Il nuovo impianto inaugurato a Yongbyon produce energia a scopi civili, ma potrebbe essere facilmente convertito per scopi bellici.
Allarme
Corea del Nord.
Tokyo definisce "
completamente inaccettabile" il nuovo impianto per l'arricchimento dell'uranio in attività a
Yongbyon, un centinaio di chilometri a nord di Pyongyang.
Secondo il rapporto dello scienziato statunitense Siegfried Hecker, che la scorsa settimana ha visitato il complesso di Yongbyon, in Corea del Nord ci sarebbero più di
1.000 centrifughe attive, nate a
uso civile, ma facilmente convertibili per la realizzazione di bombe nucleari. Quel che ha inoltre colpito Hecker è l'incredibile grado di sofisticatezza della centrale, che stride con la situazione di povertà del paese.
La
Corea del Nord ha programmi sia
missilistici che
nucleari e ha condotto
test atomici sotterranei nel 2006 e nel 2009. A febbraio del 2010, durante i negoziati delle "sei nazioni" (Corea del Nord, Corea del Sud, Russia, Stati Uniti, Cina e Giappone), Pyongynag assunse l'impegno di fermare la sperimentazione atomica in cambio della fine dell'embargo internazionale e dell'arrivo di
derrate alimentari per la sua popolazione. Ma ora sembra che questo impegno sia stato disatteso.
Il nuovo impianto è la prova dell' "atteggiamento bellicoso" di Pyongyang, ha dichiarato il generale Adm Mike Muller alla Abc. Lo sviluppo di armi nucleare rappresenta una grande preoccupazione".
L'inviato americano Stephen Bosworth da una parte definisce l'attività della nuova centrale "molto spiacevole", dall'altra - dopo essersi confrontato con il ministro sudcoreano degli Esteri, Kim Sung-Hwan - dichiara che "non è motivo di crisi".
Il segretario per la Difesa Usa, Robert Gates, ha invece sottolineato come il nuovo impianto permetterà alla Corea del Nord di fabbricare "un numero ulteriore di armi atomiche", in aggiunta a quelle che si crede abbia già costruito.
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