http://newsspazio.blogspot.com/2008/10/lo-avete-visto-lasteroide.html
Date le piccole dimensioni del corpo celeste esso andò distrutto, ma alcuni suoi resti riuscirono a raggiungere il suolo, in un'area del deserto Nubiano.
Una squadra di ricerca guidata da Peter Jenniskens (astronomo NASA dell'Ames Research Center, Moffett Field, California) e dal SETI Institute (Mountain View, California) composta da 150 studenti dell'Università di Khartoum in Sudan raccolsero circa 600 frammenti del meteorite, per un peso complessivo di più di 8,5 Kg.
Un team internazionale di scienziati ha poi studiato quanto recuperato ed i risultati sono molto interessanti. Innanzi tutto è stato scoperto che tra i campioni vi sono almeno 10 tipologie differenti di meteoriti ed alcuni di essi contengono composti chimici complessi, molecole organiche ed aminoacidi (le “basi” della vita come-noi-la-conosciamo).
Un gruppo di chimici della Stanford University ha trovato molecole organiche PAH (polycyclic aromatic hydrocarbons, idrocarburi policiclici aromatici). Questo tipo di molecole sono distribuite un po' in tutta la nostra Galassia e si formano qui sulla Terra in seguito a combustione incompleta.
un altro gruppo di ricerca, questa volta del NASA Goddard Space Flight Center, ha trovato invece aminoacidi in frammenti fortemente riscaldati dell'asteroide, cosa piuttosto strana poiché tutte le molecole di questo tipo dovrebbero distruggersi con il calore intenso. Sia PAH che gli aminoacidi sono considerati i "mattoni" della vita.
Le parole di Muawia Shaddad, astronomo dell'University of Khartoum che ha guidato le operazioni di recupero dei frammenti di 2008 TC3: "Sin dall'inizio gli studenti si sono sorpresi di trovare così tanta diversità in tonalità e texture del meteorite. Si stima che l'asteroide inizialmente pesasse circa 59 tonnellate...".
Gli scienziati hanno poi determinato che la maggior parte dei frammenti ritrovati appartiene ad un tipo raro di meteorite, dal nome Ureilite. Gli altri sono appartenenti per lo più ad un tipo molto comune, Condriti.
I ricercatori ritengono che gli aminoacidi presenti su 2008 TC3 o siano "arrivati" in seguito ad impatti oppure che si siano formati direttamente da gas intrappolato durante il raffreddamento dell'asteroide successivo a collisioni giganti.
La ricerca è stata pubblicata la scorsa settimana sul Meteoritical Society's journal Meteoritics and Planetary Science.
Fonte dati, NASA.
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