Un terremoto scuote ogni 25 minuti la roccia sepolta sotto i ghiacciai antartici. La causa è soprattutto nelle sollecitazioni provocate dai “glaciomoti”‘, ossia dai terremoti che scuotono i ghiacciai. Per circa nove mesi, tra i 2002 e il 2003, un ghiacciaio antartico è stato tempestato da migliaia di terremoti avvenuti in rapida successione. A scoprirlo uno studio pubblicato su Nature Geoscience e coordinato da Lucas Zoet della Pennsylvania State University. I risultati suggeriscono che l’andamento delle maree può influenzare i livelli di sismicità sotto i ghiacciai. Un passo avanti nello studio del comportamento dei ghiacci del Polo Sud. Gli scienziati hanno analizzato i dati forniti dal progetto di osservazione Transantarctic Mountains Seismic Experiment dell’Università di Washington e dalla stazione Global Seismic Network Vanda per studiare il comportamento sismico di David Glacier, un grande ghiacciaio – circa 212.000 chilometri quadrati – che drena il 4% della calotta di ghiaccio dell’Antartide orientale nel Mare di Ross. Sono stati circa 20.000 gli eventi sismici rilevati durante questo periodo, che si sono verificati a intervalli regolari di circa 25 minuti l’uno dall’altro. La magnitudo delle scosse era più intensa rispetto ai tipici terremoti subglaciali. I ricercatori suggeriscono che lo scorrimento del ghiacciaio sopra una zona rocciosa particolarmente ruvida ha generato questa serie di eventi sismici. Inoltre attribuiscono la regolarità di questi eventi alla modulazione del movimento del ghiacciaio in base alle maree oceaniche. Negli anni precedenti e successivi a questo intervallo di eventi a ripetizione, nello stesso posto sono stati rilevati fenomeni sismici a intervalli irregolari, coerenti con le tipiche oscillazioni con attrito ed il continuo scorrimento dell’interfaccia subglaciale.
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