Alert - Nibiru is coming
Il Pensiero di Angeli in Astronave
Angeli in Astronave è distaccato da tutti coloro che professano amore…e in realtà guadagnano con la sapienza che non gli appartiene… ribadisco …nomi altisonanti … artefatti di strani effetti speciali …visivi o non… strumentalizzare… gruppi di appartenenza…donazioni … plagio… bugie da effetto… mancanza di umiltà… falsi nel pubblico…violenti nelle mura domestiche… guru e maestri …diffidate da ogni cosa artefatta… l’Amore unisce in semplicità…non ha bisogno di una carta scritta…la Verità non si vende ne si compra…fatene tesoro… Dolbyjack!
"Con riferimento al Decreto legislativo 9 aprile 2003, n.70 che si occupa di Attuazione della direttiva 2000/31/CE. Facendo anche riferimento al libro verde sulla tutela dei minori e della dignità umana nei servizi audiovisivi e di informazione COM (96) 483, il presente sito web: (Angeli in Astronave) è fruibile a soli Maggiorenni e pertanto proibito a tutti coloro che siano sofferenti psichici o vulnerabili ad informazioni di questo tipo e quindi influenzabili dal punto di vista psicologico.”
Buona Navigazione Cari Angeli, Namasté..
Video Discosure-Nibiru e Mauro Biglino
Riflessioni
Disclose.tv - ANONYMOUS MESSAGE TO NASA ABOUT ETS
http://www.disclose.tv/action/viewvideo/104638/ANONYMOUS_MESSAGE_TO_NASA_ABOUT_ETS/ Agenzia spaziale più importante del mondo, ti abbiamo osservato e ascoltato per molto tempo, siamo contrariati dalle tue costanti smentite e insabbiamenti, sappiamo tutti i tuoi piccoli e sporchi segreti e i trucchetti che usi. Sappiamo come hai falsato tutte le immagini della superfce dei pianeti e dei satelliti che li circondano, sappiamo come hai falsato e nascosto la verità al mondo. Ora abbiamo abbastanza filmati immagini e informazioni che tu non hai. Saremo capaci di mostrare la verità e lo faremo presto, pensi che stiamo bleffando? allora ascolta, la complessità della loro abilità è incomprensibile[...]l'ormeggio dei loro veicoli sembra molto NASA(non diciamo di più) è per i tuoi trucchi?Sappiamo anche come hai rilasciato strani fotogrammi che mostrano dischi che visitano e poi lasciano la terra e hai consigliato agli astronauti di menzionare volta per volta gli ufo, questo è per far credere che sai molto poco di quello che stà accadendo (mentre altri pensano di aver trovato la verità) ma in realtà la verità è così incomprensibilmente vasta e così semplice che sfugge anche ai migliori dispositivi e menti. Ora, sai che facciamo sul serio. Ora ci rivolgiamo a tutti i cittadini del mondo, le entità extradimensionali non sono malvagie come vogliono farvi credere, al contrario, hanno creato il nostro universo quindi sono presenti da prima di noi, non c'è nienti di cui temere, questo è l'inizio della rivoluzione spirituale ed evoluzione della specie umana Traduzione per Angeli in Astronave Raffaele V.
Articoli Importanti
sabato 14 luglio 2012
Near Real Time Search Results
Oppure essendo corta la chioma...potrebbe essere un oggetto con una certa velocità di certo non è un
pianeta ....!!!!
FONTE:Near Real Time Search Results
Perché Sortino de "Le iene" non parla di signoraggio?
Max risponde: "Io parlo per me: io ne parlo. Tu ne parlerai?" e lui: "Io faccio il cronista" e ride.
Caro Max, gli dovevi chiedere ancora: "Ma che cacchio ridi?"
http://lalternativaitalia.blogspot.it/2012/05/perche-sortino-de-le-iene-non-parla-di.html
venerdì 13 luglio 2012
Star wars: Muos, l’olocausto globale scatenato dalla Sicilia
Da approfondire … Leggilo…
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eliotropo
Star wars: Muos, l’olocausto globale scatenato dalla Sicilia
tratto da: LIBRE
Missili all’uranio impoverito, aerei senza pilota, bombe atomiche teleguidate. Per scatenare il conflitto globale del Terzo Millennio – guerra convenzionale oppure chimica, batteriologica, nucleare e forse anche climatica – basteranno poche, gigantesche antenne paraboliche. Sono quelle del Muos, il nuovo sistema di telecomunicazioni satellitari che gli Stati Uniti hanno cominciato a dispiegare in Virginia, alle Hawaii e in Australia. La quarta installazione è programmata in Sicilia: a Niscemi, in provincia di Caltanissetta. Il Muos collegherà tra loro i centri di comando e controllo delle forze armate, i centri logistici e gli oltre 18.000 terminali militari radio esistenti, i gruppi operativi in combattimento e gli arsenali di morte sparsi in tutto il pianeta. Mettendo in pericolo, inoltre, non meno di 300.000 siciliani, esposti all’azione dei campi elettromagnetici con alto rischio per la salute: si temono leucemie e tumori agli organi genitali.
«Si tratta di un altro passo verso la Grande Guerra definitiva», avverte Giulietto Chiesa: gli strateghi del Pentagono organizzano avamposti per atomicatentare di rallentare, con qualsiasi mezzo, l’inesorabile avanzata della Cina: entro il 2017, secondo il famigerato memorandum del Nuovo Secolo Americano, prenderà il via – anche sulla nostra pelle – la drammatica “confrontation” col gigante asiatico, in un mondo condizionato dall’impiego potenziale di armi di distruzione di massa fino a ieri inimmaginabili, capaci di annientare interi paesi e colpendo indiscriminatamente le popolazioni. «Si profila qualcosa che assomiglia a una guerra di sterminio, organizzata dai “nazisti bianchi” che non accettano di veder crollare un impero, quello occidentale, reduce da un dominio secolare sul resto del mondo». La nuova rete di satelliti e terminali terrestri, precisa Antonio Mazzeo sul blog “Cado in piedi”, consentirà di moltiplicare di dieci volte il numero delle informazioni che saranno trasmesse nell’unità di tempo, accrescendo in modo esponenziale i rischi che venga scatenato l’olocausto per un mero errore tecnico.
Il Muos incarna le mille contraddizioni della globalizzazione neoliberista: elemento-chiave delle future guerre stellari, avrà effetti devastanti sull’ambiente, il territorio e la salute delle popolazioni. Prospettive che oggi inquietano la Sicilia, protagonista di una autentica ribellione popolare sostenuta dalle istituzioni. L’installazione isolana nasce da un accordo bilaterale Usa-Italia stipulato nel lontano 2001 dal governo Berlusconi, ratificato poi nel 2006 dall’esecutivo di Romano Prodi, che diede mandato alla Regione di vigilare sull’inquinamento elettromagnetico. Dopo l’iniziale ok delle istituzioni distrettuali, la palla è rimbalzata sui Comuni. Niscemi tiene duro, negando il nulla-osta che consentirebbe alla Regione di autorizzare il regolare avvio dei lavori (che intanto sono iniziati comunque), mentre dall’Arpa siciliana arrivano cattive notizie: le tre mega-antenne emetterebbero micidiali microonde, che si Maxi-antenne paraboliche Muosaggiungerebbero al pesante inquinamento elettromagnetico generato dalla stazione di telecomunicazione della marina militare Usa presente da vent’anni in contrada Ulmo.
In un recente studio sui rischi del nuovo sistema militare statunitense, due docenti del Politecnico di Torino – Massimo Zucchetti e Massimo Coraddu – riportano le rilevazioni effettuate dall’Arpa della Sicilia tra il dicembre 2008 e l’aprile 2010, confermando l’allarme per valori superiori alla soglia di sicurezza. Inoltre, i lavori del Muos minacciano di compromettere anche l’area della Sughereta, sito naturalistico di importanza comunitaria. «I crescenti processi di militarizzazione, con i loro effetti deleteri sulle attività produttive ed economiche, stanno contribuendo allo spopolamento delle campagne e al massiccio esodo verso il Nord di centinaia di giovani niscemesi», aggiunge Mazzeo. «E come se non bastasse, sullo sfondo, resta l’inquietante presenza della criminalità organizzata: ad eseguire una parte delle opere per il Muos sarebbe stata chiamata un’impresa contigua alle “famiglie” mafiose locali».
Sempre il Politecnico di Torino ha rilevato che il nuovo terminale per le “star wars” avrà pesantissimi effetti sul traffico aereo nei cieli siciliani e in particolare sul vicino aeroporto di Comiso, riconvertito ad uso di civile dopo avere ospitato negli anni ‘80 i missili nucleari Cruise. «La potenza del fascio di microonde del Muos è senz’altro in grado di provocare gravi interferenze nella strumentazione di bordo di un aeromobile che dovesse essere investito accidentalmente», scrivono i professori Zucchetti e Coraddu. Gli incidenti provocati dall’irraggiamento di velivoli distanti anche decine di chilometri sono eventualità tutt’altro che remote: le antenne posso L'incidente alla portaerei Forrestal“colpire” anche a 130 chilometri di distanza, e nel raggio di 70 chilometri si trovano anche lo scalo di Sigonella, base Nato, e quello di Fontanaraossa, l’aeroporto civile di Catania.
Sigonella e Fontanarossa, tra l’altro, sono già oggetto delle spericolate operazioni di atterraggio e decollo dei velivoli da guerra senza pilota “Global Hawk”, “Predator” e “Reaper”, i nuovi droni a disposizione delle forze armate Usa e Nato. Per gli studiosi del Politecnico, l’irraggiamento a distanza ravvicinata di un aereo militare potrebbe avere conseguenze inimmaginabili: le interferenze generate dalle antenne possono infatti arrivare ad innescare per errore gli ordigni trasportati. E’ già accaduto il 29 luglio 1967 nel Golfo del Tonchino alla portaerei Us Forrestal, quando le radiazioni emesse dal radar di bordo detonarono un missile in dotazione ad un caccia F-14, causando una violenta esplosione e la morte di 134 militari. Pericoli ben noti ai tecnici statunitensi, al punto che sei anni fa fu deciso di dirottare a Niscemi il terminale Muos destinato originariamente a Sigonella: a determinare il cambio di destinazione, le risultanze di uno studio americano sull’impatto delle onde elettromagnetiche generate dalle grandi antenne.
Contro il devastante progetto militare – mai discusso in sede parlamentare – si sono pronunciati tre consigli provinciali (Catania, Ragusa e Caltanissetta) e quasi tutti i Comuni vicini all’installazione, ricorda Mazzeo. Nell’area è nato il Comitato No-Muos, che raggruppa cittadini, istituzioni e associazioni politiche, sindacali e ambientaliste, sul modello dei No-Tav valsusini. A suon di marce e cortei, i siciliani stanno moltiplicando gli sforzi per ottenere la revoca delle autorizzazioni finora concesse per l’installazione delle mega-antenne: il sito No-Muos ospita anche una petizione on-line. Obiettivo: bloccare a furor di popolo l’iter autorizzativo, ostacolando fisicamente – con l’occupazione popolare – i preparativi di cantiere. E se gli Usa decidessero di procedere oltre? «Andrebbero incontro a una violazione degli accordi bilaterali, consentendo alla magistratura di intervenire», spiegano i promotori del comitato, che sperano che il giudice – come avvenuto in Sardegna per il poligono balistico di Quirra – arrivi a sequestrare l’area. «E’ inutile sottolineare che l’amministrazione comunale di Niscemi, limitatamente alle sue possibilità, non permetterà di Un drone "Global Hawk"lasciar distruggere il proprio territorio. Ma possiamo farcela solo con la partecipazione di tutti, l’innalzamento della protesta e la divulgazione delle informazioni».
La Sicilia come la valle di Susa? «L’intero territorio dell’isola ha già pagato altissimi costi sociali ed economici per le dissennate scelte di riarmo e militarizzazione», afferma sul blog “Cado in piedi” Alfonso Di Stefano, promotore della campagna per la smilitarizzazione di Sigonella. «Il recente conflitto in Libia ha consacrato il ruolo della Sicilia come grande portaerei per le operazioni di attacco Usa, Nato ed extra-Nato in Africa e Medio Oriente». Dallo scalo “civile” di Trapani-Birgi sono stati scatenati buona parte dei bombardamenti contro l’esercito e la popolazione civile libica, mentre Sigonella è stata trasformata in capitale mondiale dei famigerati droni “Global Hawk”, e intanto prolifera ovunque l’installazione di radar per l’intercettazione delle imbarcazioni di migranti. «Tutto ciò per perpetuare il guerre stellari, l'incubo divenuto realtàmodello di rapina delle risorse energetiche e arricchire i signori del complesso militare-industriale statunitense», aggiunge Di Stefano.
Il Muos, costato già più di sei miliardi di dollari, ha come principale contractor la Lockheed Martin, il colosso a capo del dissennato programma dei cacciabombardieri F-35. «Il dio di tutte le guerre ha sempre lo stesso volto di morte», dice Mazzeo. Con la differenza che domani – dato il carattere spaventoso degli arsenali tecnologici – la prossima guerra planetaria potrebbe anche essere l’ultima. Stando al Pentagono, scrive Claudio Messora sul blog “Byoblu”, ci sono 716 basi militari sparse in 38 paesi del mondo, che ospitano più di 250.000 soldati. Ma almeno 110 sono gli Stati dove gli Usa hanno una stabile presenza armata, anche grazie ai 680 miliardi i dollari stanziati da Barack Obama, Premio Nobel per la Pace, appena insediatosi alla Casa Bianca. «Una cifra che supera di 30 miliardi quella ultima erogata dal presidente guerrafondaio suo predecessore», aggiunge Messora. «Se questo fosse un manuale di storia venduto tra qualche secolo, potremmo riferirci all’impero americano come a quello romano o come a quello di Gengis Khan, e noi saremmo le colonie o tuttalpiù le province». Non in eterno, però: tutti gli imperi, prima o poi, cadono. E dietro di sé lasciano macerie.
http://www.libreidee.org/2012/07/star-wars-muos-lolocausto-globale-scatenato-dalla-sicilia/
http://eliotroporosa.blogspot.it/2012/07/star-wars-muos-lolocausto-globale.html#more
Filosofia della condivisione: il nuovo che avanza.
Visto su ;
eliotropo
Filosofia della condivisione: il nuovo che avanza.
tratto da: ViviConsapevole
La competitività in ogni ambito delle attività umane, i conflitti di ogni genere, l’abuso dei diritti e della dignità di tante vite umane, hanno creato e stanno creando degli squilibri sociali immensi. Nonostante l’attuale contesto di globalizzazione, tali squilibri permangono, e ne sorgono ogni giorno degli altri con delle dimensioni ancora più problematiche, frutto dell’inadeguato coordinamento degli Stati. Proprio questi ultimi sono spesso orientati alla ricerca di potere, che perlopiù crea disuguaglianze, predominio di gruppi economici e finanziari che dettano l’agenda della politica, suscitando nello stesso tempo sdegno e violenza a danno del bene comune.
Secondo diversi filosofi, una nuova epoca sta però avvicinandosi. La parola chiave che la definisce è condivisione. Ciò che contraddistingue questa nuova epoca è infatti la cooperazione, la capacità di singoli, gruppi e nazioni di condividere ciò che hanno e di lavorare assieme nella risoluzione dei problemi, promuovendo un clima di pace. A garantire il futuro del pianeta non sarebbe quindi la competizione, ma la capacità di aiutarsi, di unire le proprie forze puntando al benessere di tutti, nessuno escluso. Il nuovo che avanza si caratterizza per la progressiva presa di coscienza che l’essere chiamati al dono significa ascoltare costantemente la parte migliore di noi stessi.
La filosofia della condivisione muove le sue riflessioni a partire da un’antropologia positiva, che supera la concezione economica classica di homo economicus per approdare a quella più recente di homo empaticus. Con le sue azioni, è questa seconda tipologia di uomo che scardina poco a poco le barriere dell’indifferenza e tesse una rete sociale, garanzia di apertura, scambio e integrazione. Egli sente di appartenere e di sostenere la rete che comincia dal piccolo e a livello locale, ma che si dirama fino a diventare nazionale e sopranazionale; si sente parte di una comunità che promuove la solidarietà, l’uguaglianza, la responsabilità civile, valori che crede fondamento essenziale per ogni società.
La filosofia della condivisione ritiene che l’uomo stia iniziando a vedere il mondo con occhi nuovi. È un uomo che vede le cose con la speranza che quel piccolo seme da lui gettato servendo il prossimo, nell’educazione dei giovani, nel soccorrere chi è più in difficoltà, nell’aiutare lo straniero a integrarsi, nel salvaguardare l’ambiente, possa crescere e mutarsi in coscienza collettiva. Impegnato nell’educare e nell’educarsi alla gioia, l’homo empaticus ha capito che la vita buona richiede reciprocità e che dare è sempre anche ricevere.
L’essere umano non viene dunque considerato rapace e indomabile, creatura fatta di passioni e impulsi che spingono inesorabilmente a consumare. Generoso e capace di andare incontro ai bisogni dei suoi simili, l’uomo avrebbe piuttosto smarrito il cammino che lo conduce verso relazioni più giuste con i suoi simili, con l’ambiente che lo ospita, e verso una vita più salutare e felice. Egli avrebbe difficoltà a valutare il mondo e le relazioni sociali secondo parametri diversi da quelli imposti e favoriti dall’attuale sistema economico e dalle avide logiche che ne stanno alla base. In ogni uomo ci sarebbe un potenziale d’amore e creativo inespresso, una forza bloccata da un consolidato modo egoistico di pensare e agire che esclude ogni senso di responsabilità nei riguardi del prossimo. L’uomo vive al di sotto del suo reale potenziale e fatica nel suscitare, proteggere e promuovere la vita, la fraternità e la comunione.
La condivisione rappresenterebbe il fattore in grado di tirare fuori questo potenziale inespresso.
Una visione troppo ottimistica? Può darsi. Ma si tratta, secondo questi stessi filosofi, di un percorso globale al quale ogni uomo sarà presto chiamato, un percorso di amore e di coraggio che non lascia vere e proprie alternative. Come a dire: se non accetteremo la cooperazione potremmo seriamente rischiare di fare tutti quanti una brutta fine. Il pianeta potrebbe non resistere alle continue tensioni cui l’umanità lo sta sottoponendo.
Da qui l’accento posto da molti studiosi sul «prestare attenzione» e sul «prendersi cura», sul guardare con amore e compassione il mondo naturale che ci circonda, sul combattere per una società più giusta. In ogni paese stanno nascendo nuovi gruppi con il desiderio di tradurre in modo concreto i più alti ideali e di lavorare per il bene degli altri, superando barriere ed egoismi. Un numero crescente di uomini e donne coraggiosi stanno spendendo la loro vita per cause nobili; uomini e donne aperti al mondo, che hanno saputo leggere i segni dei tempi e provano a dare risposte adeguate, il più delle volte pagando un caro prezzo.
Sono coscienti del fatto che la spinta individualistica ha liberato enormi energie, ha sostenuto la vitalità di un mercato capace di esprimere sempre nuove domande. Oggi, però, quello sviluppo è rallentato entrando in crisi in modo irreversibile, c’è un dissolvimento delle capacità decisionali nelle questioni di interesse collettivo e l’autonomia dei comportamenti è sfociata in forme di disagio. Per il futuro, i valori su cui occorre puntare poggiano sempre meno sulla rivendicazione dell’autonomia personale e sempre più sulla riscoperta dell’altro, sulla relazione e la responsabilità. In sintesi, sulla condivisione.
http://www.viviconsapevole.it/articoli/filosofia-della-condivisione-il-nuovo-che-avanza.php
http://eliotroporosa.blogspot.it/2012/07/filosofia-della-condivisione-il-nuovo.html
Apocalisse di ghiaccio. Case invase dalla grandine. Foto e Video Shock Slovenia
Una violenta grandinata si è abbattuta, recando numerosi danni alle colture, automobili, sede stradale e persino abitazioni. I cittadini immediatamente hanno preso d'assalto il centralino dei Vigili del Fuoco trovandosi la propria abitazione invasa da un fiume di grandine. Sembra assurdo ma è proprio così e le foto ne sono una testimonianza incredibile.
Gli accumuli di grandine in alcuni luoghi ha superato il mezzo metro di altezza, mettendo in fuga la popolazione dall'ondata di acqua e grandine. Nella nottata Vigili del Fuoco e volontari hanno lavorato duramente con pale a mano per rimuovere gli oltre trenta centimetri depositati sulle strade e liberare le abitazioni colpite. Numerosi gli alberi caduti per il forte vento e alcuni sono stati abbattuti dalle numerose fulminazioni.
Ecco le incredibili immagini e video dell'accaduto
Violenta eruzione solare, possibile tempesta geomagnetica
News Stefano!
Le macchie solari, riprese dalla NASA
Una violenta eruzione solare di classe X1,4 si è verificata nel corso del 12 Luglio ore 18.53 italiane, sulla regione attiva delSole AR1520. Poiché tale regione è rivolta direttamente verso la terra, il brillamento solare avrà effetti sul nostro Pianeta. Le eruzioni solari sono classificate come A, B, C, M o X a seconda della luminosità nei raggi X vicino alla Terra, la classe X è quella più potente.
Le prime stime dello Space Center della NASA GSFC prevedono una moderata o grave tempesta geomagnetica (scala G2-G4 della NOAA, su una valore massimo di G5, alla quale corrisponderebbe un indice Kp stimato tra 6 a 8). Ricordiamo che il massimo del ciclo solare 24 è atteso per metà 2013.
L'espulsione di massa corneale (CME), raggiungerà la terra secondo le previsioni del Goddard Space Weather, domani 14 Luglio, intorno alle ore 10:20 con un'incertezza di circa +/- 7 ore e potrebbe innescare forti tempeste geomagnetiche. Le stesse potrebbero interferire negativamente con le comunicazioni radio sulla Terra e rappresentare un serio pericolo per le navi spaziali al di fuori della magnetosfera terrestre.
Un altro fenomeno associato al brillamento solare saranno le aurore boreali, che nel caso in cui l'indice Kpdovesse raggiungere il valore di 8, sarà possibile osservarle su tutta la Scandinavia ma anche sulle Isole britanniche, Danimarca e Germania settentrionale, Polonia e Paesi baltici.
Facebook e la ricevuta di lettura
News Gerda!
Facebook e la ricevuta di lettura
Gli utenti del sito potranno sapere chi ha letto i post all'interno dei gruppi. Segnali di spunta accompagneranno gli interventi social. E la gestione degli eventi ha un nuovo look da agenda
Roma - Novità annunciate dal gigante Facebook per migliorare l'esperienza di condivisione tra milioni di utenti in blu. Il social network di Mark Zuckerberg ha introdotto delle ricevute di lettura all'interno dei gruppi creati dai vari profili. Piccoli segnali di spunta che innanzitutto indicheranno il numero esatto delle visualizzazioni per un certo post.
In aggiunta, i membri di un gruppo - ad esempio, un nucleo familiare - potranno conoscere l'esatta identità di chi abbia visualizzato un determinato aggiornamento - ad esempio, una cena per le festività - in bacheca. Cliccando sul segnale di spunta si potranno identificare gli utenti che hanno letto il post.
"A partire da oggi, gli utenti di un gruppo potranno capire chi ha visualizzato un post - si legge nel comunicato diramato dal sito in blu - In questo modo potranno rimanere aggiornati sulle attività del gruppo. Ad esempio, in un gruppo sul calcio si potrà pubblicare il nuovo orario per l'allenamento e dunque vedere chi ha recepito il messaggio".
Quando tutti gli utenti di un gruppo leggono il post, Facebook provvede ad inserire la dicitura "visto da tutti", in modo da far capire che il messaggio è arrivato pienamente a destinazione.
Oltre alle ricevute di lettura, la piattaforma di Menlo Park ha deciso di dare una decisa spolveratina alla sua feature per la gestione degli eventi. Events è stato infatti trasformato inCalendar, ovvero un agenda dal migliore impatto grafico con la possibilità di consultare gli appuntamenti giorno per giorno. Come appunto in un'agenda, ma dal sapore social.
Mauro Vecchio
fonte: http://punto-informatico.it/3561060/PI/News/facebook-ricevuta-lettura.aspx
When the cops subpoena your Facebook information, here's what Facebook sends the cops
News Gerda!
When the cops subpoena your Facebook information, here's what Facebook sends the cops
This week's Boston Phoenix cover story -- Hunting the Craigslist Killer: An Untold Detective Story from the Digital Frontier -- would not have been possible without access to a huge trove of case files released by the Boston Police Department. Many of those documents have never been made public -- until now. As a kind of online appendix to the article, we're publishing over a dozen documents from the file, ranging from transcripts of interviews to the subpoenas that investigators obtained from the tech companies that helped them track the killer's digital fingerprints. We've also published the crime scene photos and uploaded recordingsmade by investigators as they interviewed the killer, Philip Markoff, and others involved in the case.
One of the most fascinating documents we came across was the BPD's subpoena of Philip Markoff's Facebook information. It's interesting for a number of reasons -- for one thing, Facebook has been pretty tight-lipped about the subpoena process, even refusing to acknowledge how many subpoenas they've served. Social-networking data is a contested part of a complicated legal ecosystem -- in some cases, courts have found that such data is protected by the Stored Communications Act.
In fact, we'd never seen an executed Facebook subpoena before -- but here we have one, including the forms that Boston Police filed to obtain the information, and the printed (on paper!) response that Facebook sent back, which includes text printouts of Markoff's wall posts, photos he uploaded as well as photos he was tagged in, a comprehensive list of friends with their Facebook IDs (which we've redacted), and a long table of login and IP data.
This document was publicly released by Boston Police as part of the case file. In other case documents, the police have clearly redacted sensitive information. And while the police were evidently comfortable releasing Markoff's unredacted Facebook subpoena, we weren't. Markoff may be dead, but the very-much-alive friends in his friend list were not subpoenaed, and yet their full names and Facebook ID's were part of the document. So we took the additional step of redacting as much identifying information as we could -- knowing that any redaction we performed would be imperfect, but believing that there's a strong argument for distributing this, not only for its value in illustrating the Markoff case, but as a rare window into the shadowy process by which Facebook deals with law enforcement.
As far as we can tell, nobody's ever seen what one of these looks like -- and we're hoping the social media, law, and privacy experts out there can glean insight from it:
[Update: By popular request, attempting a non-flash version here] http://htmlimg3.scribdassets.com/584ee4x3k01il1sv/images/3-7ec01a284e.jpg fonte:
Terremoto Magnitude mb 4.2 Region TYRRHENIAN SEA
Magnitude
mb 4.2
Region
TYRRHENIAN SEA
Date time
2012-07-12 21:23:01.0 UTC
Location
40.60 N ; 13.55 E
Depth
426 km
Distances
168 km SE Rome (pop 2,563,241 ; local time 23:23:01.4 2012-07-12)
65 km SW Giugliano in campania (pop 108,683 ; local time 23:23:01.4 2012-07-12)
30 km SW Forio (pop 16,103 ; local time 23:23:01.4 2012-07-12)
http://www.emsc-csem.org/Earthquake/earthquake.php?id=277847
giovedì 12 luglio 2012
TAV Torino-Lione: la Francia di Hollande dice no, e ferma i lavori
Nella hit-parade delle linee ad alta velocità minacciate dai tagli della crisi, ci sono - tra l'altro - la Nizza-Marsiglia e la Torino-Lione, scrive ancora Le Figaro. In particolare, aggiunge il quotidiano, quest'ultima sarebbe «squalificatà per il suo costo (12 miliardi di euro)». Ma anche dal calo registrato nel «trasporto merci, sceso a quattro milioni di tonnellate su quella tratta, contro gli undici milioni di tonnellate vent'anni fa, non gioca a favore di quel progetto».
Insomma, i francesi hanno fatto proprie le osservazioni (da anni ai limiti dell'ovvio e dello scontato) su cui qui si sgolano i No-TAV, e su cui qui si cavilla fino allo spasimo pur di dimostrare che sono errate, attraverso calcoli e conti completamente balordi.
Ma perché mi diverto a linkare l'Unità? Perché, guardacaso, ho appena visto sul Fatto Quotidiano un video sull'espulsione dal partito di alcuni rappresentanti valsusini del PD, rei di essere contrari alla -ormai defunta- TAV, video in cui si nota come il Partito Democratico sia ormai ossessionato dalla TAV che è diventata come una droga. Chissà come mai una tale ossessione, mah, chissà, mistero misterioso.
Intanto, adesso il PD si trova in una delle sue consuete dissonanze: seguire la strada di Hollande, a cui si zerbinano ogni giorno, oppure continuare a cercare l'indispensabile dose di TAV malgrado tutto e tutti? (foto:infophoto)
Bel dilemma.
http://petrolio.blogosfere.it/2012/07/tav-torino-lione-la-francia-di-hollande-dice-no-e-ferma-i-lavori.html
Centrali nucleari, l’Ispra lancia l’allarme per l’Italia: “siamo circondati, 64 sono vicine ai confini e rischiamo problemi seri”
L’Italia, come molti altri paesi in Europa, pur non avendo centrali nucleari in esercizio sul proprio territorio, è circondata da paesi in cui le centrali stesse sono in funzione, con i potenziali pericoli che questo comporta. Al di là delle Alpi ci sono aNord Ovest la Francia (con 58 unità), a Nord la Svizzera (5 unità) e a Nord Est la Slovenia (1 sola unità). Le distanze minime dal confine italiano sono dell’ordine dei 100-200 km (ricordiamo che si tratta dell’ordine di grandezza della distanza di Fukushima Dai-chi da Tokio), non particolarmente ridotte ma tali da poter creare problemi, anche seri, nel caso si realizzasse la sfortunata concomitanza di un incidente grave e di una condizione meteorologica sfavorevole.
Per questo, anche l’Italia è interessata all’ampia attività di riconsiderazione sulla sicurezza degli impianti nucleari europei che ha avuto luogo a partire dall’estate 2011, a seguito del disastro giapponese di Fukushima, nota come Stress test. I regolatori dei vari paesi dell’Unione europea, dietro sollecitazione del Consiglio Europeo, riunitosi tempestivamente a pochi giorni di distanza dall’evento, hanno infatti chiesto agli esercenti nazionali di valutare la capacità dei propri impianti di far fronte ad una sequenza di eventi altrettanto severa rispetto a quella verificatasi nella centrale giapponese. L’ENSREG, quale gruppo di coordinamento a livello europeo dei regolatori nucleari degli stati membri, ha guidato l’attività con il supporto del WENRA (Western European Nuclear Regulators’ Association), stabilendo i passi salienti del processo di valutazione e fissando la tempistica in modo da garantire un’adeguata omogeneità e tempestività dell’azione. Tutti i 15 paesi dell’Unione Europea che dispongono di impianti nucleari in esercizio hanno sottoposto le proprie installazioni agli stress test. A questi si sono aggiunti, volontariamente, la Svizzera e l’Ucraina. Complessivamente, dunque, hanno partecipato 17 paesi.
L’ISPRA ha organizzato oggi, a Roma, un seminario internazionale sui risultati di questi Stress test, da cui è risultato, in generale, che tutti i paesi partecipanti hanno fatto significativi passi avanti per migliorare la sicurezza dei loro impianti, con vari gradi di realizzazione pratica. A dispetto delle differenze negli approcci nazionali, è emersa una sostanziale consistenza circa l’identificazione dei punti di forza e di debolezza dei vari impianti e del modo di rafforzarne la robustezza alla luce della lezione di Fukushima, ma soprattutto la consapevolezza, oggi condivisa tra tutti i partecipanti, che l’attenzione sulla sicurezza nucleare non può essere mai abbassata e che lo sviluppo dei criteri e delle difese deve essere perseguito costantemente e con continuità.
L’Italia, partecipando all’attività, ha concentrato i suoi sforzi sui paesi con centrali nucleari in prossimità dei propri confini.
- FRANCIA
Con 58 unità in esercizio, distribuite su 19 siti differenti, la Francia ha accumulato unaesperienza di 1.500 reattori´anno, che è oggi patrimonio della comunità internazionale.
Nell’ambito della difesa da allagamenti, così come dal terremoto, ulteriori raccomandazioni sono state avanzate dall’ASN (Autorità di sicurezza francese) verso gli esercenti, in modo da far tesoro dell’esperienza conseguente all’evento di Fukushima. In particolare si è raccomandato di analizzare le conseguenze del terremoto su tutte quelle parti d’impianto non classificate dal punto di vista sismico, il cui utilizzo potrebbe tuttavia risultare indispensabile in una situazione degradata. Si è anche raccomandato di prendere provvedimenti appropriati nei casi in cui il terremoto provocasse danni all’esterno dell’impianto, potenzialmente capaci di esporlo a rischi ulteriori (per esempio allagamenti causati dal crollo di una diga).
In accordo con il principio della difesa in profondità, si è anche voluto indagare quale fosse la capacità degli impianti di far fronte a danni implicanti la perdita totale dell’alimentazione elettrica (esterna e interna) o la perdita del pozzo ultimo di calore, indipendentemente dalla capacità degli eventi esterni di produrre o meno tali danni. Da questo punto di vista, quello da cui ci si vuole salvaguardare è la possibile perdita di raffreddamento del nocciolo del reattore con le conseguenze viste per l’incidente di Fukushima (danneggiamento del nocciolo ed eventi successivi).
Si è pertanto ritenuto necessario da parte dell’ASN, sulla base di quanto proposto dagli Operatori (EDF), mettere in atto, con sollecitudine, provvedimenti concreti che si possono riassumere nello sforzo di aumentare – per quanto possibile – il tempo disponibile per una reazione appropriata (generatori d’emergenza e sistemi di pompaggio, aggiuntivi e a prova di eventi esterni, disponibilità di acqua e combustibile per tempi più lunghi di quelli attualmente previsti, rinforzo, a prova di eventi esterni, dei relativi serbatoi di stoccaggio), e di costituire una capacità di reazione basata sulla realizzazione di un hardened safety core presso gli impianti (una zona dell’impianto a prova di eventi esterni in cui siano disponibili mezzi d’intervento e un’organizzazione adeguata) e sull’istituzione di una FARN (Nuclear Rapid Response Force) disponibile a intervenire, con mezzi appropriati, entro 24 ore in ciascun sito.
- SVIZZERA
Per gli impianti svizzeri (il più vicino all’Italia è quello di Muehleberg, un BWR da 320 MW, in esercizio dal 71, a 98 km dal confine italiano), è già in via di completamento la realizzazione di un deposito a prova di eventi esterni in cui avere disponibili parti di ricambio e attrezzature che possono rivelarsi decisive in caso di incidente grave.
Attualmente la legislazione svizzera richiede che la valutazione del rischio ad eventi esterni sia effettuata in termini probabilistici assicurando un rischio non superiore a 10-4 eventi / anno.
- SLOVENIA
L’impianto di Krsko è relativamente di piccola taglia (600 MWe). La zona in cui sorge l’impianto è il bacino della Sava, il grande fiume che s’incontra col Danubio a Belgrado. Si tratta di una zona, a circa 130 km dal confine italiano, dove allagamenti non sono impossibili e i terremoti si fanno sentire. L’impianto, data la sua collocazione oltre cortina (sebbene sia un pressurizzato modello Westinghouse) ha già ricevuto l’attenzione della Commissione Europea, che attraverso i progetti Phare, vera e propria porta d’ingresso verso l’Unione, ne ha vagliato con cura la rispondenza ai requisiti occidentali. Un lavoro questo che ha reso disponibili in anticipo dati estremamente utili per gli stress test, consentendo all’esercente di effettuare valutazioni di capacità ultima utilizzando dati già disponibili.
Attualmente, le valutazioni effettuate indicano che i margini esistenti nella progettazione rispetto al sisma consentono di far fronte ad una accelerazione al suolo di 0,8 g senza danneggiamento per il nocciolo. (Quest’ultimo valore di accelerazione è stimato corrispondere ad una frequenza medi annua di 1 evento ogni 50.000 anni).
Più in generale, partecipando alle attività sugli stress test, l’ISPRA si è posta come obiettivo prioritario quello di valutare il livello di sicurezza espresso nei rapporti nazionali preparati dalle autorità di sicurezza sotto il cui controllo ricadono gli impianti di confine. In ciascun rapporto nazionale, in accordo con la logica della difesa in profondità, tre aspetti fondamentali sono stati considerati: resistenza agli eventi esterni, capacità di far fronte alla perdita totale dell’alimentazione e del pozzo ultimo di calore, e capacità di gestire le conseguenze di un incidente severo con danni seri al nocciolo del reattore. In ciascun rapporto nazionale vengono anche descritte le proposte concrete avanzate dagli esercenti per migliorare il livello di sicurezza degli impianti e le raccomandazioni delle rispettive autorità di sicurezza nucleare. Ai rapporti nazionali elaborati dalle Autorità di sicurezza nucleare di ciascun paese fanno seguito i rapporti nazionali elaborati dal Peer Review Team. Questi ultimi sintetizzano i risultati dei rapporti nazionali elaborati dalle Autorità di sicurezza di ciascun paese tenendo conto dei risultati della Peer Review, così come dei risultati delle visite agli impianti successivamente effettuate.
Forte scossa di terremoto tra l’Afghanistan e il Pakistan: un crollo e panico per le strade
Credit: USGS
Una forte scossa di terremoto ha colpito alcune regioni del Pakistan, dell’Afghanistan, e del Kashmir amministrato dall’India. Secondo il China Earthquake Networks Center, l’epicentro è stato localizzato nell’Hindu Kush, in Afghanistan, a ridosso delle regioni nordoccidentali del Pakistan, dove al momento non si hanno notizie di vittime. In Pakistan il sisma è stato di magnitudo 6.1 e, secondo la tv locale Geo, forti scosse sono state avvertite a Islamabad, Lahore, Peshawar e in varie zone del nord, del nordovest, del centro e dell’est del Paese. Il sisma principale avrebbe provocato il crollodi un edificio in una zona militare nel distretto di Nowshera, nel Pakistan nordoccidentale. Stando alle autorità di Srinagar, la capitale estiva del Kashmir controllato dall’India, nella regione è stata registrata una magnitudo di 6.3. Per le strade si sono subito viste scene di panico con centinaia di persone che hanno abbandonato le proprie case. Il terremoto è stato avvertito anche nel nord dell’India, nel Punjab e nel Rajasthan.
Incendi in Sicilia, situazione gravissima: più di 100 fronti attivi, emergenza a Caltanissetta
Pesantissimo il bilancio degli incendi in Siciliadove oggi ci sono stati 33 interventi con mezzi aerei su altrettanti fronti, alimentati dal forte vento e da temperature che un alcune zone interne, come nell’ennese, hanno raggiunto e superato i 44 gradi. La situazione e’ difficilissima a Caltanissetta dove ormai da un giorno e mezzo un incendio minaccia l’abitato della citta’ e dove sono state evacuate un centinaio di persone al Villaggio Santa Barbara. Le fiamme erano partite ieri da un boschetto sottostante la zona del cimitero e malgrado decine di mezzi aerei che si sono avvicendati il fronte e’ ancora attivo, alimentato dal forte vento. Al momento operano le squadre di terra del Corpo forestale e dei vigili del fuoco per tenere sotto controllo i focolai attivi. Le fiamme non hanno comunque raggiunto le abitazioni evacuate per il denso fumo che avvolge la zona. Danni incalcolabili al patrimonio naturalistico a Enna dove da quasi 48 ore brucia il bosco di Conventazzo, in piena riserva naturale. Anche questo fronte e’ ancora attivo. Gli incendi piu’ vasti sui quali sono intervenuti i mezzi aerei hanno interessato in provincia di Palermo Giardinello, Morreale, Campofelice, Corleone, Cerda, Vicari, Bagheria, Palazzo Adriano; Bivona in provincia di Agrigento; Ragusa; Vittoria; Noto e Canicattini in provincia di Siracusa; Grammichele nel catanese dove ieri le fiamme hanno minacciato l’abitato; Basico’ e Caronia in provincia di Messina, e montagna Rossa a Bivona in provincia di Agrigento. I fronti divampati in tutta l’Isola sono oltre un centinaio, molti domati dalle squadre di terra, alcuni ancora attivi.
Piogge torrenziali devastano il sud del Giappone: 17 morti e 20 dispersi
Almeno diciassette persone sono morte e altre venti sono considerate disperse in Giappone a causa delle pioggetorrenziali cadute sulla regione meridionale di Kyushu, che ha indotto le autorità a ordinare lo sgombero di 50mila persone. Lo hanno annunciato le autorità e gli organi di informazione del Paese. I servizi di soccorso della prefettura di Kumamoto hanno segnalato molte frane e persone bloccate all’interno delle loro abitazione da torrenti di fango che hanno ricoperto le strade. Il governo ha mobilitato l’esercito per aiutare i soccorritori, a seguito della caduta di dieci centimetri di pioggia in un’ora in alcune zone di questa prefettura, che si trova nel centro dell’isola di Kyushu. “Nelle regioni di Kumamoto e Oita (est dell’isola di Kyushu), abbiamo riscontrato forti precipitazioni senza precedenti”, ha indicato l’agenzia meteorologica giapponese per allertare le popolazioni locali sul carattere eccezionale della situazione. Cinque donne e un uomo sono state uccise nella regione di Kumamoto dalle piogge torrenziali che hanno distrutto la loro abitazione, ha indicato un responsabile della prefettura. Nella vicina prefettura di Oita, un uomo è annegato dopo essere stato travolto da un fiume in piena. Le autorità hanno inoltre segnalato almeno venti dispersi. Quasi 50mila persone hanno ricevuto l’ordine di abbandonare la propria casa.
Leeds Bradford, Inghilterra: UFO passa vicino ad un A 310 in fase di atterraggio UFO passes PIA A310 on final approach to Leeds/Bradford airport, July 11...
Leeds Bradford, Inghilterra: UFO passa vicino ad un A 310 in fase di atterraggio
Un aereo della Pakistan Airlaines A310 che si trovava in fase di atterraggio all’aeroporto di Leeds Bradford, Inghilterra, è stato sfiorato da un oggetto volante non identificato. Infatti se osservate il filmato di seguito, a partire dal secondo 22 in poi, si può notare come l’oggetto, una sfera di luce, passa poco distante dall’aereo. Vediamo il video.http://www.segnidalcielo.it/2012/07/leeds-bradford-inghilterra-ufo-passa-vicino-ad-un-a-310-in-fase-di-atterraggio/
Avvistamenti UFO in Inghilterra: nuovi files ufficiali rilasciati dal Ministero della Difesa
Alieni e incredibili avvistamenti UFO in Inghilterra vengono riportati dai nuovi documenti pubblicati oggi dai National Archives per la prima volta. Rapimenti, oggetti che mutano forma allo stadio del Chelsea, un pilota che negli anni 50 considerava routine i suoi documentati avvistamenti di oggetti volanti incredibilmente luminosi: UFO, alieni, rapimenti alieni, c’è davvero di tutto nelle 6700 pagine compilate dal Ministero della difesa inglese in relazione agli UFO e agli extraterrestri.
Due uomini hanno sostenuto di essere stati rapiti dagli alieni nel 1992. Sottoposti a ipnosi regressiva hanno parlato di un UFO e di un fascio di luce lanciato sulla strada. Nel 1999 non un comune cittadino ma un ufficiale di polizia ha riportato di un UFO, un oggetto quadrato che si muoveva nel cielo sopra lo stadio del Chelsea mutando di forma.
Di UFO e avvistamenti alieni si parla in tutte le 6700 pagine divulgate. Il ministero della difesa inglese ha raccolto l’osservazione ufficiale annotata da Hugh Anthony Caillard, Commodoro dell’aeronautica inglese nel 1958. La dichiarazione è stata rilasciata all’Intelligence della Difesa inglese. L’ufficiale ha affermato di aver incontrato un presunto UFO, un oggetto che volava molto al di sopra dei 40 mila piedi d’altezza mentre sorvolava gli USA. All’epoca i jet civili non potevano farlo. L’ufficiale ha contattato il Centro controllo traffico aereo segnalando lo stranissimo fenomeno. La risposta? Era un fenomeno che veniva registrato in continuazione. Nessun’altra spiegazione fu data al Commodoro riguardo all’avvistamento UFO.
Alcuni dei casi catalogati dalla difesa inglese di avvistamenti di extraterrestri non hanno invece retto la prova del tempo: dopo lo sbarco di due alti umanoidi “senza faccia” in tute argentate, la polizia RAF (polizia dell’aeronautica inglese) ha ordinato “indagini discrete” da effetture nell’area. Il caso tuttavia ha perso di valore, furono infatti sospettati, in seguito, i proprietari di un negozio della zona con delle tute spaziali esposte tra la merce.
Tre alieni, umanoidi in tute nere che si muovevano in maniera estremamente silenziosa, hanno invece visitato una donna del Linconshire. La deposizione sugli alieni ha perso valore quando un altro testimone ha dichiarato di aver visto i presunti alieni allontanarsi su una jaguar.
UFO e alieni: deposizioni in seguito screditate, ma anche tante indagini che non hanno mai trovato spiegazione. Riguardo agli UFO in Inghilterra gli scettici scuoteranno il capo, ma una cosa è certa: di avvistamenti UFO, avvistamenti alieni e rapimenti da parte di extraterrestri è pieno il ministero della difesa. Insomma, tali casi non vengono presi tanto alla leggera, anzi…
E non finisce qui, nei files si parla anche del perché gli alieni potrebbero verosimilmente star visitando la Terra e del possibile sfruttamento della loro tecnologia.
Gli Ufo? Alieni in vacanza–Rai news 24
Ufo nei cieli inglesi (foto Telegraph.co.uk)
Londra, 12-07-2012
Quando vengono desecretati in un colpo solo 9700 files del Ministero della Difesa, le sorprese non mancano mai. Ma forse nessuno poteva immaginare che una delle ipotesi prese in esame dal Governo di Sua Maestà sulla presenza nei cieli inglesi di oggetti volanti non identificati è quella del turismo degli alieni.
In un briefing del 1995, i cui verbali sono stati ora resi pubblici dai National Archives britannici, un funzionario ricorda il ripetersi delle segnalazioni di avvistamenti di astronavi aliene, un elemento da analizzare e che "deve essere riconosciuto come una questione prioritaria". Poi, subito dopo, a smorzare l'allrme, aggiunge che nel comportamento di questi Ufo non sembra esserci alcun "intento ostile".
Certo, in materia, precisa il funzionario "è essenziale porsi dinanzi al problema con mente aperta", perché "quello che oggi è un 'fatto' scientifico può non essere vero domani". E allora, nessuno parla di mariziani in carne e ossa, ma bisogna pur dare una spiegazione a questi avvistamenti. "Se gli Ufo esistono, non sappiamo che cosa sono; il loro scopo e se rappresentano una minaccia per il Regno Unito".
"Se gli avvistamenti sono di dispositivi che non provengono dalla terra, chiarire il loro scopo deve essere prioritario". E poiché "non c'è stato alcun apparente intento ostile", le possibilità sono:
"1) ricognizione militare;
2) missione scientifica;
3) turismo ".
Nel documento sono elencati tutti i motivi possibili per spiegare gli avvistamenti di Ufo, dalle allucinazioni di massa agli "eventi atmosferici" fino ai falsi allarmi, ma nessuno, si sottolinea, fornisce una spiegazione pienamente convincente. E allora, perché non pensare agli alieni in vacanza?
mercoledì 11 luglio 2012
Crisi/ Finlandia torna alla carica: area euro molto pericolosa
News Stefano!
Il Premier Katainen: tra paesi non ci si fida più come prima
Helsinki, 11 lug. (TMNews) - Lancia messaggi allarmistici il premier della Finlandia Jyrki Katainen: la situazione dell'area euro "è molto pericolosa, molto pericolosa", ha affermato insistentemente al quotidiano finlandese Helsingin Sanomat. Ed è tornato anche sulle questioni che hanno innescato recenti polemiche, in particolare con l'Italia, sulle nuove misure anti crisi decise al vertice europeo. "Tutti i paesi vogliono mantenere l'euro. Le divergenze riguardano il tipo di misure che questo richiede", ha rilevato.
Ma soprattutto il premier finlandese ha avvertito che ormai nell'Unione valutaria "tra Stati e popolazioni non ci si fida più come prima". E "tutti i paesi, inclusa la Finlandia, fanno ipotesi sull'eventualità in cui, nonostante la nostra volontà, tutto dovesse fallire - ha avvertito Katainen -. Se la zona euro implodesse le conseguenze sarebbero incalcolabili. La situazione sarebbe caotica".
Salvo poi puntualizzare che a Helsinki "non lavoriamo sulla disintegrazione dell'euro - ha detto ancora Katainen - ma per la sua sopravvivenza e per il mantenimento della Finlandia nell'euro. Tutti i giorni e vigorosamente". La scorsa settimana la ministra delle Finanze Jutta Urpilainen aveva affermato che la Finlandia era contraria a farsi carico dei debiti pubblici degli altri paesi, mentre ancor prima Katainen sembrava aver rimesso in discussione alcune delle misure antri crisi concordate al vertice Ue, in particolare lo scuso anti spread voluto dall'Italia. Ad ogni modo lunedì scorso i ministri delle Finanze dell'Eurogruoppo proseguito i lavori sui meccanismi di stabilizzazione concordati dai leader Ue.
http://www.tmnews.it/web/sezioni/news/PN_20120711_00173.shtml
ESM venga messo in discussione anche in Italia
News Stefano!
Lidia Undiemi è l'economista di Wall Street Italia. E' in prima linea con WSI nella battaglia contro l'ESM e il Fiscal Compact.
Roma - Non è facile per i politici italiani, che hanno probabilmente puntato tutto sull’assenza di dibattito pubblico, accettare che un obiettivo politico gigantesco come l’ESM possa essere messo in discussione dalla magistratura d’oltre confine. Sempre colpa dei giudici, potrebbe sostenere qualcuno, stavolta non necessariamente di "destra".
Eppure nelle altre nazioni "c’è vita" in Parlamento, ed è proprio nella Germania della Merkel che parlamentari, intellettuali ed ex rappresentanti di alte cariche istituzionali si stanno mobilitando contro queste strategie finanziarie che determinano un indebolimento dei poteri delle singole nazioni, ormai in balia di "giochi di potere" internazionali tutt’altro che rassicuranti.
Che la Corte tedesca assumesse un ruolo così determinante c’era da aspettarselo, ma per comprendere fino in fondo la portata di questa vicenda è necessario fare qualche riflessione sul significato strategico degli accordi intergovernativi. Quello a cui stiamo assistendo oggi non è una lotta fra poteri istituzionali e organizzazioni che in gran segreto traggono profitto dalla violazione delle regole. E’ in corso la creazione di organismi sovranazionali che riducono l’autonomia degli stati coinvolti in manovre finanziarie complesse ma dal chiaro intento politico: appropriazione della sovranità politica anche a costo di rischiare di violare la Costituzione.
In questo contesto è ovvio che la difesa dei valori costituzionali approda in tribunale, che in tal senso diviene il principale campo di battaglia politico, almeno nel breve termine.
Come già messo in evidenza a febbraio nel mio dossier sul caso "ESM", l’eventuale blocco del trattato da parte della Corte era già nell’aria, poiché il 7 settembre dell’anno precedente lo stesso organo aveva emanato una sentenza che è apparsa come un ostacolo insormontabile all’utilizzo di strumenti che determinano un vincolo permanente per la sovranità di bilancio. Questa riflessione deve essere letta tenendo anche conto dell’impatto del Fiscal Compact, autorizzato dal Bundestag assieme all’ESM e anch’esso al vaglio della magistratura tedesca.
Altra questione da non sottovalutare, anch’essa sollevata nel dossier, riguarda la disposizione contenuta nel trattato secondo cui gli stati membri dell’ESM si vincolano a versare "irrevocabilmente ed incondizionatamente" le proprie quote di adesione. Nell’ipotesi in cui la Corte tedesca non consenta alla Germania di far parte dell’ESM, lo Stato tedesco sarebbe comunque obbligato a versare la quota di adesione visto che il parlamento ha già concesso l’autorizzazione alla ratifica?
Probabilmente non sarà così, considerata inoltre l’ampia flessibilità con cui i politici intendono applicare il trattato. Si pensi, ad esempio, alla possibilità di potere ricapitalizzare le banche direttamente tramite l’organizzazione intergovernativa senza l’intervento dello Stato di appartenenza nonostante tale possibilità non sia prevista dal testo del trattato (art. 15). Eppure continuano a chiamarlo fondo "salva-stati".
Il 5 giugno 172 economisti tedeschi hanno lanciato una iniziativa contro l’ESM invitando i cittadini a mobilitarsi contro tale potenza finanziaria. Promotore dell’iniziativa è il Prof. Hans-Werner Sinn seguito da autorevoli colleghi come Klaus Zimmermann, ex capo dell'Istituto Tedesco di Ricerca Economica e Wilhelm Hankel.
La Corte costituzionale di Karlsruhe ha ricevuto diversi ricorsi che hanno coinvolto più di 12ooo cittadini, anche grazie alla partecipazione dell’ex ministro della Giustizia Herta Däubler Gmelin appoggiato dall’associazione «Mehr Demokratie» (più democrazia).
Sul fronte politico dura presa di posizione da parte del partito di sinistra radicale Die Linke seguito dal parlamentare bavarese della Csu Peter Gauweiler.
Importanti contestazioni emergono anche da altre parti d’Europa, ed in particolare in Finlandia, Olanda e Austria che hanno già approvato la ratifica. Nei primi due paesi citati si contrastano fortemente le operazioni di acquisto dei titoli di Stato europei sul mercato secondario previsto dall’ESM. In Austria il partito della Libertà (FPOE) ha presentato ricorso alla Corte Costituzionale e si prevede la realizzazione di un referendum nazionale per annullare il voto del Parlamento.
In Italia? Tutti i partiti appoggiano Monti in questo "governo delle banche", non c’è opposizione. Il nostro Parlamento deve ancora votare la ratifica e oltre l’appello e il dossier da me pubblicati circa 5 mesi fa, appoggiati da Wall Street Italia e da una parte importante della società civile, da Bruxelles a Roma tutti i parlamentari restano in "religioso" silenzio.
La mancata attuazione dell’ESM allontana i leader europei dalla concreta realizzazione di una unificazione politica dai contorni "oscuri". Non è escluso che il fallimento di tale accordo si traduca in un cambio di rotta della politica comunitaria attualmente palesemente orientata al salvataggio dei grandi poteri finanziari che gravano pesantemente sulle spalle del popolo.
Il calvario di Gianni Lannes, giornalista d'inchiesta che disturba le ecomafie
Gianni Lannes è uno dei pochi giornalisti d'inchiesta italiani che fanno il suo lavoro senza guardare in faccia a nessuno. Attualmente gestisce il blog "Su la testa Gianni Lannes" (http://sulatestagiannilannes.blogspot.it) e collabora con alcune testate web.
Molto conosciuto (sul web, visto che i grandi media ovviamente non gli concedono spazio, anche se ha preso parte a qualche trasmissione tv, saltuariamente ) per le sue scottanti inchieste, Gianni Lannes è uno che "scava nel torbido", andando a disturbare gli interessi di potenti organizzazioni mafiose colluse con alte sfere della politica e/o delle istituzioni, un po' come probabilmente ha fatto - in altri ambiti - Ilaria Alpi, il cui omicidio è ancora avvolto nel mistero. Lannes si è interessato diverse volte anche al caso di Ilaria Alpi, e si interessa in modo particolare di ecomafie, tra navi cariche di veleni che vengono smaltiti affondando la nave e la gestione tutt'altro che cristallina delle centrali nucleari italiane dismesse, con le relative scorie.
Il suo blog è fermo al 26 Giugno, e abbiamo appreso dalla nota di un suo amico e collega il motivo di questo "stop": Sabato 7 Luglio Lannes gli ha telefonato dopo giorni di silenzio: "Scusa ho dovuto mettere al sicuro la mia famiglia, mi farò vivo presto". Evidentemente Lannes ha ricevuto nuove, ulteriori minacce. Sperando che non si tratti di niente di grave, gli esprimiamo la nostra viva solidarietà, augurandoci di tornare presto a leggere le sue inchieste. Nelle ultime settimane Lannes stava indagando, tra le altre cose sui danni alla salute provocati in Sicilia dalle radiazioni "made in USA" e sulla natura dei recenti terremoti.
MINACCE, ATTENTATI E TENTATIVI DI INTIMIDAZIONE: I PRECEDENTI
Le sue inchieste sono costate a Lannes una lunga serie di minacce e attentati. In un primo momento ha ricevuto telefonate minacciose - spesso rivolte alla moglie - e lettere intimidatorie; visto che "non è bastato" e ha continuato a indagare, hanno alzato il tiro: nel Luglio 2009 hanno fatto esplodere l'auto di sua moglie, mentre la sua auto - al quale pochi mesi prima avevano manomesso l'impianto frenante con l'intento di fargli fare un incidente stradale - è stata bruciata nel Novembre 2009. Ignoti si sono recati sotto la sua abitazione, dove hanno danneggiato il videocitofono (il danno in se non è rilevante, ma l'apprendere che sono stati sotto la sua abitazione non può che destare preoccupazione in lui e nei suoi familiari) si sono introdotti nella sua abitazione sottraendo il suo computer (con l'intento di capire le informazioni di cui è in possesso e magari la speranza di fargli perdere il materiale, qualora non disponesse di una copia di backup) e nell'Ottobre 2010 sono arrivati addirittura a presentarsi a casa sua: di prima mattina, un tizio sulla trentina, con il volto scoperto e una folta barba ha suonato insistentemente al suo campanello; quando Gianni gli ha risposto, con uno spiccato accento non della zona, gli ha chiesto di scendere per ritirare la posta, A fianco del tizio, si intravedeva le spalle di un altro soggetto. Ovviamente non era un postino, e per fortuna Lannes non è caduto nel tranello. Si sono spinti a minacciare ripetutamente, dal 2009 ad oggi, persino i suoi collaboratori. E oggi arrivano queste nuove minacce, sulla quale non disponiamo di alcun dettaglio. A seguito dei vari attentati Lannes aveva ottenuto la scorta, ma all'inizio di quest'anno gli è stata inspiegabilmente revocata, fatto che evidentemente ha dato il "via libera" a nuove intimidazioni.
LE INCHIESTE DI LANNES CHE HANNO DATO FASTIDIO ALLE ECOMAFIE
Per capire la gravità delle sue scoperte, vi invitiamo a guardare attentamente questo breve video, dove Lannes rilascia dichiarazioni GRAVISSIME, che i mass media, la magistratura ed il governo hanno totalmente ignorato, NONOSTANTE LANNES ABBIA DOCUMENTATO ampiamente ciò che sostiene. Se le sue affermazioni fossero false, perché non querelarlo per diffamazione? Perché la società che Lannes cita per nome, indicando la città, non replica?
Meglio non farlo, perché questo accenderebbe i riflettori su vicende che devono restare nell'ombra... Lannes dichiara che il governo Berlusconi avrebbe affidato lo smaltimento delle centrali nucleari dismesse ad un potente clan dell'ndrangheta, e documenta ciò che HA VISTO introducendosi personalmente nella centrale nucleare di Caorso... Da guardare!
- Gianni Lannes: il nucleare e De Magistris - l'omicidio Ilaria Alpi durata: 08:53
- Gianni Lannes - Navi dei Veleni: La Video-Inchiesta - parte 1 - parte2 durata: 10min ciascuno
- Gianni Lannes : rifiuti tossici in Liguria e bombe nucleari in Italia durata: 05:55
- Gianni Lannes: il giornalismo italiano e l'incucio presunto tra governo e 'ndragheta durata 08:53
- Gianni Lannes, Interrogativi inquietanti su smantellamento centrali nucleari
- Gianni Lannes. Segreti e Veleni. durata: 01:30:34
PS: Invitiamo in particolare tutti i blogger liberi (ed i giornalisti, ma dubitiamo che lo facciano) ma anche tutti i cittadini, che possono dare risalto alla vicenda condividendola sui social network a parlare del caso di Gianni Lannes: NON LASCIAMOLO SOLO!!! Facciamo conoscere le sue inchieste, le minacce che ha ricevuto devono essere solo una cassa di risonanza, un "autogol" che attira ancora di più l'attenzione su di lui.
SIAMO TUTTI GIANNI LANNES!
http://www.nocensura.com/2012/07/il-calvario-di-gianni-lannes.html
martedì 10 luglio 2012
Crop Circle compare nel campo di Picked Hill, Wiltshire – una minaccia che arriva dallo spazio?
Fa la sua comparsa altra spettacolare formazione in un campo di Picked Hill, nel Wiltshire, pittogramma molto simile a quello comparso il 25 Giugno 2012 ad Alton Barnes. Infatti il crop circle, sembrerebbe rappresentare un oggetto spaziale che cambia direzione e potrebbe dirigersi verso altra coordinata. Forse la Terra? Anni fa parlando con Steven Greer del CSETI (Disclosure Project) mi raccontò di un incontro tra un team di alieni e alcuni capi di stato, evento simile a quello accaduto a Muroc con l’ex Presidente Eisenhower. In questo incontro, tenuto nascosto dagli alti vertici, si parlò di nuovo del problema di un eventuale bombardamento di comete o meteore, entro il 2012. Gli Alieni dissero che come detto nei precendenti incontri o briefing, loro avrebbero potuto deviare, con tecnologie avanzate (deflettore gravitazionale?) un oggetto spaziale che avrebbe potuto creare grossi problemi alla Terra, e ciò si sarebbe potuto evitare, solo se i capi di governo avrebbero deciso entro il 2012, di rivelare la presenza ET all’intera Umanità. Se ciò non sarebbe avvenuto, gli Alieni si sarebbero tolti dalla traiettoria, tolgiendo quindi “lo scudo”, nei confronti della cometa o meteora, diretta verso la Terra. Ovviamente non possiamo vedere tutto ciò come un ricatto. Ma sappiamo bene chi effettivamente ha fatto ricatti e speculato, denigrato, disinformato una vita, pur di tenere nascosta la Verità. La CABALA è il gruppo di potere che tutti conosciamo e solo loro sono in grado di decidere le sorti dell’Umanità, dando potere alle banche e renderci schiavi a tutti. Gli ET sono in grado di aiutarci, ma il grande salto lo dobbiamo fare noi, reagendo e ribellandoci al Potere.
Gli “Amici” ovvero gli Umani non terrestri, sono quì per aiutarci e aiutare Madre Terra, supportandola nel suo percorso di evoluzione e noi con lei. I creatori dei Cerchi, gli “Amici”, ” I guardiani” o gli ET, sanno cosa sta per accadere e ci stanno comunicando attraverso i crop circle, quello che tra un po di tempo accadrà, se non riusciremo a reagire.
Il Drago o Serpente piumato colpirà la Terra?
Confrontando l’immagine del crop circle apparso a Milk Hill, Alton Barnes, Wiltshire e segnalato il 25 giugno, mettendolo a confronto con quello comparso il 9 Luglio, sembrerebbe che qualcosa sia mutato. Facciamo un confronto. Ecco la prima formazione del 25 Giugno 2012:
fotografie tratte da: www.cropcircleconnector.com
sotto, la formazione comparsa il 9 Luglio 2012
fotografie tratte da: www.cropcircleconnector.com
Il crop comparso il 25 Giugno rappresenta un serpente con piccole ali e somiglia molto a quello del Dio Kukulkan (Quetzalcoatl), strettamente associato con la stella del mattino e della sera, Venere, è il nome che i Maya davano al dio Serpente, un serpente piumato venerato nell’antica Mesoamerica. Egli non è un semplice dio, ma un dio multiplo.La mitologia narra che attraverso lo spirito di questo dio gli antenati abbiano ricevuto il sapere; e narra che un giorno, nel 999 d.C., Kukulkàn abbia lasciato la sua gente per intraprendere un viaggio verso i luoghi dai quali proveniva. Prima di andare, ha promesso che tornerà. In gran parte dei culti del centro america Quetzalcoatl o Kukulkan veniva contemplato come il segno del ciclo dei mondi. L’epoca attuale veniva considerata il quinto mondo, mentre i quattro precedenti erano terminati e distrutti. Si raccontava che fosse stato proprio Quetzalcoatl, recandosi a Mictlan (il mondo sotterraneo) a creare il quinto mondo, quello del genere umano.
Per far ciò avrebbe usato il suo stesso sangue, col quale infuse nuova vita alle ossa delle razze che lo avevano preceduto. Il quinto mondo, secondo il calendario Maya, dovrebbe terminare il 22 dicembre del 2012.
Il pittogramma comparso a Picked Hill rappresenta una variazione di quello comparso a Milk Hill, Alton Barnes e si possono notare riferimenti ad una ipotetica cometa o oggetto spaziale che cambia direzione verso un pianeta, e questo viene rappresentato addirittura con una freccia.
fotografie tratte da: www.cropcircleconnector.com
Come detto sopra, il crop circle rappresenta un serpente con piccole ali e somiglia molto a quello del Dio Kukulkan (Quetzalcoatl), strettamente associato con la stella del mattino e della sera, Venere, è il nome che i Maya davano al dio Serpente, un serpente piumato venerato nell’antica Mesoamerica. Egli non è un semplice dio, ma un dio multiplo.La mitologia narra che attraverso lo spirito di questo dio gli antenati abbiano ricevuto il sapere; e narra che un giorno, nel 999 d.C., Kukulkàn abbia lasciato la sua gente per intraprendere un viaggio verso i luoghi dai quali proveniva. Prima di andare, ha promesso che tornerà. In gran parte dei culti del centro america Quetzalcoatl o Kukulkan veniva contemplato come il segno del ciclo dei mondi. L’epoca attuale veniva considerata il quinto mondo, mentre i quattro precedenti erano terminati e distrutti. Si raccontava che fosse stato proprio Quetzalcoatl, recandosi a Mictlan (il mondo sotterraneo) a creare il quinto mondo, quello del genere umano.
Per far ciò avrebbe usato il suo stesso sangue, col quale infuse nuova vita alle ossa delle razze che lo avevano preceduto. Il quinto mondo, secondo il calendario Maya, dovrebbe terminare il 22 dicembre del 2012.
Quindi, anche in questo caso, crop circle rappresenta Quetzalcoatl o Kukulkan che sono in volo per il ritorno, per stabilire una nuova era di pace e per una nuova coscienza e consapevolezza cosmica. Tuttavia sembra che i due puntini sulla parte interna della formazione di Picked Hill, rappresentano una sorta di coppia di oggetti che hanno raggiunto un certo punto in relazione al sistema solare dove sono o sembrano vicini all’orbita della Terra. E’ questa parte all’evento del momento, che porterà un cambiamento per il nostro pianeta? La freccia e la direzione impressa al movimento della Cometa che si vede nella coda del serpente, non lascia spazio a dubbi.
Massimo Fratini
Segnidalcielo.it
fotografie tratte da: www.cropcircleconnector.com
Non paghi il canone? Resti al buio!
Non paghi il canone Rai? Ti tagliano l'elettricità. Questa la nuova proposta che da Palazzo Chigi potrebbero lestamente tramutare in legge per recuperare 5-600 milioni di supposta "evasione", con la scusa che, in questo modo, la Rai potrebbe abbandonare la competizione pubblicitaria con Mediaset e tornare a fare contenuti di qualità. Tutto chiaro, signori? L'ennesima scommessa, un gioco d'azzardo: "facciamo schifo e lo sappiamo, ma ora vi costringeremo a pagare, precettandovi come i peggiori delinquenti e arrivando a lasciarvi al buio anche se è inverno e fa freddo, bambini compresi, e poi vi promettiamo che faremo buon uso dei vostri soldi, in un qualche futuro lontano e ideale, tornando a fare TG che informano, trasmissioni culturali che istruiscono, talk non pilotati, smettendo di mandare via le voci produttive ma scomode.". Sì, e noi crediamo alla Befana!
Il Servizio Pubblico c'è già: si chiama internet e ce lo costruiamo da soli. Non abbiamo bisogno della vostra spazzatura dorata. Volete tagliarci la luce se abbiamo un monitor e ci rifiutiamo di pagare alla Enel il corrispettivo aggiuntivo per tenere in vita un carrozzone di intrallazzoni faccendieri dediti all'inciucio, al mantenimento in caldo della poltrona, al servilismo d'accatto, alla distruzione dell'informazione? E questa sarebbe l'austerity? Lo spread tra la rete e la televisione pubblica, in Italia, non sta a 400 punti, ma a quattrocentomila! Noi siamo il mercato, siamo la vostra troika, e i soldi non ve li diamo, a meno che non operiate una serie di riforme "lacrime e sangue" (leggi "cultura e informazione") tali da lasciare in mutande tutto l’establishment della vostra macchina propagandistica e da rendervi meri nastri trasportatori di idee, senza deformazioni, senza storpiature ad uso e consumo del potente di turno, del colletto bianco che ha il potere di darvi uno stipendio e ricoprirvi di oro e di potere.
Noi vogliamo un servizio pubblico dove la parola "pubblico" stia ad indicare che è di nostra proprietà ed afferisce alle nostre esigenze di informazione, come una volta sanciva il Trattato di Amsterdam, non che sia costruito per rubare risorse e destinarle all'indottrinamento del popolo-pecora.
Noi vogliamo un servizio pubblico che sia simile, così tanto simile a internet, che allora basterebbe destinare tutti questi soldi allo sviluppo delle infrastrutture di rete e all'incentivazione delle nuove forme di veicolazione della cultura, come blog, videoblog e web-tv, che guarda caso, per funzionare, hanno proprio bisogno dell’elettricità che volete tagliare.
Che ne è, piuttosto, del progetto di portare internet nelle case usando l'infrastruttura delle linee elettriche? Che ne è della banda larga? Che ne sarebbe di voi, se l'informazione non fosse ostaggio delle testate giornalistiche che pagate profumatamente con centinaia di milioni di euro di fondi pubblici? Che ne sarebbe di voi, se solo una parte infinitesimale di queste risorse arrivassero a blog come questo, per istituire un dibattito vero, ampio, paritario tra le forze intellettuali oneste di questo paese?
Ma voi andate avanti così, non preoccupatevi: vedrete che prima o poi ve la daremo noi, l'austerity. Più prima che poi..
http://www.byoblu.com/post/2012/07/08/Non-paghi-il-canone-Resti-al-buio!.aspx
Bruciate le prove della strage di Brindisi.Il colpevole stavolta è il vecchio Caronte!
Si, Caronte, il colpevole è lui. L'anticiclone che con le sue temperature ha colpito la nostra penisola è riuscito a penetrare lì dove ci sono tutti gli uffici centrali e i reparti del ministero dell'interno. Fortunatamente non ha ucciso nessuno, visto l'orario (le 4 di notte) erano tutti a casa a dormire (rigorosamente in tuta ignifuga).
Il caso ha voluto che in quell'incendio fossero coinvolti anche alcuni reperti legati all'esplosione avvenuta davanti alla scuola brindisina "Morvillo-Falcone", quando quel maledetto 19 maggio perse la vita Melissa Bassi. Gli anti-complottisti possono tirare un sospiro di sollievo, le prove sono già state registrate, o almeno dovrebbero esserlo. E poi c'è la confessione del killer, l'arzillo 68enne amante del (suo) yacht, Giovanni Vantaggiato.
E se improvvisamente si venisse a scoprire che il Vantaggiato si è inventato tutto? Come lo inchioderemo? Domande legittime che vanno ad aggiungersi a quelle irriverenti di un mese fa, quando il bombarolo si assunse le proprie responsabilità...
A dire la verità io qualche dubbio continuo ad averlo... ad esempio perchè si è fatto silenzio di questa notizia? perchè è sbucata fuori solo adesso? Ma soprattutto, come è possibile che sia divampato un incendio alle 4 di notte (con una minima che si aggirava intorno ai 22°)?