge anche ai migliori dispositivi e menti. Ora, sai che facciamo sul serio. Ora ci rivolgiamo a tutti i cittadini del mondo, le entità extradimensionali non sono malvagie come vogliono farvi credere, al contrario, hanno creato il nostro universo quindi sono presenti da prima di noi, non c'è nienti di cui temere, questo è l'inizio della rivoluzione spirituale ed evoluzione della specie umana Traduzione per Angeli in Astronave Raffaele V.

sabato 26 dicembre 2009

Rieder e l'antigravitazione (prima parte)

 
 
Rieder e l'antigravitazione (prima parte)

Nel suo acuto saggio “Gli Alieni”, Johannes Fiebag riporta una testimonianza da lui raccolta riferita a Jurgen Rieder, un uomo che, nel febbraio del 1975, visse un incontro ravvicinato del terzo tipo nei pressi del Lago di Costanza. Rieder fu protagonista, insieme con un suo coetaneo, Heiner di un incontro notturno. Verso la mezzanotte trillò il telefono a casa di Jurgen: era il suo amico Heiner che, avendo cacciato di frodo una lepre, era stato rincorso da una guardia forestale. Temendo guai con la legge, Heiner aveva chiesto aiuto a Jurgen nel cuore della notte. Il giovane si precipitò nel bosco ed esortò l'amico a costituirsi, ma senza convincerlo.
Erano ormai le tre, quando all'improvviso, il cielo ottenebrato da scure nubi, si tinse di un colore lattiginoso, come se stesse albeggiando. I due giovani scorsero poi delle luci danzanti tra gli alberi: Jurgen, incuriosito e mesmerizzato, nonostante l'amico tentasse di trattenerlo, afferrando il lembo della giacca, si avvicinò ai bagliori che apparvero come tre grandi figure, alte circa tre metri. Questi umanoidi sembravano assisi su sedili volanti di cui manovravano delle leve ai lati. In testa indossavano dei caschi che coprivano interamente i volti. I giganti avevano sul dorso una sorta di grosso zaino che arrivava all'altezza della testa e si libravano a bordo dei loro sedili volanti a circa due metri dal suolo da cui schizzava il pietrisco.
Racconta il testimone, accostatosi ad uno delle strane creature : "Questo coso mi venne così vicino che potei specchiarmi nel suo elmo lucente e rendermi conto di come stavo lì impalato. Ora scorgevo anche, a sinistra ed a destra del casco, sullo zaino che portava dietro quattro occhi prismatici ed avevo la sensazione di essere trapassato da un raggio laser... Mi formicolava tutto il corpo, anzi provavo un vero e proprio dolore. Poi mi sentii risucchiare la pelle, come se dal corpo venissero risucchiati tutti i liquidi e di colpo mi prosciugassi e mi rinsecchissi. La testa mi rintronava come se fossi assordato da un forte scampanio e le ossa mi scricchiolavano."

Dopo un po' di tempo, le tre gigantesche figure svanirono e tutto tornò alla normalità. Alla disavventura di Jurgen assisté un incredulo ed atterrito Heiner che restò stranito dall'accaduto per alcuni giorni, mentre Jurgen cominciò da allora ad arrovellarsi su quale fantastico meccanismo azionasse i sedili volanti.
La singolare avventura di Rieder è esaminata con sagacia da Fiebag che ne estrapola gli aspetti peculiari riconducibili alla casistica ufologica (le luci rutilanti, la paralisi, l'incontro con umanoidi, la componente tecnologica dell'esperienza...) ed altri, invece, alquanto eccentrici (i sedili volanti, la sensazione di essere prosciugati). Sebbene questo caso sia in sé già molto stupefacente, le conseguenze del contatto sono ancora più sbalorditive, soprattutto se correlate ad altri episodi e situazioni. Infatti. da quella notte fatale, Rieder cominciò ad essere ossessionato da un unico scopo: costruire una macchina antigravitazionale le cui caratteristiche gli balenavano nella mente in visioni via via sempre più realistiche e nette. All'inizio gli apparve un triangolo con tre turbine rotanti; in seguito il triangolo si trasformò in una doppia piramide al cui interno vide incorporato un triangolo di silicio. In successive immagini mentali riconobbe che tali cristalli o elementi artificiali equivalenti - stratificati in un parallelepipedo simile ad un accumulatore - in determinate condizioni di oscillazioni esercitavano una forza antigravitazionale.
Rieder ebbe l’intuizione relativa al silicio negli anni in cui cominciarono ad essere ingegnerizzati i microprocessori costruiti con questo elemento. Piccoli cristalli di silicio, in virtù delle oscillazioni a frequenza costante, della conducibilità elettrica e della capacità di emettere impulsi, sono alla base della nostra tecnologia: sono, infatti, integrati nella memoria degli elaboratori.
Altri sono, invece, gli elementi che hanno la proprietà di ridurre l’interazione gravitazionale. Nel campo delle tecnologie antigravitazionali, spicca lo scienziato statunitense Thomas Townsend Brown. Townsend Brown è un ingegnere nato in Ohio nel 1905 e morto nel 1985, in una località denominata Avalon, nell’isola di Catalina, nello stato della California.
Dopo aver frequentato l’università, Townsend Brown lavorò all’interno di vari istituti di ricerca, tra cui il prestigioso Smithsonian Institute. Nel 1933 si arruolò nella marina statunitense, dove rimase fino al 1943, ottenendo il grado di capitano di corvetta. In questo decennio, usò le sue conoscenze per studiare e realizzare un metodo di rilevazione magnetica ed acustica delle mine di profondità. Sino alla fine del 1945 operò come esperto di sistemi radar alla Lockheed corporation. Nel 1951 pubblicò sul Physics observer una ricerca su un'apparecchiatura elettrocinetica che sembra fosse in grado di vincere la forza di gravità. Il congegno aveva l’aspetto di un ombrello con un reticolato metallico cui veniva applicata un’alta carica elettrica (tensione di circa 125.000 volts). Forse grazie a questa sua invenzione, percorse una folgorante (in tutti i sensi) carriera che lo portò al vertice della RAND Corporation, dal 1958 al 1974. In quegli anni questa società costruiva basi sotterranee segrete e sembra fosse coinvolta anche in progetti dell’esercito per il controllo mentale.
Sebbene in una totale e sinistra segretezza, le ricerche avviate da Townsend e da altri sono continuate e continuano in laboratori militari dove si sperimentano velivoli antigravitazionali, forse avvalendosi anche di conoscenze frutto di retroingegneria. Alcuni elementi chimici, fra cui il berillio, l’alluminio, il vanadio, il rame ed il bismuto, possono schermare la gravità, se associati ad un forte campo elettromagnetico. In special modo, il bismuto sembra acquisire un‘importanza di primo piano in collegamento con la superconduzione.
Nota: le fonti del presente articolo saranno indicate in calce all'ultima parte.

http://zret.blogspot.com/2009/12/heiner-e-lantigravitazione-prima-parte.html

John Fogerty "Fortunate Son" Live from "The Long Road Home"

Imagine

Alla Canna del Gas (Serra)

 
NEWS Rosa!
 
Alla Canna del Gas (Serra)

Tra le quattro decine di migliaia di delegati, reporter, governanti, yes men ed inbucati vari, non ci sono inviati di Climate Monitor. Perchè questa non è una testata (benchè ci scriva su qualche testina) e perchè all’ultimo appello di poco più di trenta minuti fa, tutte e due le anime di questo blog erano dentro i confini nazionali.

Ne consegue che il miglior modo per essere aggiornati sono le fonti ufficiali. E cosa c’è di più ufficiale del sito della 15° Conferena delle Parti? Nulla, perciò eccovi serviti. Meglio di una sit-com dei Robinson. Sul banner principale campeggiano i volti costernati e preoccupati di una moltitudine di delegati convinta che se Obama o la Merkel dichiareranno di aver lasciato la stilografica a casa ed essere quindi impossibilitati a firmare alcunchè, le loro case saranno sommerse dalle acque prima ancora che possano farvi ritorno.

Sotto di loro, scorrono decine di messaggi strappalacrime di adepti che esortano i “Dear Leaders of the World” a fare ora questa ora quell’altra cosa, purchè si sbrighino a ritrovare la suddetta stilografica. Un bel servizio di messaggistica in tempo reale. Ma possibile che ci debba essere anche su questo una regia così sapiente da far sì che tutti i messaggi inizino allo stesso modo? Da non credere, peggio dell’articolo a giornali unificati uscito il primo giorno della festa.

E poi cominciano le notizie, quelle vere (?), cioè la cronaca dei lavori. Ognuno si faccia la propria cultura, io mi limito a commentarne una, quella che a mio modestissimo parere, dimostra che un certo dissennato ed inutile catastrofismo sta vedendo svanire i suoi sogni di gloria contro la dura realtà del fatto che la maggior parte dei succitati “Dear Leaders of the World” siano arrivati -come si suol dire- alla fiera senza denari.

Questa la novità del momento, ma sono convinto che pur nel poco tempo rimasto molte altre seguiranno. Le proposte (attenzione non gli accordi) avanzate sin qui da questa o quell’altra nazione, coalizione o gruppo di amici, non sono assolutamente sufficienti a rimanere entro il limite dei 2°C. Anzi, quanto sin qui prospettato va nella direzione di un riscaldamento di 3°C rispetto al periodo pre-industriale. Lo direbbe un documento marcato come “confidenziale” e “draft iniziale”, il solito pezzo di carta che non dovrebbe uscire e poi invece esce, facendo capire a tutti che è stato scritto solo perchè uscisse. Un copione che rifiuterebbero anche al Grande Fratello.

Mettendo a confronto questo documento e la bibbia del green business, il Rapporto Stern, si legge nell’articolo che campeggia sull’home page della conferenza che “decine o centinaia di milioni di persone saranno sommerse dall’innalzamento del livello del mare”, “ci saranno rischi seri e aumento della minaccia per le popolazioni costiere del Sud Est Asiatico, dei Caraibi, del Pacifico e delle città costiere come Londra, New York, Il Cairo e Tokyo” (manca Venezia, lo considero un affronto).

Greenpeace cala subito l’asso, e considera questo rapporto esplosivo. Il minimo che potrà accadere sarà il “disastro del clima” e “una situazione di straordinaria pericolosità per l’umanità”.

Ma la fine del pezzo non si batte. “Le Nazioni Unite ammettono privatamente (facendolo sapere solo a tutto il mondo) che quanto prospettato porterà ad un innalzamento di 3°C la temperatura. La scienza (sì avete letto bene) dimostra che questo potrebbe portare alla distruzione della Foresta Amazzonica, alla mancanza d’acqua per il Sud America e L’Australia ed lla quasi estinzione delle barriere coralline, ma questo sarebbe solo l’inizio.”

Manca poco, resistete, finirà, sono alla canna del gas (serra).

Fonte: http://www.climatemonitor.it/?p=6225

http://www.informarmy.com/2009/12/alla-canna-del-gas-serra.html

Altre uscitelle per la guerra afghana di La Russa & Soci

 

 

Altre uscitelle per la guerra afghana di La Russa & Soci

 

 

 

NEWS Rosa!

Link: http://byebyeunclesam.wordpress.com/

uavApriamo un nuovo capitolo sulle uscite, sempre faraoniche e ce ne sono decine, sopportate dal nostro Paese per alimentare la cosidetta “missione di pace“ in Afghanistan: l’acquisto, senza ritorni, di materiale bellico ad alta tecnologia da Stati Uniti ed “Israele“.
Prendiamo l’impegno di tirarle fuori un po’ alla volta.
Cominciamo dalle prime tre: UAV Reaper, missili Spike, blindati antimine e trasporto truppe MRPA.
Come si sa, il 18 Ottobre di quest’anno, dopo le esercitazioni Green e Red Flag, Ignazio La Russa ha concluso la sua ultima visita ufficiale di quattro giorni negli Stati Uniti.

Negli incontri con il Segretario alla Difesa Gates, il (nostro?) ministro ha voluto cementare con altri tondini di ferro i rapporti di amicizia e di collaborazione tra la Repubblica delle banane e il suo più che sessantennale alleato USA.
Il titolare di Palazzo Baracchini, dopo aver deposto una corona di alloro al cimitero di Arlington e reso omaggio ai militari americani caduti nella Seconda Guerra Mondiale contro il nazifascismo oltre che a quattro arruolati nella Brigata Ebraica, ha firmato a Washington l’acquisto di altri 4 UAV MQ-9 Reaper dopo i 6 MQ-1 Predator già utilizzati per la cosiddetta difesa sul terreno delle truppe tricolori, sia in Iraq che in Afghanistan.
Lo ha annunciato, tre giorni più tardi, l’Agenzia per la Cooperazione sulla Sicurezza che dipende dal Pentagono, precisando che anche la Germania si appresterebbe ad un analogo acquisto di altri 5 velivoli.
Secondo la stessa fonte, come riporta l’AFP, “questo programma permetterà ai due Paesi europei di migliorare la loro capacità di lavorare nel quadro delle azioni antiterrorismo della NATO e della Coalizione condotta dagli Stati Uniti“.
A questo punto, è almeno utile quantificare l’esborso a carico degli sfiatatissimi contribuenti di un Paese allo sfascio, prossimo alla bancarotta, com’è l’Italia, per entrare nel possesso d’uso degli ultimi “regalini” pronta cassa che ci ha fatto lo Zio Tom. Tanto da permetterci di combattere da pari a pari contro le bande degli straccioni pashtun del fantomatico mullah Omar e gli evanescenti terroristi di Al Qaeda armati di vecchi fucili d’assalto AK-47 e qualche datatissimo e abraso RPG (la vernice originaria verde-oliva salta via con tempo ed il trasporto a spalla durante le soste ed i trasferimenti).
Per i soli UAV Reaper, assistenza e manutenzione quinquennale rigorosamente yankee, il Belpaese spenderà negli Stati Uniti la sommetta niente male di 330 milioni di dollari, circa 211 milioni di euro di cui 42 per il “pacchetto“ MQ-9.
I 6 MQ-1 ordinati dall’Italia, a partire dal 2006, centrali di controllo e armi di lancio escluse, con lo stesso contratto di assistenza pluriennale, hanno prodotto oneri al bilancio della Difesa per complessivi 180 milioni di euro.
In tutto, di soli Predator e Reaper abbiamo speso e finiremo di spendere, se non ci saranno ulteriori commesse di acquisto, a vantaggio dell’industria militare USA qualcosina come 391 milioni di euro.
Il peggio è che gli italiani di questi affari non sanno assolutamente niente.
Insomma, sborsiamo cash la ricchezza prodotta dalla gente perbene per far lavorare l’apparato militare degli Stati Uniti e per contribuire alla vittoria sul campo, come in Iraq, del premio Nobel per la pace Barack Obama. Un presidente che in Afghanistan ed in Pakistan sta facendo ben di peggio del criminale di guerra che l’ha preceduto alla Casa Bianca, anche se ad Islamabad c’è un certo Kayani che ha deciso di non fargliela passare liscia…
In otto anni di guerra, il repubblicano Bush ha spedito in Afghanistan 69.000 rangers e marines, partendo da un corpo di spedizione di 2.500 uomini; il negretto della Casa Bianca ha firmato un ordine esecutivo aggiuntivo a novembre 2009 di 33.000 scarponi in una sola volata per Enduring Freedom, mentre i bombardamenti “chirurgici” sul territorio del Pakistan con gli UAV Predator e Reaper sono passati dai 60 del dicembre 2008 agli attuali 100 e passa al mese.
La nuova invasione USA della Terra delle Montagne sta avvenendo peraltro senza aver ritirato un solo plotone dall’Iraq, contrariamente agli impegni presi in campagna elettorale dall’attuale Presidente.
Per capire cosa sta succedendo davvero in quella parte dell’Asia, nell’Af-Pak, forse bisognerà scriverci qualcosa di nuovo, di non manipolato dalle menzogne.
I Reaper saranno equipaggiati con 4 missili Hellfire e 2 bombe Paveway a guida laser da 500 libbre (270 kg), con una capacità di fuoco a terra, di letalità, aumentata di 15-20 volte rispetto ai Predator.
Insomma, pashtun e mujaheddin non solo saranno mitragliati e bombardati dai 2 Tornado che fanno ancora base a Mazar e-Sharif (per 4 velivoli, il costo annuale di esercizio 2009 compresi personale di volo, manutenzione e sicurezza era stato previsto a 52 milioni di euro) e dai 4 AMX-Acol (qui i conti andranno fatti nel 2010) ma anche dagli UAV “tricolori“ acquisiti con la firma del “prestidigitatore“ La Russa dalla General Atomics Avenger, con la benedizione sia di Napolitano che di Berlusconi.
L’aeroporto di Herat allargherà il centro di controllo remoto e data-link per il pattugliamento aereo e l’individuazione dei “target“ con il personale dell’Aeronautica Militare.
Il fratello minore MQ-1 venne introdotto sul teatro afghano, al West Regional Command, nel 2006 dal governo Prodi insieme agli elicotteri d’attacco A-129 Mangusta.
I missili controcarro Spike, acquistati dalla “israeliana“ Rafael, saranno invece montati sui Dardo, un IFV cingolato del peso di 24 tonnellate prodotto dalla Oto Melara, armato di un cannone a tiro rapido Oerlikon da 25 mm, in sostituzione dei lanciatori Tow 2 e Milan.
Vediamo ora in dettaglio quanto ci costerà la continuazione della collaborazione militare con “Israele“ per lo Spike. L’esercito prevede l’acquisizione di 64 nuovi sistemi controcarro in versione terrestre; 20 sistemi controcarro in versione integrata veicolo corazzato Dardo, 26 sistemi addestramento ”indoor“, 37 “outdoor“; 870 missili “long range“.
Per quanto concerne la Marina Militare si prevede, invece, un’ulteriore acquisizione di 6 sistemi controcarro in versione terrestre (serviranno durante le operazioni fuori teatro od andranno a finire nelle mani degli incursori del Comsubin per aumentare il deterrente “antiterrorismo”?), 2 sistemi “indoor“, 2 “outdoor“; 120 missili “long range“ in quattro varianti (Spike SR-MRL-LR-ER).
Il programma avrà la durata di sei anni, avvio 2009, ed un costo stimato (!) di 121 milioni di euro. Altra robetta.
Relatore Salvatore Cicu, il sottosegretario alla Difesa Giuseppe Cossiga – figlio di Francesco, con le solite mani in pasta al Ministero della Difesa – ha reso noto che il missile Spike risulta già in dotazione alle Forze Armate con un contratto onorato di consegne e pagamenti avviato durante il governo Prodi per un importo non precisato. Si vergogna a farlo?
Macchè.
Se n’è dimenticato per non riconoscere alla concorrenza il merito della primogenitura nell’affare Italia-“Israele“. Cosa che conta, che porta punti. Per ora.
Se la Corea del Sud ha in programma di comprare gli MRAP, il Belpaese lo ha già fatto. Il Ministero della Difesa nel mese di settembre ha perfezionato l’acquisto di 6 Cougar e 4 Buffalo dalla statunitense Force Protection Inc.
Gli yankees se li sono portati dietro dall’Iraq a centinaia lasciando sul posto 140.000 militari ormai arroccati nelle basi alle periferie delle città.
Il contratto è stato di 8.3 milioni di euro per 10 veicoli pesanti 6×6 antimina, esclusi manutenzione, fornitura ricambi ed attrezzature speciali aggiuntive.
Il Cougar pesa in ordine di combattimento 20 tonnellate, il Buffalo 39 (!). Al West RC di Herat ci sono 3 Buffalo completi di braccio idraulico e benna rimuovi-mine, 1 è a Naqura, in Libano. Incerta la distribuzione tra i due “teatri“ dei Cougar.
Per ora rimangono a far ruggine all’aperto, sui piazzali. Ingombri, pesi e trazioni non sono compatibili né con le condizioni di una pessima viabilità di collina né, a maggior ragione, di quella di montagna. Quello che poteva andar bene sul piatto dell’Iraq trova ostacoli formidabili d’uso in Afghanistan. Per capire cosa bolle in pentola, basterebbe tra sei mesi dare una controllata al chilometraggio, ammesso che non ci si metta le mani.
Giancarlo Chetoni

http://www.stampalibera.com/?p=7762#more-7762

Alcuni filmati sugli UFO presi da telegiornali stranieri seri

Manca così poco ... vi prego sopportate ... Gesù disse tempo fa... e vi diranno ogni sorta di cattiveria... siamo folli per molti, siamo dei pazzi ... ma va bene... e tanto per dire... i veri nemici sono quelli della propria casa... sopportiamoli... loro non sono svegli... e sono parte di questo mondo senza fede... Dicono di amare Dio... e non credono che Dio essendo Creatore... non poteva fermarsi solo a Noi...Salmo 23 verso 1 : al Signore appartiene la Terre e tutte le sue cose... L'Universo e i Suoi Abitanti... In questo Tempo che ci separa dal giorno della Verità... miglioriamoci sempre più... così in quel giorno capiremo il perchè... uno sarà preso e l'altro sarà lasciato...

Sereno giorno... ricaricatevi... con affetto sincero Massimo... Dolbyjack

venerdì 25 dicembre 2009

: terremoti!!!

 

 

 

: terremoti

Terremoti: ancora scosse nella zona dell'Etna
Sabato Sera Online
Una scossa di terremoto si è percepita questa mattina sull'Etna. L'hanno rilevata gli strumenti del Ingv di Catania. La scossa è avvenuta alle 7.26 e ha ...
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Nebrodi e Dintorni (Blog)

TERREMOTI DI LIEVE ENTITÀ A FOSSA, L'AQUILA E FAGNANO
Nebrodi e Dintorni (Blog)
25/12/2009 - Ancora lievi scosse di terremoto senza conseguenza né allarmismi. La prima di magnitudo 2.6 è avvenuta alle ore 20:55 del 24 /Dic/2009 nel ...
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Newnotizie

Terremoti: leggera scossa ieri sera in provincia di Roma
Newnotizie
Una scossa di terremoto è stata avvertita intorno alle ore 23 di ieri dalla popolazione in alcuni comuni della provincia di Roma e in alcune aree della ...
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giovedì 24 dicembre 2009

Los discos Dropa 1/4

I misteriosi dischi di pietra dei Dropa

 
 
 
NEWS Rosa!
I misteriosi dischi di pietra dei Dropa

Misteriosi dischi dei Dropa

FONTE (originale): www.crystalinks.com
Traduzione a cura di Liutprand
Chi Pu Tei, professore di archeologia presso l'Università di Pechino, e i suoi studenti compirono una spedizione per esplorare una serie di grotte nelle montagne himalayane prive di sentieri del remoto Bayan-Kara-Ula nel Qinghai al confine con la Cina e il Tibet. Le grotte potevano essere state scolpite artificialmente per formare un sistema di tunnel sotterranei e magazzini. Le pareti sono state squadrate e vetrificate, come se fossero tagliati nella montagna con un gran calore.
Essi hanno scoperto molte file di tombe in cui erano sepolti piccoli scheletri alti circa 130 cm. Gli scheletri avevano teste anormalmente grandi, ma piccoli, sottili, fragili corpi. Un membro del gruppo suggerì che potessero essere i resti di una specie sconosciuta di gorilla di montagna. Si dice che il Professor Chi Pu Tei rispondesse: "Chi ha mai sentito parlare di scimmie che si seppelliscono l'una con l'altra?"

Misteriosi dischi dei Dropa

Non c’erano epitaffi presso le tombe, ma furono trovati centinaia di dischi di pietra ("Dropa Stones") larghi una trentina di cm, con buchi nei loro centri del diametro di circa 2 cm. Sulle pareti erano scolpite le immagini del sole che sorge, luna, stelle, la terra, le montagne, e linee punteggiate che collegavano la terra con il cielo. Insieme con i dischi, i disegni della grotta furono datati a circa 12.000 anni.

I dischi di Dropa

Misteriosi dischi dei Dropa

Si riferisce che ogni disco di pietra fosse inciso con due belle scanalature a spirale dal bordo del buco nel centro del disco, in modo forse simile al disco di Festo.
I dischi furono classificati insieme ad altri reperti di spedizione e conservati all’Università di Pechino per 20 anni, durante i quali i tentativi per decifrarli non hanno avuto successo. Quando i dischi furono attentamente esaminati dal Dottor Tsum Um Nui di Pechino verso il 1958, questi concluse che ogni scanalatura effettivamente consisteva di una serie di piccoli geroglifici, di modello e di origine sconosciuti. Le righe di geroglifici erano così piccole che una lente di ingrandimento fu necessaria per vederle chiaramente. Molti dei geroglifici erano stati portati via dall’erosione. Quando il Dr Tsum decifrò i simboli, essi raccontarono la storia della caduta a terra di un'astronave dei Dropa e l'uccisione della maggior parte dei sopravvissuti da parte di tribù locali.
Secondo Tsum Um Nui, una delle linee di geroglifici recita: "I Dropas sono venuti giù dalle nuvole nei loro aeromobili. I nostri uomini, donne e bambini si nascosero nelle grotte dieci volte prima del sorgere del sole. Quando finalmente capirono il linguaggio dei segni dei Dropas, capirono che i nuovi arrivati avevano intenzioni pacifiche.... " Un'altra sezione esprime il "rammarico" degli Ham per il fatto che l'imbarcazione degli alieni fosse precipitata in una remota e inaccessibile catena montuosa e che non vi fosse stato modo di costruirne una nuova, per consentire ai Dropas di tornare al loro pianeta.
La relazione del Dr Tsum è apparsa in una rivista scientifica nel 1962. Egli è stato successivamente messo in ridicolo, fino al punto di autoimporsi l’esilio in Giappone, dove morì. L'Accademia di Paleontologia di Pechino non ha mai permesso di pubblicare e non parla mai delle sue conclusioni.
"Tsum Um Nui" non è un vero e proprio nome cinese, e i critici suggeriscono che il Dottor Tsum può non essere effettivamente esistito. Tuttavia Tsum Um Nui è un nome giapponese adattato alle lingua cinese. Non vi è alcuna prova di lui al di là della storia dei Dropa.

Ulteriori ricerche

Nel 1965, il professor Chi Pu Tei e quattro dei suoi colleghi hanno finalmente avuto il permesso di rivelare la loro teoria e l’hanno pubblicata con il titolo "Le scritte a scanalature riguardanti le navi spaziali che, come registrato sui Dischi, sbarcarono sulla Terra 12.000 anni fa".
La documentazione di circa 716 dischi con scanalature, scoperti in seguito nelle stesse grotte, racconta una sorprendente storia di una sonda spaziale inviata dagli abitanti di un altro pianeta. Dopo l'atterraggio nella catena montuosa di Bayan-Kara-Ula (così narrerebbero quelle iscrizioni) le intenzioni pacifiche degli stranieri confusero i membri della tribù Ham, abitanti delle vicine grotte, che diedero la caccia agli extraterrestri e li uccisero.

Misteriosi dischi dei Dropa

Le foto che pretendono di mostrare i dischi Dropa sono in realtà dei dischi Bi, trovati a migliaia in tutta la Cina, soprattutto nelle Province del Sud. I dischi Bi hanno una gamma di dimensioni da pochi centimetri a diverse decine di centimetri (alcuni piedi), e sono il più delle volte fatti o di giada o nefrite, con un piccolo foro centrale rotondo o quadrato.
La maggior parte dei dischi Bi data al periodo Neolitico (circa 3000 a.C.), ma se ne trovano fino al periodo della dinastia Shang. I dischi Bi più recenti del periodo Shang sono di solito più riccamente scolpiti, con draghi, serpenti e, talvolta, pesci, e utilizzati in cerimonie rituali.
La maggior parte dei dischi Bi neolitici è stata trovata in siti tombali. Essi erano sepolti sotto la testa o i piedi del defunto. E' stato teorizzato che ciò fosse per assistere lo spirito del defunto. Nessun disco Bi è stato trovato contenente iscrizioni o scanalature a spirale, come narra la storia dei Dropa riferita da autori come Hartwig Hausdorf.

Misteriosi dischi dei Dropa

Si dice che i dischi Dropa siano di soli 12 pollici (30 cm) di diametro. Tuttavia, una foto in bianco e nero proposta da Hausdorf e altri per visualizzare un disco Dropa mostra chiaramente il disco appoggiato su un sedile, ed è chiaramente più largo in diametro (diversi piedi) e non presenta segni di sorta.

Le Ricerche degli scienziati Russi

Scienziati russi hanno chiesto di vedere i dischi e molti sono stati inviati a Mosca per l'esame. I dischi sono stati grattati per pulirli da particelle di roccia che si erano incrostate e poi sono stati sottoposti ad analisi chimica. Per la sorpresa degli scienziati, i dischi contenevano grandi quantità di cobalto e altre sostanze metalliche. Inoltre, se messi su un piatto speciale, secondo il Dr Vyatcheslav Saizev, che descrisse gli esperimenti nella rivista sovietica Sputnik, essi vibrano o "ronzano" in un insolito ritmo, come se una carica elettrica passasse attraverso di loro. O come ha suggerito uno scienziato "come se essi formassero una parte di un circuito elettrico". Ad un certo tempo, essi devono essere stati chiaramente esposti ad una tensione straordinariamente alta. "Essi sembrano come antichi dischi rigidi, e ruotano come i dischi rigidi che abbiamo oggi. Forse se riuscissimo a leggere questi antichi dischi rigidi, ci sarebbe possibile trovare risposte".

Le Foto di Wegerer

Nel 1974, Ernst Wegerer, un ingegnere austriaco, fotografò due dischi che corrispondevano alle descrizioni dei Dropa Stones. Egli partecipava ad una visita guidata del Museo Banpo a Xian, quando vide i dischi di pietra in mostra. Egli sostiene di aver visto un buco al centro d’ogni disco e geroglifici in parte incisi a spirale come scanalature.
Wegerer chiese ai manager di Museo Banpo maggiori informazioni sui pezzi in vetrina. La guida culturale non sapeva nulla della storia delle pietre, anche se era in grado di raccontare una storia completa su tutti gli altri artefatti di creta. Lei sapeva solo che i dischi di pietra erano "oggetti di culto" di poco conto.
A Wegerer fu consentito di prendere in mano uno dei dischi. Egli stimò il loro peso in 1 kg (2 libbre) e il diametro a 30 cm (un piede). I geroglifici non possono essere visti nella sua foto, perché si sono in parte sbriciolati, e il flash della fotocamera ha fatto sparire i dettagli fini, come le scanalature a spirale.
Pochi giorni dopo la sua visita, la direttrice è stata rimossa dal suo posto di lavoro senza rivelarne la ragione. Lei e i due dischi di pietra sono scomparsi, secondo il professor Wang Zhijun, il direttore del Museo Banpo, nel marzo del 1994.

Alcune conferme

Misteriosi dischi dei Dropa

Negli anni trascorsi dal momento della scoperta del primo disco, archeologi e antropologi hanno appreso di più sulla zona isolata di Bayan-Kara-Ula. La maggior parte delle informazioni è stata interpretata come sostegno alla storia registrata sui dischi.
Leggende presumibilmente ancora conservate nella zona parlano di piccoli, esili uomini dalla faccia gialla, "venuti dalle nuvole, molto, molto tempo fa". Quegli uomini avevano enormi teste sporgenti e corpi sottili ed erano così brutti e repellenti che erano evitati da tutti. "Uomini con i cavalli rapidi" diedero la caccia ai brutti nani. Stranamente, la descrizione degli "invasori" si dice corrispondente a quella degli scheletri originariamente scoperti nelle grotte dal professor Chi Pu Tei.

Alcune critiche

I critici hanno ampiamente respinto la pretese di cui sopra, sostenendo che sono una combinazione di truffa e leggenda urbana. Ad esempio, lo scrittore David Richie prende atto che i racconti sui Dropa abbiano incuriosito Gordon Chreighton, un Fellow della Royal Antropological Society e della Royal Geographical Society. Dopo le sue indagini, Chreighton giudicò le sensazionalistiche narrazioni relative ai Dropa-Extraterrestri come "prive di fondamento", e dettagliò le proprie conclusioni in un articolo per Flying Saucer Review (La Rivista del Disco Volante).
Non esistono prove rintracciabili o credibili per questa teoria, né si può dimostrare che ne siano esistite in passato. I fautori della storia delle Dropa-stones sostengono che ciò sia il risultato di perturbazioni sociali causate dalla Rivoluzione Culturale cinese e da una cospirazione di coverup da parte delle autorità cinesi. Tuttavia questa storia va ben oltre la Cina. Gli oppositori sostengono che è ampiamente dimostrato che si tratti di un falso imbastitoda Erich von Däniken.

Di seguito è riportato un dettagliato resoconto della maggior parte delle pretese sensazionalistiche sulla storia dei Dropa/ Extraterrestri:

1. La scoperta.
Non ci sono menzioni di 'Tsum Um Nui' in nessun luogo, poiché si suppone che egli sia fuggito dalla Cina e sia morto in Giappone negli anni 1960, ciò non può dipendere dalla teoria di una coverup comunista attuata dalla Rivoluzione Culturale. Inoltre, non vi è alcuna traccia del 1938 di una spedizione archeologica alla catena di Banyan Kara Ulla. Nessuna "Peking Academy of Pre-History" è mai esistita.
2. Prime Fonti.
La prima menzione della storia è nel libro pieno di frottole di Erich von Daniken del 1968, “Carri degli Dei”. Il libro è stato ampiamente criticato in quanto inaffidabile. Di fatto, la stragrande maggioranza dei nomi e delle fonti del libro non può essere confermata, e non si può dimostrare l’esistenza dei seguenti studiosi sovietici o cinesi, al di fuori di questa storia: Cho Pu Tei, Tsum Um Nui, Ernst Wagener, Vyatcheslav Saizev, e Sergei Lolladoff. Per dirne di più, Däniken dice che la sua principale fonte per la parte sovietica della storia fu lo scrittore di fantascienza Alexander Kazantsev; lo stesso Kazantsev tuttavia non è d'accordo col racconto di Däniken e dice che è stato Däniken a raccontare a lui la storia, non il contrario.
3. Fonti più tarde.
Il libro “Dei Solari in Esilio”, “edito” da David Agamon, apparve nel 1978 per dare sostegno alla storia dei Dropa, ma Agamon ammise nella rivista “Fortean Times” nel 1988 che il libro era una finzione e che il suo presunto autore, un ricercatore britannico chiamato dottor Karyl Robin-Evans, era immaginario. Alcuni siti web pretendono di mostrare una foto del dottor Robin-Evans con il Dalai Lama: un fragile vecchio, a fianco del Dalai Lama attuale. La fotografia è abbastanza recente e non può essere il dottor Robin-Evans, il quale sarebbe morto nel 1978, secondo Hartwig Hausdorf.
4. Traduzione.
Non vi è assolutamente alcun precedente di una lingua sconosciuta decifrata con successo. Tutte le lingue perdute dell’antichità sono state riscoperte solo perché erano sopravvissute in forme familiari per gli scienziati. Anche in tali casi, la decifrazione e la comprensione di queste antiche forme linguistiche e delle loro scritture di solito ha richiesto decenni a più squadre di linguisti altamente competenti, e le loro conclusioni sono costantemente oggetto di dibattito e di aggiornamento. Molti scritti antichi (in particolare il Lineare A dell'isola di Creta e il Rongorongo dell’Isola di Pasqua), hanno sfidato la decifrazione proprio perché non possono essere collegate a nessuna lingua conosciuta. Alla luce di questi fatti, ci sarebbe anche una maggiore difficoltà nel tradurre una vera e propria lingua extraterrestre. E' quindi altamente improbabile che un singolo studioso cinese privo di un’adeguata preparazione linguistica possa da solo decifrare una scrittura o lingua aliena nel suo tempo libero.
5. I Dischi.
Tutto ciò che esiste dei presunti dischi alieni sono diverse fotografie riprese col grandangolare. I dischi fotografati, in primo luogo, non corrispondono alla descrizione di "dischi da 12 pollici ": i dischi fotografati sono molto grandi. In secondo luogo, le foto non mostrano nessuno delle presunte profonde scanalature. Infine, assolutamente nessuna foto, descrizione, analisi o nessun’altra prova dell’effettiva “scrittura aliena” appare in nessun luogo.
6. Si è supposto che i dischi siano stati immagazzinati in diversi musei in Cina. Nessuno di questi musei possiede o ricorda alcuna traccia di questi dischi, né può esserne trovata alcuna di quelli apparentemente inviati in URSS per l'analisi.
7. La tribù Dropa.
Mentre si racconta che si tratti d’una tribù di deboli nani, in realtà i Dropas sono pastori nomadi che abitano la maggior parte dell’altopiano settentrionale tibetano. Anche gli Ham sono abitanti del Tibet, e tradizionalmente hanno fornito i guerrieri del Tibet: molte delle guardie del corpo del 13° Dalai Lama, durante la sua fuga dall’invasione cinese, erano Ham tibetani. La parola "Dropa", secondo Chrieghton, descrive i nomadi residenti sugli altipiani tibetani, e può essere approssimativamente tradotta come "solitudine" o "isolato". Inoltre, Chreighton non ha descritto i Dropa come somiglianti a "trogloditi", o come nani, ma al contrario essi tendono ad essere piuttosto grandi e robusti, il che corrisponde alla loro occupazione di pastori. (Richie, 95-96)

http://www.climatrix.org/2009/12/i-misteriosi-dischi-di-pietra-dei-dropa.html

UFO A SANTIAGO VOLO IN FORMAZIONE

Pensiero Sulla Realtà Del NWO - Mistery888

Geometria sacra e matematica avanzata e Rowland Anton Barkley parte 1 di 7

2012: Vendere l'Apocalisse

In Argentina strano avvistamento UFO sigariforme

 
 
In Argentina strano avvistamento UFO sigariforme

 

Il gruppo ufologico VISION OVNI ha rivelato qualche giorno fà che "La comunità di Joaquin V. Gonzalez, in provincia di Salta (Argentina) è stata scossa dalla presenza in pieno giorno di un oggetto sigariforme che ha attraversato i cieli della località.
In concomitanza dell'avvistamento si è verificata una misteriosa interruzione dei servizi telefonici. L'avvistamento è stato registrato Martedì 15 dicembre alle ore 17:00 ed è stato visto da buona parte della popolazione, che con meraviglia e stupore ha seguito le insolite manovre compiute dall'UFO, ha raccontato Silvia Pérez Simondini, direttore del gruppo VISION OVNI.
Ha anche sottolineato "I testimoni intervistati dal ricercatore Tony Galvagno hanno tutti affermato che quello che hanno visto è stato identico a quello che hanno osservato nei giorni precedenti, con la differenza che il velivolo avvistato era senza luci."
Inoltre il ricercatore della VISION OVNI che ha visto l'oggetto, l'ha descritto come apparentemente metallico, e che la città è rimasta senza servizi elettrici ancora una volta. Computer e telefoni cellulari non funzionavano. Per quanto riguarda questi ultimi, è stato contattato il personale della società di telefonia mobile. Ma nessuna spiegazione tecnica è stata data sul momentaneo blackout, aumentando in questo modo il mistero dello strano fenomeno."
fonte: www.inexplicata.blogspot.com

http://sottovoce360.blogspot.com/2009/12/in-argentina-strano-avvistamento-ufo.html

Filippine, Natale senza tregua: mille famiglie senza casa per incendio, 47 mila sfollati dal Mayon, terremoti

 

 

 

Filippine, Natale senza tregua: mille famiglie senza casa per incendio, 47 mila sfollati dal Mayon, terremoti

 

377310251_3548a6200d Nelle Filippine, 800 abitazioni – per lo più baracche di legno – sono andate a fuoco a causa di in un incendio che si è sviluppato ieri mattina nella zona più povera al confine tra le città di Pasay e Makati. Mille famiglie sono rimaste senza casa con la triste prospettiva di passare Natale per le strade dell’area metropolitana della capitale Manila.

Le forze di polizia intervenute hanno detto che l’incendio è divampato intorno alle 10 (ora locale) in una casa in Bonifacio Street a Barangay Bangkal, Makati City. Junito Maslang, capo dei vigili del fuoco, ha raccontato che un forte vento ha alimentato le fiamme propagate tra il legno delle costruzioni rendendo possibile il disastro nel giro di poche ore. Le strade strette hanno complicato le operazioni di spegnimento.

La stima approssimativa dei danni è compresa tra 75 mila e i 150 mila euro ovvero fino a 10 milioni di Peso filippino. Alcuni residenti hanno spiegato che questa è la terza volta che un incendio colpisce la zona nel corso degli ultimi 10 anni. Anche nel 2003, infatti, si era verficato un episodio analogo, ma come allora fortunatamente non si registrano morti o feriti gravi.

Il Metropolitan Manila Development Authority (MMDA) ha offerto ai residenti i servizi dei suoi falegnami, muratori, elettricisti e idraulici per aiutarli a ricostruire le loro case.

Terremoti di magnitudo 5.4 e 5.7 si sono verificati negli ultimi due giorni sia nella regione meridionale, sia i quella settentrionale del Paese. Non sono stati registrati danni.

Nel frattempo a qualche centinaio di chilometri, 47 mila sfollati trascorreranno il giorno di Natale in centri di evacuazione dopo che il vulcano Mayon, il più attivo nella nazione, ha iniziato ad eruttare lava e cenere. Esperti vulcanologi prevedono un’imminente massiccia eruzione. In tal caso, però, ha spiegato l’esperto vulcanologo Solidum, l’eruzione non dovrebbe essere catastrofica come quella del Pinatubo, nelle Filippine settentrionali, successa nel 1991 e considerata una delle maggiori del secolo scorso. In quell’occasione 800 persone rimasero uccise.

Il vulcano Mayon ha eruttato circa 40 volte negli ultimi 400 anni, costringendo le persone ad abbandonare le loro case per mesi. Mai però questa minaccia era stata così prossima al periodo Natalizio, considerato da filippini come uno degli eventi più importanti dell’anno. Per mantenere lo spirito di festa, gli agenti di polizia, impegnati nelle evacuazioni, hanno indossato cappelli e costumi da Babbo Natale. I soldati, invece, consegneranno giocattoli ai bambini.

http://periodicoitaliano.info/2009/12/24/filippine-natale-senza-tregua-mille-famiglie-senza-casa-per-incendio-47-mila-sfollati-del-mayon-terremoti/

UN NATALE DIVERSO

NEWS Rosa!

Nucleare: arriva una maxi stangata per gli italiani

 

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Nucleare: arriva una maxi stangata per gli italiani

Per gli italiani è in arrivo una grande stangata. Questo il commento di Legambiente al decreto legislativo sul nucleare che prevede decine di milioni di euro di rimborso per i territori che ospiteranno le centrali nucleari e sgravi fiscali per comuni, imprese e cittadini che vivono nei pressi degli impianti atomici.

 

centrale nucleare
Il decreto legislativo sul nucleare prevede decine di milioni di euro di rimborso per i territori che ospiteranno le centrali nucleari

“Ma da dove arriveranno queste montagne di soldi? Sarà una donazione di qualche nababbo o soldi di un benefattore? L'eredità di uno zio d'America o un regalo di Babbo Natale? Il governo finalmente scopre le carte e svela la maxi stangata causata dal ritorno dell'atomo in Italia: a pagare sarà come sempre Pantalone, con buona pace dell'alleggerimento delle bollette elettriche sbandierato nell'ultimo anno e mezzo dal Governo”.

E' questo il commento sarcastico di Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente al decreto legislativo sul nucleare previsto dalla Legge Sviluppo, approvato ieri in Consiglio dei ministri che prevede decine di milioni di euro di rimborso per i territori che ospiteranno le centrali nucleari e sgravi fiscali per comuni, imprese e cittadini che vivono nei pressi degli impianti atomici.

“Il governo deve smetterla con la propaganda sui benefici economici, ambientali ed energetici che garantirebbe il progetto di nuove centrali nucleari, dal quale la stessa cancelliera tedesca Angela Merkel si tiene ben lontana” - continua Ciafani -. “Spendendo non meno di 50 miliardi di euro per produrre il 25% dell'elettricità, distoglieremmo tutte le attenzioni e le risorse economiche che potrebbero essere investite subito nella green economy dell’efficienza energetica e delle rinnovabili. Sono queste le uniche soluzioni efficaci e già disponibili per rispettare la scadenza europea del 2020 prevista dal pacchetto energia e clima, ridurre davvero la bolletta e la dipendenza dall'estero e per diversificare le fonti energetiche”.

"Il governo fermi questo progetto, utile per pochi e inutile per la collettività” - conclude Ciafani – “che scatenerebbe inevitabili conflitti istituzionali e sociali già visti, non solo negli anni ‘70 e ‘80, ma anche poco tempo fa a Scansano Jonico per realizzare il deposito geologico dei rifiuti radioattivi, e che né i rimborsi milionari né l'uso dell’esercito eviterebbero”.

http://www.terranauta.it/a1685/legambiente/nucleare_arriva_una_maxi_stangata_per_gli_italiani.html

mercoledì 23 dicembre 2009

Contact: la liberazione dei testimoni più scomodi

 

Contact: la liberazione dei testimoni più scomodi

Il Giornale OnlineDi Maurizio Baiata
Con il termine anglosassone contactee, contattato, si definisce una persona che dichiara di essere stata protagonista di uno o più incontri con entità extraterrestri. Con il termine Contattismo, tale definizione si allarga al complesso di testimonianze, di rivelazioni e di comunicazioni che il contattato estrinseca nel tempo, in associazione al manifestarsi di creature extraterrestri che, appunto, sembrano disporre delle capacità e delle ragioni per entrare in contatto con gli esseri umani abitanti di questo pianeta. O, almeno, lo hanno fatto e lo fanno con singoli individui prescelti. E prelevati.
C’è chi sostiene che oggi la distanza che separa il mondo dei contattati e quello degli addotti (o rapiti) si sia molto assottigliata.
In diminuzione risultano le testimonianze – altrimenti abbondanti dagli anni Cinquanta sino a pochi anni fa – di quelle persone che asseriscono di aver incontrato esseri alieni o entità extraterrestri dalle quali poi avrebbero ricevuto messaggi tesi alla diffusione di principi relativi alla “fratellanza cosmica”, e alla presenza nell’ Universo di forme di vita altamente evolute il cui intento, alla base del contatto con gli umani, sia proprio quello della coesistenza pacifica e di interazione costruttiva con gli abitanti di altri mondi. Che ci sia bisogno di pace sulla Terra non c’è bisogno di sottolinearlo. Che sia possibile raggiungerla, davanti alla strage continua di innocenti vite umane mentre la strategia dello “stato di guerra perenne” sembra ormai inalienabile dalle piattaforme politiche di difesa delle nazioni considerate più progredite, purtroppo è solo una speranza.
La voce dei contattisti americani negli anni Cinquanta si levava dallo spettacoloso panorama del deserto californiano, dove si erge Giant Rock, e dove si respirava una sana aria di attesa per l’arrivo dei “Fratelli Cosmici” .
Erano gli anni in cui nessuno “scandalo nucleare” era ancora emerso dai laboratori di Los Alamos, o dalle stazioni sperimentali di Alamogordo, né strane storie di alieni dalle basi sotterranee nel deserto del Nevada, o dalla base aerea di Roswell.
Sui primi test atomici statunitensi, allora come adesso, poco è dato sapere.
Inseriti nel contesto del segretissimo Manhattan Project, i test fecero diverse vittime e negli anni lo scandalo sarebbe venuto a galla, con sfaccettature inquietanti, per quanto l’opinione pubblica americana e mondiale potevano realmente essere messe al corrente delle devastanti conseguenze di tali test, sui militari coinvolti. Agli spettacoli delle esplosioni nucleari nel Nevada venivano invitati osservatori internazionali, scienziati e rappresentanti della stampa... Nessuno allora comprese realmente gli effetti devastanti di quegli esperimenti. Nessuno, ma intanto i contattisti inneggiavano alla fratellanza universale, alla nascita di una nuova generazione interplanetaria, e per questo rimasero non ascoltati, dileggiati e ghettizzati. Si riunivano regolarmente a Giant Rock.
Non c’era nulla di particolarmente scientifico in quello che dicevano, ma dalla nascita del mito di George Adamski, altri avevano iniziato a riferire di esperienze analoghe ed il loro numero negli USA cresceva, la maggioranza a forte inclinazione mistica, ai percorsi spirituali ed interiori suffragati dalla “vicinanza” con gli extraterrestri, dei quali si impegnavano a divulgare i messaggi di saggezza. Che si trattasse di contatti veri o falsi, la filosofia di fondo era una sorta di salvezza proveniente dallo spazio. I fratelli cosmici erano simili a noi ed avrebbero aiutato l’umanità ad evitare l’autodistruzione causata dalle atomiche. Un messaggio pacifista che oggi, a distanza di oltre mezzo secolo, è ancora più attuale di allora.
Infine, c’erano quei contattisti che avevano realmente vissuto ciò di cui parlavano, come George Van Tassel, Daniel Fry e Howard Menger. Tre uomini molto interessanti, ma la vicenda di Menger spicca e ci interessa più da vicino. Fu tra i pochi a poter suffragare con prove fisiche le sue affermazioni e a poter contare su decine di testimoni, che confermarono la veridicità delle sue esperienze, fra i quali uno psichiatra, Berthold Schwartz, che non solo si convinse della sincerità di Menger, ma ne divenne amico e sostenitore.
Il governo americano seguiva con interesse le attività di ricerca nel campo dell’elettromagnetismo del contattista, giungendo a sostenerle, sembra, anche economicamente. Ma si trattò di un fuoco di paglia. Anzi, i contatti con i funzionari di Washington avrebbero richiesto il loro prezzo e Menger si trovò costretto ad abbandonare in toto il proprio impegno con il movimento di opinione contattista legato agli UFO. Perché, è bene ricordarlo, quasi invariabilmente, sotto tutte le latitudini, i protagonisti di queste vicende o sono parte di un processo di inquinamento e di disinformazione sulle prove, oppure vengono screditati, rovinati, bollati come persone “fuori di testa” nella migliore delle ipotesi.
Veniamo al problema degli addotti. Se ne occupano tre categorie di esperti: gli psichiatri, gli psicologi, gli ufologi. Gli appartenenti alle prime due categorie, di UFO sanno pressoché zero, a meno che non se ne siano interessati per ragioni personali, che esulano dal loro campo professionale. Eccezioni alla regola ci sono e non mancano anche in Italia. Gli appartenenti alla terza categoria sono invece considerati ricercatori dilettanti in un campo ove – secondo la scienza ufficiale e le istituzioni – ben poco c’è da apprendere, o da fare, in quanto né sul fenomeno UFO, né sulla questione contatti/rapimenti si ha la benché minima prova che esistano davvero.
A fronte di tale desolante scenario, va emergendo negli Stati Uniti una situazione che potrebbe presentare risvolti positivi. Vede l’impegno di molti ricercatori che, a prescindere dal proprio personale titolo accademico o professionale, hanno preso seriamente in considerazione la tematica, e si battono perché in merito cresca una coscienza collettiva. Ognuno di loro perora la causa degli addotti. Cerca cioè una soluzione al problema, lavorando con e sul soggetto ed impiegando le tecniche più disparate, essendo perfettamente consapevole di correre il rischio di venire attaccato e screditato.
Penso che in questi ricercatori il conflitto interiore sia notevole e sempre più bruciante. Nulla, però, a paragone di quanto accade agli addotti e ai contattati. Sono loro (ieri come oggi) i più autentici protagonisti di un fenomeno, quello del manifestarsi di entità aliene nella nostra sfera vitale, che è radicalmente mutato nel corso del tempo, evolvendosi da fortuita e rara espressione di pochi individui a una nuova dimensione culturale, data dalla costante presenza, nel tessuto connettivo della nostra società, di una matrice, di un DNA, che ci si ostina a considerare alieno, quando è invece terrestre. Perché è dentro di noi da sempre.
E allora, non c’era stata in Italia una trentina d’anni fa una legge Basaglia che sotto lo slogan “tutti matti da slegare” proclamò l’eguaglianza sociale (al di là della necessità di trattamenti più umani) anche per quegli individui considerati più nocivi perché pazzi? Siamo tutti addotti, siamo tutti contattati, siamo tutti matti da slegare?
Fonte:

da Richard

http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.5675.10

UFO OVNI en la ruta de un avion !IMPRESIONANTE¡ COMENTEN Y CALIFIQUEN

Video by Rosa!

ECOSIA: un “clic” che fa la differenza

 

 

 

 

 

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ECOSIA: un “clic” che fa la differenza

di Giulia Dal Tio

foresta amazzonica
L’Amazzonia, il più grande (nonché ultimo) polmone verde della terra, una superficie di oltre sei milioni di chilometri quadrati che comprende la Bolivia, l’Equador, la Colombia, il Venezuela, le Guyane e gran parte del Brasile, rischia di sparire

L’Amazzonia, il più grande (nonché ultimo) polmone verde della terra, una superficie di oltre sei milioni di chilometri quadrati che comprende la Bolivia, l’Equador, la Colombia, il Venezuela, le Guyane e gran parte del Brasile, rischia di sparire. Più di un quinto della foresta amazzonica è infatti già stato distrutto ad opera del governo di Brasilia (che sfrutta le risorse di questa terra ricchissima per pagare lo smisurato debito estero), dei latifondisti e delle multinazionali giapponesi ed europee. Questa criminale opera di distruzione, iniziata a partire dagli anni ‘40, è causata da fattori diversi: la creazione di immense autostrade, gli incendi dolosi dei fazendeiros, il traffico di legname pregiato, la costruzione di dighe (finalizzate alla produzione di energia idroelettrica) per le quali sono stati letteralmente innondati interi territori, la creazione di miniere per l’estrazione di ferro, uranio e altri minerali; non ultimo il progetto militare “Calhan Norte”, ideato dall’esercito brasiliano, che ha comportato l’edificazione di basi militari, strade e aeroporti lungo tutta la fascia Nord dell’Amazzonia. Perché la foresta non si limiti a essere la suggestiva immagine del dekstop dei nostri computer bisogna correre ai ripari. È quello che da sempre il wwf cerca di fare, mobilitando l’attenzione generale attraverso campagne, manifestazioni e iniziative importanti. Per aiutare il wwf è nato Ecosia, un motore di ricerca ecologico che ha come fine proprio la protezione di migliaia di ettari di foresta amazzonica.

Ecosia: un “principio” vecchio... Per un “fine” nuovo

Ecosia è un motore di ricerca “tutto naturale” in quanto utilizza server alimentati da energia verde che quindi non producono CO2. Madre del progetto è un’organizzazione indipendente e privata che mira a far concorrenza al cliccatissimo Google. Per ogni ricerca effettuata con Ecosia si potranno salvare circa due metri quadri di foresta pluviale (una scritta ci mostra in “tempo reale” la quantità di foresta “risparmiata”). Come è possibile? Ecosia si basa su di un principio economico semplice e ormai consolidato ma il fine che lo muove è del tutto nuovo. Come ogni motore di ricerca, anche Ecosia otterrà un contributo economico dagli sponsor ogni qual volta gli utenti cliccheranno sui link delle aziende pubblicizzate, con la differenza – sostanziale – che l’80% del ricavato non finirà nelle tasche di pochi «fortunati» ma verrà devoluto per salvare la foresta amazzonica.

Secondo Christian Kroll, uno dei fondatori del progetto, “se solo l’1% degli utenti di Internet usassero Ecosia, ogni anno si potrebbe salvare una foresta pluviale grande quanto la Svizzera”.

biodiversità coccodrillo foresta amazzonica
Ecosia è un motore di ricerca “tutto naturale” in quanto utilizza server alimentati da energia verde che quindi non producono CO2

Ci vengono in mente le parole di un altro signore: “Solo in Australia vengono effettuate al mese circa 800 milioni di ricerche su internet. Se riuscissimo a catturare anche solo l’1% del traffico, potremmo contribuire in modo significativo ad abbassare il pericoloso impatto di gas nocivi che vengono emessi ogni giorno. Il motore di ricerca è lo strumento più facile per fare in modo che tutti possano cambiare il proprio comportamento e avere un impatto positivo sull’ambiente”.

Il signore in questione era Tim Macdonald, fondatore di Ecocho, il primo motore di ricerca verde, il cui utilizzo compensava le emissioni di gas a effetto serra e permetteva di piantare due alberi ogni 1000 ricerche effettuate”. Con Ecosia si va ben oltre! Impostandolo come motore di ricerca si contribuisce realmente a modificare non solo le sorti dell’Amazzonia ma di tutto il pianeta. Non dimentichiamo che la deforestazione è una delle principali cause del riscaldamento climatico e dell’inquinamento atmosferico.

Questione di necessità

Il progetto Ecosia è partito a Berlino nei giorni in cui a Copenhagen iniziava il vertice delle Nazioni Unite sul clima. Sinceramente tutti noi ci auguriamo che il destino di questo motore ecologico sia più roseo del “non-risultato” che i grandi del mondo sono riusciti a ottenere.

Al momento, Ecosia si avvale purtroppo solo del supporto tecnologico di Bing e Yahoo e la qualità della ricerca non è ancora al livello del famosissimo Google. Se quest’ultimo partecipasse all’iniziativa allora le cose potrebbero davvero cambiare! Non è questione di aspettare ma di agire.

Perché l’imperatore dei motori di ricerca dovrebbe aprire occhi e orecchie per prestare attenzione?

alberi foresta pluviale amazzonica
Perché le due giovanissimi menti a capo di Google dovrebbero rinunciare a parte dei 14 miliardi di dollari annui, patrimonio inconcepibile che li pone in testa alla classifica americana degli uomini più ricchi?

Perché le due giovanissimi menti a capo di Google dovrebbero rinunciare a parte dei 14 miliardi di dollari annui, patrimonio inconcepibile che li pone in testa alla classifica americana degli uomini più ricchi? Potremmo essere fortunati, Larry Page e Sergey Brin potrebbero riconoscersi tanto sensibili da preoccuparsi delle sorti del pianeta o almeno sufficientemente egoisti da comprendere che queste sorti li riguardano in prima persona. Ma questo sta a loro.

Metterli nella condizione di farlo, scegliendo Ecosia come nostro motore di ricerca o almeno riducendo l’utilizzo di Google, sta a noi.

È in ogni caso una questione di necessità. Il tempo delle attese e dei compromessi “ambientali” volge al termine e forse è il caso di iniziare davvero a rendersene conto.

23 Dicembre 2009

http://www.terranauta.it/a1683/cambiamenti_climatici/ecosia_un_clic_che_fa_la_differenza.html

UFO nel Cilento: per la prima volta un avvistamento in pieno giorno

 

 

NEWS Rosa!

mercoledì 2 dicembre 2009

UFO nel Cilento: per la prima volta un avvistamento in pieno giorno

cliccare sull'immagine per ingrandirla

Non è una novità da queste parti avvistare luci nel cielo che non possono in alcun modo essere ricondotte, per la loro dinamica e sotto altri aspetti, a velivoli di tecnologia comune come aerei o elicotteri; questa volta invece - ed è la prima che io sappia - si è verificato un avvistamento diurno e documentato di un oggetto volante di origine sconosciuta.

I fatti:
G.P. era al cellulare quando dalla sua finestra ha visto questo strano velivolo volteggiare in alto ad una distanza e ad un'altezza non stimabili essendo sconosciute le dimensioni reali dell'oggetto ma comunque nell'ordine delle pochissime centinaia di metri, distinguendosi esso in maniera abbastanza nitida.
Il velivolo appariva circondato da un alone descritto dal testimone come "magnetico" o forse, secondo la descrizione, formato da aria surriscaldata.
Per fotografarlo, ha dovuto precipitarsi a prendere un altro cellulare munito di camera e alla fine ha avuto giusto il tempo di scattare la foto postata; dopo pochissimi istanti infatti l'oggetto - che già da fermo nella sua posizione era soggetto ad un continuo rollio - si è velocemente allontanato per fermarsi nuovamente in cielo prima di scomparire definitivamente allo sguardo. La zona dell'avvistamento è situata in una vallata circondata da colline alte poche centinaia di metri ma sufficienti a limitare di molto l'orizzonte.
I dati:
- L'avvistamento è avvenuto il 20 novembre scorso in tarda mattinata.
- Il cielo appariva opacizzato da velature che siamo abituati a vedere ormai troppo spesso...
- Nessun rumore eventualmente emesso dall'oggetto è risultato percepibile almeno dall'interno della vetrata.

- Il luogo da cui è stata scattata la foto si trova in una zona di campagna nel comune di Castellabate a meno di 10km in linea d'aria in direzione Ovest/Nord-Ovest dalla famigerata base del Monte Stella.

Magari non c'entra nulla con l'attività della base ma la cosa, per le stranezze che accadono attorno al sito, andava messa in evidenza.
Alcune testimonianze di avvistamenti notturni:
- sul Monte Stella
- su Palinuro (diversi casi) e su Agnone Cilento
- flottillas a San Mauro Cilento (pendici Monte Stella)
- da San Mauro Cilento verso il Monte Stella
- sopra Sassano (Vallo del Diano)

Pubblicato da paso alle 17:35

http://heymotard.blogspot.com/2009/12/ufo-nel-cilento-per-la-prima-volta-in.html

Sfere di luce a Capodanno. Un invito particolare!

NEWS Rosa!

Sfere di luce a Capodanno.

Un invito particolare!

Quest`anno assisteremo a un nuovo avvistamento delle misteriose sfere di luce! Come é successo per gli altri 2 Capodanni in tantissimi da tutto il mondo hanno potuto osservare proprio durante il festeggiamento della mezzanotte, oltre che ai fuochi d`artificio, delle stranissime sfere di luce color rosso, che hanno volato nel cielo, a bassa quota, senza fare alcun rumore, assolutamente nulla a che fare con le lanterne volanti, che queste come accese prendono il volo e in pochi minuti spariscono dalla vista salendo velocemente. Mentre le sfere avvistate anche da me hanno continuato a sorvolare la piazza colma di gente per alcune ore, alla stessa altitudine.

Il giorno successivo ci siamo ritrovati sul sito di Ivan Ceci a raccontare i nostri avvistamenti, mi sono stupito quando ho visto tantissima altra gente che aveva visto l`analoga cosa dalla propria cittá, dal proprio paese, insomma da tutto il mondo la gente aveva visto le stranissime sfere di luce color rosso.

Quindi quest`anno voglio lanciare insieme allo stesso Ivan Ceci l`invito a osservare meglio il cielo durante la mezzanotte di questo Capodanno, consiglio una videocamera e se possibile un cavalletto in modo da riprendere le sfere in modo perfetto. Le macchine fotografiche digitali vanno anche bene ma non dovete usare il flash, quindi per fare una foto senza flash dovete rimanere belli fermi, consiglio anche in questo caso un cavalletto, altrimenti dovete trovare un punto d`appoggio e scattare!

Sicuramente abche quest`anno si faranno rivedere, siamo in un momento particolare, dove una continua escaletion ci sta portando alla comprensione che non siamo soli nell`universo, gli stessi esseri con le loro astronavi, piccole e grandi stanno svolgendo questo compito, molto lentamente si fanno vedere senza cosí creare panico e allarmismo! Dobbiamo essere pronti all`ossevazione con tutti i mezzi possibili, telecamere, fotocamere cosí da raccogliere piú materiale possibile e poi anche quest`anno ci ritroveremo tutti sul sito di Ivan Ceci a raccontare i nostri avvistamenti.
Mi raccomando tenetevi pronti!

Ecco qui un video che ho girato io l`altranno dalla cittá di örebro in Svezia, se fate attenzione la "sfera di luce rosa" compare sopra il lampione di destra, una piccola luce rossa, purtroppo la piccola fotocamera ha reso molto poco di quello che in realtá si poteva vedere a occhio nudo.

http://fratellidiluce.it/sottopagine/Articoli%203/Notte%20di%20Capodanno.html?gt6=xc45&vtr=cw&vy65=by56b&vy56=yb65&g57=xce&vy65=by65&g5t967=vr67&grt67=v67&gt7=ce56&fvr67=cvr67&hu7=mi8u

Giordano Bruno

 
 
 
 
NEWS Frank
22-12-09
Giordano Bruno, finito sul rogo il 17 Febbraio 1600, oltre alla sua visione
filosofica del mondo, ci ha lasciato delle annotazioni che fanno riferimento
al futuro dell'umanità.

l'uomo viaggerà nel cosmo e dal cosmo
apprenderà il giorno della sua fine
[...] proprio quando l'uomo si crederà padrone
del cosmo molte ricche città faranno la fine
di Sodoma e Gomorra
[...] un sole nero inghiottirà nello spazio il sole, la luna, e tutti
pianeti che ruotano intorno al sole

( che volesse riferirsi agli esperimenti dello Cern in Svizzera? Frank

martedì 22 dicembre 2009

Capire il potere: chi controlla la nostra vita?

 
 
Capire il potere: chi controlla la nostra vita?

Una botta al sistema, una all'antisistema.
Mi fa piacere ricordare che, in uno dei miei film preferiti (The Matrix), il principale alleato dei ribelli, di coloro che lottano contro lo strapotere delle macchine allo scopo di riappropriarsi dell'egemonia sul pianeta, perduta a vantaggio della nuova "razza" dominante, altro non è che una parte del sistema stesso, creata a regola d'arte con lo scopo di incanalare quella piccola percentuale della popolazione che, in maniera sistemica, istintivamente si accorge che nel mondo, in tutto il mondo, c'è qualcosa che non quadra.
Una piccola percentuale di individui che con nessun'altro mezzo "democratico" si riuscirebbe a controllare, se non "convogliando" il dissenso che esprime in una direzione che alla fine porta di fatto al consolidamento anzichè al ridimensionamento del sistema stesso, tantomeno alla sua distruzione, come poi si scopre più nel dettaglio nel secondo capitolo della saga (Matrix Reloaded).
La ricarica del sistema appunto, diventa il prezzo da pagare (per le macchine) necessario affinchè il sistema stesso duri il più a lungo possibile, tenendo conto che non è possibile eliminare completamente la spinta alla ribellione, alla contestazione di quella piccola percentuale del genere umano...
Nella società contemporanea, caratterizzata dalla diffusione pressochè globale del modello di democrazia occidentale, perchè i regimi possano durare è necessario controllare il dissenso e questo è proprio quello che succede effettivamente nella nostra realtà quotidiana.
Si pensi ai risultati ottenuti dai vari partitini della sinistra italiana, che in 15 anni di contraddizioni sono riusciti ad ottenere la fine della rappresentanza parlamentare, punto di partenza per futuri mutamenti (si pensi solo allo scudo fiscale ed alla recente predazione dei TFR) che non promettono niente di buono a chi non è ancora riuscito a passare dall'altra parte della barricata diventando parlamentare, portaborse, velina, giornalista prezzolato, funzionario di partito, calciatore, etc etc...
La nuova frontiera dell'informazione "libera" (così come è definita dagli stessi guru del movimento), in realtà è soggetta alle pericolose logiche della cultura della visibilità messe in piedi dal sistema stesso negli ultimi 30-40 anni e convoglia il dissenso in una direzione che, così com'è, porta alla confusione tra la gente ed ad una ulteriore divisione della società civile, che invece oggi come oggi ha sempre più bisogno di essere unita e di organizzarsi per non soccombere alle nuove schiavitù che si profilano all'orizzonte (e che affiancano quelle già esistenti e condizionanti in maniera a mio avviso inaccettabile).
Ed infatti oggi ci ritroviamo, tra dissenzienti, tra oppositori del sistema, a dividerci (tanto per fare degli esempi concreti e riscontrabili facilmente utilizzando i motori di ricerca) tra chi nega il problema del reddito da signoraggio definendolo una "bufala" e chi invece sostiene che sia la battaglia più importante da combattere (perchè di fatto il sistema di creazione del denaro così com'è espropria ed indebita la collettività, come ha dimostrato il professor Giacinto Auriti nella sua lotta contro i banchieri centrali).
Oppure ci si divide tra chi sostiene che la geo-ingegneria non esiste o non rappresenta un problema, che sono tutte esagerazioni di pazzi visionari, mentre altri sostengono (a ragione) il contrario, con tanto di osservazioni, documentazione di analisi chimiche di pioggie di ricaduta, analisi delle colture, etc etc...!!!
(Questa è la doppia schiavitù del denaro, che non solo è nostro ma ce lo prestano, ma che ci rende tutti inclini al materialismo dato che senza denaro nella società contemporanea non si sopravvive e non ci permette di capire quali sono le cose veramente importanti per ognuno di noi).
Dunque tutte queste persone, delle quali la maggior parte è sicuramente in buona fede, durante la loro crescita come individualità, nel loro percorso di comprensione del sistema in cui viviamo, hanno in comune lo spirito critico, la capacità di porsi delle domande e di guardare al di là delle apparenze, cercando fonti informative alternative a quelle definite dal sistema come "attendibili", con lo scopo di giugere alla verità.
Il processo prevede una crescente diffidenza verso i media tradizionali (giornali e televisioni e relativi portali web), con la conseguente necessità di trovare una fonte alternativa di informazioni a cui dare un significativo valore di verità.
In questo processo ci si può fermare davanti al primo specchietto per le allodole, unendosi alla massa dei dissenzienti che credono di essersi liberati da una schiavitù mediatica (e invece hanno solamente cambiato padrone), oppure continuare ad indagare, a verificare, a porsi delle domande, a chiedersi il perchè di tutto quanto ci succede intorno...perchè quel comico mi cita alcuni determinati fatti? Perchè tace su altri...?
La funzione dell'antisistema è, appunto, informare la popolazione si, ma fino ad un certo punto, con lo scopo di assecondare i mutamenti restrittivi che il sistema stesso sta pianificando da decenni.
Esattamente come la funzione dell'oracolo è sì aiutare i ribelli a combattere contro le macchine, ma con lo scopo di mantenere in piedi il sistema che li tiene schiavi.
Ecco perchè Grillo parla della Loggia P2 (allo scopo di attaccare Silvio Berlusconi) ma non parla, come quasi tutti gli altri media appartenenti al sistema, del Gruppo Bilderberg , le cui riunioni annuali determinano da oltre 50 anni le scelte dei governanti e delle classi dirigenti di gran parte dei paesi occidentali...
Fatto sta che la proprietà della moneta è l'oggetto di una contesa millenaria, che nel mondo contemporaneo è stata tenuta viva dalle denunce e dagli enormi sforzi del professor Giacinto Auriti, e da pochi altri (L'ex questore di Genova Arrigo Molinari), con conseguenze spesso tragiche.
Ecco perchè il giornalista Marco Travaglio parla di corruzione, di scandalo Enron senza parlare del problema della creazione del denaro e dei fondi neri che ne derivano e soprattutto senza porsi il problema della liberalizzazione selvaggia dei mercati mondiali. (A proposito, Grillo parlò del signoraggio nel '98, come mai ha smesso? Forse non siamo ancora pronti? E quando mai lo saremo?)
Comunque, tanto per fare un po' di sana autocritica, anche io ho un paio di autografi di Travaglio, che ai tempi in cui mi firmò il primo, mi disse: "Siete voi che dovete firmare un autografo a me". Evidentemente per lui da allora sono cambiate alcune cose.
Anche per me, soprattutto da quando sono venuto a conoscenza della vicenda del giornalista Paolo Barnard, del quale ho avuto modo di apprezzare il lavoro in diversi servizi della trasmissione Report, che egli stesso ha fondato insieme a Milena Gabanelli.
Qual è la differenza tra giornalisti come Marco Travaglio e Paolo Barnard?
Non saprei, so soltanto che Marco Travaglio non parla di signoraggio, nega le scie chimiche definendo chi ne parla un pazzo paranoico e mentre succede tutto questo firma autografi, scrive libri. E nel 2005 ha dichiarato al fisco più di 2 MILIONI DI EURO.
Paolo Barnard, invece, parla di Bilderberg Group, di commissione trilaterale, e dopo aver fondato Report insieme alla Gabanelli ne è stato buttato fuori.
E, per il momento, non firma autografi.
Le conclusioni, tiratele voi.
C'è poco altro da aggiungere, infine, alle preziosissime informazioni che il giornalista Paolo Barnard, protagonista insieme a Giuseppe Altieri di questa conferenza tenutasi a Fano a cura dell'associazione Respublica Fano, ci fornisce.
Data l'importanza del contenuto di questa conferenza, vi invito a visionare integralmente il video-documento.
Una botta al sistema, una all'antisistema.
Avanti così.
VIDEO:
http://vimeo.com/8214599
http://cospirazionista.blogspot.com/2009/12/capire-il-potere-chi-controlla-la.html

Esistono gli extraterrestri? Con Starchild l'interrogativo resta aperto

 

 

Questo non vale per noi…sappiamo che non siamo soli… ma un po di cultura terrestre …ci fa comprendere meglio gli Umani… che sono sempre ristretti nel pensare allargato… Con il tempo capiranno… Dolbyjack!

 

Scienza

Esistono gli extraterrestri? Con Starchild l'interrogativo resta aperto

L’Universo è popolato esclusivamente dagli esseri umani oppure in un qualche lontano pianeta, collocato in una remota galassia distante magari centinaia o migliaia di anni luce da noi, si trovano altre specie intelligenti che, come la nostra, pensano di essere le sole che hanno ricevuto il dono della vita? Una domanda questa che da sempre affascina gli astronomi che, agevolati da strumentazioni sempre più sofisticate, sono quotidianamente impegnati nello scrutare lo spazio più profondo alla ricerca di “un segno”.

Eppure di segni la nostra specie ne ha trovati tantissimi, ma lo scetticismo imperante riesce sempre e comunque a rendere quelle che per alcuni possono esser delle prove, sfuggite magari al controllo dei servizi segreti dei vari Paesi, dei clamorosi falsi montati ad arte da fantomatici personaggi che vogliono ottenere soltanto fama e gloria.

La nostra specie, insomma, sembra essersi auto condannata a non credere più a nulla. L’unico modo per credere agli alieni sarebbe quella di incontrarli di persona, ma a quel punto dovremo convincere tutti gli altri di aver detto la verità, di non esser dei folli o dei truffatori in cerca di visibilità. Ed è per questo che i tantissimi video messi in circolazione sul Web, quelli che mostrano dei fantomatici dischi volanti ad esempio, vengono istantaneamente classificati come clamorosi falsi.

Qualcosa che lascia perplesse le due fazioni, quella delle persone che sostengono siamo noi i soli esseri che popolano il cosmo e le altre che hanno una veduta ben più aperta, esiste e si chiama “Starchild” (in italiano bambino venuto dalle stelle). Nello specifico si tratta di un misterioso teschio, appartenuto a un bambino di circa 5 anni e rinvenuto nel 1930 a 100 miglia a sud-ovest da Chihuahua, in prossimità di un galleria mineraria.

Attorno all’insolito cranio si sono consumati diversi dibattiti, anche molto accesi, sulla sua origine. Consegnato nelle mani degli scienziati soltanto alla fine degli anni ’90. I test effettuati attribuiscono il teschio ad un bambino vissuto circa 900 anni fa. Il piccolo, figlio di una madre umana il cui scheletro è stato rinvenuto al suo fianco, presenta delle anomalie che hanno fatto sì che venisse classificato come appartenente ad una specie sconosciuta. Il famoso ricercatore e scrittore Lloyd Pye ritiene che questo cranio appartenga ad un essere da lui definito “ibrido”. Il test del Dna, infatti, non è riuscito a dimostrare che entrambi i genitori del bambino fossero umani: vi è la certezza soltanto sulla madre.

Insolite anche le caratteristiche estetiche del teschio. In base a quanto rilevato dagli scienziati l'area parietale sporge da entrambi i lati delle orbite senza alcuna traccia di tempie normali, le cavità oculari sono poco profonde rispetto alla norma mentre le orbite sono ovali e completamente cave. Anche i canali del nervo ottico presentano delle insolite anomalie: sono deviate rendendo inverosimile la mobilità del bulbo oculare. Per concludere parrebbero apparentemente inspiegabili il volume cerebrale, che ammonta a 1600 cm³ (200 cm³ in più rispetto alla media di un cervello umano adulto e 400 in più di un adulto), l’attaccatura del collo (in posizione assolutamente anomale) e l’assenza dei seni paranasali frontali. Infine nel teschio sarebbero state rilevate delle fibre e dei residui ignoti.

Il teschio risulta pertanto avvolto dal mistero più assoluto e la tesi dell’essere “ibrido” appare, almeno per il momento, quella che più di tutte convince gli scienziati. Gli stessi possessori del teschio, che nel 1999 fondarono un'associazione non a scopo di lucro chiamata The Starchild Project, ritengono plausibile questa teoria. Il piccolo era il frutto dell’incrocio in laboratorio tra un individuo alieno di sesso maschile e un essere terrestre di sesso femminile: e questo spiegherebbe il fallimento nello stabilire l'origine del genitore maschile da parte del test del Dna.

La leggenda - In merito a questa supposizione è interessante osservare che proprio nell’area del rinvenimento del teschio, tra il Messico e il Texas, si tramanda ormai da secoli la leggenda degli "Starchildren": molto tempo addietro degli "esseri stellari" scesero dal cielo e fecondarono alcune donne terrestri. Nacquero così i "bambini stellari". Alle loro madri fu permesso di partorirli ed allevarli per i primi anni di vita. Poi, tra lo strazio delle giovani madri, gli esseri stellari tornarono a riprendersi la loro progenie e scomparvero per sempre.

Ma potrebbe essere il teschio di un bimbo umano malato - Per dovere di cronaca è giusto comunque dire che non mancano gli scienziati disposti ad accreditare altre strade interpretative sulle origini del teschio, dalla sindrome di Crouzon alla sindrome di Apert - che rappresentano i due terzi dei casi di craniosinostosi sindromiche - fino a una rara forma di idrocefalia. Nel caso specifico si potrebbe trattare di una combinazione di due diverse malattie, non ancora codificata dalle ricerche mediche.

17 dicembre 2009
VIDEO:
http://www.youtube.com/watch?v=IefpiGCS1rU&feature=player_embedded

TERRA NAUTA

 

NEWS Rosa!

http://www.terranauta.it/video/80/breathe_il_respiro_della_terra.html

L'autoipnosi regressiva...

Salve carissimi l'ipnosi regressiva, mi ha sempre stimolato...
L'altro ieri ci ho provato, ho trovato una traccia audio per l'autoipnosi regressiva e ho provato...
Alla fine di questo racconto troverete a traccia...
Ora provo a raccontarvi cosa mi è capitato..
Tardo pomeriggio, saranno state le 17.30, aspettavo che la casa dove abito si svuotasse per iniziare  e intanto raccontavo a Massimo (Dolby) e a Rosa ciò che mi stavo preparando a fare...
Circa 5-10 minuti più tardi parto, socchiudo le porte per avere una minor luce, levo tutti i bracciali, le collane e l'orecchino, mi siedo sul letto e mi levo le scarpe e infine mi stendo...
Fatto qualche esercizio di rilassamento e con le cuffie già messe faccio partire la traccia ad occhi chiusi...
All'inizio, ero pienamente cosciente di come e dove ero, nel mio corpo, disteso sul mio letto...
Dopo un pò, mi sento perso nello spazio e nel tempo, non sapevo più in che posizione ero, sembrava esser seduto, nonostente sapevo di stare steso, il tempo invece in quell'istante non esisteva, non avevo preoccupazioni su quello che dovevo fare poi dopo...
Ad un tratto,sento qualcuno a me vicino come per dire: Se vuoi, vai, ma fai attenzione.
All'inizio infatti ero un pò  teso, non sapevo se era il caso di andare avanti....
Mi faccio forza e vado nella traccia, la voce guida dice di guardare uno specchio dove al suo interno ci sono riflessi altri specchi, di sceglierne uno e attraversarlo....
Vado e vedo tutto, mi trovo in un campo di battaglia, io ero a capo di un qualcosa, come delle truppe, ero a cavallo, indosso un'armatura e brandisco un arma...
Sull'elme della mia armatura, c'è una cresta, era Rossa...
Nella visione, ho ucciso molte persone, la mia proiezione i quel lì aveva timore di starci, ma la curiosità batteva la paura...
Al mio risveglio, ero nella stessa posizione di quanto avevo iniziato, non mi ero mosso di un millimetro, era solo più buio fuori.
Ricordando quanto visto, mi dico: Cavolo (non ho detto proprio cavolo :P), ho fatto proprio tanto male in passato...
Ma poi subito un pensiero non mio mi ricorda: Se non lo farevo in quel tempo, lo staresti facendo ora, è il percorso di crescita... E subito quella affermazione precedente non cerca più cavilli...
E nella mente ricorre subito un numero,  759... non sapevo a che attribuirlo, forse l'epoca in cui mi trovavo boh...
Parlando in chat con Rosa proprio poco fa, le stavo parlando del "mio Viaggio", cerco su google:
759 d.C. periodo storico battaglia.
Questo, è il primo risultato: http://eurosiberiacristiana.splinder.com/post/17589514


La battaglia di Poitiers: la realtà meglio del mito
 di Alberto Leoni

Nonostante il parere contrario di alcuni storici, fu importante per garantire la libertà e lo sviluppo del mondo occidentale. La cronaca e i protagonisti dello scontro militare tra franchi e arabi musulmani avvenuto nel cuore della Francia attuale, nei pressi di Tours.


Ora, non so se quel numero ha un altro significato, o se gli storici hanno sbagliato, fatto sta, che questa che vedete sopra, è quasi la foto ricordo del mio viaggio...  

Ora, sappiamo che questa, non è la prima vita, ce ne sono state altre di cui non ne abbiamo memoria per non vivere turbati dai nostri ricordi passati (come mi son sentito appena alzato)
Quindi, se vogliamo intraprendere un viaggio nelle nostre vite passate, mi sento di dare un consiglio, magari già lo sapete, ma ricordiamoci sempre che ciò che abbiamo fatto serviva per arrivare a quello che siamo oggi...

Aperto ai vostri commenti Dino.
Namastè



Immensa città sommersa scoperta nel Mar dei Caraibi!


Davvero se la notizia sarà confermata, si tratta di una delle più grandi scoperte archeologiche dell'ultimo secolo. Vi riporto e vi invito a leggere per intero l'articolo che Alessandra Farkas ha scritto per il Corriere della Sera On line e che riprende la clamorosa notizia lanciata dal quotidiano (non autorevole, in realtà) Herald de Paris. Buona lettura !

Un gruppo di archeologi ha scoperto le rovine di una grande città antica sui fondali del Mar dei Caraibi la cui ubicazione rimane ancora segreta ma che secondo alcune indiscrezioni sarebbe antecedente alle piramidi di Giza, in Egitto. E potrebbe addirittura essere Atlantide...

Leggi l'articolo completo su: Mysterium

Fregato dal Blog di StepbyStep :P
Grazie!!
Sei in gamba Step, vai alla grande :)