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Catastrofi terremoti e calamità: Stato non pagherà più i danni
ROMA – Tutto a carico del cittadino da oggi in avanti, i danni causati dalle calamità naturali non saranno più pagati dallo Stato: da oggi alle conseguenze catastrofiche determinate da un terremoto, come il sisma de L’Aquila nel 2009, dovrà provvedere il proprietario, accollandosi le relative spese. La notizia, come una doccia fredda, appare sul Corriere della Sera, in un articolo di Giovanna Cavalli (sopra: immagini del nubifragio a Sestri Levante nel 2010).
Di crolli, crepe, inondazioni, nubifragi, tetti scoperchiati da trombe d’aria, edifici devastati da eventi sismici o idrogeologici GUARDA VIDEO NUBIFRAGIO A SETRI LEVANTE, 2010 su case e aziende, lo Stato non si occuperà più per mancanza di fondi. Toccherà ai cittadini ricorrere a coperture assicurative contro i rischi derivanti dalle calamità naturali, “per garantire adeguati livelli di riparazione e ricostruzione”, che lo Stato non è più in grado di permettersi. Quella del 2009 in Abruzzo è stata l’ultima catastrofe risarcita con denaro pubblico, come ha spiegato Franco Gabrielli, capo della protezione civile. GUARDA IMMAGINI TERREMOTO ABRUZZO, 2009
A stabilirlo formalmente è il decreto legge 59, come spiega Cavalli, da ieri pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Ci sarà un periodo di transizione di 90 giorni in cui saranno studiati percorsi e termini per il passaggio ad una copertura assicurativa di tipo privato, dopodicché il cittadino sarà libero di scegliere se assicurarsi o meno, contro le calamità.
L’assicurazione non sarà infatti un’azione obbligatoria, almeno inizialmente. Con evidente “disparità” fra quanti vivono o hanno stabilito la sede delle loro attività in zone a “forte rischio” e la restante parte della popolazione. Senza contare che i costi delle polizze nelle località più esposte alle calamità, saranno certamente soggetti a lievitare.
Una vera e propria svolta, quindi. Un drastico passaggio di oneri e responsabilità dal pubblico al privato, approvato quasi in silenzio e lontano dai riflettori, che potrebbe avere conseguenze non di poco conto per tutti.
Fonte articolo
http://ruomoridalmondo.blogspot.it/2012/05/18-maggio-lo-stato-non-paga-piui-danni.html
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