Di Mattia Paolinelli
fonte: nautilusmagazine.blogspot.com
Inizio subito dicendo che a quanto pare, molte considerazioni sulla NASA sono perlomeno poco credibili. Specie quelle riguardanti i presunti oscuramenti di Google Sky. Nessun ente che volesse privare la comunità mondiale di una qualche verità sullo Spazio e sull'Universo che ci circonda metterebbe mai a disposizione mappature come quelle offerte da questi siti:
Tutte le foto di tutte le sonde NASA sono disponibili al pubblico, senza nessuna censura. L'opinione che mi sono fatto in questi anni è che -molto semplicemente- il materiale raccolto è talmente vasto che risulta quasi impossibile da visionare, analizzare e classificare per intero contando unicamente sulle limitate (è proprio così) risorse NASA. Sia umane che tecniche. Per questo stesso motivo la NASA chiede proprio agli utenti di Internet un aiuto in questo lavoro di analisi attraverso un suo sito dedicato per l'appunto a Marte,
NASA's Mars Exploration Program.
Sta di fatto che un analogo lavoro può essere svolto anche da ognuno di noi in solitario, con infinita pazienza e dedizione. Anche perché il premio consiste nel poter assistere affascinati alle immagini di un altro mondo, con scorci veramente incredibili. La ricerca non deve essere animata dalla volontà di trovare forzatamente delle prove a sostegno della vita aliena: sarebbe stupido come osservare la solennità del Pamir e chiedrersi dove si nasconda lo Yeti. Non ha senso. E questa immagine che ritrae le dune di Marte lo dimostra ampiamente:
Ma a volte capita d'imbattersi in foto possono essere definite strambe, bizzarre, capaci di stimolare la fantasia e l'immaginazione, come questa:
E' forse un mostro preistorico quella figura che pare sepolta sotto la sabbia? Un Plesiosauro nascosto dalle sabbie di Marte? Naturalmente no. La formazione, ad un occhio più attento, appare naturale, per quanto strana. Non è questa la foto che mi ha fatto sobbalzare, non è questa l'istantanea da un altro mondo sulla quale -lo dico in anticipo- non ho nessuna certezza da dare ed esprimere, perché questa mia presentazione vuole unicamente costituire un punto di partenza per la ricerca e un'eventuale spiegazione fornita dalla Scienza. La geologia in particolare.
Se si trattasse di un fenomeno perfettamente spiegabile su basi naturali, esso rimarrebbe in ogni caso l'ennesimo spettacolo di una Natura da ammirare e indagare per le geometrie capace di creare spontaneamente nei mondi che affollano l'Universo.
Insomma, il primo scettico è il sottoscritto, ma di fronte a questa immagine:
non ci si può non porre delle domande. Siamo di fronte ad una formazione che, naturale o no, presenta una sorta di striscia sopra la quale sono allineati quattro crateri. In corrispondenza del secondo dal basso troviamo una sorta di "quadrato", una formazione perfettamente in linea con l'orientamento della striscia sopra la quale sono disposti i crateri. Sembra di essere di fronte ad una "cintura con fibbia", ma di dimensioni enormi.
Ora tocca a voi lettori e bloggers, a voi che formate la comunità di Internet far viaggiare questa immagine, analizzarla, esaminarla e cercare di trovare una spiegazione razionale. Non bisogna necessariamente ricorrere agli U.f.o. o ad una civiltà marziana scomparsa. Ma credo che questa foto una spiegazione la meriti.
PHOTO CREDIT: NASA
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