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Un testamento etico da affiggere indelebilmente nel proprio cuore
1. Non adorerò ciecamente e non mi vincolerò a nessuna dottrina, credenza o ideologia, compreso il buddismo. Considero ogni sistema di pensiero una guida lungo la via, e non ritengo nessuno di essi la verità assoluta.
2. Non penserò che la conoscenza che attualmente possiedo sia la verità assoluta e immutabile. Eviterò di avere una mente ristretta, limitata alle mie opinioni attuali. Praticherò il non attaccamento alle credenze per rimanere aperto al punto di vista degli altri. La verità si trova nella vita, non nelle nozioni intellettuali. Mi manterrò sempre disponibile a imparare dalla vita, osservando costantemente la realtà in me stesso e nel mondo.
3. Non costringerò con alcun mezzo altre persone, compresi i bambini, ad adottare le mie credenze, né con l'autorità, né con la minaccia, il denaro, la propaganda e nemmeno con l'educazione. Invece, attraverso il dialogo compassionevole, aiuterò gli altri ad abbandonare il fanatismo e la chiusura mentale.
4. Non eviterò il contatto con la sofferenza, non chiuderò gli occhi davanti al dolore. Non perderò mai la consapevolezza stare vicino a tutti quelli che soffrono, con ogni mezzo: contatti personali, visite, immagini, suoni. Così risveglierò me stesso e gli altri alla realtà della sofferenza nel mondo.
5. Non accumulerò ricchezza mentre milioni di persone soffrono la fame. Non porrò come scopo della mia vita la fama, il profitto, le ricchezze o il piacere dei sensi. Vivrò in modo semplice, condividendo il mio tempo, la mia energia e le mie risorse materiali con coloro che ne hanno davvero bisogno.
6. Non alimenterò rabbia e odio. Non appena rabbia e odio insorgeranno, praticherò la meditazione sulla compassione allo scopo di comprendere profondamente la persona che ne è stata occasione. Mi eserciterò a guardare gli altri esseri con gli occhi della compassione.
7. Non mi disperderò nella distrazione e nei molteplici stimoli esterni. Praticherò l'attenzione cosciente al respiro allo scopo di ricomporre la mente, di sviluppare la consapevolezza, la concentrazione e la comprensione.
8. Non proferirò parole che possano creare discordia e causare fratture nella comunità. Farò tutto il possibile per riconciliare e risolvere i conflitti, anche il più piccolo.
9. Non dirò parole non veritiere per interesse personale ne' per impressionare gli altri. Non proferirò parole che causino divisione e odio. Non diffonderò notizie di cui non ho io stesso certezza. Non criticherò e non condannerò fatti non accertati. Parlerò sempre in modo veritiero e costruttivo. Avrò il coraggio di pronunciarmi apertamente in tutti i casi di ingiustizia, anche quando ciò possa minacciare la mia sicurezza personale.
10. Non userò la comunità per mio personale vantaggio o profitto, e non cercherò di trasformarla in un partito politico. In quanto membro di una comunità religiosa, prenderò comunque una ferma posizione contro l'oppressione e l'ingiustizia, e mi sforzerò di cambiare la situazione senza cadere in conflitti di parte.
11. Non eserciterò una professione dannosa agli uomini o alla natura. Non investirò denaro in attività economiche che privino altri esseri delle risorse vitali. Sceglierò un lavoro in armonia con la realizzazione del mio ideale di compassione.
12. Non ucciderò e non permetterò ad altri di uccidere. Mi adoprerò con ogni mezzo per proteggere la vita e prevenire la guerra.
13. Non mi approprierò di quello che di diritto appartiene agli altri. Rispetterò la proprietà altrui, ma mi batterò perché nessuno si arricchisca provocando sofferenza agli uomini e agli esseri viventi.
14. Non maltratterò il mio corpo, ma lo tratterò con rispetto, senza considerarlo un semplice strumento. Conserverò le energie vitali (del sesso, del respiro e dello spirito) per la realizzazione della via. Mi asterrò dalla sessualità disgiunta dall'amore e dal reciproco impegno. Considererò i rapporti sessuali in relazione alla sofferenza che potrebbero provocare. Rispetterò la libertà e gli impegni assunti dagli altri, per preservarne la felicità. Sarò pienamente consapevole della responsabilità di mettere al mondo nuove vite, e mediterò sul mondo in cui intendo far nascere nuovi esseri.
(THICH NHATH HANH)
Belle parole. Applichiamole.
RispondiEliminaBentornato
Maria
L'intento è condiviso, il mezzo verbale col quale trasmetterlo mi ricorda i 10 comandamenti.
RispondiEliminaNon..., non..., non....
lo possiamo riscrivere in modo proattivo, anzichè in modo "difensivo"?
Complimenti comunque
Grazie
Grazie di cuore I am con amore infinito Tui!
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