Nel 2009 i raggi cosmici hanno raggiunto la massima intensità registrata negli ultimi 50 anni. Risulta dal sensore a bordo del satellite Ace (Advanced Composition Explorer) della Nasa. L'intensità di queste particelle (soprattutto protoni) che provengono dallo spazio esterno al Sistema Solare ed estremamente cariche di energia è infatti aumentata del 19%: «una crescita significativa, che potrebbe indicare che abbiamo bisogno di ripensare alla soglia di protezioni necessarie per gli astronauti che dovranno affrontare lunghe missioni», ha osservato Richard Mewaldt, del California Institute of technology (Caltech).
La causa dell'aumento di intensità dei raggi cosmici sembra legata ad una pausa dell'attività solare iniziata attorno al 2007 e tuttora in corso. Da tempo, infatti, si ritiene che i raggi cosmici diventano più intensi quando l'attività solare di riduce. E poichè quest'ultima non è mai stata così bassa come negli ultimi mesi, tanto da poter favorire quella che Mewaldt ha definito «una tempesta perfetta di raggi cosmici». Anche secondo Dean Pesnell, del centro Goddard della Nasa, «stiamo sperimentando il più profondo minimo dell'attività solare in quasi un secolo, di conseguenza non sorprende che i raggi cosmici abbiano raggiunto livelli da record nell'Era spaziale». Il campo magnetico del Sole costituisce infatti uno schermo efficace contro la pioggia di particelle che impazza nel Sistema Solare. Per la Terra non ci sono pericoli perchè atmosfera e campo magnetico sono una protezione efficace.
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