Giappone, a Tokyo pesce venduto come prima del terremoto
TOKYO – Sfumato l'effetto radiazioni, pur con la centrale diFukushima ancora da mettere in sicurezza, il mercato del pesce di Tsukiji di Tokyo, il piu' grande al mondo, ha recuperato i volumi di vendita precedenti la catastrofe dell'11 marzo, che ha colpito duramente i settori dell'industria ittica nipponica. Secondo i dati diffusi oggi, il giro di scambi segnati nella settimana fino a giovedi' scorso s'e' attestato a 746 tonnellate superando le 741 tonnellate della settimana che ha preceduto il terremoto/tsunami (4-10 marzo), in scia alla ripresa della domanda di sushi e sashimi. Soltanto oggi, hanno detto all'Ansa dagli uffici di Tsukiji, sono andati in asta oltre 14.500 kg di pesce, di cui poco piu' di 10.000 congelato. Dopo il disastro naturale, nella settimana 18-24 marzo le transazioni nel mercato di Tokyo erano crollate a quota 448 tonnellate di pesce. La risalita dei consumi ha trainato anche le quotazioni del tonno, tornato a una media di 4.122 yen/kg (35 euro) contro il livello critico di 3.328 yen/kg di fine marzo. Il settore ha scontato lo stop delle attivita' e dei trasporti nelle regioni devastate del nord-est, il cui pesce in gran parte non e' ancora tornato nelle bancarelle di Tsukiji, nonche' la paura per la possibile contaminazione radioattiva in scia alla crisi nucleare di Fukushima: ''Per questi timori le vendite sono crollate anche del 60% – ha spiegato un operatore del mercato -, ma adesso abbiamo recuperato fino al 70% dei volumi normali''. Alle difficolta' tecniche si e' aggiunto il pesante calo della domanda per la stretta generale dei consumi, influenzata dalla necessita' di risparmio energetico, che ha ridotto la frequenza dei trasporti pubblici e anticipato gli orari di chiusura di molti esercizi commerciali. A oltre un mese dal sisma/tsunami, e con lo spettro blackout al momento accantonato, la gente sta gradualmente tornando alle abitudini di prima. Eccetto che per i turisti. ''Caution! Tuna Auction is closed. Please stop visiting the market by the earthquake generation'' si legge su un cartello: un inglese incerto, ma dal messaggio chiaro. Dal giorno del sisma i turisti si tengano alla larga dal mercato del pesce. .
19 aprile 2011 | 18:16
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