Obama e la “Questione ET” – articolo di M. Baiata per il quotidiano online L’Indro
25 maggio 2012 di Maurizio Baiata
La gente, di ogni nazione, ha il diritto di sapere la verità sugli UFO. Una realtà tenuta celata dai governi, che non hanno alcun diritto di continuare una strategia del silenzio giustificata da due fattori che mettono al sicuro i responsabili politici a livello della loro coscienza. Il primo fattore è costituito dal principio secondo cui la segretezza sul fenomeno UFO è data dalla sua natura sconosciuta e pericolosa. Gli UFO rappresentano una minaccia per qualunque stato sovrano. Tali oggetti penetrano nei cieli di ogni nazione, vi si esibiscono in manovre e con prestazioni che surclassano ed eludono la sorveglianza e/o i tentativi di intercettazione e/o di abbattimento da parte delle forze di aria, di terra e di mare terrestri.
Ovviamente, tali manifestazioni anomale possono essere osservate, seguite e monitorate dalle postazioni satellitari che controllano lo spazio esterno, entro e fuori l’atmosfera terrestre; ma anche tale attività di prevenzione di un possibile attacco da parte di un “nemico esterno” si traduce ufficialmente nella totale impotenza delle strutture belliche dei Paesi coinvolti negli avvistamenti UFO, da sempre, Stati Uniti in primis e Italia inclusa, data la sua posizione importante nello scacchiere europeo.
In particolare, le continue manifestazioni UFO in prossimità di installazioni nucleari e missilistiche, dimostrano un interesse di intelligenze estranee a quella umana di palesarsi, ammonendo la classe e gli apparati politico/militari/industriali a cambiare rotta, o a determinare altre regole nel gioco della ricerca avanzata nei settori della difesa che si basano sugli armamenti atomici. Un deterrente, si dirà, ma ormai la fragilità degli equilibri ha assunto proporzioni drammatiche e il prossimo futuro dovrà dimostrare se i timori di un confronto nucleare siano fondati o meno.
Il secondo fattore, connesso anch’esso con la sicurezza internazionale e globale, riguarda le popolazioni, che i poteri ritengono non pronte al salto evolutivo della presa di atto e di coscienza della realtà della presenza Extraterrestre. Le popolazioni vengono ingannate sistematicamente, dichiarando che il fenomeno non esiste e, qualora esistesse, le forze disponibili per i Paesi facenti capo ad alleanze internazionali, sono in grado di gestire la situazione.
Questo non è vero. È vero invece il contrario: sono le persone e non i governi, ad essere in grado di gestire la verità.
Invitare dunque il Presidente degli Stati Uniti, o di qualunque altra potenza, a riconoscere formalmente una presenza extraterrestre coinvolgente la razza umana e a rilasciare in pubblico dominio i files da tutte le agenzie e servizi militari relativi a questo fenomeno, è un nostro sacrosanto diritto. Purtroppo, sinora si è agito per vie concesse dai diritti costituzionali, segnatamente attraverso iniziative “politiche” che negli Stati Uniti soprattutto negli ultimi due anni hanno cercato di sensibilizzare i vertici di governo, ma senza produrre risultati concreti. Si resta, come sempre, con la netta sensazione che i governi non stiano dicendo la verità su questo fenomeno.
Per questo, quando Barack Obama è entrato in scena, le speranze di molti si erano rinvigorite. Ma sono state disattese e, a mio avviso, continueranno ad esserlo. Per questo, il pezzo che segue, che in fondo potrebbe apparire solo un piccolo articolo legato a un mero fatto di cronaca, quasi mondana, in realtà vuole dire di più e spero sia apprezzato da chi continua a leggermi su questo blog.
Maurizio Baiata, 25 Maggio 2012
Ecco il link al mio articolo pubblicato ieri dal quotidiano online L’Indro:
http://www.lindro.it/Obama-e-la-Questione-ET,8641#.T75pD-3cLU8
Cosa sa la Casa Bianca sulla questione UFO?
Obama e la ’Questione ET’
Il figlio tredicenne di Will Smith ’interroga’ il Presidente Usa
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