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Nei suoi trattati scientifici Efremov ha descritto l’aldilà con termini matematici e fisici. In questo articolo abbiamo cercato di evitare le formule complesse. – Vladimir, con che cosa si può paragonare il mondo in cui Lei è capitato dopo la morte? “Ogni paragone sarà falso. I processi lì non sono lineari come da noi qua, non sono estesi nel tempo, fluiscono contemporaneamente in tutte le direzioni. I soggetti nell’aldilà sono presentati come concentrati di informazione il cui contenuto determina il posto dove essi si trovano e le qualità della loro esistenza.”
Capo ingegnere-progettista della Sezione Progetti “Impuls”, Vladimir Efremov è morto improvvisamente. Soffocandosi a causa di una forte tosse è scivolato giù sul divano e ha perso i sensi rimanendo sdraiato. I parenti all’inizio non capirono che era successo un fatto terribile. Pensarono che si fosse messo un attimo a riposare. Natalia, la sorella, fu la prima a rinvenire dal torpore e toccò la spalla del fratello: – “Volodya, che ti è successo?” – Vladomir Efremov cadde su di un fianco senza forze. Natalia allora tentò di sentire il suo polso. Il cuore non batteva! Lei gli fece la respirazione artificiale, ma il fratello non respirava. Natalia è un medico e sapeva che le probabilità di salvarlo diminuivano ogni minuto che passava. Allora fece un tentativo di “mettere in moto” il cuore massaggiandogli il petto. Erano trascorsi già otto minuti quando le sue mani sentirono una spinta di risposta molto debole. Il cuore di Vladomir Efremov riprese a battere e lui cominciò a respirare da solo. – E’ Vivo! – esclamò la sorella e abbracciò Vladimir. – Pensavamo che eri morto, che non si poteva più far nulla, che era la fine! – “La fine non esiste”, – ha mormorato a voce bassa Vladimir. – “Anche lì c’è vita. Diversa però. Migliore… ” Vladimir ha descritto ciò che ha vissuto nel momento della morte clinica con tutti i dettagli. Le sue testimonianze sono preziose. E’ un primo studio scientifico della vita nell’aldilà da uno scienziato che ha vissuto la morte in prima persona. Le sue osservazioni Vladimir le ha pubblicato in un giornale scientifico dell’Università di S-Pietroburgo e successivamente ha raccontato tutto a un congresso scientifico. La sua relazione scientifica è stata una vera rivoluzione scientifica! – E’ impossibile inventare tutto ciò! – ha esclamato il professore Anatoly Smirnov, capo del Club Internazionale di scienziati.
Il Passaggio
La reputazione di Vladimir Efremov nell’ambito scientifico è impeccabile. Lui è un grande specialista nel campo dell’intelligenza artificiale, per molti anni ha lavorato per “Impuls”. Ha partecipato alla preparazione del lancio di Yuri Gagarin nel cosmo, ha contribuito all’elaborazione dei sistemi missilistici super moderni. Il suo staff scientifico è stato premiato quattro volte in ambito scientifico. Prima della morte clinica mi consideravo assolutamente ateo, – racconta Vladimir Efremov. Mi fidavo solo dei fatti. Tutte le riflessioni sulla vita nell’aldilà le ritenevo oppio religioso. A dire il vero, non ho mai pensato alla morte. Ho tanto da fare che mi basterà per altre dieci vite. E poi, avevo da curare il cuore, la bronchite e altri mali. Il 12 marzo a casa di mia sorella Natalia Grigoryevna ho avuto un attacco di tosse. Sentivo che stavo soffocando. I polmoni non mi ubbidivano, tentavo di fare un respiro ma non ci riuscivo! Il corpo è diventato di ovatta, il cuore si è fermato. Dai polmoni è uscita l’ultima aria con un rantolo e schiuma. Nel mio cervello è apparso un pensiero fulminante, pensavo che era l’ultimo secondo della mia vita. Però la coscienza inspiegabilmente non si staccava. Di colpo è comparsa la sensazione di una incredibile leggerezza. Non avevo più né mal di gola, né di cuore, né di stomaco. Mi ero sentito così agiato solo nell’infanzia. Non sentivo il mio corpo e neanche lo vedevo. Però con me sono rimasti tutti i miei sensi e ricordi. Io volavo per un tunnel gigantesco. Le sensazioni di volo mi sembravano famigliari perché le avevo già sperimentato nei sogni. Mentalmente cercavo di rallentare il volo, cambiare la sua direzione. Ci sono riuscito! Non c’era alcuna paura e terrore, solo la beatitudine. Io cercavo di analizzare l’accaduto. Le conclusioni sono arrivate immediatamente. Il mondo in cui sono capitato esiste veramente. Io ragiono, quindi, esisto. Il mio ragionamento possiede la qualità deduttiva, visto che riesce a cambiare la direzione e la velocità del mio volo.
Il Tunnel
Tutto era fresco, limpido e interessante, – continua il suo racconto Vladimir.- La mia coscienza funzionava in modo assolutamente diverso rispetto a prima. Abbracciava tutto contemporaneamente, non esisteva né tempo, né distanze. Io ammiravo il mondo circostante che sembrava essere arrotolato in un tunnel. Non ho visto il sole, ma attorno c’era luce omogenea, senza ombre. Sulle pareti del tunnel si vedevano strane strutture somiglianti a rilievi. Non si poteva distinguere il basso e l’alto. Ho tentato di ricordare il posto sopra il quale volavo. Sembravano montagne. Non facevo fatica a ricordare il paesaggio, il volume della mia memoria era veramente abissale. Ho richiamato mentalmente il posto dove sono già stato. Che stupore! Era un vero teletrasporto.
Il Televisore
Feci un pensiero pazzesco: fino a che punto si può influenzare il mondo circostante? Si potrebbe mai tornare nella vita precedente? Ho immaginato mentalmente il vecchio televisore rotto nella mia casa e l’ho visto da tutti i lati contemporaneamente. Sapevo tutto di lui, chissà come, persino dove era stato prodotto. Sapevo dove era trovato il minerale usato per fondere il metallo per la costruzione del televisore. Sapevo anche chi era il proprietario della fonderia d’acciaio che lo realizzava, sapevo che aveva moglie e problemi con la suocera. Ho visto tutto ciò che era legato a questo televisore, ogni suo piccolo dettaglio. Sapevo precisamente quale suo pezzo era guasto. Dopo, quando mi hanno rianimato, ho sostituito il transistore T-350 e il televisore ha ripreso a funzionare… Avevo la sensazione di onnipotenza del pensiero. La nostra Sezione Progetti per due anni faticava con un progetto riguardante missili volatili. Di colpo, immaginando quella costruzione, vidi tutto il problema nella sua poliedricità. E l’algoritmo della soluzione è comparso da sé. Dopodiché lo scrissi e risolsi il problema.
Dio
La consapevolezza di non essere solo a questo mondo mi arrivò a poco a poco. – La mia interazione informatica con l’ambiente circostante perdeva il suo carattere unilaterale. A ogni domanda che formulavo nella mia coscienza sorgeva una luce. All’inizio tali risposte le percepivo come un risultato di riflessioni. Però l’informazione che mi perveniva fuoriusciva dai limiti delle conoscenze che io possedevo in vita. Le conoscenze ricevute nel tunnel superavano di parecchio il mio background scientifico! Sapevo di essere guidato da Qualcuno onnipresente che non ha i limiti. E Lui possiede potenzialità illimitate, è onnipotente e pieno di Amore. Questa Entità invisibile, ma percepibile da tutto il mio essere, faceva tutto per non spaventarmi. Ho capito che Lui mi mostrava gli eventi e i problemi con tutta la loro catena di causa-effetto. Non Lo vedevo, ma lo percepivo intensamente. Sapevo che era Dio… Di colpo notai che mi impedì qualcosa. Mi trascinavano fuori come una carota dalla terra. Non volevo tornare, tutto andava così bene. Poi ho visto mia sorella. Lei era spaventata, io invece splendevo dallo stupore.
Il Paragone
Nei suoi trattati scientifici Efremov ha descritto l’aldilà con termini matematici e fisici. In questo articolo abbiamo cercato di evitare le formule complesse. – Vladimir, con che cosa si può paragonare il mondo in cui Lei è capitato dopo la morte? – Ogni paragone sarà falso. I processi lì non sono lineari come da noi qua, non sono estesi nel tempo, fluiscono contemporaneamente in tutte le direzioni. I soggetti nell’aldilà sono presentati come i concentrati di informazione il cui contenuto determina il posto dove essi si trovano e le qualità della loro esistenza. Tutto si trova in un’unica catena di legami causa-effetto. Gli oggetti e le loro caratteristiche formano una globale struttura nella quale tutto funziona secondo le leggi del soggetto amministrativo, cioè Dio. Solo Lui ha il potere di creare, cambiare o eliminare ogni oggetto, qualità o processo, compreso il corso del tempo. – Quanto è libero l’uomo nelle sue azioni, quanto sono liberi la sua coscienza e l’anima? – L’Uomo, come fonte d’informazione, può influire sugli oggetti nella sfera a lui ammissibile. La mia volontà cambiava il rilievo del tunnel, nascevano gli oggetti terreni. – Somiglia molto al film “Solaris” e “Matrix”… – E anche un gigantesco gioco computerizzato. Ma tutti i due i mondi: il nostro e quello dell’aldilà sono reali. Interagiscono costantemente, pur essendo autonomi, loro formano un sistema intellettuale globale diretto dal soggetto-Dio Il nostro mondo è più semplice per la comprensione, ha una carcassa fissa con delle costanti che mantengono l’integrità delle leggi della natura; il ruolo del principio legante ha il tempo. Nell’aldilà le costanti non esistono affatto oppure ce ne sono molto poche rispetto al nostro mondo e loro possono variare. La base della costruzione di quel mondo forma i concentrati informativi che contengono tutto l’insieme delle caratteristiche conosciute e non conosciute di oggetti materiali con la totale assenza di oggetti stessi. Così come sulla Terra si modellano gli oggetti con le macchine elettroniche. Ho capito che l’uomo vede lì ciò che vuole vedere. Per questo si differenziano le descrizioni dell’aldilà di varie persone che hanno vissuto la morte. Un giusto vede il paradiso, un peccatore vede l’inferno… Per me la morte è stata una gioia che non posso paragonare a nulla di esistente sulla Terra. Persino l’amore per una donna in confronto al mio vissuto è nulla…
La Bibbia
Vladimir ha letto la Sacra Scrittura già dopo la sua risurrezione e ha trovato le conferme della sua esperienza e dei suoi pensieri circa la sostanza informativa del mondo. – Nel Vangelo di Giovanni è scritto che “all’inizio c’era la Parola”, – cita la Bibbia Vladimir, – “E la Parola era di Dio, la Parola era Dio.” All’inizio la parola apparteneva a Dio. Tutto ha preso inizio da Lui e nulla ha iniziato l’esistenza senza di Lui. Non è l’allusione del termine “Parola” che significa proprio una sostanza informativa che contiene la significanza di tutto? L’esperienza di post-mortem per Efremov è stata cruciale. Da lì ha compreso parecchie cose fondamentali per risolvere molti compiti della vita terrena. La mentalità di tutta la gente è caratterizzata dal concetto “causa-effetto”. Ma pochi lo sanno. Per non causare il danno a se stessi e agli altri bisogna seguire le norme di vita religiosa. Le Sacre Scritture sono dettate dal Creatore, è un’istruzione di sicurezza per tutta l’umanità…
Articolo Tradotto da Mario Palestro
Ulteriore conferma.....confidando in ciò,dovremmo usare questa temporalietà x lasciare qualcosa di buono....x essere migliori nell altra...TUI.
RispondiEliminaUlteriore conferma.....confidando in ciò,dovremmo usare questa temporalietà x lasciare qualcosa di buono....x essere migliori nell altra...TUI.
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