«Una guerra tra Stati Uniti e Cina è "inevitabile", a meno che Washington la smetta di intimiare a Pechino di fermare i suoi progetti di costruzione nel Mar Cinese Meridionale. E' questa la notizia riportata dal Global Times, un giornale di proprietà dello stato cinese.
Washington accusa Pechino di aver intrapreso un massiccio programma di "bonifica" nell'arcipelago Spratly del Mar Cinese Meridionale; e afferma inoltre che le rivendicazioni territoriali sulle isole artificiali porterebbero ad un'ulteriore militarizzare della regione.
"Se gli Stati Uniti vogliono che la Cina fermi le sue attività, allora una guerra USA-Cina sarà inevitabile nel Mar Cinese Meridionale,"[...] "L'intensità del conflitto sarà superiore a quelle che la gente spesso chiama 'attriti'."
Il giornale cinese ha anche affermato che la Cina è determinata a finire il suo lavoro di costruzione nel Mar Cinese Meridionale, definendolo lo "scopo più importante" di Pechino.
[...] "Non vogliamo un conflitto militare con gli Stati Uniti, ma se ci dovessimo arrivare, lo accetteremo," ha riferito il Global Times, che è uno dei giornali più nazionalisti della Cina.
La settimana scorsa Pechino ha fatto trapelare la sua "forte insoddisfazione" dopo un aereo spia statunitense ha sfidato i vari avvertimenti dalla marina cinese e ha sorvolato la Fiery Croce Reef, dove la Cina starebbe costruendo un campo d'aviazione e altri impianti.»
~ ‘War inevitable’ unless US backs down: China state paper, PressTV, 25 maggio 2015.
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di Bill Bonner
In qualche modo, che piaccia o no, il mondo gira. L'egemone di oggi diventa il vessato di domani. La valuta di riserva di oggi diventa la carta igienica di domani. La gallina di oggi diventa la cena di domani.
Ehi, non abbiamo creato noi questo sistema. Non ci piace nemmeno. Ma questo è solo il modo in cui è fatto.
Se avete già accumulato una fortuna, o state cercando di accumularne una, dovete stare molto attenti alla valuta... o alle valute... in cui è denominata.
La Fine della Storia?
Gli stati sono stati istituiti per prendere il controllo. Le élite al comando – con la forza delle armi – hanno stabilito leggi, protocolli ed eserciti per cercare di impedire a chiunque di prendere il loro posto.
La loro ricchezza, il loro potere e il loro status doveva essere preservato a tutti i costi. Ma nel XVIII e XIX secolo le armi da fuoco hanno iniziato a diventare onnipresenti. E' stato più difficile per le élite mantenere la loro autorità sulle masse.
Ogni agricoltore in America aveva un fucile. Una banda di ribelli nelle colonie americane (con l'aiuto della Marina Francese) riuscì a sconfiggere il miglior esercito del mondo. Un attore disoccupato poteva comprare una pistola e sparare ad un presidente.
Incapaci di mantenere il controllo con la sola forza, gli stati dovettero ricorrere alla frode. I cittadini comuni vennero autorizzati a votare su chi avrebbe dovuto governarli. Inoltre vennero promessi loro i frutti del lavoro altrui, se avessero votato nel modo giusto.
Per un certo periodo di tempo, sembrava come se questo nuovo modello – le democrazie sociali gestite da politici e funzionari statali – avesse sconfitto tutti i rivali.
L'Unione Sovietica – che si basava sulla vecchia forza bruta per controllare la sua economia costellata da schiavi – cadde nel 1991.
La Cina maoista aveva gettato la spugna 10 anni prima, quando il "leader supremo" del paese, Deng Xiaoping, annunciò: "Diventare ricchi è fantastico." (Gli storici oggi sostengono che non abbia mai pronunciato queste parole, ma catturavano con precisione la sua visione per la Cina.)
E Francis Fukuyama – allucinante! – si chiese se la "fine della storia" fosse ormai ad un tiro di schioppo.
Se la fine della storia fosse stata ad un tiro di schioppo, il dollaro, la FED e le finanze federali non avrebbero avuto nulla di cui preoccuparsi. Ma se dovessimo scegliere tra la storia e il biglietto verde, sceglieremmo la storia senza ombra di dubbio.
Molto probabilmente la storia andrà avanti e il dollaro sarà buttato giù dal suo trespolo. Ma come succederà esattamente?
Nessuno lo sa, ma le élite imperiali non lasceranno il loro trono senza combattere. Non appena vedono minacciati il loro potere, il loro status e la loro ricchezza, trovano un casus belli nella speranza di disarcionare i nuovi aspiranti al trono prima che sia troppo tardi.
Il fenomeno è noto agli storici come "Trappola di Tucidide". Il politologo Graham Allison ci spiega il concetto:
Quando una potenza in rapida crescita rivaleggia contro un potere dominante consolidato, ci sono guai in vista. In 11 dei 15 casi in cui questo si è verificato negli ultimi 500 anni, il risultato è stato una guerra.
Il grande storico greco Tucidide identificò queste sollecitazioni strutturali come la causa principale della guerra tra Atene e Sparta nella Grecia antica.
Nella sua intuizione spesso citata: "E' stata l'ascesa di Atene e la paura che incuteva a Sparta che rese la guerra inevitabile."
Si noti che Tucidide identificò due fattori: un rivale in ascesa e la paura di tale rivale. La Cina è un rivale in rapida crescita. Le élite degli Stati Uniti temono la sua ascesa.
E per una buona ragione: avere la valuta di riserva mondiale è un "privilegio esorbitante", come disse l'ex-presidente francese Charles de Gaulle.
Essa permette agli americani di comprare le cose all'estero senza mai pagarle per davvero. In realtà, paghiamo con pezzi di carta che creiamo ex nihilo. Tale cartamoneta viene poi rispedita negli Stati Uniti per comprare buoni del Tesoro e altri asset denominati in dollari.
Da un punto di vista economico, il sistema (istituito da Richard Nixon nel 1971) è un cane che si morde la coda.
I cinesi fanno finta di essere buoni clienti. Gli americani fanno finta che abbiano un buon rating di credito. E tutti fanno finta di arricchirsi... promettendo di saldare i conti in futuro.
In pratica, nessuno vuole che arrivi il giorno della resa dei conti, perché tutti sanno che ci sono molte più rivendicazioni sul futuro rispetto a quante quest'ultimo possa soddisfare.
Tra il 1971 e oggi, gli americani hanno ricevuto più di $10,000 miliardi di beni dall'estero rispetto a quelli che sono stati spediti agli stranieri. Tale denaro è una rivendicazione sulla ricchezza presente e futura degli Stati Uniti.
Ci sono anche (con qualche sovrapposizione) circa $17,000 miliardi di debito pubblico degli Stati Uniti – anch'essi una rivendicazione sulla prduzione americana futura. E questa è solo una parte del debito complessivo nel mercato del credito: $55,000 miliardi.
Per non parlare delle passività non finanziate di Washington. Di (KSE: 003160.KS - notizie) recente il professor Laurence Kotlikoff ha affermato che il "gap fiscale" degli Stati Uniti – la differenza tra gli oneri finanziari di Washington e il valore presente di tutte le sue entrate fiscali future – ammonta a circa $210,000 miliardi. Stiamo parlando del 211% del PIL.
Per onorare queste rivendicazioni, gli Stati Uniti dovrebbero avere un avanzo di bilancio. (Quando? Come?) Invece quello che ci ritroviamo sono solo deficit su deficit.
Avvicinarsi al Giorno della Resa dei Conti
Invece di rinsavire dal punto di vista finanziarioi, tutti gli stati più importanti sembrano voler peggiorare la situazione.
Gli Stati Uniti stimolano la gente a comprare più beni di fabbricazione cinese. E la Cina stimola i suoi produttori a fare più cose per gente che non può più permettersele. Entrambe le nazioni stanno finendo nei guai.
Gli americani sono assuefatti alla spesa. Consumano la loro ricchezza... e altro ancora.
La Cina è assuefatta alla produzione. Mentre aumenta il suo know-how e la sua capacità produttiva, diventa sempre più competitiva. Non solo potrà produrre più beni a prezzi più bassi, ma sarà anche in grado di produrre equipaggiamento militare di ultima generazione.
E' una questione di tempo prima che venga sfornato tale materiale bellico. Almeno questo è ciò che suggerisce la storia.
Se ci sarà un conflitto militare, come nascerà?
Gli Stati Uniti rispetto alla Cina spendono il triplo per la difesa. Ma come scoprirono i Persiani nelle loro guerre contro i Greci, avere l'esercito più grande e meglio finanziato non fornisce necessariamente un vantaggio. Invece, può invitare alla lentezza, al compiacimento e allo sbilanciamento.
L'esercito degli Stati Uniti è la burocrazia più grassa e più infestata da zombie di tutto il mondo. Soffre di una sovrabbondanza di risorse. Supporta truppe (per un costo di $1 milione per soldato all'anno) in tutto il mondo.
Costruisce armamenti che spesso sono già obsoleti prima di essere messi in servizio. Coccola eserciti di lobbisti, appaltatori, consulenti, pensionati, tirapiedi e perdigiorno.
Come tutte le burocrazie, si cura solo di sé stessa e la sicurezza della nazione passa in secondo piano.
Le dieci grandi portaerei americane, per esempio, possono essere modi meravigliosi per generare contratti, commissioni e spese. Possono anche essere ottimi modi per buttarci dentro forza militare e andare a combattere in tutto il mondo.
Ma se il nemico dispone di tecnologia moderna e sofisticata... che si fa?
Probabilmente lo scopriremo...
Traduzione di Francesco Simoncelli
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