Se qualcuno ci chiedesse di cosa abbiamo paura molti di noi direbbero istantaneamente: “di niente”, altri: “di quasi tutto”.
In effetti questo “quasi tutto” comprende la paura per il diverso, per qualcosa che non si riesce a comprendere, la difficoltà estrema alla fratellanza e alla comprensione umana dei propri simili.
E’ compresa anche la paura per possibili eventi che, se si realizzassero, stravolgerebbero la nostra vita.
Forse sarebbe importante ricordare quanto fondamentale sia “vivere nel presente” senza lasciare che la nostra mente, che ci mente, ci porti a vivere situazioni immaginarie di pericolo che possono nuocerci anche a livello psichico e fisico.
Il nostro corpo che trema e suda vivendo stati di paura che la mente ci porta alla coscienza non sa riconoscere la realtà in cui vive dalla finzione in cui le costruzioni mentali, dettate dalla paura stessa, ci conducono.
Il rimedio quindi è “vivere nel presente” impedendo alla mente voli pindarici.
Esistono diversi modi per neutralizzare la mente: tutte le tecniche di meditazione, alcuni tipi di massaggi e di esercizi fisici, ma anche i normali lavori manuali che tanto nella nostra epoca sono sviliti e disprezzati.
Ponendo attenzione a quello che manualmente si sta facendo la mente si vuota e smettiamo di costruire castelli sempre più complicati.
Un buon consiglio che ci danno alcuni maestri per cimentarci nell’arte del meditare è quello di fare in modo che la mente si concentri sulla respirazione così da andare in sospensione di pensiero.
Chi direbbe “di niente” forse non ha mai guardato attentamente e a fondo dentro sé stesso.
La Paura è atavica nell’uomo ed è anche sempre stata molto utile alla sopravvivenza della nostra specie e alla sua evoluzione.
Possiamo però elaborare le nostre paure per integrarle ed armonizzarle dentro di noi.
Guardandole bene e riconoscendole potremo smascherarle e farcele “amiche”.
Con attenzione potremo guardarle senza giudicarci per come le viviamo e/o le subiamo; l’osservazione, in effetti, ci permette di trovare il distacco emotivo da esse e quindi di non vivere un’identificazione.
Qualsiasi cosa in questo universo è in evoluzione, emette vibrazioni e comprende in sé luci e ombre.
La natura umana ha luci e ombre, pretendere di essere solo bravi e buoni non ci aiuterà a conoscerci e ad evolvere.
Guardarsi, senza giudizio, e accettarsi per quello che si è nel presente, è il primo passo per conoscersi e integrare in noi gli aspetti che meno ci piacciono.
Procedendo in questo cammino potremo scoprirci forti e sicuri e lentamente le nostre paure non avranno più ragione di esistere.
La fiducia che nascerà verso noi stessi si rifletterà all’esterno e non ci immagineremo più il mondo estraneo e nemico, bensì, avendo fiducia in noi, potremo guardare gli altri con lo stesso sentimento e sentirci invece che impauriti, finalmente, sicuri.
Essere fiduciosi nel futuro e in chi ci circonda ci permetterà di sentirci al sicuro, e dato che le nostre convinzioni sono quelle che costruiscono la nostra realtà saremo finalmente al sicuro!
Auguro a tutti un buon viaggio interiore a caccia di paure!!
Elena Cristina Santini
fpnte
: http://www.crueltyfreewebradio.org/?p=3961
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