Alert - Nibiru is coming
Il Pensiero di Angeli in Astronave
Angeli in Astronave è distaccato da tutti coloro che professano amore…e in realtà guadagnano con la sapienza che non gli appartiene… ribadisco …nomi altisonanti … artefatti di strani effetti speciali …visivi o non… strumentalizzare… gruppi di appartenenza…donazioni … plagio… bugie da effetto… mancanza di umiltà… falsi nel pubblico…violenti nelle mura domestiche… guru e maestri …diffidate da ogni cosa artefatta… l’Amore unisce in semplicità…non ha bisogno di una carta scritta…la Verità non si vende ne si compra…fatene tesoro… Dolbyjack!
"Con riferimento al Decreto legislativo 9 aprile 2003, n.70 che si occupa di Attuazione della direttiva 2000/31/CE. Facendo anche riferimento al libro verde sulla tutela dei minori e della dignità umana nei servizi audiovisivi e di informazione COM (96) 483, il presente sito web: (Angeli in Astronave) è fruibile a soli Maggiorenni e pertanto proibito a tutti coloro che siano sofferenti psichici o vulnerabili ad informazioni di questo tipo e quindi influenzabili dal punto di vista psicologico.”
Buona Navigazione Cari Angeli, Namasté..
Video Discosure-Nibiru e Mauro Biglino
Riflessioni
Disclose.tv - ANONYMOUS MESSAGE TO NASA ABOUT ETS
http://www.disclose.tv/action/viewvideo/104638/ANONYMOUS_MESSAGE_TO_NASA_ABOUT_ETS/ Agenzia spaziale più importante del mondo, ti abbiamo osservato e ascoltato per molto tempo, siamo contrariati dalle tue costanti smentite e insabbiamenti, sappiamo tutti i tuoi piccoli e sporchi segreti e i trucchetti che usi. Sappiamo come hai falsato tutte le immagini della superfce dei pianeti e dei satelliti che li circondano, sappiamo come hai falsato e nascosto la verità al mondo. Ora abbiamo abbastanza filmati immagini e informazioni che tu non hai. Saremo capaci di mostrare la verità e lo faremo presto, pensi che stiamo bleffando? allora ascolta, la complessità della loro abilità è incomprensibile[...]l'ormeggio dei loro veicoli sembra molto NASA(non diciamo di più) è per i tuoi trucchi?Sappiamo anche come hai rilasciato strani fotogrammi che mostrano dischi che visitano e poi lasciano la terra e hai consigliato agli astronauti di menzionare volta per volta gli ufo, questo è per far credere che sai molto poco di quello che stà accadendo (mentre altri pensano di aver trovato la verità) ma in realtà la verità è così incomprensibilmente vasta e così semplice che sfugge anche ai migliori dispositivi e menti. Ora, sai che facciamo sul serio. Ora ci rivolgiamo a tutti i cittadini del mondo, le entità extradimensionali non sono malvagie come vogliono farvi credere, al contrario, hanno creato il nostro universo quindi sono presenti da prima di noi, non c'è nienti di cui temere, questo è l'inizio della rivoluzione spirituale ed evoluzione della specie umana Traduzione per Angeli in Astronave Raffaele V.
Articoli Importanti
sabato 10 aprile 2010
Il Codice Da Vinci: Svelato!!!
di Fabio Marchese Ragona
Per Sabrina Sforza Galitzia, studiosa dalle nobili origini, Leonardo Da Vinci è una passione che affonda le radici nella sua infanzia. Un mondo fiabesco, zeppo di numeri e disegni, scoperto all’età di 5 anni e trasformato poi dalla ricercatrice in una missione culturale che oggi chiama «operazione verità», ovvero decifrare e divulgare il codice nascosto nei dipinti del genio toscano.
Il viaggio dell’esperta sulle tracce di Leonardo è cominciato negli Stati Uniti e culminato in Vaticano, dove una parte del suo studio su un arazzo (Il Cenacolo di Leonardo in Vaticano. Storia di un arazzo in seta e oro) ha suscitato l’interesse delle alte gerarchie ecclesiastiche ed è stato pubblicato dalla Libreria editrice vaticana, con prefazione del cardinale Raffaele Farina, salesiano archivista e bibliotecario di Santa Romana Chiesa.
Nei Musei vaticani è conservato il tesoro che ha ispirato le ricerche di Sforza Galitzia: un arazzo, commissionato dal re francese Luigi XII a Da Vinci, raffigurante il Cenacolo, copia esatta (a parte sfondo e soffitto) dell’opera murale conservata nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie, a Milano, che nasconde un codice con una profezia sulla fine del mondo. E, anticipa la studiosa a Panorama, «anche una figura femminile».
Sforza Galitzia ha passato al setaccio alla Ucla, l’Università di Los Angeles, per oltre 3 anni, 10 mila manoscritti vinciani. E molti altri, conservati nell’Archivio segreto vaticano, sono ancora in fase di studio. Ma il lavoro finora condotto ha già fornito a questa studiosa la chiave di volta per interpretare i misteri rimasti nascosti per secoli dentro il Cenacolo.
Dottoressa Sforza Galitzia, Leonardo nel suo «Cenacolo» aveva inserito dei codici per indicare la fine del mondo?
Il murale dell’Ultima cena non è altro che un orologio che consta di un calendario, con giorni, mesi e anni, ma anche epoche (ogni epoca equivale a 2 mila anni circa), e un cronometro. Leonardo usa l’astronomia e le costellazioni (ogni apostolo rappresenta una costellazione, un segno zodiacale) per indicare un percorso temporale che porterà al giorno di inizio e fine del Diluvio universale. Si tratta della profezia definitiva di Cristo e del suo ritorno, quindi la fine del mondo materiale come noi lo conosciamo oggi. Secondo i calcoli di Leonardo, la data è quella del 21 marzo dell’anno 4006, giorno d’inizio del Diluvio universale, che si concluderà il primo giorno di novembre dello stesso anno con il ritorno del Messia sulla Terra e con l’inizio di una nuova era per l’umanità. Leonardo inserisce questa profezia nel Cenacolo perché in quel dipinto ripropone il momento in cui Gesù spezza il pane e beve il vino con i suoi apostoli, chiedendo di farlo in sua memoria, di ripetere cioè l’azione eucaristica fino al momento del suo ritorno.
È vero che Leonardo indicò nel «Cenacolo» anche il 21 dicembre 2012, data che qualcuno oggi, sulla base di un’antica profezia dei maya, associa alla possibile fine del mondo?
I maya non hanno mai parlato di fine del mondo. Si riferivano semplicemente alla fine di un’epoca astronomica e l’inizio di un’altra. Secondo i manoscritti e i calcoli di Leonardo, questo passaggio di epoche è nascosto nei due apostoli seduti all’estrema sinistra nel Cenacolo: Bartolomeo e Giacomo rappresentano proprio quel momento, la fine dell’epoca dei Pesci (Bartolomeo) e l’inizio di quella dell’Acquario (Giacomo).
Il «Cenacolo» nasconde però un altro mistero: secondo i suoi studi, viene fuori che San Giovanni è una donna. Dunque ha ragione lo scrittore Dan Brown?
Quello di Dan Brown è soltanto un pasticcio che ha suggestionato milioni di persone, ma non offre un cifrario per decrittare il messaggio del Cenacolo. Leonardo dipinge davvero San Giovanni con tratti somatici di una donna e lo fa volutamente, perché nel linguaggio tecnico che usa San Giovanni è «femmina». Il genio utilizza la tradizione pittorica che fa uso della dualità maschio-femmina per simboleggiare una disgiunzione astronomica necessaria per il calcolo dei tempi.
La terminologia maschio-femmina è ricorrente in molti manoscritti vinciani per indicare elementi di un orologio, meccanismi per automi o telai. Questa terminologia vige ancora fra i nostri falegnami o elettricisti, e rispecchia un termine tecnico applicato anche all’astronomia. In questo caso San Giovanni, che secondo i calcoli di Leonardo rappresenta l’epoca astronomica della Bilancia, è tecnicamente femmina per creare una disgiunzione con l’epoca dello Scorpione, rappresentata dall’apostolo Giuda (maschio). San Giovanni è stato quindi mascherato da donna dal pittore per un’esigenza di tipo tecnico: rappresentare la femmina del linguaggio astronomico, creando così un artificio visivo per simboleggiare un salto da un’epoca astronomica a un’altra.
Nel «Cenacolo» Leonardo fa uso anche di alcuni versetti della Bibbia: il soffitto a cassettoni richiama una numerazione associata al male, il 666. Come mai un numero satanico nell’«Ultima cena»?
Le pieghe della tovaglia, il soffitto a cassettoni, le lunette, gli apostoli, lo stesso Cristo hanno ciascuno un significato e un ruolo preciso. Il soffitto a cassettoni è per Leonardo il quadrato magico del Sole, composto da 6 quadrati in orizzontale, 6 in verticale e 6 in diagonale, ovvero il 666, il numero della Bestia che, nell’Apocalisse di Giovanni, arriva sulla Terra per la battaglia finale tra bene e male prima della fine dei tempi. Leonardo usa il quadrato per avvertire chi guarda la scena che si tratta di quell’epoca, del momento che si riferisce al 666 nelle Sacre scritture, ovvero del ritorno di Cristo. È un richiamo mnemonico come lo è anche la scena eucaristica in sé.
Ma perché Leonardo ha lasciato tutti questi enigmi e rebus nei suoi dipinti?
Con i suoi scritti Leonardo ci ha teso un filo da seguire. Lui voleva lasciare delle tracce, sapeva che in futuro sarebbe stato letto. In una nota datata 1508, si scusa addirittura con il lettore per avere lasciato le carte alla rinfusa senza ricomporle in libri organizzati per materia. Il Cenacolo, come la Gioconda o la Vergine delle rocce, sono sequenze di un’unica storia. Leonardo inseriva anche delle profezie, ricavate dai suoi calcoli astronomici. E posso anticipare che anche la Gioconda possiede delle date che sono già passate e quindi profeticamente avveratesi.
Beh che dire, se profezie di date già passate si sono avverate, non resta che sperare di stare sulla strada buona :P
Buona Vita a Tutti Nexus.
FONTE
Grazie Piero
RAMTHA - L'Unica Legge di Dio
Il nuovo insegnamento di Ramtha che da oggi troverete in www.raminitaliano.com è intitolato L’UNICA LEGGE DI DIO. É un insegnamento specifico sul significato della legge morale, dai Dieci Comandamenti e la loro funzione storica, alla morale del maestro che riconosce Dio in sé e non nelle leggi dell’uomo. Ramtha parla dei suoi studenti, della loro moralità, e di come vengono considerati dalla gente della cittadina in cui si trova la scuola. Parla del concetto di morale in rapporto alla legge fondamentale del rendere conosciuto lo sconosciuto e alle leggi della fisica quantistica.
“Qualunque cosa facciate a un altro, verrà fatta a voi. Questo è l’Osservatore che nel campo quantico crea la realtà. E la ricompensa finale di tutto questo, non si tratta di bene o male, si tratta di quanto dell’uno o dell’altro riusciamo ad addossarci.” Semplice, definitivo e...convincente!
RAMTHA HA DETTO
pensiero del sabato 10 aprile 2010
"Quali sono gli individui più diffidenti? Quelli disonesti, astuti, cattivi. Non possono credere che esistano esseri onesti, sinceri e buoni. Giudicano gli altri attraverso se stessi, e per questo sono sempre sospettosi. Quanto a coloro che sono nobili e disinteressati, fanno fatica a vedere la cattiveria, il tradimento o la perfidia, appunto perché vedono gli altri attraverso le qualità che loro stessi possiedono.
L'essere umano può vedere esclusivamente attraverso i propri occhi, ed è lui stesso a plasmare i suoi occhi tramite i suoi pensieri, i suoi sentimenti, i suoi desideri e le sue tendenze. Quando incontrate persone che vi parlano unicamente dei difetti degli altri, sappiate che è soprattutto di se stesse che vi stanno parlando; sì, perché se possedessero la nobiltà, la bontà, l'onestà e soprattutto l'amore, troverebbero tutte queste buone qualità anche negli altri."
Omraam Mikhaël Aïvanhov
www.prosveta.com
Il nuovo nucleare in Italia. Affari, lobby e propaganda. Prima puntata dell’inchiesta
(In allegato il Decreto legislativo del 15 febbraio DLGS_15_ 2_ 2010_ n_ 31_ NUCLEARE)
«Credo che l’inizio del percorso che ci ha portato alla nuova offensiva dei nuclearisti sia da rintracciare nella creazione della Sogin fra il 1999 e il 2000». Così cerca di spiegare l’intricatissima vicenda del rilancio del nucleare nel nostro Paese Massimo Scalia, fisico e docente all’Università de La Sapienza di Roma, antinuclearista storico fin dai tempi del Comitato per il controllo delle scelte energetiche negli anni ’70 e per anni parlamentare dei Verdi (fu il primo presidente della commissione di inchiesta sulle ecomafie) e dirigente di Legambiente. «Non si capiva, tanto per intenderci – prosegue Scalia -, per quale ragione l’Enel non avesse messo in piedi per più di un decennio una struttura che si occupasse della dismissione e del trattamento e smaltimento del nucleare italiano. La nascita della Sogin, all’inizio, aveva una sua logica. Poi le cose sono andate in modo diverso». In modo diverso? «Certo, se pensi che si sono andati a infilarsi anche nella dismissione di sommergibili e simili in ex Unione sovietica – prosegue Scalia – senza, contemporaneamente, risolvere la questione dei siti provvisori italiani è evidente che la “mission” della Sogin quantomeno con il tempo è mutata».
Quindi, per capire di cosa stiamo parlando, per districarci dalle matasse di intrecci e azioni degli ultimi dieci anni è necessario partire dalla società che sembra essere la vera protagonista di questa vicenda.
Cos’è la Sogin?
La Sogin (Società Gestione Impianti Nucleari Spa) è stata istituita nel quadro del riassetto del sistema elettrico in ottemperanza al decreto legislativo n. 79 del 1999 (che ha disposto la trasformazione dell’Enel in una holding formata da diverse società indipendenti, tra cui appunto la Sogin, che ha ereditato tutte le attività nucleari dell’Enel). Lo stesso decreto assegnava: le azioni della società al ministero del Tesoro (ora ministero dell’Economia e delle Finanze) con lo specifico compito di fornire gli indirizzi operativi al Ministro dell’Industria (ora ministro delle Attività produttive). Come società del Gruppo Enel, quindi, la Sogin ha incorporato le strutture e le competenze precedentemente applicate alla progettazione, alla costruzione e all’esercizio delle quattro centrali elettronucleari italiane. E alla loro dismissione e al trattamento delle scorie. Quindi, nonostante la società risulti “autonoma, di fatto si tratta dell’Enel. Punto.
La SOGIN ha un’articolazione territoriale che comprende:
- la sede centrale di Roma
- le centrali nucleari in fase di smantellamento ex-Enel
- Trino (Vercelli)
- Caorso (Piacenza)
- Latina
- Garigliano (Caserta)
- gli impianti del ciclo del combustibile in fase di smantellamento ex-Enea
- Impianto EUREX Saluggia (Vercelli)
- Impianto FN Bosco Marengo (Alessandria)
- Impianto OPEC Casaccia (Roma)
- Impianto Plutonio Casaccia (Roma)
- Impianto ITREC Trisaia, Rotondella (Matera)
Le risorse finanziarie impiegate da SOGIN per l’attuazione dei programmi di messa in sicurezza e smantellamento degli impianti derivano da due diversi contributi:
- il fondo trasferito a Sogin dall’Enel all’atto del conferimento delle attività nucleari
- il finanziamento pubblico accordato dal governo sulla base delle determinazioni dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas a valere sulla componente A2 della tariffa elettrica (oneri nucleari)
Un aspetto importante che regola la gestione Sogin è che sia il fondo trasferito dall’Enel sia le risorse derivanti dal finanziamento pubblico hanno per oggetto esclusivo la copertura dei costi di smantellamento degli impianti e di sistemazione del combustibile irraggiato e dei rifiuti radioattivi, e non possono essere utilizzati per scopi diversi.
Dalla sua entrata in servizio al 2006 la Sogin è stata diretta dall’ex generale Carlo Jean.
Qualche problema la Sogin li ha avuti fin dai suoi primi anni di esercizio. I costi degli stipendi e delle collaborazioni infatti erano cresciuti enormemente. E i costi amministrativi sembravano quasi superare quelli tecnici e attuativi, che in gran parte sarebbero stati assegnati esternamente. Un brutto vizio italiano, a quanto sembra, a cui neppure quella costola dell’Enel che doveva chiudere la decennale questione del nucleare italiano non solo non affrontò direttamente e definitivamente la questione, ma anzi divenne in poco tempo un oggetto burocratico con un enorme bilancio che veniva assorbita per una grande fetta dai costi della “struttura”. Senza che la “struttura”, alla fine, entrasse mai veramente in funzione a pieno regime.
Ma è proprio la creazione di questo “oggetto”, la Sogin, che rilancia prima sotto traccia e poi sempre con più chiarezza la questione nucleare italiana. E il nucleare, come lo fu nella sua stagione aurea fra il 1960 e la prima metà degli anni ’80, è sempre stato un tema trasversale che ha avuto molti sostenitori in tutti gli schieramenti politici.
Ma torniamo alle attività della Sogin in questo decennio di attività. Il progetto di punta della società si chiama “Global Partnership” e prevede lo smantellamento di una serie di sottomarini a propulsione atomica ormai obsoleti, parcheggiati nei porti dove attracca la flotta russa. “Global Partnership” vede luce come contratto nel giugno del 2002, dopo che i Paesi del G8 – al summit di Kananaskis – decisero di investire 20 miliardi di dollari Usa nel giro di dieci anni proprio per affrontare il gravissimo problema della dismissione di queste strutture ormai abbandonate e senza controllo. E la Sogin, come risulta chiaramente dai resoconti della Commissione parlamentare sul ciclo dei rifiuti nel luglio 2003, ottiene la commessa, ma non da sola ovviamente, portandosi appresso Fincantieri, Ansaldo, Duferco e Camozzi.
La Sogin e le aziende italiane contano – come ha spiegato all’epoca alla Commissione lo stesso Carlo Jean – di realizzare in Russia anche un impianto chiamato “Accelerator Driven System (Ads)”, ideato dal Nobel Carlo Rubbia ma mai sperimentato: questa macchina dovrebbe bruciare parte delle scorie nucleari russe, riducendone la pericolosità. Se questo impianto dovesse svilupparsi e rivelarsi efficace, secondo il generale potrebbe accogliere anche le scorie italiane che, ha detto ancora Jean, non possono essere stoccate in casa dati i “seri problemi” causati dalla “emotività esistente a riguardo”.
L’ Ansa in data 19/02/04 ha riportato la notizia che per smantellare entro il 2015 i cinque impianti del ciclo del combustibile nucleare presenti in Italia – i due della Casaccia, nei pressi di Roma, e quello di Rotondella (Matera), Saluggia (Vercelli) e Bosco Marengo (Alessandria) spenderà 862 milioni di euro. La domanda, ancor prima di capire quale sarà il futuro delle nuove ipotetiche centrali nucleari, è ovviamente: a che punto è il lavoro di smantellamento dei cinque impianti? E poi, di conseguenza: l’importo indicato di 862 milioni di euro è stato ritoccato e di quanto?
venerdì 9 aprile 2010
Messaggio di Nostra Signora Regina della Pace n°3203 07.04.2010
News Frank!
Messaggio di Nostra Signora Regina della Pace n°3203
07.04.2010
Amati figli, Io vi amo. Sono venuta dal cielo per chiamarvi alla santità e per rendervi grandi nella fede. Non vi allontanate da Mio Figlio Gesù. Egli vi aspetta con immenso amore di Padre. Ciò che dovete fare non lasciatelo per il domani. Testimoniate che siete veramente di Cristo e che le cose del mondo non sono per voi. L'umanità si è contaminata con il peccato ed ha bisogno di essere curata. Aprite i vostri cuori alla grazie santificante del Signore. Non perdete la vostra speranza. Rallegratevi, perchè avete un posto speciale nel Mio Cuore Immacolato. Siate forti e fermi nella fede. Piegate le vostre ginocchia in orazione. Una forza devastatrice attraverserà l'Europa causando distruzione e morte. Non vi allontanate dal cammino che vi ho indicato. Ecco il tempo della grazia per voi. Coraggio. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima trinità. Grazie per avermi permesso riunirvi quì ancora una volta. Io vi benedico, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Restate in pace.
Questa è tosta…. vediamo chi riesce a indovinare cosa…sia questa forza devastatrice?
Messaggio di nostra Signora Regina della Pace n°3202 06.04.2010
NEWS Frank!
Messaggio di nostra Signora Regina della Pace n°3202
06.04.2010
Amati figli, un fatto spaventoso accadrà in Ginevra e si ripeterà in Pernambuco. Ginevra vivrà momenti di grandi tribolazioni. La furia del nemico invisibile colpirà i Miei poveri figli. Ecco il tempo del dolore per l'umanità. Vi invito alla preghiera sincera, poichè solamente per mezzo dell'orazione potete sopportare il peso delle privazioni che verranno. Non vi allontanate dal cammino che vi ho indicato. Io sono la vostra Madre e desidero che facciate parte del Mio Esercito Vittorioso. Nell'Eucarestia e nelle parole di Mio Figlio Gesù c'è il reale motivo della vostra futura vittoria. Non rifiutate. Ciò che dovete fare non lasciatelo per il domani. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima trinità. Grazie per avermi permesso riunirvi quì ancora una volta. Io vi benedico, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito santo. Amen. restate in pace.
Fonte :www.escatologia .it
Usiamo una piccola probabilità che il Cern avrà una perdita di radiazione…Molte volte la Radiazione è stata definita …nemico invisibile…
é probabile che sia il CERN… Dolbyjack
RAMTHA - L'arte dell'osservazione intenzionale
IL MEDIOEVO CHE CI ATTENDE - LA PROFEZIA DI JACQUES ATTALI
DI ANAIS GINORI repubblica.it Sono le classi dirigenti ad alimentare l´incertezza, ingrediente fondamentale per mantenere il potere. Nel suo ultimo libro l´economista francese fornisce alcune ricette contro la crisi. L´impossibilità dell´Occidente di mantenere questo tenore di vita senza indebitarsi Dovremo adattarci alla mancanza di solidarietà e alla necessità di cavarcela da soli. Intervista a Jacques Attali. Dopo la crisi, le crisi. «Nel prossimo decennio il mondo attraverserà cambiamenti radicali, solo in parte collegati all´attuale situazione finanziaria. Ciascuno di noi sarà minacciato e dovrà trovare gli strumenti per salvarsi». Nel suo ultimo libro (Sopravvivere alle crisi, Fazi Editore), Jacques Attali profetizza un mondo sempre più precario e ostile, nel quale le classi dirigenti sono incapaci di pensare nel lungo periodo e anzi alimentano l´incertezza, ingrediente fondamentale per mantenere il potere. «Dovremo abituarci a cavarcela da soli, come le avanguardie del passato» spiega l´economista, ex consigliere di François Mitterrand e primo presidente della Banca europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo. Attali è uno degli intellettuali francesi più eclettici, capace di pubblicare opere su Karl Marx o sull´amore, ed è uno scrittore seriale. Si vanta di avere decine di libri già pronti nel cassetto, firma rubriche su molti giornali, colleziona consulenze e si occupa di Planet Finance, una Ong specializzata in progetti di microcredito. Instancabile, sempre di corsa. Come il mondo che prefigura. Nella foto: una scena del film " The road" Quali altre crisi ci aspettano? «La crisi finanziaria del 2008 non è affatto terminata, nonostante i proclami trionfanti di qualche politico e banchiere. Quelli che gli anglosassoni definiscono "germogli" di ripresa sono, a mio avviso, soltanto segnali passeggeri. Molte banche continuano a essere insolventi, i prodotti speculativi più rischiosi si accumulano come e più di prima, i disavanzi pubblici sono ormai fuori controllo, il livello della produzione e il valore dei patrimoni restano in grandissima parte inferiori a quelli precedenti la crisi. La causa più profonda di questa crisi è l´impossibilità per l´Occidente di mantenere il suo tenore di vita senza indebitarsi: su questo non è stata avviata un´adeguata riflessione». Il peggio deve ancora venire? «Nel 2020 la popolazione mondiale passerà da 7 a 8 miliardi e la classe media mondiale rappresenterà circa la metà degli individui che vorranno allinearsi al modello occidentale. Questo comporterà nuovi punti di criticità a livello ecologico. Nello stesso periodo assisteremo a progressi scientifici considerevoli, come le nanotecnologie, le neuroscienze, le biotecnologie. Ogni nuova scoperta scatenerà problemi etici e di possibili utilizzi secondari per scopi criminali o militari». Tornando all´economia, dove finisce il tunnel? «La congiuntura economica ci riserverà altre brutte sorprese. Personalmente, temo il ritorno dell´iperinflazione scatenata all´enorme liquidità creata dalle Banche centrali, la possibile esplosione della "bolla cinese" per colpa degli eccessivi crediti concessi e della sovraccapacità produttiva della Repubblica Popolare. Il sistema pubblico della sanità e dell´istruzione, per come l´abbiamo conosciuto finora, diventerà insostenibile per gli Stati. Il nostro stile di vita, sempre più precario e meno solidale. Chi vorrà sopravvivere dovrà accettare il fatto di non doversi più attendere nulla da nessuno. Andiamo verso un mondo che assomiglia al Medioevo». Non le sembra esagerato parlare di un ritorno al passato remoto? «Come nel Quattrocento, il potere sarà concentrato in alcune città e alcune corporazioni. Già oggi 40 città-regioni producono due terzi della ricchezza del mondo e sono il luogo dove si realizza il 90 per cento delle innovazioni. In mancanza di una vera organizzazione globale, si diffonderanno epidemie e catastrofi naturali climatiche ed ecologiche. Ci saranno sempre più zone "fuori controllo", dove imperverseranno organizzazioni criminali e bande armate. I ricchi dovranno rifugiarsi in moderne fortezze». E tutto questo sarebbe dovuto anche all´incapacità delle classi dirigenti e al fallimento del sistema di governance mondiale? «Di fronte a una crisi, qualunque essa sia, la maggioranza degli individui comincia con il negare la realtà. Purtroppo questo meccanismo si applica perfettamente anche alle imprese e alle nazioni. Finora i governi hanno adottato una strategia che fa finanziare dai futuri contribuenti gli errori dei banchieri di ieri e i bonus di quelli di oggi». Lei ha presieduto la Commissione per la liberazione della crescita voluta dal governo Sarkozy, ma le riforme che aveva proposto sono state disattese. Anche nel caso della Francia manca il coraggio di preparare il futuro? «Quello che più mi colpisce è che molti potenti vorrebbero tornare rapidamente al vecchio ordine, anche se è quello che ha scatenato la crisi finanziaria. Nell´attuale modello economico l´impresa è passata al servizio del capitale, a sua volta manipolato dalle leggi della Borsa. Le cose stanno così dal 1975, data dell´invenzione delle stock-options negli Stati Uniti». Non è una visione troppo apocalittica? «Non bisogna farsi prendere né dall´ottimismo né dal pessimismo. Negli ultimi 650 milioni di anni, la vita è praticamente scomparsa sette volte dalla superficie della Terra. Oggi rischiamo che succeda un´altra volta. Ma qualsiasi minaccia è anche un´opportunità. Quando si arriva a un punto di rottura siamo costretti a riconsiderare il nostro posto nel mondo e a cercare un´etica dei comportamenti completamente nuova. Sopravviverà di noi solo chi avrà fiducia in se stesso, chi non si rassegnerà. Ho affrontato parecchie crisi. E per questo ho pensato anche di raccogliere le mie lezioni di sopravvivenza». Lei suggerisce il dono dell´ubiquità: cosa significa? «I miei principi sono sette, da attuare nell´ordine. Innanzitutto bisogna partire dal rispetto di sé, e quindi prendere consapevolezza della propria persona, e dall´intensità, ovvero vivere pienamente sapendo proiettarsi nel lungo periodo. Ci sono poi l´empatia, indispensabile per capire gli altri, avversari o potenziali alleati, la resilienza che ci permette di costruire le nostre difese e la creatività per trasformare le minacce e gli attacchi in opportunità. Se questi cinque principi non funzionano bisogna cambiare radicalmente, coltivando l´ambiguità o persino l´ubiquità, imparando a essere mobili nella propria identità». Ci lascia insomma un po´ di speranza… «L´ultima lezione riguarda il pensiero rivoluzionario. In condizioni estreme, bisogna osare fino anche a violare le regole del gioco. Nessun organismo può sopravvivere senza operare una rivoluzione al suo interno. Ma tutto dovrà sempre partire dall´individuo. Come diceva Mahatma Gandhi: "Siate voi stessi il cambiamento che volete realizzare nel mondo"». Ha appena pubblicato il primo "iperlibro", un volume cartaceo integrato da contributi audio e video. È questo il futuro della lettura? «Non credo alla morte dei libri tradizionali. Ma è evidente che i giovani crescono imparando a leggere su uno schermo. Per loro sarà normale sfogliare una tavoletta elettronica come noi sfogliamo un libro. Anche quella dell´editoria è una crisi che si supera solo con il cambiamento». Anais Ginori Fonte: www.repubblica.it |
Ramtha ha detto
RIFLESSIONE
CILE: I SISMOLOGI AVVERTONO SUL RISCHIO DI UN NUOVO FORTE SISMA NEL NORD
CILE: I SISMOLOGI AVVERTONO SUL RISCHIO DI UN NUOVO FORTE SISMA NEL NORD
8 apr. - A sei settimane da uno dei terremoti piu' forti registrati in Cile, i sismologi avvertono del rischio di una nuova potente scossa nel nord del paese.
Nella regione di Tarapaca' si concentrano nel sottosuolo tensioni simili a quelle riscontrate nel Maule e nel Bio Bio, le piu' colpite dal sisma di magnitudo 8,8 della scala Richter ch ha provocato quasi 350 morti lo scorso 27 febbraio, hanno indicato il geologo Raul Madariaga della Normale di Parigi e colleghi francesi e cileni in un articolo apparso su 'Science'.
Resta comunque impossibile, al momento, prevedere con precisione i terremoti.
"La lezione piu' importante del sisma nel Maule -scrivono- e' che puo' essere identificata una regione a rischio ma continua a essere impossibile prevedere i tempi".
Per questo motivo, concludono, e' indispensabile che tutti gli edifici siano anti-sismici e che siano in funzione sistemi di allarme e comunicazione che possano superare indenni forti scosse.
giovedì 8 aprile 2010
Gli alieni ci sono e sono tra noi: ci crede un miliardo e passa di terrestri
News Stefano!
Gli alieni ci sono e sono tra noi: ci crede un miliardo e passa di terrestri
Fosse una religione, sarebbe una di quelle con il maggior numero di fedeli sul pianeta: un terrestre su cinque crede infatti nell’esistenza degli alieni. E’ quanto emerge da un sondaggio condotto in 22 Paesi dall’Istituto di ricerca Ipsos su un campione di 23mila adulti.
La maggior parte delle persone che crede che gli extraterrestri si aggirino sulla Terra ha meno di 35 anni. Ci credono più gli uomini (22%) che le donne (17%). Determinante inoltre il fattore della nazionalità: a credere reale la presenza di esseri viventi di altri pianeti è il 40% degli indiani e dei cinesi, ma solo l’8% dei belgi, degli svedesi e degli olandesi.
Gli extraterrestri sono sempre stati al centro delle cronache: strani oggetti volanti sono stati avvistati nei cieli americani ed europei e sono stati scambiati per Ufo. Gli uomini continuano a domandarsi se sono loro le uniche forme di vita nell’Universo o se esistono altri personaggi dotati di intelligenza che vivono su altri pianeti come quelli descritti in molte opere di fantascienza.
Nel periodo pasquale, il giornale inglese “The Sun” aveva ipotizzato che gli alieni facessero esperimenti sulle pecore del Galles. Un pensionato gallese, infatti, aveva notato strane mutilazioni di bestiame e aveva avvistato misteriose luci. L’uomo aveva subito ipotizzato che le campagne della regione potessero essere state invase da alieni impegnati in “esperimenti” sulle pecore. Il quotidiano Sun, che sceglie proprio il periodo Pasquale per raccontare di agnelli innocenti mutilati, riferisce il racconto di Phil Hoyle, 53 anni, pensionato gallese, che ha passato gli ultimi nove a investigare su sospette mutilazioni sugli animali e che dice di aver visto lui stesso strane “sfere” colorate che avrebbero fulminato, attraverso raggi luminosi, le pecore indifese.
«Sembrava la scena di una battaglia di Guerre Stellari», ha detto Hoyle, co-fondatore di un gruppo chiamato Animal Pathology Field Unit (unità di patologia animale). Hoyle sostiene di aver parlato con diversi proprietari di bestiame nelle campagne gallesi e quasi tutti dicono di aver trovato alcune delle loro pecore sventrate, senza più organi interni, in particolare senza cervello e occhi. Per saperne di più, il pensionato gallese ha messo insieme un gruppo di 15 persone per monitorare i cieli britannici, in particolare vicino alla foresta di Radnor, ma non solo, in attesa di avvistare altri esperimenti alieni su bestiame.
E cosa pensa la Chiesa dell’esistenza degli extraterrestri? Il Vaticano non esclude affatto l’esistenza degli alieni. “E’ possibile credere in Dio e negli extraterrestri” e “si può ammettere l’esistenza di altri mondi e altre vite, anche più evolute della nostra, senza per questo mettere in discussione la fede nella creazione, nell’incarnazione e nella redenzione”, ha affermato il direttore della Specola Vaticana, padre Josè Gabriel Funes, in una intervista all’Osservatore romano del 2008.
Le armi dell'APOCALISSE
I PERICOLI DELLA GUERRA NUCLEARE:
globaltimes.cn
PECHINO, 2 Aprile –Dopo quasi un anno di negoziati i governi di Stati Uniti e Russia hanno finalmente raggiunto un accordo sulla successiva riduzione e limitazione delle armi nucleari. L’accordo verrà firmato l’8 Aprile, limitando il numero totale di testate a meno di 1.550. Ad ogni modo è una buona cosa per la pace e la stabilità mondiale così come per la prevenzione della proliferazione nucleare, ma non dovremmo essere troppo ottimisti riguardo al trattato.
Le motivazioni che stanno dietro al trattato sono chiare. La Russia si oppone al sistema di difesa missilistico americano e al suo dispiegamento in Europa Orientale. Gli USA continuano ad espandere gli obiettivi del sistema di difesa missilistico, che costituisce un’effettiva minaccia per la Russia in Europa Orientale.
Con il 95% delle testate nucleari del mondo, gli USA e la Russia sono le due più grandi potenze nucleari del mondo. La Russia ha più di 14.000 missili e gli USA più di 9.000. Questa rimane una delle poche aree dove il vecchio potere nazionale degli USA rimane grande come sempre, quindi gli USA si sono attivati lavorando per un compromesso in questo campo.
Il trattato ha già i suoi problemi. Per gli accordi esistenti, il numero di testate nucleari era limitato tra 1.500 e 2.000. Questo nuovo accordo non ha nuovi spunti e non è andato incontro alle aspettative della comunità internazionale. Sei mesi fa venne proposto il limite di 1.500, ma alla fine è diventato 1.550, non un grande cambiamento. Il problema fondamentale è che le disposizioni non eliminano le armi nucleari ma invece cambiano il loro livello di prontezza. Le armi nucleari hanno tre livelli di prontezza : totalmente equipaggiate e pronte a essere lanciate, pronte ma con testata e corpo separati, ed infine in condizione di immagazzinamento con la testata rimossa.
Il trattato riduce il numero di armi nucleari totalmente equipaggiate a meno di 1.550, ma i missili in eccesso non saranno distrutti, solo spostati ad un differente livello di prontezza. Potrebbero essere attivati e ri-armati in un tempo brevissimo.
Nonostante l’accordo gli USA continuano anche a lavorare sullo sviluppo di nuove armi nucleari. Mentre alcune sono state spostate dalle linee del fronte, armi più leggere ed accurate vengono sviluppate, così come le cosiddette ‘bunker-buster’ concepite per penetrare profondamente sotto terra.
L’accordo USA-Russia limita soltanto lo sviluppo bilaterale, ma la vera preoccupazione è la diffusione nel mondo. Gli USA stanno programmando di tenere un summit sulla sicurezza nucleare il 13 Aprile nel quale l’argomento principale sarà la non proliferazione nucleare. Una volta che la tecnologia nucleare si sia diffusa, e specialmente se delle organizzazioni terroristiche dovessero mettere le mani su materiale nucleare, le conseguenze sarebbero imprevedibili, ed è nell’interesse di ogni paese prevenire ciò.
Gli standard USA sulla proliferazione nucleare sono anch’essi inesistenti. Dà una tacita approvazione al programma di armi nucleari di Israele, e non fa alcuno sforzo per scoraggiare il Giappone dall’accumulare materiale grezzo che potrebbe, in teoria, produrre migliaia di armi nucleari.
All'opposto gli USA sono stati particolarmente sensibili verso l’Iran e la Corea del Nord. L’Iran non ha testato armi nucleari, ma dichiara di star sviluppando strutture per il nucleare civile. Comunque gli USA hanno lavorato molto per sanzioni contro di esso in conseguenza di questo fatto e considerano anche azioni militari.
Al di fuori delle considerazioni politiche gli USA hanno adottato due standard completamente differenti sull’uso della tecnologia nucleare da parte di diverse nazioni.
Per creare una convincente possibilità per la non proliferazione gli USA dovrebbero applicare lo stesso standard a tutte le nazioni.
Editor: Helen Mo
Titolo originale: "The Dangers of Nuclear War: U.S.-Russian Nuke Deal no Cure for Real Threat"
Fonte: http://globaltimes.cn/
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02.04.2010
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di P.P.
www.ComeDonChisciotte.org
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Su Marte vi è stata la vita, scoperte tracce di civiltà antiche
NEWS Stefano!
Su Marte vi è stata la vita, scoperte tracce di civiltà antiche
Pubblicato il 07 aprile 2010 da admin
Incredibile a dirsi, la scoperta è opera non del solito ricercatore americano o straniero, ma di Ennio Piccaluga, studioso italiano, direttore della rivista Area di Confine e grande esperto del pianeta Marte. Vedere per credere. Le fotografie allegate parlano da sole. No, non siamo sulla Terra, ma proprio sul Pianeta Rosso. L’immagine di Fig. 1, particolare di una foto scattata dalla sonda spaziale europea Mars Express nel 2004, mostra quella che indiscutibilmente sembra essere una ziqqurat sumera. In molti si chiederanno come mai queste immagini siano state rese pubbliche solo adesso. Ma non è proprio così. Gli appassionati già conoscono questa sconvolgente realtà dal 2006, anno di uscita del best seller di Ennio Piccaluga dal titolo Ossimoro Marte. Ma è giunta l’ora che tutto ciò diventi di dominio pubblico. Su Marte c’è stata, e forse c’è tutt’ora, vita intelligente. Nella foto di Fig. 2, vediamo la ziqqurat in bianco e nero, dove risaltano ancora di più i particolari. Non possono essere frutto del caso, perché ogni elemento è al proprio posto. Secondo le leggi della probabilità è impossibile una simile combinazione di particolari, la natura non può fare simili scherzi. Per convincersene basta guardare la Fig. 3, dove c’è la ricostruzione fatta da Patsy Nicholas Di Falco, che ha graficamente “eliminato la polvere accumulatasi” sul monumento marziano, rispettando rigorosamente le luci e le ombre, effettuando non solo un disegno, ma un vero e proprio studio che riproduce esattamente la realtà sotto la polvere dei millenni. Nelle immagini che, si ripete, sono reali, si nota la presenza di una torretta e di sette gradoni proprio come nelle ziqqurat terrestri. Altri indizi di chiara artificialità sono il cratere quadrato che si vede molto bene in alto a destra, specie nella foto in bianco e nero (i meteoriti non scavano crateri quadrati). Siccome è situato vicinissimo alla ziqqurat, è probabile che da lì sia stato estratto proprio il materiale per costruire il monumento. Gli enti spaziali forse vogliono che nulla trapeli. A conferma di ciò, citiamo il caso del dipendente dell’Ente Spaziale Europeo licenziato nel 2004 perché aveva osato affermare che le strutture osservate in alcune foto scattate su Marte dalle sonde spaziali non erano naturali, ma costruite da qualcuno. Come per il fenomeno UFO, la gente deve essere tenuta all’oscuro di tutto, forse perché molti potrebbero rimanere scioccati nel sapere della presenza di altri esseri evoluti oltre all’uomo. Ma è solo questione di tempo. Il grande pubblico ne saprà molto di più proprio in questi giorni, quando sarà in edicola il numero di Aprile di “Area di Confine” rivista mensile diretta proprio da Piccaluga, dedicata a questi temi, alle scienze, agli Ufo ed alle cosiddette materie di confine e che in diversi numeri ha già trattato di queste scottanti rivelazioni. Ma la bomba esploderà anche in TV tra pochissimo tempo quando andrà in onda la puntata di Voyager che Piccaluga ha già registrato, dedicata proprio alle rivelazioni di Ossimoro Marte. Era ora che ciò avvenisse, il grande pubblico deve sapere. Perché la ziqqurat non è altro che un piccolo antipasto della sconvolgente realtà che c’è sul Pianeta Posso. Questo non è che l’inizio e nei prossimi giorni se ne vedranno delle belle anche su internet, sperando che qualcuno non provi a fermare la verità perché, non c’è dubbio, la storia così come la conosciamo va riscritta.
http://www.ilmezzogiorno.net/07042010/su-marte-vi-e-stata-la-vita-scoperte-tracce-di-civilta-antiche/pensiero del giovedì 8 aprile 2010
Ma attenzione, non bisogna confondere l'intuizione con la chiaroveggenza, la quale è una facoltà inferiore rispetto all'intuizione. Perché? Perché la chiaroveggenza non va oltre la percezione oggettiva del piano astrale e del piano mentale. Così, si possono vedere le forme, le entità del piano astrale e mentale, e tuttavia non comprendere nulla di ciò che si vede. Viceversa, con l'intuizione, forse non si vede niente, ma si comprendono le cose come se le si vedesse cento volte meglio, poiché le si vive."
Il Codex Alimentarius - M. Pamio
Circa 200 codici per gli alimenti, 40 di igiene e 3200 limiti massimi di residui di pesticidi e farmaci veterinari. Normative fondamentali, e nessuno ne sa nulla.
Ufficialmente il Codex dovrebbe facilitare gli scambi internazionali degli alimenti. Ufficialmente.
La verità, come sempre, sta da un’altra parte.
“Regolamentare” spesso e volentieri è sinonimo di “controllare”.