La centrale nucleare di Fukushima
Premessa: in questo articolo utilizzeremo sempre il condizionale in quanto non abbiamo avuto modo di appurare l’attendibilità delle fonti dalle quali abbiamo tratto spunto, per cui ci limiteremo ad informare i lettori di quanto trapela da alcune testate giornalistiche straniere. I funzionari giapponesi sarebbero attualmente impegnati in colloqui con alcuni diplomatici russi, in merito al possibile trasferimento di milioni di profughi nel caso in cui il reattore N.4 della centrale nucleare di Fukushima crolli completamente. Secondo un recente rapporto diEUTimes.net, le autorità avrebbero indicato che almeno 40 milioni di giapponesi sarebbero in “pericolo estremo” di avvelenamento da radiazioni, e molte città orientali, tra cui Tokyo, potrebbero essere evacuate nelle prossime settimane o mesi, per evitarlo. Secondo il giornalenaturalnews.com, il reattore N. 4 sarebbe sull’orlo del collasso completo, ed avrebbe inviato il combustibile nuclerare radiattivo da migliaia di barre verso atmosfera. “Un rapporto pubblicato nel mese di Febbraio dalla Commissione d’inchiesta indipendente sull’incidente nucleare di Fukushima, ha dichiarato che il pool di archiviazione della pianta del reattore n°4 ha chiaramente dimostrato di essere ‘l’anello più debole’, una reazione a catena del disastro nucleare“, ha riferito il MainichiDaily News di recente. “Lo scenario peggiore elaborato dal governo comprende non solo il crollo della piscina del reattore N.4, ma la disintegrazione delle barre di combustibile esauste provenienti da tutti gli altri reattori dell’impianto. Se questo dovesse accadere, i residenti nella zona metropolitana di Tokyo sarebbero costretti ad evacuare“, si legge sul giornale.
Le isole Curili. Credit: Wikipedia.org
Quindi, le autorità starebbero prendendo in seria considerazione la potenziale evacuazione di decine di milioni di giapponesi verso le isole Curili, che costituiscono un arcipelago di 60 isole che si trova tra l’estremità nordorientale dell’isola giapponese di Hokkaidō e la penisola russa dellaKamčatka. Ma un’altra destinazione presa in considerazione sarebbe anche la Cina, dove centinaia di città fantasma potrebbero ospitare addirittura 64 milioni di abitanti. A rischiare grosso sarebbero anche gli Stati uniti, tanto che il globalresearch avrebbe affermato che le conseguenze di questo disastro sarebbero già evidenti. Alla fine dell’anno scorso, per esempio, è stato riferito che i funzionari degli Stati Uniti, avrebbero ordinato alla Tokyo Electric Power Company (TEPCO) di rilasciare tre milioni di galloni di rifiuti radioattivi nell’oceano Pacifico. Ora, secondo The Hub Intel, questo tipo di rifiuti arriverà presto sulle rive della Costa occidentale degli Stati Uniti, all’insaputa di milioni di americani che vivono in quella regione, e che saranno certamente esposti a tutto questo. Secondo quanto riportato da giornali locali, sempre più persone inizieranno a sviluppare malattie croniche da avvelenamento da radiazioni da parte della centrale di Fukushima, mentre la stragrande maggioranza dei media sarebbe in silenzio. Addirittura volutamente.
La centrale di Fukushima
Secondo il giornale naturalnews.com, il governo federale ha sempre saputo che il disastro di Fukushima si preannunciava come la più grave catastrofe mondiale registrata, e che ciò sarebbe stato già evidenziato nel Freedom of Information Act (FOIA), una legge sulla libertà di informazione, emanata negli Stati Uniti il 4 luglio 1966 dal presidente Lyndon B. Johnson. Non solo le autorità federali sarebbero state consapevoli dei pericoli estremi posti da Fukushima fin dai primi giorni del disastro, ma avrebbero anche orchestrato campagne di disinformazione per tenere il popolo americano, e il resto del mondo, all’oscuro della verità. Dal momento che né gli USA, né i governi giapponesi sembrano disposti a trattare effettivamente con Fukushima, e in particolare con la situazione del reattore 4, NaturalNews chiede alle Nazioni Unite (ONU) di agire rapidamente. Una nuova petizione chiede di organizzare un vertice di sicurezza nucleare per risolvere il problema del reattore 4, e anche di stabilire un team indipendente di valutazione che in qualche modo stabilizzi e prevenga il suo carburante che potrebbe potenzialmente distruggere tutta la vita sulla terra.
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