nel capoluogo umbro molta gente si è riversata in strada
Terremoto, scossa tra Toscana e Umbria
Magnitudo 4.2. Evacuati in quattrocento
L'epicentro in Val Tiberina. Due feriti lievi e crolli in due frazioni di Marsciano. Nuova scossa intorno alle 19
Una foto scattata a Spina di Marsciano dopo il terremoto (Ansa)
MILANO - La paura del terremoto torna in Umbria. A 12 anni dal sisma che interessò l'area tra Foligno e Assisi una forte scossa, 4.2 gradi della scala Richter, ha colpito alle 14.11 la zona tra Deruta, Perugia e Marsciano, al confine con la Toscana e a una profondità di 9,2 km, nella valle del Tevere. Nelle frazioni di Spina e Castiglione della Valle, a Marsciano, diverse case sono state lesionate o interessate da crolli di cornicioni, comignoli e calcinacci. Una seconda scossa sismica, di magnitudo 2,8, è stata avvertita dalla popolazione poco prima delle 19. In questo caso le località prossime all'epicentro sono Spoleto, Castel Ritaldi e Campello sul Clitunno. Nelle prossime ore sarà valutata l'agibilità delle case ma intanto per precauzione oltre 400 persone passeranno la notte fuori di casa.LA PAURA - Tanta la paura dopo la prima scossa: nelle province di Perugia e Terni e nel capoluogo umbro molta gente in preda al panico si è riversata in strada. Numerose le chiamate dei cittadini ai vigili del fuoco. La situazione più grave si registra nella frazione di Spina dove l'intero borgo medioevale è stato evacuato. Sono a lavoro i vigili del fuoco e Protezione civile per mettere in sicurezza le sculture. Il tetto della chiesa parrocchiale è caduto all’interno della struttura, forti danni anche alla rocca e alle abitazioni del borgo. Si registrano due feriti lievi. A Spina e nella frazione di Castiglione della Valle sono stati subito allestiti centri di accoglienza in strutture pubbliche dove in serata sono stati fatti affluire pasti caldi. Decine gli anziani trasferiti negli ospedali di Marsciano e di Perugia ma anche in case di accoglienza del capoluogo umbro. Chi abita nella zona maggiormente interessata dal sisma ha parlato di una scossa lunga, che ha provocato la caduta di diversi oggetti nelle case. Quasi fosse una bomba, ha detto qualcuno degli abitanti.
VERIFICHE - A Spina si è recato l'assessore regionale alla protezione civile, Vincenzo Riommi, che ha raggiunto la piccola frazione poco dopo le 15,30. «Stiamo procedendo con tutte le varie strutture a portare avanti le verifiche del caso - ha spiegato l'assessore - : la gente del posto comunque è molto spaventata, perché Spina è abbastanza vicino all'epicentro e, come la vicina San Biagio della Valle, ha sentito più di altri gli effetti della scossa. Certo gli abitanti, 600 circa, avranno qualche riluttanza stanotte a dormire in casa. Vedremo, quindi, nelle prossime ore quali decisioni prendere, tenendo conto che sinora non si parla comunque di edifici da sgomberare».
DETENUTI IN CORTILE - A Perugia, in seguito alla scossa di terremoto, i circa 500 detenuti del carcere di Capanne sono stati tutti fatti uscire dalle celle e trasferiti nei cortili interni per il tempo necessario alle verifiche sulla struttura. Terminati i controlli, che hanno dato esito negativo, tutti sono stati ricondotti all'interno. La scossa è stata avvertita in maniera particolarmente forte nella casa circondariale inaugurata nel luglio del 2005. I reclusi, tra cui anche Amanda Knox, sono stati fatti subito uscire dalle celle e condotti sotto sorveglianza nei cortili di passeggio per il tempo necessario a controllare la struttura, che non ha riportato danni.
FAGLIA NUOVA - La zona dell’epicentro non si era mai mossa: si tratta di una faglia nuova e indipendente rispetto a quella del sisma del 1997. Quello tra Umbria e Toscana, ha spiegato Giulio Selvaggi, direttore del Centro Nazionale Terremoti dalla sala sismica di Monte Porzio Catone, è stato «un evento sismico abbastanza superficiale, avvenuto a 8-10 chilometri di profondità e quindi la popolazione lo ha avvertito molto bene, nella zona di Perugia, verso Deruta». «Non si hanno ancora notizia di danni a persone e a cose - ha aggiunto Selvaggi - ma vigili del fuoco e Protezione Civile sono al lavoro».
LORENZETTI - «Eravamo in Consiglio regionale quando abbiamo percepito la scossa» ha riferito all'Agi la presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti immediatamente dopo la scossa. «L'area colpita - ha aggiunto la presidente della Regione - è molto vulnerabile dal punto di vista sismico, abbiamo già attivato la Protezione Civile, che è già in viaggio, per capire se ci sono danni a persone o cose».
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