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Gli scienziati della NASA stanno procedendo con esperimenti che potrebbero portare l’umanità a vaiggiare nel cosmo con motori di propulsione a curvatura, molto simili alle astronavi viste nella saga fantascientifica di Star Trek’.
Le ricercche guidate dal fisico e ingegnere della NASA Harold G. Bianco, sono eseguite in un laboratorio della Johnson Space Center (Houston, Texas), supportati su molle pneumatiche per evitare qualsiasi influenza sismica sotterranea durante i risultati degli esperimenti. “Studiando il comportamento e la deformazione della traiettoria di un fotone e di registrare la variazione della distanza percorsa in un determinato tempo in un settore, spiega al quotidiano americano The New York Times, il Dr Harold dice, la tecnica è simile a quella a propulsione delle navi della serie di fantascienza Star Trek.”
Così, si tenta di determinare se è possibile viaggiare alla velocità della luce o anche ad una velocità superiore. Secondo Harold G. Bianco, “in natura è possibile. La questione è se siamo in grado di farlo o no.” Ma finora stiamo cercando cercando di creare delle “bolle” microscopiche spaziali che creano una distorsione spaziale, “non abbiamo intenzione di equipaggiare un veicolo spaziale con questo sistema e va ricordato che, secondo la teoria della relatività speciale di Albert Einstein, non viene ancora confutato nei suoi fondamenti di base, la velocità della luce nel vuoto non può essere superata. Tuttavia, il fisico messicano Miguel Alcubierre ha scoperto che teoricamente si può distorcere lo spazio quindi questo viene contratto davanti ad un oggetto e dietro si espande. In altre parole, l’oggetto può essere alimentato dalla stessa distorsione di spazio-tempo e passando da un punto ad un altro, più veloce della luce, senza contraddire la teoria di Einstein.
Redazione Segnidalcielo
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