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Fonti della Defense Intelligence Agency hanno recentemente affermato che funzionari militari americani il 12 novembre 2009, hanno incontrato gli extraterrestri chiamati Ebens, dal sistema stellare di Zeta Reticoli, presso l’atollo Akau delle Isole Johnston.
L’atollo Johnston è un atollo appartenente agli Stati Uniti d’America. È classificato come territorio non incorporato degli Stati Uniti, cioè non è attribuito ad alcuna amministrazione comunale, ma è amministrato direttamente dal governo attraverso un Ente dedicato che provvede alla sua protezione. L’atollo è stato abitato fino a circa 970 persone, soprattutto militari o personale civile alla base militare, (dati 2001) per una corrispondente densità di 346 ab/km².
L’atollo è posto in una posizione strategica nel nord dell’Oceano Pacifico, a Ovest, circa un terzo della distanza fra le Hawaii e le isole Marshall. È composto da due isole naturali, Johnston e Sand, poi allargate con il dragaggio del corallo e da due isole completamente artificiali, l’isola Nord (Akau) e l’isola Est (Hikina), per una superficie totale di 2,8 km². La barriera corallina ha una forma ad uovo con 34 km di circonferenza e l’altitudine massima è di 5 m s.l.m.
L’accesso alle isole è chiuso al pubblico per via di inquinamento da test con armi nucleari condotti in passato dagli Stati Uniti, e per la presenza in passato di un deposito di armi chimiche (Johnston Atoll Chemical Agent Disposal System, JACADS). Dato il clima la vegetazione sulle isole è quasi assente.
Ed è prorpio nell’isola artificiale di Akau, che sembra sia avvenuto in “Incontro speciale” con esseri di altri mondi, non a caso in luogo disabitato e contaminato da radiazioni nucleari, come se fosse un ammonimento e nello stesso tempo, far ripartire da questo luogo, (usato come simbolo) un nuovo percorso di vita con una nuova tecnologia (free energy) che porterebbe l’Umanità verso una nuova Era.
Isola di Akau
Il presunto incontro faceva parte di una serie di altri incontri diplomatici e di scambi sulle tecnologie che si tengono già da diversi decenni in gran segreto e all’insaputa del mondo intero.
Sembra la trama di un film di fantascienza, ma in realtà si tratta di una rivelazione fatta da Victor Martinez, un ex dipendente del Governo degli Stati Uniti che coordina le attività di comunicazione tra alcuni informatori e i responsabili del famoso progetto SERPO. Di questo incontro sarebbe stata redatta una relazione dettagliata.
Martinez riferisce che ha appreso la notizia da fonti anonime. Si tratterebbe di ex funzionari della DIA (Defence Agency e di Intelligence degli Stati Uniti). Da quanto emerso da queste confidenze, il 12 Novembre 2009, alcuni alieni sono entrati in contatto con alcuni rappresentanti internazionali, da componenti del Governo USA, da rappresentanti del Vaticano ed altri ospiti per un totale di 18 persone sull’isola di AKAU.
A quanto pare ad oggi Obama non avrebbe ancora in mano i dettagli di questo incontro.
L’isola fa parte dell’atollo della Contea di Johnston Atoll, territorio degli Stati Uniti che si trova nell’Oceano Pacifico a 750 miglia da Honolulu.
Gli alieni sarebbero sbarcati per mezzo di un loro velivolo spaziale. Proverrebbero da un pianeta che si trova nel sistema di Zeta Reticuli.
un identikit degli EBE che atterrarono nell’atollo di Akau
Dopo lo sbarco, cinque soldati, due funzionari dell’intelligence, un linguista e un rappresentante dell’amministrazione di Obama avrebbero preso parte ad una riunione. Il rapporto afferma che ci è stato uno scambio di doni tra gli alieni ed i terrestri. Tra i doni lasciateci dalle EBE (Entità Biologiche Extraterrestri) ci sarebbero 6 oggetti che aiuterebbero lo sviluppo tecnologico del pianeta.
I successivi incontri con gli Ambasciatori Stellari si sarebbero svolti l’11 Novembre del 2010 e un giorno imprecisato del mese di Novembre 2012. A quanto pare queste visite si verificherebbero sin dal 1978, 1983, 1996 e 1999. Altri incontri concordati sarebbero iniziati dal 1940 al 1950 e il 1960. In questi incontri sarebbero stati rivelati i segreti dei viaggi nello spazio.
Gli alieni userebbero un sistema di rete universale per spostarsi da un punto all’altro dello spazio, distorcendo lo spazio (una sorta di propulsione a curvatura?) per ridurre le distanze.
Questa tecnologia sarebbe il frutto di 50.000 anni di studi da parte delle civiltà extraterrestri. Gli studiosi terrestri pur avendo studiato questa tecnologia, ancora non riescono a comprendere il meccanismo di propulsione e il sistema che lo gestisce. Le creature extraterrestri riuscirebbero a creare una sorta di vuoto di fronte al motore di propulsione, questo vuoto permetterebbe di avere attrito zero con l’impulso creato. Con quel sistema si potrebbe viaggiare ad una velocità vicina a quella della luce utilizzando tecnologia materia-antimateria. Tecnologia per ora incomprensibile per noi.
Martinez ha inoltre osservato che l’atollo sotto controllo amministrativo e militare dagli Stati Uniti tramite l’US Fish and Wildlife Service del Ministero dell’Interno è zona assolutamente interdetta al pubblico.
ence, un linguista e un rappresentante dell’amministrazione di Obama avrebbero preso parte ad una riunione. Il rapporto afferma che ci è stato uno scambio di doni tra gli alieni ed i terrestri. Tra i doni lasciateci dalle EBE (Entità Biologiche Extraterrestri) ci sarebbero 6 oggetti che aiuterebbero lo sviluppo tecnologico del pianeta.
I prossimi incontri sono previsti per l’11 Novembre del 2010 e un giorno imprecisato del mese di Novembre 2012. A quanto pare queste visite si verificherebbero sin dal 1978, 1983, 1996 e 1999.
Altri incontri concordati sarebbero iniziati dal 1940 al 1950 e il 1960. In questi incontri sarebbero stati rivelati i segreti dei viaggi nello spazio. Gli alieni userebbero un sistema di rete universale per spostarsi da un punto all’altro dello spazio, distorcendo lo spazio (propulsione a curvatura?) per ridurre le distanze.
Questa tecnologia sarebbe il frutto di 50.000 anni di studi da parte delle civiltà extraterrestri. Gli studiosi terrestri pur avendo studiato questa tecnologia, ancora non riescono a comprendere il meccanismo di propulsione e il sistema che lo gestisce.
Le creature extraterrestri riuscirebbero a creare una sorta di vuoto di fronte al motore di propulsione, questo vuoto permetterebbe di avere attrito zero con l’impulso creato. Con quel sistema si potrebbe viaggiare ad una velocità vicina a quella della luce utilizzando tecnologia materia-antimateria. Tecnologia per ora incomprensibile per noi.
Martinez ha inoltre osservato che l’atollo sotto controllo amministrativo e militare dagli Stati Uniti tramite l’US Fish and Wildlife Service del Ministero dell’Interno è zona assolutamente interdetta al pubblico.
Articolo di Steve Hammons
Segnidalcielo.it
http://www.segnidalcielo.it/2014/03/16/incontro-con-ambasciatori-stellari-alle-isole-johnston/
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