Questo non vale per noi…sappiamo che non siamo soli… ma un po di cultura terrestre …ci fa comprendere meglio gli Umani… che sono sempre ristretti nel pensare allargato… Con il tempo capiranno… Dolbyjack!
Scienza
Esistono gli extraterrestri? Con Starchild l'interrogativo resta aperto
L’Universo è popolato esclusivamente dagli esseri umani oppure in un qualche lontano pianeta, collocato in una remota galassia distante magari centinaia o migliaia di anni luce da noi, si trovano altre specie intelligenti che, come la nostra, pensano di essere le sole che hanno ricevuto il dono della vita? Una domanda questa che da sempre affascina gli astronomi che, agevolati da strumentazioni sempre più sofisticate, sono quotidianamente impegnati nello scrutare lo spazio più profondo alla ricerca di “un segno”.
Eppure di segni la nostra specie ne ha trovati tantissimi, ma lo scetticismo imperante riesce sempre e comunque a rendere quelle che per alcuni possono esser delle prove, sfuggite magari al controllo dei servizi segreti dei vari Paesi, dei clamorosi falsi montati ad arte da fantomatici personaggi che vogliono ottenere soltanto fama e gloria.
La nostra specie, insomma, sembra essersi auto condannata a non credere più a nulla. L’unico modo per credere agli alieni sarebbe quella di incontrarli di persona, ma a quel punto dovremo convincere tutti gli altri di aver detto la verità, di non esser dei folli o dei truffatori in cerca di visibilità. Ed è per questo che i tantissimi video messi in circolazione sul Web, quelli che mostrano dei fantomatici dischi volanti ad esempio, vengono istantaneamente classificati come clamorosi falsi.
Qualcosa che lascia perplesse le due fazioni, quella delle persone che sostengono siamo noi i soli esseri che popolano il cosmo e le altre che hanno una veduta ben più aperta, esiste e si chiama “Starchild” (in italiano bambino venuto dalle stelle). Nello specifico si tratta di un misterioso teschio, appartenuto a un bambino di circa 5 anni e rinvenuto nel 1930 a 100 miglia a sud-ovest da Chihuahua, in prossimità di un galleria mineraria.
Attorno all’insolito cranio si sono consumati diversi dibattiti, anche molto accesi, sulla sua origine. Consegnato nelle mani degli scienziati soltanto alla fine degli anni ’90. I test effettuati attribuiscono il teschio ad un bambino vissuto circa 900 anni fa. Il piccolo, figlio di una madre umana il cui scheletro è stato rinvenuto al suo fianco, presenta delle anomalie che hanno fatto sì che venisse classificato come appartenente ad una specie sconosciuta. Il famoso ricercatore e scrittore Lloyd Pye ritiene che questo cranio appartenga ad un essere da lui definito “ibrido”. Il test del Dna, infatti, non è riuscito a dimostrare che entrambi i genitori del bambino fossero umani: vi è la certezza soltanto sulla madre.
Insolite anche le caratteristiche estetiche del teschio. In base a quanto rilevato dagli scienziati l'area parietale sporge da entrambi i lati delle orbite senza alcuna traccia di tempie normali, le cavità oculari sono poco profonde rispetto alla norma mentre le orbite sono ovali e completamente cave. Anche i canali del nervo ottico presentano delle insolite anomalie: sono deviate rendendo inverosimile la mobilità del bulbo oculare. Per concludere parrebbero apparentemente inspiegabili il volume cerebrale, che ammonta a 1600 cm³ (200 cm³ in più rispetto alla media di un cervello umano adulto e 400 in più di un adulto), l’attaccatura del collo (in posizione assolutamente anomale) e l’assenza dei seni paranasali frontali. Infine nel teschio sarebbero state rilevate delle fibre e dei residui ignoti.
Il teschio risulta pertanto avvolto dal mistero più assoluto e la tesi dell’essere “ibrido” appare, almeno per il momento, quella che più di tutte convince gli scienziati. Gli stessi possessori del teschio, che nel 1999 fondarono un'associazione non a scopo di lucro chiamata The Starchild Project, ritengono plausibile questa teoria. Il piccolo era il frutto dell’incrocio in laboratorio tra un individuo alieno di sesso maschile e un essere terrestre di sesso femminile: e questo spiegherebbe il fallimento nello stabilire l'origine del genitore maschile da parte del test del Dna.
La leggenda - In merito a questa supposizione è interessante osservare che proprio nell’area del rinvenimento del teschio, tra il Messico e il Texas, si tramanda ormai da secoli la leggenda degli "Starchildren": molto tempo addietro degli "esseri stellari" scesero dal cielo e fecondarono alcune donne terrestri. Nacquero così i "bambini stellari". Alle loro madri fu permesso di partorirli ed allevarli per i primi anni di vita. Poi, tra lo strazio delle giovani madri, gli esseri stellari tornarono a riprendersi la loro progenie e scomparvero per sempre.
Ma potrebbe essere il teschio di un bimbo umano malato - Per dovere di cronaca è giusto comunque dire che non mancano gli scienziati disposti ad accreditare altre strade interpretative sulle origini del teschio, dalla sindrome di Crouzon alla sindrome di Apert - che rappresentano i due terzi dei casi di craniosinostosi sindromiche - fino a una rara forma di idrocefalia. Nel caso specifico si potrebbe trattare di una combinazione di due diverse malattie, non ancora codificata dalle ricerche mediche.
17 dicembre 2009
VIDEO:
http://www.youtube.com/watch?v=IefpiGCS1rU&feature=player_embedded
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