Gli esseri umani facevano sesso con i Neanderthal
Il genetista del Max Planck Institute, Svante Paabo, pubblicherà a breve la sua analisi sull’intero genoma dei Neanderthal. Il suo obiettivo è confrontarlo con quello di uomini moderni e scimpanzé per capire qualcosa di più sui nostri antenati.
Gli esseri umani arrivarono in Europa circa 40000 anni fa e vi trovarono i Neanderthal. Le due specie coesistettero per 10000-12000 anni prima che loro si estinsero, e – sostiene con sicurezza Paabo – si accoppiavano.
Le domande a questo punto sono: riuscirono ad avere figli? Se sì, hanno contribuito alle nostre persone? “Saremo in grado di rispondere piuttosto rigorosamente con la nuova sequenza [del genoma dei Neanderthal]“, dice Paabo.
La questione è complessa: sebbene alcuni fossili sembrino avere caratteristiche di entrambe le specie, le analisi del DNA hanno finora mostrato che i geni sono molto diversi. Il professor Chris Stringer, del Natural History Museum, ha un’ipotesi che potrebbe adattarsi ad entrambi i dati:
“È possibile che i Neanderthal e gli esseri umani fossero geneticamente incompatibili, così avrebbero potuto incrociarsi, ma i loro figli sarebbero stati meno fertili”. Questo fenomeno è peraltro presente in molte altre specie come gli incroci fra leoni e tigri, e fra cavalli e zebre.
Stringer aggiunge: “Credevo che i Neanderthal fossero primitivi, ma negli ultimi 10000-15000 anni prima di estinguersi, circa 30000 anni fa, davano ai loro morti complesse sepolture, e producevano strumenti e gioielli, come perline forate”.
A causa del lungo tempo trascorso dalla loro estinzione, qualunque traccia del loro DNA negli uomini moderni potrebbe essersi diluita al di sotto di livelli rilevabili. Paabo spera di superare quest’ostacolo confrontando il loro genoma completo col nostro.
Foto in alto: Ricostruzione di un Homo neanderthalensis (wiki)
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