Una domanda che viene spesso posta è la seguente: per quale motivo alcune regioni sono bersagliate più di altre dagli aerei chimici? Premesso che le operazioni chimico-biologiche riguardano ormai quasi tutto il pianeta, è vero che certe aree sono maggiormente colpite. Sono le zone più densamente abitate e quelle in cui si formano i fronti delle perturbazioni: qui appunto le attività sono spesso molto intense e quotidiane. Tuttavia, se si considerano soltanto i fattori empirici nonché i fini economici e militari delle élites, sfuggono aspetti che non sono meno importanti, sebbene avulsi dalla scienza accademica.
Rammentiamo che i vertici mondialisti detengono un sapere segreto ufficialmente screditato o negato da patetici comitati creati ad hoc dal sistema stesso, affinché l’uomo comune resti imprigionato in un razionalismo ed in un empirismo che gli precludono orizzonti inimmaginabili di conoscenza. Tra i vari argomenti censurati o ridicolizzati si possono annoverare le ley lines (letteralmente “linee della prateria”), ossia i meridiani energetici del pianeta: lungo queste linee ed in corrispondenza dei nodi in cui si intersecano, i popoli preistorici, le civiltà antiche ed i costruttori del Medioevo erigevano osservatori precessionali, templi, maestose cattedrali… Le ley lines, individuate dal britannico Alfred Watkins alla fine del XIX secolo, si allungano al di sopra di falde freatiche e di filoni metalliferi.
Questi meridiani ed i nodi della rete che essi disegnano sulla Terra, sprigionano campi di torsione benefici per gli esseri viventi [1]: si è scoperto che l’alluminio li distrugge. Alcuni ricercatori hanno anche appurato che gli esperimenti per la produzione di energia tramite la fusione fredda falliscono, se vengono compiuti in assenza di onde di torsione.
Dopo che Cinesi e Statunitensi ebbero portato dei semi nello spazio per studiarne lo sviluppo in assenza di gravità, i primi rilevarono che ne nascevano piante e frutti enormi (fino a 400 volte più grossi del normale!), mentre i secondi non ebbero gli stessi risultati. La causa? Le navicelle a stelle e strisce avevano un’intelaiatura di alluminio, metallo che danneggia o neutralizza i campi di torsione. Vari ricercatori, soprattutto russi, collegano i campi di torsione alla coscienza: ne consegue che l’alluminio, oltre ad essere neuro-tossico, deteriora le abilità cognitive, sopprime l’immaginazione e l’intuizione. Non ci si riferisce solo a danni cerebrali, comunque gravissimi, ma anche all’obnubilamento della dimensione percettiva, ideativa e della coscienza, la cui attività pur mediata dall’encefalo, non coincide con il cervello.
Si comprende quindi perché l’alluminio è uno dei principali ingredienti delle scie chimiche: il vero scopo non è il controllo del tempo e del clima. Così suscita perplessità che David Wilcock, il più insigne esperto di scienza russa, individui nella massiccia dispersione di alluminio nell’atmosfera solo un fine di manipolazione meteorologica.
Una corrispondenza tra scie chimiche lunghe decine o centinaia di chilometri e linee energetiche si può osservare per mezzo delle immagini satellitari: si tratterà di una combinazione?
[1] I campi di torsione oppure onde di torsione si riferiscono al flusso spiraliforme di energia-tempo scoperto da Kozyrev. Molti scienziati occidentali che hanno esplorato questo argomento, in particolare il tenente colonnello Tom Bearden, definiscono tali campi onde scalari. Bisogna anche tenere presente che ciò di cui ci occupiamo è un impulso di momentum che viaggia attraverso il medium dell’etere/Z.P.E./”vacuum” fisico e non possiede qualità elettromagnetiche. La teoria Einstein-Cartan fu la prima a porre le basi teoretiche per l’esistenza dei campi di torsione, nel 1913. La teoria predice che, a seconda della dislocazione, saranno rilevate torsioni orarie o antiorarie nello spazio. Le successive scoperte nella fisica dei quanti relative alla nozione di spin hanno confermato che anche gli elettroni possono avere rotazione destrorsa o sinistrorsa, il che equivale a parlare di movimento orario/antiorario. Tutti gli atomi e le molecole mantengono vari gradi di bilanciamento fra spin destro e sinistro. Kozyrev determinò che molecole fortemente destrorse, come lo zucchero, possono schermare gli effetti della torsione, mentre quelle fortemente sinistrorse, come la trementina, li rinforzano. Successive indagini russe hanno stabilito che la comune pellicola di polietilene agisce come potente schermatura per le onde di torsione, pertanto essa viene usata in molti e diversi esperimenti, come quelli eseguiti dal Dottor Alexander Frolov.
Redazione Segnidalcielo
http://www.segnidalcielo.it/2012/10/scie-chimiche-campi-di-torsione-e-ley-lines/
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