News Stefano!
L’allarme dei geologi italiani: anche il Marsili potrebbe eruttare
Scritto da: Armando P. In: Attualità| Cronaca| Salute
Mentre il vulcano islandese continua a tenere tutti in apprensione per via della sua eruzione che non dà segni di rallentamento, e con la conseguente immissione di cenere nell’atmosfera crea disagi nei voli di mezza Europa, un altro pericolo molto più vicino a noi è stato riportato all’attenzione generale. Si tratta del Marsili, uno dei vulcani sommersi nel mar Tirreno al largo delle Isole Eolie: è un monte alto 3000 metri, la cui eruzione sarebbe catastrofica.
A focalizzare il problema è il prof. Franco Ortolani, che dirige il Dipartimento di Pianificazione e Scienza del Territorio presso l’ Università Federico II di Napoli. Ortolani ha messo in luce che il rischio è piuttosto concreto, considerando che il vulcano è tuttora in attività e una sua eruzione potrebbe dar luogo a un vero tsunami che colpirebbe le coste tirreniche meridionali di Campania, Calabria e Sicilia. Il problema infatti sarebbero i cedimenti franosi lungo le pareti del vulcano che nel giro di pochi minuti potrebbero generare una serie di onde anomale potenzialmente devastanti. Sarebbe opportuno dunque, invece che affidarsi al destino, prepararsi fin da ora ad affrontare la possibile emergenza: in realtà, nessuna difesa delle coste tirreniche minacciate da questo rischio è stata pianificata né tantomeno ipotizzata.
Uno studio avviato dopo l’ultimo maremoto che ha interessato Stromboli (dicembre 2000) mette in evidenza che ben 72 movimenti anomali hanno interessato le coste italiane negli ultimi 2000 anni. Le zone più colpite, a parte la Liguria, sono proprio le coste tirreniche della Sicilia, le isole Eolie, la Calabria e il Golfo di Napoli.
Nessun commento:
Posta un commento