IRAN: un virus colpisce 30mila computer, nel mirino le centrali nucleari
News Stefano…
Una notizia bella… e un po’ preoccupante … se lo dicono in questo modo spudorato… ritengo che i signori saranno incavolati e violati… speriamo che il buon senso aiuti …Dolbyjack!
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TEHERAN, 27 SET. – Il virus Stuxnet, che ha infettato migliaia di computer in Iran, secondo gli esperti non sarebbe opera di hackers, ma di un’intelligence statale. L’attacco cibernetico, che avrebbe per obiettivo la ricerca nuclearesostenuta da Ahmadinejad, potrebbe essere stato organizzato da più paesi, tra cui Israele. Secondo tecnici occidentali il vero bersaglio sono i sistemi computerizzati che coordinano le centrifughe per l’arricchimento dell’uranio aNatanz. Altro bersaglio la centrale di Busher, appena attivata con l’assistenza dei russi. “Nessun serio danno è stato segnalato ai sistemi industriali iraniani” avrebbe rassicurato il ministro dell’Industria, Reza Taqipur.
Il virus Stuxnet, segnalato per la prima volta a metà giugno in Bielorussia, è stato progettato per distruggere i programmi usati dalla compagnia tedesca Siemens, che ha venduto i suoi prodotti all’Iran. In particolare il virus è in grado di attaccare il sistema computerizzato Scada, usato in Iran per gestire grandi complessi industriali, piattaforme petrolifere, siti militari, oleodotti e centrali elettriche.
Il sabotaggio dei siti atomici iraniani non sarebbe una novità. Fonti israeliane hanno rivelato che già nel 2008, ilMossad aveva organizzato un’operazione che prevedeva, prima la vendita a Teheran, tramite società ombra occidentali, di tecnologia fallata o contenente “virus”, poi un attacco informatico diretto. Nel 2009 emergevano anche indiscrezioni relative ad un progetto “top secret”, autorizzato dal presidente Usa, Barack Obama, che prevedeva incursioni elettroniche contro il progetto degli ayatollah. L’attacco di questi giorni rientrerebbe, quindi, nel quadro di un’offensiva ampia e organizzata.
Cristina Reggini
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