News Gerda!
SIAMO TUTTI QUI DENTRO, PROPRIO COSI'!
Sorgi oh ricordo di quando ero, di quando tutto fu prima di adesso. Nessun cammino è mai isolato dall'incedere futuro. Niente è stato che ancora non sarà perché ogni cosa che svanisce, presto ricompare per proseguire ciò che di latente è stato mantenuto tale.
La facoltà propria più illustrativa di sé stessi è senz'altro la capacità di arrecarsi dubbi sulle proprie conoscenze e valutazioni. Qualcosa sta tornando, riaffiorando, un qualcosa che al momento sembra sconosciuto, non vissuto, ma che presto rappresenterà il risveglio di una consapevolezza, imprigionata e in dovere di essere liberata.
Sognare, svegliarsi, tornare a dormire per sognare e risvegliarsi in un altro dove e quando, lì dove tutto &egra ve; libero di essere, lì dove il noi non ci appartiene più e tutto diviene ogni cosa. Sapete, vivere un’esistenza che concettualmente indirizza sempre e solo verso una strada da percorrere, la trovo limitativa e priva di ogni sorta di possibilità, ma certo non priva di utilizzo. Già, l’imbrigliamento della capacità logica e intuitiva, è occorrenza di volontà ben più sapienti e lungimiranti di quanto possa ogni singolo popolano ostentarsi a tale conoscenza. La vita ordinaria è costellata di poche cose, assolutamente prive di significato, ma ricca di manipolazioni delle stesse. Utilizzare le conoscenze date in pasto come egemonia dei popoli, è stato il vanto più ardito e vincente che le elite hanno saputo escogitare per asservire le menti ignoranti e quindi, prive in ogni modo di operare una qualunque riflessione in merito. E’ stato di fatto creato uno standard mondiale, su cui ogni relig ione si basa, su cui ogni stato si fonda, su cui ogni popolo è tenuto a riconoscersi. Ci hanno divisi in così tante parti, che è ormai quasi impensabile riuscire a mostrare la verità a chiunque. Siamo stati cresciuti nell'ignoranza e forniti di informazioni manipolate e menzognere che alla fine abbiamo lasciato che rappresentassero per ognuno, la propria verità.
Sapete, in tutto ciò cui si vuole credere, c’è l’avvenimento che dimostra la propria verità, così che ognuno sarà convinto di detenere l’attendibilità sulla realtà che sta vivendo. Purtroppo tutto è menzogna, ogni cosa è manipolata al fine di risultare veritiera. Tutto questo è possibile solo perché ogni verità spacciata tale, ha una radice comune, esattamente così, tutto deriva da quella verità che viene tenuta nascosta con ogni mezzo possibile, il più potente è la derisione. Quella subdola convinzione che i padroni della terra, gli stessi padroni dei potenti, hanno sparso qua e là come prove per poi essere screditate in ogni modo, al solo scopo di indurre le genti a non poter credere a ciò che non possono vedere, mentre è tremendamente triste osservare che le stesse menti che si rifiutano di accettare qualcosa perché non è osservabile, credono nelle religioni. Hanno inventato canoni ferrei di bontà, come gli angeli, esseri celesti che guidano il volere di un dio definito buono e comprensivo, ma che in realtà, in nome suo, spargono guerre e distruzione. Ogni cosa è menzogna e allora che cosa non lo è? Molto semplice, tutto ciò che è menzogna, racchiude un fondo di verità, basta raccogliere tutte le menzogne ed estrapolare le verità, così che restino solo quest’ultime.
PAG 56
Da qui un nuovo e grande punto d i partenza, su come interrogarci e porci nuovi quesiti. Affidarsi a qualcosa, significa rinunciare ad andare avanti e arenarsi così, all'inevitabile accettazione della propria fine, in quanto, si è scelti di fermarsi ad una sola e più confortevole comprensione delle cose. Le religioni rendono schiavi, nessuno è più in grado di liberarsi da quella mole di informazioni deviate, conformi solo a donare risposte che vengono poi assimilate come uniche e vere, ponendo così le genti, in uno stato catatonico che pregiudicherà tutta la loro esistenza, non trovando mai altro modo di svolgere la propria vita, all'infuori di come è stata per loro organizzata e come è stata loro lasciata imparare. La politica, una manovra intellettuale che consente a chiunque di sentirsi parte di essa, ma mai in essa. Ognuno cercherà una propria appartenenza perché sarà stato così educato ad intendere la propria esiste nza, che non riuscirà nemmeno ad accorgersi che il suo è un bisogno, quello di doversi sentire parte di un gruppo invece che di un altro. La religione, la politica, hanno tutte e due uno scopo molto importante per sé stesse, quello di piegare ogni volontà libera, ostile alle proprie esigenze di comando, che più nessuno si accorge di quanto siano simili e di quanto ci sia stato bisogno di inventarle.
Il bisogno è nato per inserirle in un contesto dove nessuno deve essere lasciato libero di pensare per trovare una propria risposta. Ognuno deve possedere le informazioni che ambedue le fazioni, hanno nei secoli, deliberato e instillato nella ormai normale concezione delle cose. C’è una volontà ben più alta in grado che ha decretato la suddivisione di ciò che rappresenta l’essere umano, ha saputo scindere il suo bisogno di conoscere le proprie origini da quello di dover accettare di esser e parte di un grande meccanismo. Io vi dico questo: Nulla nelle religioni vi porterà mai a godere dalla vostra integrità perché esse nascono per separarvi e nulla della politica potrà mai donarvi sicurezze perché essa nasce solo per dividervi. Siamo tutti disconnessi, siamo tutti soli e incapaci di trovare soluzioni alternative ai problemi eccetto che per quei gruppi di potere che si sono assunti il dovere, inventandosi il diritto di doverlo fare per tutti. La verità è che ci hanno separati da ogni parte di noi stessi, ancor più di quanto già non lo fossimo prima di essere imprigionati, non per nostra volontà, in questi corpi organici. L’unica miseria che ci è concessa è quella della disperazione, quella di concepire la propria frustrazione e di comprendere che non possiamo assolutamente risolverla senza l’aiuto di qualcun altro.
Non è assolutamente vero che necessi tiamo di altri, necessitiamo solo di comprendere e il sapere lo possiamo solo ricercare da noi. Nulla è mai stato più chiaro di così, anche se così non sembra. Nei sogni troviamo quella parte di noi che normalmente si renderebbe subito conto di stare vivendo una realtà che non gli appartiene, una realtà che saprebbe immediatamente classificare come fasulla eppure nel sogno, troviamo la più grande liberazione dalla più grande macchinazione che menti occulte, hanno saputo ben organizzare e magistralmente indurre. Nei sogni ci ritroviamo con quella parte di noi che non sa che cosa sta vivendo, ma la vive consapevole che sia reale. Ecco che i segni della nostra rinascita trovano finalmente un varco che fende l’irrazionale e lo tramuta in razionale. E’ anche vero che i sogni possono essere pilotati, ma è vero anche però, che è qui che troviamo il nostro vero inconscio. Questo è il sentiero de lla montagna, una via impervia che però guida verso la cima, una via che ti allontana dal conosciuto, spingendoti dentro una nuova e più complessa realtà. L’immaginario collettivo è costellato di eventi e fatti del tutto approssimativi e già interpretati da altri, per tutti. Esagerando nel volersi riconoscere vivi e partecipi, l’essere umano comune, discute con sé stesso ponendo il dibattito con tutti gli altri.
In ognuno possiamo vedere noi stessi e questo perché siamo tutti gli altri. Solo quando comprenderemo e inizieremo a dissentire da tutta quella mole di informazioni che ci hanno formati nella convinzione di essere noi stessi, ci renderemo conto che siamo stati educati, programmati ad essere un solo e chiaro canone di riconoscimento per gli altri affinché gli altri siano il nostro canone di accettazione. Una prerogativa non è certo esclusiva di alcuni, in verità la caratteris tica rispecchia solo i vivi, quelli che hanno capito di essere stati mentalmente formati ad accettare di essere chi sembrano rappresentare. La verità qui però, si fa insostenibile per molti e logorante per pochi, ma assolutamente inestimabile per alcuni. Noi siamo chi scegliamo di essere, ma troppo spesso siamo chi crediamo di voler essere e quando comprendiamo chi siamo, ogni meccanismo della società ci si rivolta contro come per cancellare un’anomalia che non può e non deve essere compresa da altri. Vivere non è respirare, gioire e innamorarsi, vivere è rendersi conto della libertà di respirare, di gioire, di innamorarsi e di AMARE ogni cosa!
Siamo tutti qui dentro, proprio così!
DANIELE OLIVIERI
https://www.facebook.com/daniele.olivieri.50?hc_location=timeline
http://www.booksprintedizioni.it/autore/daniele-olivieri
Nessun commento:
Posta un commento