Forse una caverna sotterranea sulla Luna, by Kaguya-Selene
(Immagine, fonte ISAS / JAXA / Junichi Haruyama et al.)
giovedì 22 ottobre 2009
Pubblicato da Sergio
I ricercatori della missione giapponese Kaguya-Selene analizzando i dati inviati dalla sonda hanno scoperto sulla superficie lunare qualcosa di estremamente particolare. Si tratta di un... buco!
Probabilmente è di una caverna che si sviluppa nel sottosuolo, magari di lontanissima origine vulcanica.
Gli scienziati Junichi Haruyama, Kazuyuki Hioki, Motomaro Shirao, Tomokatsu Morota, Harald Hiesinger, Carolyn van der Bogert, Hideaki Miyamoto, Akira Iwasaki, Yasuhiro Yokots, Makiko Ohtake, Tsuneo Matsunaga, Seiichi Hara, Shunsuke Nakanotani e Carlé Pieters hanno descritto la scoperta in un articolo dal titolo "Possible lunar lava tube skylight observed by SELENE cameras" in stampa su Geophysical Research Letters.
E' la prima volta che viene identificata una struttura del genere sul suolo lunare. Questo "buco" è localizzato nel complesso vulcanico delle Marius Hills, a sud dell'Oceanus Procellarum, nella parte ovest della faccia visibile della Luna.
(Immagine, fonte NASA)
Sono state riprese varie immagini, sia con la Terrain Camera (cinque) che con il Multi-band Imager (quattro) di Kaguya. Da queste il team di ricercatori hanno dedotto che il buco è più fondo che largo, impossibile quindi che si tratti di un cratere da impatto.
Esso è quasi circolare ed il suo diametro è approssimativamente di 65 metri, troppo piccolo per essere identificato dalle precedenti missioni lunari. L'immagine qui sotto mostra infatti una foto della sonda americana Lunar Orbiter IV del 1967. L'area all'interno del piccolo rettangolo bianco è quella analizzata da Kaguya-Selene.
(Immagine, fonte nasa / id: 157-H2)
Le riprese fatte da Kaguya-Selene hanno consentito ai ricercatori di stimarne anche la profondità, risultate essere circa 80-88 metri, con pareti molto ripidi. Si ritiene inoltre che sul fondo possa esservi una caverna con almeno 370 metri di ampiezza.
Se così fosse si tratterebbe di una scoperta importante sia per gli studi sulla vulcanologia lunare che per i futuri avamposti umani sulla Luna. La regione Marius Hills è infatti un target di esplorazione molto importante.
(Immagine, fonte ISAS / JAXA / Junichi Haruyama et al.)
Certo una base sotterranea offre una naturale protezione dalle radiazioni e dalle escursioni termiche che si hanno sulla superficie.
Ad ogni modo questa regione è anche nella lista dei siti di esplorazione della sonda NASA LRO, in orbita intorno al nostro satellite ad appena 50 Km di altitudine. Essa potrà certamente fornire maggiori dettagli ed immagini a più alta risoluzione della zona. Neanche a dirlo che le aspettiamo con ansia, vero?
Fonte dati, Planetary Society.
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